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Autore: Le Indicibili    25/05/2008    5 recensioni
PostDH – questa storia parte esattamente dalla fine del capitolo 36 e si sviluppa fino all’epilogo.
Vedremo il nostro Harry finalmente alle prese con una vita normale, insieme a Ron, Hermione e Ginny.
La coppia principale sarà appunto Harry e Ginny, perché li amo profondamente e dedico questa storia a tutti gli Orange Crushers.
Kryharryeginny delle Indicibili
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: Spoiler!
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2 MESI DOPO…

2 MESI DOPO…

 

Harry era in bagno a cercare di domare la propria chioma ribelle quando udì di sotto un chiaro urlo del suo figlioccio Teddy,che molto probabilmente stava facendo impazzire la Signora Weasley.

Così uscì in fretta dal bagno e corse di sotto,cercando di vedere cosa stesse combinando il piccolo.

Trovò la Signora Weasley in cucina che versava del latte in un biberon con la fronte sudata.

-Quel bambino è una vera e propria peste.Non ci sono dubbi su chi abbia ripreso…-balbettò.-Ha solo cinque mesi e mezzo ma gia ha capito come funziona la vita-

-Dov’è ora?-chiese Harry perlustrando la cucina.

-In salotto con Ginny…non capisco perché con lei ed Hermione si calma sempre ,e invece quando lo prendo in braccio io si dispera-disse la Signora Weasley ficcando in mano ad Harry il biberon.

-Portalo a Ginny,ci penserà lei…io devo fare un po’ di pulizie qui in giro-

Harry strinse il biberon e andò in salotto.Trovò Ginny che passeggiava avanti e indietro per la stanza con Teddy in braccio.Quando lo vide,si bloccò.

-Grazie al cielo.Non ce la facevo più-disse,prendendo il biberon dalle mani di Harry e portandolo alla bocca del piccolo,che appena ci si attaccò,cambiò il colore dei capelli.

-Che ha combinato?-chiese Harry sorridendo.

-Non so chi urla di più tra lei e mamma.Non capisco perché non vuole stare in braccio a lei…eppure mamma è esperta di queste cose…bah…-

-Sai dove sono Ron ed Hermione?-chiese Harry,sedendosi sulla poltrona.

Ginny sorrise.-Hermione ha invitato Ron a casa sua…credo che i suoi genitori volessero scusarsi-

Harry aggrottò le sopracciglia.-E perché non me l’hanno detto?-

-L’hanno deciso questa mattina,mentre tu ancora dormivi-

-Come è possibile che Ron si sia svegliato prima di me?-chiese Harry al nulla.

-E’ possibile invece…Harry,tu ti stai troppo stressando per via di questi M.A.G.O…perchè non provi a distrarti un po’ quelle poche ore che non sei rinchiuso al Ministero?-gli disse Ginny posizionando meglio Teddy.

-Ginny,mancano solo due settimane…ho tirato avanti per tre mesi,non posso mollare ora!Se non vengo promosso con ottimi voti a tutti i M.A.G.O. posso dire addio al mio sogno di diventare Auror!-esclamò Harry passandosi una mano sulla fronte-Non posso permettermi distrazioni-

-Sembri Hermione-

Harry le lanciò un’occhiataccia e lei scoppiò a ridere.In quel momento comparve la Signora Weasley.

-Ginny,aiutami a pulire-

-Ma…sto facendo magiare Teddy!-esclamò lei contrariata.

-Puoi darlo ad Harry,mi devi aiutare…questa sera viene Kingsley e Percy vuole assolutamente fare bella figura-disse la Signora Weasley con orgoglio.

-Da quando Percy è stato nominato alto ufficiale del Ministro della Magia questa casa  è diventata un centro di ritrovo,anzi,a dire la verità,gia lo era-disse Ginny con uno sbuffo,ma sorrise comunque e diede Teddy ad Harry.

-Ah,dimenticavo,di là hai tutti i tuoi nuovi libri per Hogwarts…li ha portati questa mattina Bill,gliel’avevo chiesto io-aggiunse la Signora Weasley.

Il sorriso di Ginny si spense,così come l’allegria di Harry.

Qualche giorno dopo il compleanno di Ginny,che era finalmente diventata maggiorenne,era arrivata la busta che la invitava a comprare i libri per il suo ultimo anno di scuola,e la notizia che era stata nominata Capitano della Squadra di Quidditch di Grifondoro.

Harry cercò come tutti di mostrarsi felice della cosa,ma non riusciva proprio ad accettare l’idea di doversi separare nuovamente da lei per così tanto tempo.

-Che cos’è quella faccia?Non sei felice di tornare a scuola?-le chiese la Signora Weasley sorpresa.

-Certo,è ovvio-sussurrò Ginny cercando di sorridere,poi si alzò e si diresse in cucina senza aggiungere altra parola.

La Signora Weasley osservò Harry,come se stesse rimuginando su qualcosa da dire.

-Io vado di là-disse infine-Quando hai finito posa il biberon nel lavandino-

Harry annuì e quando anche la Signora Weasley sparì,si mise ad osservare Teddy.Era così preso dal mangiare che non aveva ancora cambiato colore di capelli,che ora erano castani,quasi simili a quelli del suo papà;Harry sorrise e si chiese se da lassù Lupin e Tonks stavano osservando come svolgeva il suo lavoro da padrino.

Mancavano solo due settimane agli esami e i loro professori li mettevano sempre più sotto pressione;Hermione si presentava di rado alla Tana e Ron era sempre più teso.

Dopotutto,Harry li capiva:se non avessero passato gli esami,avrebbero potuto dire addio ai loro sogni.

Harry credeva molto nelle sue capacità e non si preoccupava molto,ma passava molto più tempo del necessario al Ministero,a ripassare incantesimi su incantesimi insieme a Bellum,che ormai si era affezionato così tanto ad Harry da rimanere oltre l’orario di lavoro.

E poi c’era anche la vita fuori dal Ministero.Harry cominciava finalmente ad abituarsi alla relazione tra i suoi due miglior amici,anche se,come diceva Ginny,non ci si poteva mai abituarsi del tutto all’idea di Ron Weasley ed Hermione Granger insieme.

Bill e Fleur,si scoprì il giorno del diciottesimo compleanno di Harry,stavano cercando di avere un bambino,ed ecco il perché delle tante stranezze di Fleur,ma a quanto pareva finora erano saltati fuori solo falsi allarmi.

George si era ripreso,per così dire,ma Harry ,Ron ed Hermione rivelarono di ciò che era successo nella Sala dei Trofei solo a Ginny,e non accennarono più l’argomento.

Percy era stato nominale Alto Ufficiale del Ministro della Magia ,e trascorreva quasi tutto il suo tempo al Ministero.Harry ,Ron ed Hermione lo incrociavano spesso nei corridoi,e lui salutava sempre con entusiasmo.

E poi,c’era Ginny.Le cose tra di loro andavano benissimo,e Harry il giorno del diciassettesimo compleanno di lei,l’aveva portata,dopo che tutti erano andati a dormire,a farle vedere la sorpresa che le aveva preparato,ovvero uno spettacolo di fuochi d’artificio dei Tiri Vispi Weasley,che avevano riempito il cielo di Agosto di luci colorate.

Anche se il fracasso aveva svegliato l’intera famiglia Weasley,e la Signora Weasley scoppiò a piangere emozionata dicendo ad Harry che era il ragazzo perfetto che ogni donna avrebbe voluto al suo fianco,Ginny lo  baciò con tutto il cuore,ed Harry arrivò a classificare quella notte come una tra le più belle della sua vita,o,perlomeno,della sua nuova vita.

E ora,lei sarebbe partita per Hogwarts il primo di settembre,il giorno stesso dei suoi esami,e l’avrebbe rivista solo per le vacanze di Natale .

Ma aveva due paroline in testa che gli rimbombavano in continuazione,e prima o poi,quando ci sarebbe stato il momento adatto gliele avrebbe dette.

Teddy cacciò un urlo che fece riportare Harry alla realtà e si accorse che aveva finito il latte.Velocemente si alzò con il piccolo in braccio e andò in cucina a posare il biberon.Stava decidendo se metterlo nel carrozzino o tenerlo in braccio ancora per un po’,quando Ron ed Hermione comparvero dal salotto.

-Siamo appena tornati via Metropolvere-spiegò lei in risposta alla faccia perplessa di Harry.-Mamma e papà volevano vedere come funzionava il collegamento tra il camino di casa nostra e quello della Tana…-

-Ci ho parlato!-disse Ron.-Voglio dire,ho parlato con i genitori di Hermione,forse avevo tratto delle conclusioni un po’ affrettate,devo ammettere che sono gran bei tipi…-

Hermione fece un gran sorriso.-E tu questa volta hai fatto loro una buona impressione-

-Meno male-disse Harry traendo un sospiro di sollievo.Poi Teddy cacciò un altro urletto.

-Oh Teddy vieni qui…-disse Hermione con dolcezza,prendendolo dalle braccia di Harry.

-Ha fatto impazzire tua madre-disse Harry a Ron,indicando con un cenno Teddy.-Si sta scervellando per capire come mai urla solo quando è in braccio a lei-

Ron sorrise.-Immagino che sia frustante per lei,dopo aver cresciuto sette figli-

-Ragazzi,io vado a far addormentare Teddy,poverino,credo che abbia sonno…-disse Hermione sistemandosi Teddy sulla spalla.

-E noi allora andiamo a ripassare per i M.A.G.O.-disse Ron ,poi aggiunse-Hey Harry?Harry?-

Harry si riscosse dalla pila di vesti per Hogwarts da strega che occupavano la maggior parte del tavolo,appartenenti  a Ginny.

-Ti mancherà Harry,lo so,ma cerca di non pensarci-disse Hermione comprensiva,come se gli avesse letto nel pensiero.

Harry annuì,ma mentre saliva le scale insieme a Ron,non potè fare a meno di gettare un altro sguardo al tavolo.

 

****** *******  ****** ****** ***** ***** ****** ****** ***** ***** ***** ****** *****

La casa di Bill e Fleur,Shell Cottage,aveva una vista impressionante:il mare si scagliava violento lungo le rocce provocando numerose onde bianche e spumanti,e il sole rosso sangue al tramonto colorava di rosso il cielo.In lontananza,qualche rondine volava bassa,probabilmente emigrando verso posti più caldi,in vista dell’arrivo della stagione fredda.

Era questo il panorama che Harry si stava ritrovando a fissare soprappensiero sabato trentuno agosto,nel salotto di Bill e Fleur,insieme a tutti gli altri parenti Weasley.

Bill e Fleur li avevano invitati a pranzo quel giorno,perché continuavano a dire che non c’era mai stata una vera e propria inaugurazione della loro casa,per via della guerra.E ora,sedevano tutti in salotto a parlare pacificamente del più e del meno,come una normale famiglia.

-Io e Bìll stavamo ponsando di allorgare la pièce che da su la mer,sai…doto che stiamo pensando di avere un piccolo garçon-stava dicendo Fleur alla signora Weasley con un gran sorriso.

-Oh cara,sono sicura che sarebbe un’ottima idea…-

Dall’altra parte della sala il Signor Weasley intratteneva i propri figli maschi maggiori con un argomento che Harry non aveva capito bene di cosa trattasse,mentre Ron ed Hermione,vicini a lui,ripassavano assiduamente per gli esami che si sarebbero svolti l’indomani.

Eppure Harry non stava pensando per niente agli esami,incredibile ma vero.

Aveva passato tre mesi a lavorare senza un attimo di riposo per quel giorno,e ora l’unico pensiero che gli riempiva la testa era una ragazza dai lunghi capelli rossi e gli occhi marroni,proprio come quelli della Signora Weasley.

Ginny non era lì con loro;Harry l’aveva osservata durante il pranzo e aveva notato che sorrideva a tutti,ma quando gli altri distoglievano lo sguardo lei prendeva a osservare il suo piatto con tristezza,rigirando la forchetta senza portarla alla bocca.

Poi nel pomeriggio aveva detto che voleva andare un po’ a riposare e non l’aveva vista più.

Ancora poche ore,e poi si sarebbero separati di nuovo,e non si sarebbero rivisti per tre mesi.

E lui non aveva ancora detto a lei quello che desiderava con tutto il cuore dirle.

Si alzò,con in testa l’idea di andare ad ascoltare un il rumore del mare che non sentiva da tanto;balbettò qualcosa a Ron ed Hermione e quando fu fuori dal salotto udì chiaramente la Signora Weasley dire”E’ ovvio che sarà nervoso per gli esami…lasciamolo solo per un po’”.

Passò davanti la tomba di Dobby,che ora era  interamente coperta di fiori,tanto che Bill e Fleur avevano circondato la parte interessata con dei paletti di legno,e fu solo quando si avvicinò tanto da rischiare di cadere giu nel mare che scorse una figura dai capelli rossi agitati dal vento seduta a poca distanza da lui.

Non gli ci volle molto per capire che si trattava di Ginny.I suoi capelli erano inconfondibili.

-Osservi il panorama?-le chiese ,quando la raggiunse.

Ginny si voltò di scatto.-Harry!Mi hai fatto prendere uno spavento!-

-Addirittura?-disse sorridendo e sedendosi accanto a lei.-Credevo fossi carino …me lo dici sempre…-

Ginny sorrise.-Oh,no,sbagli allora-

-Cosa?-

-Io dico che sei bellissimo,non carino-

Si osservarono per qualcosa che durò poco più di un istante,e poi,come se ognuno avesse letto la mente dell’altro si abbracciarono forte,sotto il tramonto del sole e il mare che si agitava pochi metri più sotto.

Harry non seppe dire quanto tempo rimasero così,ma ad un certo punto fu lei a sciogliere l’abbraccio.

-Domani parto e non ci vedremo per un po’-

-Lo so-rispose Harry.-Sai,non ho fatto altro che pensare a questo negli ultimi giorni,ma ora mi sto rendendo conto che questo è il tuo ultimo anno di scuola,devi divertirti…avremo un sacco di tempo dopo per stare insieme.E poi…esistono i gufi!-le disse Harry accarezzandole una guancia.

Ginny rise.-Hai ragione-

-Però non posso lasciarti andare senza dirti quello che porto dentro da chissà quanto tempo e non me ne rendevo ancora conto.Cioè,ora so quello che provo per te-disse Harry facendosi coraggio.

Ginny corrugò le sopracciglia  ma non disse niente,aspettando che lui continuasse.

-Non è una cotta quello che provo per te,Ginny.Non è infatuazione.E’ amore.Perchè quando sto con te vorrei che il tempo non finisse mai,e quando mi baci mi sento così,così …felice!Mi fai ridere…sei bellissima…potevo volere di più dalla vita?No.Perchè questo è proprio quello che andavo cercando.Te.Ti amo-

Ginny lo guardò con gli occhi lucidi e l’espressione più felice che Harry aveva mai visto dipinta sul suo volto.

-Harry,io…Merlino…oh,Harry è ovvio che ti amo anch’io!-esclamò alla fine,quando aveva cercato inutilmente di trattenere le lacrime.-Un momento così bello,ed io lo sciupo con delle stupide lacrime!-aggiunse,scacciandosele via con forza dagli occhi.

Poi prese il viso di Harry tra le mani e lo baciò,teneramente,violentemente,passionalmente,come solo Ginny sapeva fare.

Solo lei sapeva donargli certe emozioni.

Rimasero a perdersi in baci liberatori e allo stesso tempo dolcissimi fino a quando la prima stella non comparve nel cielo,ricordando loro che il momento di separarsi era vicino.

 

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La mattina del primo settembre in casa Weasley c’era grande agitazione,tra gli esami imminenti di Harry,Ron ed Hermione e l’ultima partenza di un Weasley per Hogwarts.

I signori Weasley avevano deciso cosi:loro avrebbero accompagnato Ginny alla stazione,e anche se Harry voleva con tutto il cuore andare pure lui,sapeva che non poteva:gli esami sarebbero cominciati proprio alle 11,scherzo del destino.

La colazione era stata consumata quasi in silenzio;Ron ed Hermione non parlavano,ma consultavano in continuazione i libri.Harry,invece,aveva preso posto vicino Ginny e si scambiavano occhiate intense almeno ogni due minuti,disposto a passare i pochi minuti che gli restavano a guardarla e ad imprimersi nella mente ogni minimo particolare di lei.

Poi,alle dieci,una macchina del Ministero parcheggiò davanti al cortile della Tana  e la Signora Weasley chiamò Ginny,che,trascinandosi dietro il baule,si fece abbracciare da tutti e fece l’occhiolino ad Harry con un sorriso dolcissimo,poi si voltò e salì in macchina,seguita dai genitori.

Harry stava ancora osservando il punto,cinque minuti dopo,dove c’era la macchina del Ministero,quando Hermione gli poggiò una mano sulla spalla.

-Andiamo?-gli disse dolcemente.-Altrimenti rischiamo di fare tardi-

Harry sospirò e annuì,e dieci minuti dopo si trovava a percorrere quegli ormai familiari corridoi del Ministero insieme ai suoi due migliori amici.

Quando svoltarono nel corridoio del Quartier Generale degli Auror,videro Kingsley correre verso di loro.

-Eccovi!Non riuscivo a trovarvi!- esclamò con il fiatone.

-Che cosa è successo?-chiese Hermione notando la stanchezza del Ministro.

-Oh,nulla di importante,i soliti problemi all’ordine del giorno…sono appena tornato da Hogwarts per un problema con Fiorenzo,il centauro che insegnava Divinazione,sapete…i centauri lo hanno appena riaccolto nel branco-

-Davvero?-chiese Ron stupito,dimenticandosi per un attimo di essere teso per l’esame.

-Già-confermò Kingsley.-Hanno anche ammesso che alla fine noi umani non siamo nemmeno così sudici-aggiunse con una risatina-E’ un bel passo avanti-

Harry ricordava  piuttosto bene come Cassandro e gli altri centauri odiassero gli umani.

-Ma ora non perdiamoci in chiacchiere,avete un esame da svolgere!-esclamò,richiamandoli alla realtà.

Harry,Ron ed Hermione lo seguirono nella stanza che avevano imparato a conoscere approfonditamente in quei tre mesi ,ma furono invitati a restare fuori.

Cinque minuti dopo,nel frattempo il quale Hermione si tormentava l’orlo della maglietta e Ron si passava continuamente la mano tra i capelli,ed Harry che passeggiava avanti e indietro,Kingsley uscì fuori.

-Svolgerete per primo l’esame pratico di Difesa Contro Le Arti Oscure- annunciò loro.-Harry,sei il primo-

Ron ed Hermione rivolsero un sorriso e un bocca al lupo ad Harry,che seguì Kingsley dentro e vide che erano presenti tutti e quattro i professori.Il tavolo era accatastato lungo una parete e la Wacker,Litonus e Burrow stavano in piedi vicino al tavolo,e rivolsero a lui un sorriso rassicurante quando entrò.La professoressa Wacker teneva in mano una cartellina dalla quale Harry scorse il nome Potter contrassegnato davanti.

Bellum,invece,si trovava all’altro capo della stanza,la bacchetta sfoderata.

-Signor Potter,la sua prova pratica sarà duellare,e quindi confrontarsi con il professore,-disse Litionus e indicò Bellum-usi tutto il suo arsenale di incantesimo conosciuto,ha la libera scelta-

Harry prese un sospiro di sollievo e sfoderò la sua cara bacchetta,rivolgendo un sorriso a Kingsley:aveva proprio ragione,sarebbe stato un ottimo elemento per la Squadra Auror.

 

 

 

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-E’ stata una stupidaggine-disse Hermione con un sorriso la sera,durante la cena alla Tana.-Non credevo minimamente fosse cosi facile!-

Il Signor Weasley sorrise bevendo un sorso di vino.-Hermione,credevi  davvero che dopo tutto quello che avete fatto Kingsley vi avrebbe ricompensato con un esame da scervellamento?-

Ron guardò il padre con le sopracciglia aggrottate.-Cosa vuoi dire?-

La Signora Weasley fece una risatina.-Oh,Ron,sono sicura che anche se foste andati male vi avrebbe fatto passare comunque!-

-E perché?-

-Ma perché…perché ,oh,Ron,credevo avessi un cervello!-esclamò la Signora Weasley.

-Infatti io ce l’ho-rispose il figlio seccato.

Hermione camuffò la sua risatina in un colpo di tosse,ma non passò inosservato a Ron.Le rivolse un’occhiataccia.

-Sì, comunque,che ce li avesse fatti passare o no,è stata davvero una cavolata-concluse Harry,lasciando cadere per un attimo il suo sguardo sulla sedia vuota accanto a lui che di solito occupava Ginny durante i suoi pasti alla Tana.Con un sorriso triste,rivolse la sua attenzione nuovamente agli altri.

-Sapete che Kinglsey ha deciso di non usare più i Dissennatori come guardie ad Azkaban?-disse Charlie-era scritto questa mattina sul Profeta-

-Sì,l’ho saputo da Kingsley-disse il Signor Weasley.-Perkins,il mio collega,ne era veramente felice:odiava i Dissennatori-

-Bè,non c’era dubbio che i Dissennatori sarebbero stati tolti-approvò la Signora Weasley.-Dopo tutto quello che hanno combinato…-

-Sì,ma sicuramente ce ne sarà rimasto qualcuno in giro-disse Ron con aria non molto convinta.

-Oh,,quello si-disse Charlie-ma ora che sono in minoranza,e con la fine di Voldemort-rivolse un sorriso ad Harry-non credo si faranno vedere molto in giro-

-Ragazzi,vi devo dire una cosa-buttò lì Hermione in quel momento.

Tutti rivolsero i loro sguardi a lei.

-Io…io ho preso una decisione riguardo una cosa-

-Cosa?-chiese Ron osservandola attentamente.

Hermione lo guardò con una faccia supplichevole.-Giurami che non ti arrabbierai-

-Che cosa…-

-Oggi,quando ho terminato gli esami,la professoressa Wacker mi ha ricevuto nel suo ufficio e…e mi ha chiesto se sarei voluta tornare ad Hogwarts-disse lei tutto d’un fiato.

Il silenzio scese nella cucina.Ron spalancò la bocca esterrefatto ed Harry osservò la ragazza,sorpreso,mentre i Signori Weasley e Charlie smettevano di magiare.

-E…perché?-

Queste furono le uniche parole che riuscirono ad uscire dalla bocca di Ron.

Hermione gli prese una mano e guardò anche Harry.-La professoressa McGranitt ha parlato con lei…e hanno detto che data la mia scelta di carriera,recuperare altre materie che non ho recuperato quest’estate sarebbe stato molto utile alla mia formazione.Ron,io voglio andare-aggiunse,stringendo con più forza la mano di Ron.

Ron chiuse gli occhi un momento ed Harry trattenne il respiro,temendo per un secondo di vederlo scoppiare ad urlare.Invece,l’amico richiuse la bocca e le rivolse uno sguardo rassicurante.

-Credo…che sia un’ottima idea.Te lo meriti-

Hermione lo guardò sorpresa,poi si strofinò gli occhi e gettò le braccia al suo collo.

-Oh,Ron!-

Harry sorrise e vide i Signori Weasley scambiarsi un’occhiata felice.

-E quando dovresti partire?-chiese ad Hermione.

-Oh,pensavo…,massimo tra una settimana,credo.Il tempo di prepararmi.-Poi si rivolse nuovamente a Ron.-Riusciremo a vederci,stanne certo..e a te-si rivolse ad Harry con un sorriso-ti controllerò Ginny,anche se non credo ce ne sia bisogno-

Mentre la Signora Weasley,un quarto d’ora più tardi,serviva una tripla porzione di mousse al cioccolato ad Harry ,e al tavolo si respirava una nuova aria dopo la notizia di Hermione,un gufo planò dentro la cucina e la Signora Weasley cacciò un urlo.

Il rapace si accostò ad Harry e lasciò cadere sulle sue gambe una busta.

Riconoscendo subito la calligrafia di Ginny,fece un gran sorriso e si alzò da tavola.

-Vado…vado un secondo di sopra…-disse,e corse su per le scale.

-Salutala da parte nostra!-

Harry sentì Ron ridacchiare e ridacchiò anche lui.Una volta entrato nella camera di George,si sedette alla scrivania e con mani tremanti aprì la busta.

Alla luce della bacchetta,cominciò a leggere.

 

Caro Harry,

ti scrivo dal dormitorio,mentre tutte le mie compagne dormono profondamente.

E’ un’altra cosa qui a Hogwarts,quest’anno:si respira un’aria…”buona”…qualsiasi ragazzo o ragazza incontro sorride e la professoressa McGranitt ci ha appena comunicato che ci farà conoscere  il nuovo Preside e il professore di difesa contro le arti oscure domani.

Sono passate poche ora,ma gia m i manchi.Spero che a casa vada tutto bene,e di a Ron che non stressasse Hermione,mentre  sono via,potrebbe avere un attacco di isterismo,dato che quando litigava con Ron usava come valvola di sfogo me…!

Sono sicura che gli esami ti sono andati benissimo,non ho alcun dubbio al riguardo…hai lavorato sodo e scommetto che a casa ora starete festeggiando…se ci penso mi manchi ancora di più!

,ora devo andare,altrimenti rischio di addormentarmi sulla pergamena,e non voglio,ci ho messo tanto tempo per scriverla…saluta tutti.

Buonanotte

Ti amo,

Ginny

 

Harry finì di leggere la pergamena e alzò gli occhi verso la finestra.Il cielo era blu e in lontananza i primi uccelli cominciavano a emigrare verso posti più caldi,in vista dell’arrivo della stagione fredda.Harry chiuse gli occhi e la sua mente fu impregnata dell’immagine di Ginny  e un pensiero rivolto solo ed unicamente a lei.

 

“Ti amo anch’io…e voglio sempre e solo te nella mia vita …sei tu la donna della mia vita,Ginny.”

 

 

Scusate il tremendo ritardo,ma la scuola mi sta massacrandoç______ç

Sono di fretta,ma prometto che non vi farò aspettare così tanto per il prossimo capitolo.

Ringrazio chi continua a recensire e ai nuovi lettori *__*

 

Bacioni,

kry

 

 

  
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