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Autore: kikikaulitz    25/05/2008    2 recensioni
Un ragazzo circondato dalla falsità, finalmente conosce una persona vera, sicnera...ma non tutti i sogni durano per sempre______ragazze ciao, finalmente sono riuscita a postare la mia prima storia, ( non sono la sola a scriverla)...se vi e' piaciuto il primo capitolo commentate e...buona lettura bacioni kikikaulitz, selene-malfoy, cucciolablack
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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                                                               L'INDIPENDENZA                 (2 capitolo)   
 
Edoardo pensò a Morgan per le successive 2 ore di scuola, con la sua immagine stampata in mente. Malgrado fosse di un anno più piccolo di lui i suoi occhi neri erano talmente profondi, maturi cento volte più dei suoi che avevano una visione del mondo cosi' superficiale...
Morgan alternava momenti da adulto ad alquni in cui si comportava in modo infantile, allegro, che riusciva a coinvolgere chiunque gli stesse accanto.
Stava scarabocchiando su una pagina imbrattata di frasi idiote, appunti e disegni, durante l'ora di scienze, pensando a Morgan. Provava per lui...attrazzione? si diede una botta in testa dandosi dello scemo. Morgan era un maschio, un ragazzo!
M-A-S-C-H-I-O. Se lo scrisse a caratteri cubitali sul foglio, per essere sicuro che gli entrasse in testa, al massimo poteva stargli simpatico, perchè simpatico, Morgan lo era.
Non vedeva l'ora di potergli riparlar. Gli trasmetteva una sensazione di calma, rilassatezza, gli aveva fatto dimenticare tutti i suoi problemi in pochi minuti di chiacchere, aveva sentito il peso di vivere venir tolto, aveva assaporato qualche attimo di paradiso e ora voleva tornarci.
Voleva di nuovo dimenticare i genitori pieni di aspettative, i falsi amici che gli sorridevano di un sorriso da recita scolastica e che appena si voltavano lo pugnalavano alle spalle: stronzi. ipocriti e falsi.
La gente, tutto l'istituto, che si aspettava che lui e Laura, la coppietta perfetta, stessero insieme. E quando una volta lui chiese a Lorenzo perchè avrebbe dovuto mettersi con quella bambolona  con tanto trucco e poco cervello, lui aveva risposto con quella pazienza che si usa con i bambini:
-perchè siete fatti l'uno per l'altra. E' scontato che stiate insieme insomma, siete i più popolari della scuola.-
 
"E' scontato" questo lo aveva fatto infuriare.
Tutti sapevano come sarebbe andata la sua vita perchè erano i suoi cosidetti "amici" che lo manipolavano senza cedere mai a lui le redini della sua esistenza, che ormai, per lui era priva di senso.
Non c'era infatti senso a vivere una vita di cui si sa gia l'esito.
L'amicizia che lui voleva iniziare con Morgan però nessuno l'aveva programmata, ed era questo ciò che l'attirava ancor di più al ragazzo dagli occhi neri, come le api al miele. Era un modo di ribellione.
Il principino  senza mai il coraggio di ribattere voleva iniziare qualcosa senza i suoi consiglieri di cui sentiva sempre il fiato sul collo.
Voleva iniziare un' amicizia. Perchè lui aveva tanti-ma tanti-conoscenti, ma nessun vero amico
Deciso quindi a rincontrare Morgan, si alzò dal banco per andare a casa, sperando che il pomeriggio sarebbe passato in fretta.
Eddy mise lentamente i libri nello zaino sperando che il tempo passasse più velocemente. Alla porta c'erano gia Laura e Nicolas ad aspettarlo. Si scambiavano occhiate tra il triste e l'innamorato. Era probabile che fosse cornuto, ma poco gli importava, era solo dispiaciuto per i due che per colpa sua non potevano stare insieme. Nicolas era l'unico "amico" un po (davvero poco) meglio anche se si credeva il re del mondo. Era stato lui a tirargli via un sorrisino-falso-quando proprio non ne poteva più di tutta quella gente che lo manipolava a suo piacere. Li salutò con un cenno della mano ricambiato da Nicolas, un po annoiato per la scuola. Laura gli diede un leggero bacio sulla guancia. Tutti si aspettavano qualcosa di più che puntualmente non arrivò. Calò il silenzio sulla via del ritorno (abitavano tutti vicini). Laura e Nicolas imbarazzati, Eddy perso tra le nuvole dei suoi pensieri.
Arrivati al loro quartiere, uno dei più belli della città, si salutarono e ognuno entrò nella propria casa.
Eddy si preparò psicologicamente per le mille e banali domande che puntualmente i genitori le rivolgevano ogni giorno.
Appena arrivato in salotto infatti, dove suo padre guardava la tv e sua madre gli parlava, credendo di esse ascoltata i suoi  si alzarono e gli si avvicinarono.
-come e' andata a scuola tesoro?-chiese la madre.
-bene- risposte sempre secche.
-i professori sono stati buoni?-
-come sempre-
-avete fatto qualcosa di nuovo?-
-no-
-sei stato attento?-chiese il padre che sulla scuola era sempre stato molto rigido.
-si-
e continuavano non badando alla sua aria infastidita. Ma no aveva il coraggio di interromperli, come sempre. Era un codardo, uno schifoso codardo. E quindi rispondeva finchè i due non erano a corto di idee.
Salì le scale svogliatamente, per la prima volta dopo tanto tempo, non sbattè la porta con violenza, incazzato.
Quella giornata non se la sarebbe rovinata in alcun modo.
5 maggio primo passo verso l'indipendenza.
 
***
ringrazio gia da ora quelle che commenteranno o leggeranno soltanto (anche se preferirei commentaste)
comunque, scusate se per ora e' un po noiosa ma il bello verra' dal prossimo capitolo in poi
questi 2 capitolo sono un po l'introduzione prima della storia bella
COMMENTATE
bacioni kikikaulitz, selene malfoy, cucciola black
 
 
 
  
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