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Autore: nessy89    03/01/2014    1 recensioni
THE GUARDIAN
INTRODUZIONE
Non avevo mai vissuto realmente ma se per farlo sarei dovuta morire per tutti quelli che conoscevo l'avrei fatto.
Credo sia un buon compromesso se servisse a far battere di nuovo il mio cuore.
Ero un'adolescente come tante, abituata a vivere in un mondo senza più sogni che guardava in faccia la realtà con i piedi per terra.
L'unica cosa bella della mia vita era la mia famiglia, al contrario di molte mie amiche.
Ma quando anche questa mi fu strappata via, smisi di respirare, smisi di piangere, smisi di vivere.
Mi chiamo Elisabetta, ma per tutti sono Betty. Questa è la storia di come sono stata salvata da chi di umano aveva solo l'aspetto perchè lui era molto, molto più che umanamente straordinario.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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PRIME VERITA'.


Lui era di fianco a me, avevo ancora la testa sulla sua spalla, forse parlare senza guardarlo i in faccia sarebbe stato più facile, almeno per me. Aveva appena detto che noi due eravamo anime gemelle ma non avevo capito granchè, aspettai che andasse avanti.
Sospirò. -Come vuoi, ma devi essere forte e sapermi ascoltare prima di giudicare. Pensi di potermelo promettere?-
Promesso, continua perfavore.
-Come hai già capito io so leggere nella mente altrui ma so fare anche tante altre... cose.  Non sono un super eroe e neanche  un mago, niente magia, ... sono solo diverso. Come hai già intuito anche Sam e Patrick sono ...diversi, ma la loro è un'altra storia ancora. Tu quanti anni hai Betty?-
Diciasette come te...
-Non esattamente... Io sono venuto sulla terra 150 anni fa,  dovevo sostituire il precedente guardiano morto in uno scontro,  vigilando con Patrick e Stefy, che qui figura come mia zia, sul vostro pianeta dai Grigi, extraterrestri come noi che spesso ritornano per cercare d'impadronirsi di questo pianeta e degl'esseri che vi abitano, voi compresi. Ovviamente non eravamo gli unici, ogni vostro continente contava circa tre di noi. Certo con le vostre innumerevoli guerre e l'inquinamento siete stati capaci di renderlo un pianeta ostile per chiunque! Nonostante questo spesso qualcuno di loro ancora oggi viene qui e il nostro compito è quello di eliminarlo prima che lui rapisca o elimini qualcuno di voi ... e di noi.-
Alle su parole rabbrividii.
Mi staccai incredula dalla sua spalla e lo guardardai negl'occhi, nonostante il buio della sera erano più brillanti e verdi che mai, come una lampada accesa.
Stai cercando di spaventarmi? Cos'è uno di quei racconti da raccontare al buio per mettere paura? Perchè non è divertente, non sono venuta qui per scherzare e se questo vuol essere uno ...
Mi interruppe. -No Betty, è tutta la verità. Io vengo da molto lontano. Casa mia è un luogo di pace, niente guerre, niente ricchi e niente poveri e la mia gente, molto più vecchia e tecnologicamente più avanti della tua, si adopera per mantenere questa pace in tutti i pianeti con esseri viventi. Il mio vero corpo non è molto diverso da questo, se non per l'aurea  di luce che ci circonda. Per fortuna non mi è toccato mutare in qualche forma strana come ad esempio in quella che voi chiamate rettile...-
Esiste un pianeta abitato da rettili pensanti?
-Ti stupiresti dalle forme di vita che abitano al di fuori del vostro universo conosciuto!-
Che schifo! A me i rettili non piacevano per niente, figurarsi pensare a delle persone con quel corpo.
-Be' ... loro potrebbero dire la stessa cosa su di voi, ma concordo con te-.
...Hai detto niente ricchi e niente poveri, quindi niente soldi?
-No, niente soldi. Il denaro è una vostra invenzione, anticamente vi serviva per pareggiare uno scambio ma con i secoli non solo ha creato classi sociali ma ha finito con il dividervi. Per il denaro sono nate le guerre e quasi tutti i vostri conflitti spesso mascherati da una religione. Da noi tutti, femmine e maschi, lavorano, ciascuno a secondo del suo dono, cioè... per cosa sono portati a fare.-
Ma sapete tutti leggere nel pensiero? Che brutto...niente privacy quindi...
-Diciamo niente segreti! Quindi anche per questo niente discussioni, guerre o attentati, se tutti sanno cosa pensa chi gli stà davanti è impensabile tenere qualcosa segreto.-
O mio Dio è uno scherzo?
-Se fosse uno scherzo come potrei rispondere a ciò che stai solo pensando?-
Feci un lungo respiro cercando di ricomporre i pezzi, anche se quella era una storia che non mi sarei mai aspettata in vita mia di sentire. Illuminata dalla luce della luna mi sforzai di rimanere calma come promesso.
-Co... Cosa dicevi prima sul fatto delle anime gemelle?- Stavolta usai la voce, forse era un modo più razionale di comunicare, visto che in quel momento cercai di esserlo.
Prese un respiro profondo e con gli occhi fissi sulle stelle mi rispose.
-Tutti gli umani sono stati creati con un'anima gemella, un compagno e una compagna nati per stare insieme. Spesso però confondete l'amore con il sesso e quest'ultimo con i denaro e ormai sono in pochi quelli in grado di accorgesene. Solo chi è ancora puro, come me e anche come te riesce a sentire quella forza, quella attrazione verso l'altro. Ad esempio quando ti ho vista entrare in classe la prima volta con quell'aria timida e triste avrei voluto starti vicino, aiutarti, la forza di questo sentimento era tale da farmi pensare continuamante a te, anche di sera quando mentalmente sono entrato in camera tua per vedere se stavi meglio e ti ho vista addormentata con il viso bagnato di lacrime...-  Lo fermai...
Cosa ...co come mentalmente in camera mia? Cosa vuol dire? Chiesi confusa e con le guance rosse dalla vergogna.
-Prima ti ho detto che sapevo fare anche altre cose, una di  queste è trasportarmi mentalmente in altri posti, quando lo faccio del mio corpo rimane solo una sfera di luce. Quella sera ti ho lasciata così, non sapevo come comportarmi con te, queste emozioni sono completamente nuove anche per me, poi a mensa ti ho sentita pensare anzi urlare così chiaramente le tue osservazioni  che mi è venuto quasi un colpo, ...ovviamente non fisico... e quando ti sei avvicinata alla realtà tanto da capire il nostro modo di comunicare mentale insieme a Patrick e Sam abbiamo deciso che era meglio raccontarti tutto. Sai gli umani di solito non pensano prima, come fai tu, ma agiscono d'impulso... - Cominciò a ridere.
-Sam era così felice di avere una nuova amica! E' per questo che invece di eliminare dalla mente di Katy la sua cotta per Patrick si è solo fermata a prenderla sottobraccio e a riportarla in classe.-
-Eliminare?  Scusa ma Samantha non è cugina di Patrick?  ..Anzi, non mi hai detto che lei era venuta con voi, quindi ... chi è?-
Mi guardò con un mezzo sorriso.
- Primo, possiamo eliminare certi ricordi dalla mente altrui, altro nostro dono ... Secondo, come ti ho detto, tutti qui hanno una loro anima gemella, anche chi come noi ha deciso di vivere sul vostro pianeta come guardiano. E' la natura che da ad ognuno di noi la possibilità di ..riprodursi o se vogliamo di essere felici. Sam è l'anima di gemella di Patrick, si sono conosciuti in un viaggio di lui in Brasile e diciamo che non ci ha pensato su due volte a trasformare lei in un essere vicino al nostro.-
Ero incredula, forse stavo sognando e la mia mente si stava inventando tutto.
-Betty, ti ripeto che è tutto vero!- Mi disse scuotendo la testa.
... Okay! Ma come ha fatto Sam a trasformarsi?
-Bella domanda! Mi piacerebbe non dirtelo almeno non ti illuderesti che anche per noi si potrebbe fare o che sia così facile, perchè io non credo di volere che tu abbandoni la tua vita, la tua natura, i tuoi affetti. Ma visto che questa è la serata delle verità non ho altra scelta... Lei e Patrick ...si sono uniti, in senso fisico... intendo, quando succede una parte dell'aurea di lui trasforma anche lei, donandole i nostri poteri, aumentandone la capacità nello sforzo fisico e anche la bellezza. -
Ma noi siamo a...anime gemelle per cui anch'io potrei trasformarmi come Sam?
- Si noi siamo anime gemelle Betty, ma non ti costringerò ad accettarmi, hai una vita da vivere, di persone da incontrare e... non voglio importi niente, no, almeno per ora... no.- Parlava intartagliandosi, evidentemente in difficoltà, più umano che mai.
-Rick ma noi...- Stavolta parlai, nella mia mente ogni cosa sembrava avere un senso, i suoi comportamenti strani, il mio continuo e incessante pensare a lui ogni istante del giorno...
-No Betty, su questo non si discute, gli altri sanno già la mia opinione, forse un giorno quando  tu sarai pronta... ma fino ad allora io e te ...rimarremo amici!-
Aveva lo sguardo sicuro e con la testa annuiva alle sue parole, evidentemente non mi conosceva affatto, ero testarda e caparbia e se mi mettevo in testa qualcosa non avrei mai cambiato idea!
Mi guardò serio e io gli risposi guardandolo altrettanto seriamente. Quel silenzio sarebbe potuto durare ore per me, ma sapevo di non avevere più tanto tempo, quindi continuai con il mio interrogatorio.
-Hai detto di essere venuti qui con Stefy, tua zia, ma lei che tipo è? E che ruolo ha in tutta questa storia?-
-Lei è un guardiano, come me e Patrick, il suo corpo è un po' più anziano del nostro ed è per questo che abbiamo deciso che lei sarebbe stata perfetta come parente a cui siamo stati affidati, come te con tuo zio. Poi sempre per salvare le apparenze a lei tocca il lavoro d'ufficio e a noi la scuola, anche se credo che ogni professore pagherebbe per una nostra lezione visto che su ogni materia siamo anni luce avanti a voi. In questo momento  Stefy è realmente via per affari, si trova a Melbourne per occuparsi delle compagnie minerarie che lavorano nelle nostre terre. Tornerà fra qualche mese.-
Facendo ordine locale di tutte quelle informazioni mi venne in mente un'altra cosa.
-Aspetta torna indietro, io la notte dopo aver pianto ti ho sognato! Ne sono sicura... ed era stato proprio un bel sogno anche se non mi ricordo niente... c'entri tu non è vero?-
Mi guardò con un viso d'angelo.
-Scusa, ma non volevo più vederti triste e poi la notte preferisco passarla nei tuoi sogni. A me basta una mezzoretta per riposarmi, quindi ne ho un bel po'di tempo libero preferisco passarlo con te.  Se vuoi posso farti rivedere quel sogno,! Ma ti devo toccare con le mani la testa, me lo permetti?-
Ci pensai un attimo su.
Ma che domande, certo che te lo permetto... sono sola con  un alieno, nel bel mezzo del deserto, figuriamoci se ho paura di farmi toccare la testa!
Alzò gli occhi al cielo! -Ma proprio un'anima gemella così pazza mi doveva capitare!-
Si girò verso di me, con il riflesso della luna e delle stelle ad illuminarlo era ancora più bello solito, la mia mano si mosse senza il mio controllo per accarezzargli il viso. La sua pelle sembrava seta. Chiuse gli occhi e pronunciò il mio nome. Io mi avvicinai e lui aprì gli occhi.
-Ora posso farti ricordare il tuo sogno?- Mi disse con un filo di voce.
Annuii, la voce ormai l'avevo persa.
Mi prese piano le testa fra le mani e  chiusi gli occhi.
In un baleno vidi un turbinio di colori  e immagini strane, indefinite, finchè da lontano distinsi nettamente le figure dei miei genitori. Sorridendomi mi salutarono per poi girarsi e scomparire. Mi sentivo serena e felice, d'un tratto mi trovai a camminare in una spiaggia con il mare di fianco, mi sentii chiamare da una voce melodiosa dietro le spalle. Mi girai e di fronte a me trovai Rick.  Metà della sua figura emanava una luce chiara, calda.  
'Sii felice Elisabetta, mio primo ed unico amore, dimentica le tue tristezze e goditi ogni attimo della vita. Sei una ragazza meravigliosa, bellissima ed intelligente. Non lasciare che le difficoltà incupiscano il tuo volto. Farò di tutto Betty, credimi, per farti stare bene, per renderti di nuovo felice e spensierata. '
Si fermò un attimo per accarezzarmi i capelli.
'Io... io ti amo Betty'
 Mi fissò serio ma dopo qualche secondo scomparì. Tutto si fece improvvisamente sfuocato e io  riaprii gli occhi .
Senza rendermene conto avevo iniziato a piangere, bagnandoli le mani con le mie lacrime. Lo fissai per la prima volta senza pensare o dire nulla. La complessità delle emozioni che provavo era talmente intensa da lasciarmi senza parole.
Di una cosa ero certa, ormai per me Rick era di vitale importanza. Mi aveva soccorso in sogno in un momento di grande difficoltà, mi stava aiutando ad alleviare il peso del mio dolore, mi aveva confessato chi era in realtà e più di ogni altra cosa aveva detto di amarmi.
 Avevo bisogno di lui, ne avevo bisogno ora e per sempre. Adesso separami da Rick anche solo per poco tempo mi avrebbe fatto male.
 Lentamente mi asciugò con una mano le lacrime e mi accarezzò la guancia. Chiusi gli occhi, sentivo una forza spingermi verso di lui come una catena che mi tirava sempre più forte. Quell'attrazione era troppa da controllare.  Involontariamente presi la  sua mano dal mio viso e tirai il suo braccio verso di me.  I nostri corpi erano allacciati stretti, le nostre labbra erano così vicine da sfiorarsi, ma i suoi movimenti erano cauti, quasi incerti.
...Solo un bacio Richard, perfavore...
Non  so se fosse stata le mie supplica o se anche lui sentiva la forza di quel legame unirci, ma finalmente mi baciò. Dolcemente. Lentamente. Profondamente.
Avevo i brividi, le ginocchia mi tremavano, sentivo il sangue nelle vene correre al martellare impazzito del mio cuore.
Quando finì, si allontanò di pochi centimetri, troppi per me,  per accarezzarmi i capelli, io ne aprofittai per ricominciare a respirare.
-Anch'io ti amo Richard.- Sussurai.
-Mmm... non mi sembra che gli amici facciano questo!-
-Be' non saprei, non conosco molti umani e alieni amici ma  scommetto che se l'alieno è bello come te, credo sia inevitabile.-
- E se l'umana è tanto bella quanto matta come te credo sia inevitabile anch'io!- Mi parlò  piano sfiorandomi con il naso l'orecchio e scendendo giù verso il collo. Avrei voluto continuasse, senza fermarsi mai. A quel pensiero stavo per sciogliermi su quella roccia.  
-Ma smettila, era solo il post-bacio. Per noi la scelta di Sam e Patrick non è fattibile, non ora.- Disse allontanandosi ancora.
- Be' per me è fattibilissima, se mi impunto non cambio idea facilmente, forse  non mi conosci tanto bene!-
-Ne so abbastanza di te, come ad esempio che non faresti mai nulla che anch'io non volessi sopratutto se è per il TUO bene!-
-Io so qual'è il MIO bene! Il mio unico e solo bene sei TU!- Gli risposi avvinghiandomi a lui  e ad  accarezzandolo come lui aveva fatto con me.
-Mmm ... Betty, non credo che dovresti fare così, primo perchè il mio corpo ora è molto... umano... e secondo perchè è già tardi ti devo riaccompagnare a casa o tuo zio non mi darà più il permesso di rivederti.-
Sgranai gli occhi e mi alzai di colpo guardando l'orologio. Cavolo erano le 22.30 passate.
-Ma io... cioè tu mi devi ancora dire una marea di cose, ho ancora circa un migliaio di domande da farti...-
Si alzò anche lui con un' insolita espressione rilassata.
-Io ci sarò sempre per te e risponderò a tutte le tue domande. ... Da dopodomani!-
-Perchè non da domani scusa?-
-Perchè domani tocca a te raccontarmi la tua vita!-
-Ma se la sai già!-
-Ma la voglio sentire da te, con la tua voce!-
Scossi la testa Se proprio ci tieni!
-Dai sali in macchina si parte! O tuo zio non mi darà più il permesso neanche di guardarti. Se sapessi cos'ha pensato di me quando mi ha visto!- Fece finta di rabbrividire, scuotendo le spalle e alzando le mani.
-Dimmelo!- Gli ordinai. Salimmo in macchina e la accese.
- Be' ti basti sapere che quando mi ha visto sulla porta di casa  ha cercato di memorizzare ogni dettaglio del mio viso in modo da  descriverlo fedelmente ad un ritrattista della polizia se ce ne fosse stato bisogno!-
-Oddio è proprio andato!-
-No, infondo è bello che ci tenga così tanto a te! Io farei di peggio!-
Scossi la testa!
Fermò la macchina e dal finestrino vidi che eravamo già arrivati.
Nooo, ma com'è possibile, siamo partiti da poco
-Dai Betty ci sarò anche domani!-
-Chi me lo dice che non prenderai la prima astronave di passaggio e te la dai a gambe verso un altro pianeta?- Più che una domanda sembrava un affermazione.
-Facciamo così, ti prometto che non solo ci sarò domani, ma se mi vorrai, stanotte  verrò a trovarti nei tuoi sogni.- Al pensiero che da li a poco l'avrei rivisto stavo già meglio.
-Ci stò! Allora a ...fra un po'!- Ma ero incerta, non volevo proprio scendere da quella macchina e con la mano vicino alla portiera mi bloccai a guardarlo.
-Betty...-
-Siii...-  Con uno sguardo ambiguo si avvinò e mi prese la faccia con le mani. Le sue labbra sfiorarono ancora le mie e il mio cuore si fermò.
-Sogni d'oro.- Mi sussurrò.
Annuii  quasi inebetita da quel breve bacio. Feci un lungo respiro per ridare ossigeno ai polmoni e mi scostai da lui scendendo dalla macchina.
Avevo le gambe molli e feci un grosso sforzo nell'arrivare fino alla porta di casa senza cadere. Appena aprii la porta lo sentii ripartire.
Ovviamente mio zio era sul divano in una finta posizione rilassata. La tv era accesa su un film e  in mano  teneva  un libro. Peccato che in tanti anni non l'avessi mai visto leggere niente, a malapena qualche trafiletto su un giornale sportivo.
-Bentornata, le 23.00 in punto! Che bravi! - Lo disse con un pelo di acidità.
-Zio da quando leggi ? Spero non avrai fatto avanti e indietro guardando l'orologio per tutto il tempo!-
-Elisabetta tu sei la mia unica nipote, sei stata affidata a me, io non ho esperienza di adolescenti che escono con altri adolescenti. Però sono stato ragazzo anch'io ed è per questo che mi vedrai particolarmente protettivo! Quindi perdona il mio caratteraccio e rassegnati ad avere uno zio-ispettore quando esci con un ragazzo.-
-Zio, io sono una ragazza responsabile e non mi serve avere qualcuno che ogni volta che  torno da un appuntamento mi faccia l'interrogatorio o mi faccia pesare se ritardo. Non sono  uscita  con  molti  ragazzi finora e finalmente ho trovato qualcuno con cui stò bene, quindi fidati del mio giudizio, Richard è okay, è un ragazzo serio e ti prometto che se fa qualcosa di male non lo vedrò più.-
...Ovviamente nel parlargli di Rick, tralasciai di dirgli che era un alieno, venuto sulla terra per mantenere la pace ed eliminare i Grigi che la pace non la volevano ...
-E così hai intenzione di rivederlo? Non ti sembra un po'prematuro? Infondo sei qui da così poco.-
-Si, certo che lo rivedrò, hai mai avuto quella sensazione di star talmente bene con una persona da desiderare di starci ogni attimo insieme?-
-... Sono qui, da solo sul divano ad aspettare tutta sera mia nipote che torni invece di essere da qualche parte a divertirmi anch'io ... mi pare ovvio che non ho mai trovatoi nessuno così! Ma quello che veramente stò cercando di dirti è che spesso alla tua età si può scambiare una semplice infatuazione per qualcos'altro.-
-Si è vero, magari è solo una cotta e per ora la prenderò come viene. Okay?- Cercai di sdrammatizzare nel tentativo di calmarlo un po'.
-Okay, ma adesso va a dormire se no domani a scuola c'è il rischio che ti addormenti sui banchi!-
- Buonanotte, zio.- Mi avvicinai e lo abbracciai come facevo da piccola quando veniva a trovarmi.
-Si, si, lo sai che poi mi intenerisco quando mi abbracci così! -
Lo salutai così e corsi in camera mia a cambiarmi.
Era meglio non raccontargli delle sconvolgenti emozioni che provavo quando Richard mi baciava. Di come il mio cuore impazzisse ogni volta che mi toccava. Di come smettessi di respirare solo al pensiero di rivederlo. Questo vortice di sentimenti mi stava riportando alla vita. Sentivo di amare Richard totalmente ed incondizionatamente e poco importava se lui fosse un alieno venuto da chissà quale pianeta. Lui era un ragazzo fantastico, dolce, sensibile e sicuramente più umano di tanti altri uomini.
Non vedevo l'ora di addormentarmi perchè lui mi raggiungesse in sogno. Spenta la luce avevo un solo pensiero fisso ed una frase che continuavo a ripetermi 'cerca di ricordarti tutto il sogno, cerca di ricordarti tutto il sogno' e dopo circa la duecentocinquantesima volta che me lo ripetei, il sonno ebbe sopravvento.


 
 
  
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