7
anni dopo
Harry
Potter suonò alla porta
di quella che aveva scoperto essere la casa in cui abitavano i 6
ragazzi che
gli avevano rovinato la vita, gli aprì la porta una bambina,
che lui riconobbe
subito essere la sua Lily…
-Lily…-
sussurrò, allungò una
mano per sfiorarle i capelli ricci che aveva preso dalla madre, ma la
bimba si
ritrasse
-Chi
sei? – domandò con
arroganza, sollevando il mento in segno di sfida, ma il ragazzo non
fece in
tempo a rispondere poiché sopraggiunse un’altra
persona, sua sorella…
-Lily
tesoro, chi è? –
domandò alla piccola, avvicinandosi alla porta, appena vide
il fratello un
ghigno si formò sul suo viso –Piccola, vai in
salotto dagli altri…- appena la
bambina sparì -…Harry, sapevo che prima o poi
saresti arrivato, cosa vuoi?
-Rivoglio
mia figlia, adesso
-Quanta
fretta, non vuoi
entrare un momento – e senza attendere risposta
sparì all’interno della casa,
il ragazzo sapeva che una volta entrato non sarebbe uscito se non da
morto, ma
era pronto a tutto pur di salvare la figlia dal male, ma non poteva
sapere che
era troppo tardi…
Jessica
arrivò in salotto
dove vi erano tutti, Blaise, Draco, Ron, Pansy, Gin, e seduti sul
pavimento,
intenti a giocare, Lily e Meredith, che giocavano con le bambole, e
Simon e
Micheal, che giocavano con le macchine; poco dopo nel salotto
sopraggiunse
Harry…
-Potter
– esordì Draco,
all’udire quel nome Lily smise di giocare per vedere con chi
stava parlando suo
zio – quanto tempo è passato??? 11 anni che non
vediamo la tua faccia, a cosa
dobbiamo la tua visita?
-Sono
venuto qua per
riprendermi Lily, me l’avete portata via, ci ho messo 7 anni,
ma alla fine vi
ho trovato
-NO
– urlò Lily, si alzò e
corse verso Blaise, che era in piedi vicino al divano su cui era seduto
Draco –
zio non mi far portare via, non voglio – aveva gli occhi
pieni di lacrime
-Calmati
piccola –
l’abbracciò – sentito Potter, vuole
stare qui
-Ma
lei è mia figlia, cosa
cavolo le avete raccontato eh? Cosa dannazione?
-Noi
non le abbiamo
raccontato proprio niente, vedi tua moglie doveva parlare con noi e la
piccola
è voluta venire spontaneamente con noi, poi Hermione non
è venuta a prenderla,
te neanche, e lei è rimasta con noi
-Ma
voi l’avevate uccisa,
avete ammazzato Hermione
-E
perché te non sei venuto a
riprendermi eh? – domandò la piccola
-Lily
io non sapevo dov’eri
-Balle
Potter, solo balle –
rispose Ron – tu sapevi dove abitavamo, evidentemente non la
volevi
-No
dannazione, venire da voi,
da solo significava morire e io…
-Perché
oggi Potter cosa
credi che succederà? – domandò Gin
– Eppure oggi ti sei presentato da solo
-Io…-
il ragazzo non sapeva
cosa dire, si era cacciato nella tana del lupo, consapevole che ne
sarebbe
uscito solo da morto, ma mai si sarebbe aspettato che sua figlia lo
rifiutasse,
qualche minuto dopo in salotto si smaterializzò
Voldemort…
-Zio
Tom – strillarono i
bambini in coro, e subito venne circondato dai 4 bimbi che saltellando
richiamavano la sua attenzione
-Calma
bambini, calma –
rispose loro l’Oscuro – voi tre – e
indicò Meredith, Simon e Micheal – andate
su, Lily invece resta un attimo qua – appena i bimbi
sparirono dalla sua
visuale riprese a parlare – allora, cosa succede qui, Lily
perché hai pianto? –
chiese notando il volto della bimba rigato dalle lacrime
-Zio
io non ho pianto –
replicò lei abbassando il viso per evitare di guardarlo
negli occhi, sapeva che
se l’avesse guardato non avrebbe potuto mentirgli
-Lily
tesoro non mentire,
perché hai pianto? – richiese, sollevandole il
viso, ma a quel punto Harry
reagì…
-NON
LA TOCCARE – urlò
tirando fuori la bacchetta
-Ah
Potter, tu qui?
-Metti
via la bacchetta,
lascia stare mio zio – fece Lily ostinata
-Calmati
piccola – fece il
Lord – allora dimmi perché hai pianto
-Lui
vuole portarmi via zio,
io non voglio
-Hai
capito chi è? – chiese
Voldemort
-Certo
che l’ho capito, è mio
padre
-Allora
perché non vuoi
venire con me, dannazione ho passato anni d’inferno per via
di queste persone,
prima Voldemort ammazza i miei genitori, poi loro – e
indicò i 6 ragazzi – mi
ammazzano mia moglie e mi portano via mia figlia, Lily
perché ti ostini a stare
dalla loro parte, è colpa loro se tua madre è
morta, è colpa loro se non hai
una famiglia – replicò inginocchiandosi a terra,
il volto rigato dalle lacrime
-Io
ho una famiglia, E’
QUESTA LA MIA FAMIGLIA, la mamma è morta per salvarmi,
l’ho capito questo,
altrimenti loro mi avrebbero ucciso, e ho capito il suo sacrificio
-E
come puoi perdonarli,
hanno ammazzato tua mamma
-Lo
so, ma loro mi hanno
risparmiato, d’altronde dopo avrebbero potuto ammazzarmi, ma
non l’hanno fatto,
ciò che mi ha fatto soffrire è stato che te non
sei venuto a prendermi il
giorno dopo, perché non sei venuto papà?
-Perché
sapevo che sarei
morto
-Perché
sei venuto oggi
allora?
-Lily
io…non…
-Dannazione,
te lo dico io
perché non sei venuto, perché non eri disposto a
sacrificarti per me come
invece ha fatto la mamma, ecco perché, sei venuto adesso
perché probabilmente
ti sei stancato di vivere
-No
Lily, io sarei morto per
te, ma non sapevo dov’eri
-Dannazione,
il giorno
successivo al mio rapimento mi ricordo di essermi svegliata in una casa
a me
estranea, e poi sai cosa ho fatto?!? Ho giocato tutto il tempo in
giardino con
Simon, potevano vederci persino i babbani, quindi la casa non era
nascosta, e
te non sei venuto, ti odio per questo, ti odio – e riprese a
piangere – tu non
mi hai cercato – e si rifugiò tra le braccia di
Voldemort che la prese in
braccio
-Giù
le mani da lei Voldemort
– ma lui non l’ascoltò, cercò
di calmare quella ragazzina, che inizialmente
aveva odiato, perché figlia del suo nemico, ma che poi
l’aveva conquistato, col
suo essere spontanea, non lo temeva come tutti i suoi servitori, si era
fatta
avvicinare da lui, e non si era spaventata di fronte ai suoi occhi
rossi...
-Calmati
Lily, cosa vuoi che
faccia, vuoi che lo uccida o lo lasciamo sopravvivere? –
ormai per lui non
cambiava niente, aveva sottomesso sia il mondo magico e quello babbano
-Uccidilo
zio, ho sofferto
troppo a causa sua, ero serena fino a poco fa, finché lui
non è ripiombato
nella mia vita, lo odio…TI ODIO, TI ODIO CAPITO –
e corse nella sua stanza
-Lily…-
sussurrò, lasciò
cadere la bacchetta, non aveva più la forza di lottare, non
avrebbe mai pensato
ad un epilogo simile, sua figlia era proprio come sua sorella, lo
odiava perché
si era sentita abbandonata da lui, l’aveva cercata troppo
tardi, e proprio come
la sorella, ormai lei aveva scelto il male, aveva scelto il lato del
suo
peggior nemico, aveva scelto Voldemort, che ora stava li di fronte a
lui con un
ghigno soddisfatto in viso -…uccidimi Voldemort –
e l’Oscuro eseguì l’ordine,
ma non perché gliel’aveva chiesto Potter, ma
perché gliel’aveva chiesto LEI,
quella che ormai considerava sua figlia…Lily…
E
così ebbe fine la vita di
Harry Potter, ultimo riferimento per coloro che ancora cercavano di
opporsi a
Voldemort e che vennero sconfitti del tutto, il male aveva
vinto…
Qualche
anno dopo i bambini
cominciarono a frequentare Hogwarts e tutti e quattro finirono a
Serpeverde,
loro, così come i genitori, primeggiavano su tutti, e col
passare degli anni
presero il posto dei genitori alla corte di Voldemort, divennero i
nuovi
fedelissimi, il loro marchio brillò spesso nel cielo e il
Signore Oscuro regnò
incontrastato per l’eternità…