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Autore: Lakendra Oakes    03/01/2014    0 recensioni
Tutti sappiamo cosa succede a Harry Potter giusto? Ma a tutti gli altri alunni di Hogwarts che erano a scuola con lui cosa succede? Divine Raddler, novizia serpeverde, e Rebecca Crowded, novizia corvonero, sono due streghe appena entrate nella scuola di magia e stregoneria e non vedono l'ora di raccontare le loro avventure tra i banchi di scuola. Non saranno Harry Potter, ma anche a loro ne sono capitate di tutti i colori. Tra lezioni di pozioni e partite di Quidditch entrambe hanno modo di mostrarvi che anche essere solo una strega può risultare complicato.
Genere: Commedia, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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« Mi raccomando Becky, sii cortese e non fare sciocchezze. » John Crowded abbracciò la figlia e le accarezzò i capelli, era la prima volta che stava così tanto lontano da lei e temeva che non si trovasse bene con i compagni date le sue...caratteristiche particolarità.
« Papà, ho undici anni, la mia intelligenza è abbastanza sviluppata da permettermi di non cacciarmi nei guai. » Rebecca Crowded, figlia di John e Clara Crowded, era una ragazzetta sveglia, di statura media e magra. Aveva i capelli biondi come il grano, lisci e due occhi grandi color grigio-violaceo. Rebecca cercò la madre per poterla salutare e notò che stava parlando con un uomo alto, grassoccio e con gli occhiali che di fianco aveva un ragazzo, molto probabilmente più grande di lei, che sorrideva gentilmente. John chiamò la moglie a gran voce, Clara salutò il suo amico e si diresse verso Rebecca. Il ragazzo seguì con lo sguardo la donna e si bloccò sulla ragazzina, che lo guardò con aria disinteressata distogliendo subito lo sguardo.
« Oh, Becky cara! » La madre abbracciò strettamente la figlia « Sono così felice che finalmente tu vada a Hogwarts! Non vedo l'ora che ti mettano in Tassorosso! » Rebecca alzò lo sguardo al cielo.
« Mamma, io non voglio essere Tassorosso. » Ma la madre non la ascoltava.
Al binario 93/4  il vociferare di adulti e ragazzi rischiò di coprire il fischio che segnalava la partenza del treno.
« Devo andare mamma, ci vediamo a dicembre! » Rebbecca diede un bacio ai suoi genitori e si affrettò a salire sul treno. Non era agitata per l'entrata ad Hogwarts, anzi era una ragazzetta piuttosto poco empatica. Salutò i suoi per l'ultima volta con la mano e cominciò a cercare posto.
Il treno era pieno zeppo, il corridioio era un via vai di ragazzini ed a Rebecca questo dava particolarmente fastidio, specialmente quando le pestavano i piedi senza chiedere scusa, o la spintonavano per non chiedere permesso. Mentre guardava dentro le cabine si sentì saltare addosso qualcosa, d'istinto lo afferrò e si accorse che era un rospo.
« OSCAR! » sentì urlare da lontano, lei tenne in mano l'animale finché, quello che doveva essere il suo padrone, non arrivò. Era un ragazzetto bassino, impacciato, col viso tondo e roseo.
« Grazie per averlo preso, scappa sempre... » Rebecca pose l'animale nelle mani del ragazzotto.
« Non c'è probema, basta che lo tieni con accortezza, sono animali delicati. » Nonostante la frase gentile il suo tono era quasi gelido, il ragazzino si imbarazzò ed abbassò la testa come fosse stato rimproverato. Rebecca gli diede un colpetto sulla spalla.
« Torno a cercare posto, con permesso. » E passò oltre.
« Aspetta! - disse il ragazzotto concitato - Mi chiamo Neville, Neville Paciock, sei anche tu del primo anno vero? »
Rebecca si girò con sguardo involontariamente superiore. « Si, mi chiamo Rebecca Crowded » disse porgendo la mano al ragazzino, che la strinse senza troppi problemi.
« Rebecca! Nella mia cabina c'è posto se vuoi, sono con due miei amici che spero non si faranno problemi... » sembrava si fosse agitato.
« Se faranno storie andrò oltre. »
Il problema di Rebecca non era la gentilezza, ma la gelidità con cui la usava.
Neville sembrò sollevato. Accompagnò Rebecca davanti alla cabina numero sette, dove all'interno c'erano due ragazzini che avranno avuto sicuaramente la sua età. Uno era di colore, con i capelli neri e dormiva appoggiato ad unl cuscino. L'altro era impegnato a leggere un fumetto, aveva i capelli corti e color sabbia ed una tunica di una taglia più grande di lui. Quando sentì aprire la porta della cabina tirò su lo sguardo. Rebecca per un attimo rimase affascinata dai due grandi occhi azzurri che le piombarono addosso.
« Neville! Ti sei già fatto la ragazza? » Disse questo per prenderlo in giro. Neville abbassò lo sguardo ed arrossì vistosamente.
« Almeno lui ne ha una. » Disse freddamente guardandolo negli occhi. Il ragazzino rimase allibito per la reazione.
Rebecca si andò a sedere e porse lo sguardo fuori, stessa cosa fece Neville, chiudendo la porta dietro di se.
« Mi dispiace se ti ho offesa.. » Disse il ragazzino porgendo la mano a Rebecca, che lo guardò assente.
« Non hai di certo offeso me visto che non ero io l'oggetto della tua presa in giro, dovresti chiedere scusa a lui. » disse indicando Neville.
« Oh...Scusa Neville... ».
« Non fa niente.. » Disse senza alzare lo sguardo.
« Mi chiamo Seamus Finnigan. » aggiunse tornando a guardare lei e riporgendole la mano.
« Rebecca Crowded. » gli rispose stringendogliela senza interesse.
Il viaggio verso Hogwarts era appena a metà, Neville dopo dieci minuti si addormentò con la bocca apera, Seamus e Rebecca invece restarono svegli tutto il viaggio. Seamus tentò di attaccare bottone spesso, ma la freddezza di Rebecca era intimorente. Non sapeva che in realtà lei stava cercando, nella scala cromatica che si è studiata a memoria all'età di otto anni, l'esatto colore dei suoi occhi.
   
 
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