Fanfic su artisti musicali > Eminem
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Autore: olly_shady    03/01/2014    0 recensioni
Bisogna aspettare per vedere come tutto va a finire, a volte per veder cambiare la propria vita basta così poco: un sorriso, un gesto, un bacio di prima mattina, una persona.
Genere: Drammatico, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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<< Salve, ho letto l'annuncio sul giornale,avete ancora bisogno dell'assistente? >> << Certo, può venire oggi pomeriggio? >> ho scritto velocemente l'indirizzo su un tovagliolo. Contavo i minuti fino a quell'appuntamento. Ero di fronte a un palazzo nero con dei vetri dello stesso colore e di fronte una grossa macchina parcheggiata. Ho fatto un lungo respiro e sono entrata. Una ragazza bionda alta e magra mi ha sorriso << Ho un appuntamento per il posto da assistente! >> lei mi ha indicato una poltroncina. Ero agitata, perché non c'erano scritti i requisiti per questo posto e non sapevo se ero capace. Un'altra ragazza mi ha sorriso e mi ha fatta accomodare in un grosso ufficio. Una lunga scrivania in legno massiccio con attorno delle sedie, ai muri c'erano attaccati vari premi, dischi d'oro e platino, alcuni Grammy e altri premi. Ho letto il nome del primo album e mi ero resa conto che ero nello studio di registrazione di Eminem. Non ci potevo credere. Terrore, spavento, agitazione tutti i sentimenti belli o brutti che siano gli ho provati. << Salve signorina! >> una voce maschile mi ha sorpresa << Buongiorno! >>. Ho alzato lo sguardo ed era un grosso omone << Piacere Paul! >> dice stringendomi forte la mano << Olivia Holme! >> sorrido e cerco di sembrare tranquilla e rilassata << Sei svedese? >> ho annuito << Sì! >> lui mi guarda e mi sorride quasi dolcemente. << Hai mai lavorato nel campo musicale? >> scuoto la testa << No, solo un’estate in un negozio di musica! >> lui sorride nuovamente e si siede << Può bastare! >> sono quasi incredula << Piacerai al capo ne sono certo! >> sorrido << Tranquilla, sai lo svedese? >> annuisco << Un po’! >> lui mi guarda e si alza << Cominci domani. Arrivederci! >> esce lasciandomi sola e confusa. Esco e scuoto la testa. La ragazza bionda mi sorride << Andrà tutto bene! >> sorrido << Incrociamo le dita! >> mi saluta ed esco. << Mary, ho trovato un lavoro! >> mi guarda con sospetto << In uno studio di registrazioni, lo so non ha molto a che fare con la fisioterapia, ma lo sai che mi servono soldi. Comunque non ci crederai mai di chi è questo studio? >> mi guarda con sospetto e incredula << Eminem è di Eminem, puoi capire? >> continuando a imitare gesti teatrali in stile trionfante lei mi sorride e abbraccia fortissimo << Spacca i culi! >> faccio una linguaccia e vado a farmi una doccia. Mangiamo a casa e usciamo a fare una passeggiata. Ci raggiungono anche alcuni amici e parliamo del più e del meno e la serata passa in fretta. Il mio primo giorno era iniziato, tutti sono molto cordiali e fumano molto, non ho ancora ben capito quale sia il mi o ruolo là dentro, ma poco mi importa mi pagavano. << Sta notte ho scritto un pezzo che è una bomba, mi serve una collaborazione e Dre aiutami a fare un beat all'altezza. >> una voce maschile attira la voce di tutti e io per mia sfortuna so chi è, ho rischiato di svenire, le sue canzoni riempivano le mie notti e i miei vuoti tutti i giorni. Dre ha sorriso e ha preso per mano Eminem e portato nell'ufficio in qui sono entrata io il giorno prima. Non mi aveva degnata manco di uno sguardo devo dire che un po' male ci sono rimasta. Erano le sette di sera e avevo una fame da lupi, quasi tutti erano usciti, anche la ragazza all'entrata. Non sapevo cosa fare, ho ricontrollato dei documenti una decina di volte e messi perfino in ordine alfabetico. Dre è uscito e mi ha detto di restare ancora un po' se avevo bisogno mi riaccompagnava lui a casa. Ho annuito e aspettato tranquilla a quella che doveva essere la mia scrivania. Una decina di minuti dopo mi è arrivata una telefonata. Era Dre che mi diceva che non tornava più e si scusava. Pensavo di essere rimasta da sola, cioè io e l'uomo delle pulizie, invece da una stanza è uscito Eminem. Mi ha fissata per un paio di secondi << Mi potresti portare un bottiglietta d'acqua! >> bel casino a me il giro non me lo ha fatto fare nessuno e non mi avevano indicato nemmeno dove si trovavano molte cose. << Ecco … sono nuovo e nessuno mi ha detto dove si trova, se mi dici di andare in qualche posto qui dentro mi serve Google Maps. Mi dispiace, ma non so aiutarla signore. >>lui mi guarda con quei occhi magnetici di un azzurro intenso e mi sorride << Bene, tranquilla non succede niente, lo so qui dentro nessuno viene informato è successo a tutti! >> si è messo a ridacchiare e io ho accennato un timido sorriso. << Sono Marshall! >> gli ho stretto la mano, calda morbida e grande << Olivia! >> mi ha sorriso << Lo so! Mi hanno informato del tuo arrivo. >> mi ha sorriso << Ti faccio fare il giro , vieni.>> Era molto serio e professionale, durante tutto il tragitto. Ha guardato l'ora << è molto tardi, dovresti proprio andare a casa. >> ho annuito << Grazie per il giro. Arrivederci signore! >> mi ha guardata con aria di rimprovero << Non darmi del lei, non lo sopporto. >> ho sorriso << Va bene, Salve Marshall. >>mi ha sorriso e io mi sono allontanata. Avrei voluto fargli mille domane e farmi fare un autografo, ma non riuscivo il che mi rattristava.
  
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