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Autore: deryn    04/01/2014    1 recensioni
è il continuo di un'altra mia ff, you are my dream. quindi leggete prima quella, se non l'avete già fatto! recensite in tanti! grazie :D
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'You are my dream <3'
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CAPITOLO 9

 

*Lara e Liam*

 

Con l'aiuto di Liam, portai a casa Gabriel, ancora privo di sensi. Lo sistemai sul suo divano, e chiesi a Liam un momento da sola con lui. Così se ne andò, e ci lasciò soli. Mentre con un panno bagnato rinfrescavo la fronte di Gabe, lui aprì timidamente gli occhi. Erano nocciola, e la loro vista mi addolcì. Ma non provai niente, se non compassione. Mi sentivo bruciare dentro, mi sentivo un mostro. Gabe alzò un po' la mano, e sfiorò la mia guancia. Mi vennero le lacrime agli occhi. Possibile che dovessi sempre far soffrire ogni persona che capitava nella mia vita?

-Sei bellissima-, sussurrò,

-Gentile da parte tua-, ribattei, con il mio classico tono.

Non se lo meritava. Ma io non potevo continuare a fingere. Vedendo i lividi sul suo corpo, e quegli occhi imploranti, mi alzai di scatto, mentre una piccola lacrima argentea sfuggiva dai miei occhi. Non volevo farmi vedere così.

-Mi dispiace-, mormorai, ed ero sincera.

Mi dispiaceva di non poter essere la persona che lui sperava.

-Ti meriti di meglio, Gabe. Ti meriti una ragazza che ti ami, e che apprezzi davvero la meravigliosa persona che sei-, dissi, girandomi nuovamente e avvicinandomi a lui. Lui sbuffò, il viso contratto dal dolore, ma non seppi dire se quello fisico o quello interiore.

-È buffo-, mormorò beffardo,

-Cosa?-,

-Come avessi ragione fin dall'inizio-, constatò.

Rimasi allibita da quelle parole. Possibile che non capiva? Io non volevo farlo soffrire. E io non ero la ragazza di ghiaccio che lui pensava che fossi. Soffrivo anche io, ma non volevo darlo a vedere.

-Che cosa intendi?-, provai a chiedere,

-Perchè quando lo guardi.. nei tuoi occhi si accende una luce. Qualcosa che ti rende bella come un angelo. E quella luce non si è mai accesa con me-,

-Ti ho colpito in testa, ti sarai rimbambito..-,

-Non è uno scherzo! Lara, ti giuro che non sto mentendo. Tu lo ami-, finii, con la voce tremante.

Quanto coraggio doveva avere, per amarmi? I ricordi del bacio con Liam si sovrapposero ai mille che avevo dato a lui. Aveva ragione. Con Liam.. era una cosa diversa. C'era una scintilla, un.. non so neanche come spiegarlo. Ma io amavo Liam? I miei sentimenti erano così confusi, mi sembrava di galleggiare in una nebbia. Quindi questi quattro anni erano stati inutili? Finivamo sempre allo stesso punto. Prima fra Zayn e Liam. Ora fra Gabe e Liam. Avrei voluto correre via. Ma lo avevo fatto troppe volte già, e non era servito a granchè, se non a peggiorare ancora di più le cose.

-Vai da lui-, mormorò, con tono di supplica.

Lo guardai, sconvolta. Cosa aveva detto?

-Cosa hai detto?-,

-Vai da lui, Lara. Io voglio solo che tu sia felice-.

Non ci potevo credere. Si erano appena picchiati per me, e ora lui mi mandava da Liam?

-Gabe..-,

-È stato bello. Ma dal primo momento che ho visto come lo guardavi, ho capito che sarebbe finita così. Ci ho provato, Lara. Ho perso. E ora vai-.

Mi alzai, assolutamente senza parole. Le lacrime mi pungevano gli occhi, volevano uscire.

-Grazie..-, sussurrai, e lui mi sorrise.

Uscii da quella porta, sapendo che non l'avrei attraversata mai più. Il pensiero mi diede una fitta di dolore allo stomaco. Magari non l'avevo amato. Ma gli volevo bene. Come a un amico. Tornai indietro, e lo abbracciai, mentre lui protestava che gli facevo male.

-Ti ricorderò sempre, Gabe-, dissi, e lui sembrò sollevato.

-Anche io, Lara-.

Allora uscii. Scesi le scale, poche lacrime di rabbia e frustazione che mi bagnavano le guance, e le labbra. Ero furiosa, ma non con Gabe, non con Liam. Con me stessa, perchè i miei sentimenti riuscivano sempre a rovinare tutto.

-Lara..-, sentii chiamare.

Era la voce di Liam. Passata la porta d'ingresso, trovai la sua figura in piedi, che mi stava aspettando, le braccia incrociate e lo sguardo colpevole. Lo guardai, e mi sentii strana.

Lo amo o non lo amo, lo amo o non lo amo..

Mi coprii la faccia con le mani, e le lacrime si gettarono furenti fuori, senza più nessuna resistenza. Sentii le sue braccia calde attorno a me, il suo respiro regolare, il suo capo sopra il mio. Era giusto? No, per niente. Ma non potevo farne a meno. Mi staccai da lui, piano, e posai le mani sul suo petto. Quattro anni prima avevo versato lacrime a causa sua. Ora di nuovo. Era un ciclo destinato a non chiudersi mai? Le sue mani presero le mie, e si intrecciarono insieme. L'unica cosa che riuscii a dire fu:

-Non devi andare da Sophia?-,

-Io non ho mai voluto Sophia, e tu lo sai bene-.

Scorsi nei suoi occhi color cioccolato un barlume di sincerità. Mi chiedevo se negli occhi avessi quella luce di cui mi aveva parlato Gabriel. Io sentivo solo il vuoto dentro di me. Mi ricordai che quando l'avevo baciato, poco prima, avevo sentito tutto l'amore provato per lui. Avevo capito che non c'era mai stato nessun altro per me, a parte lui. Che, anche se non me ne ero resa conto, l'avevo amato sempre, dal primo momento in cui lui mi aveva accolta fra le sue braccia per difendermi dal dolore provato per Zayn. Ma poi avevo visto Gabe.. e quella certezza era svanita. Ora, cosa avrei fatto? Gabe mi aveva detto che dovevo tornare da lui, e sarei stata felice. Avvertii il suo sguardo su di me, e mi staccai da Liam.

-Scusa Liam io.. devo stare da sola-, dissi.

Lui sembrò sprofondare.

-Vuoi che..-,

-No, non ti preoccupare per me. Sono forte-,

-Lo so-, rispose.

Lo fissai, per imprimermi quello sguardo nell'anima.

-Pensavo, anche solo per un minuto, che avessi cambiato idea.. e non sai quanto ero felice. Ma..-, mormorò, il tono di voce deluso,

-Ascoltami, Liam. Ho appena rotto con Gabe. Non credi sarebbe ingiusto..-,

-Sì, ti capisco-, riprese.

Mi voltai, e me ne andai. Avevo solo bisogno di tempo. Solo di tempo.

 

Molti giorni dopo, l'ansia mi abbandonò. Piano piano, tutti i sensi di colpa, tutti i vecchi sentimenti, furono sciacquati via come con l'acqua. Mi sentivo una tela bianca, pronta per essere ridipinta. Avevo capito i miei errori, e ne feci tesoro. D'ora in poi avrei solo voluto essere felice, nient'altro. Me lo meritavo. Durante una giornata particolarmente fredda, decisi di tornare al parco. Il mio posto preferito. Mentre passeggiavo per le viuzze di pietra, incontrai una panchina, dall'aria familiare. Poi mi tornò in mente. Era.. quella panchina? Lì era accaduto il mio primo vero bacio, che mi aveva tanto scombussolato, che mi aveva procurato anche tutti quei guai. Eppure, mi risedetti lì, e ammirai il cielo che cominciava a farsi scuro. Sospirai, provocando una nuvoletta bianca che volteggiò attorno al mio viso e poi scomparve.

-Non immaginavo di trovarti qui-, disse una voce.

Balzai all'indietro. Era Liam, che usciva da dietro un cespuglio.

-Mi scusi, non l'avevo vista-, replicai.

Lui mi guardò interrogativo. Si avvicinò a me, e mi porse una mano.

-È un maniaco per caso?-, sbottai, irritata.

Lui ci capiva ancora meno, e mi trattenni dallo scoppiare a ridere.

-Senta, io non la conosco. Se vuole stare su questa panchina me lo dica e io me ne vado-, continuai.

Lui alzò un soppracciglio divertito e mi rispose:

-No, mi scusi. Devo averla scambiata per un'altra persona-,

-Scuse accettate-, dissi, con tono da snob.

Mi stavo divertendo troppo, la sua faccia era comica.

-Io sono Liam Payne, piacere-, disse, porgendomi la sua mano, stavolta con un'intenzione diversa.

-Piacere, Lara Blye-, risposi, stringendo la sua mano.

-Le va di andare a prendere qualcosa di caldo? Qui fa molto freddo-,

-Oh, a me piace il freddo. Rinfresca le idee-, ribattei, stavolta non riuscendo a trattenere un sorriso.

-Bè, allora non le dispiace se me le rinfresco un po' anche io qui con lei?-, propose sedendosi accanto a me.

Era proprio come quel giorno. Io e lui, tardo pomeriggio, una giornata fredda, il parco deserto..

-Allora, signorina Blye..-,

-Mi chiami pure Lara-,

-Lara.. come mai da queste parti?-,

-Ero da molto tempo al chiuso, e avevo voglia di prendere un po' d'aria. E lei?-,

-Diamoci del tu, se vuole-,

-Certo. E tu, Liam? Come mai da queste parti?-

-Speravo di incontrare una persona-, disse.

Io mi girai, per guardare quegli occhi che sembravano di cioccolato fuso, quel mezzo sorriso e la voglia sul collo.. tutto mi riportava a quel giorno. Sembrava che il tempo non fosse passato. Che tutte quelle cose non fossero mai successe.

-Ma davvero? Scommetto che è la persona per cui mi hai scambiata-,

-Davvero perspicace-,

-Dote innata-,

-Allora.. ti va qualcosa da bere?-, mi chiese.

-Bè, non ci trovo niente di male-, risposi, con un leggero sorriso.

Lui si alzò e mi porse la mano per aiutarmi ad alzarmi, ma io mi alzai senza badarci. Lui scosse la testa e alzò gli occhi al cielo.

-Andiamo?-, lo incitai.

Lui si avvicinò a me, accarezzandomi il viso con la mano. Avvicinò il suo viso al mio e quando le nostre labbra furono a pochi centimetri.. mi scansai, esclamando:

-Liam! Ma cosa sono questi modi! Ci conosciamo da appena cinque minuti! Sarò costretta a deviare l'invito, se ti comporterai così-.

Lui scoppiò a ridere e disse:

-Bè, allora mi deciderò a fare il bravo-,

-Ottimo. Possiamo andare ora?-,

-Certo, non aspettavo altro-.

 

Andammo in un bar, dove ordinai una cioccolata con panna e lui un cappuccino. Mentre versavo lo zucchero nella bibita, cominciammo a parlare del più e del meno, come due perfetti sconosciuti. Era un gioco stupido, ma era bello. Era come se ci fossimo appena conosciuti e fosse ancora tutto da scoprire.

-Qual è il tuo colore preferito?-, chiese,

-Il verde. E il tuo?-,

-L'arancione-,

-Quello delle carote?-, domandai ridendo,

-No più.. più come quello del tramonto-,

-Estremamente romantico-, conclusi.

Quando uscimmo ormai avevano acceso i lampioni, il cielo era scuro, anche se qualche stella brillava timida. Tutto era come quella sera.. ma noi avevamo ricominciato da capo, giusto? Noi fino a ieri non ci conoscevamo.

-Sai Lara, è stato un vero piacere conoscerti-, mi disse Liam, quando ci ritrovammo sotto la porta di casa mia.

-Oh, è stato un vero piacere anche per me-, ribattei, con un sorriso.

Lui si avvicinò, ma stavolta non per baciarmi. Mi diede un abbraccio, come quelli che mi dava quando voleva proteggermi da qualcosa. Lo strinsi a me, il suo profumo che mi penetrava nelle narici. Avrei voluto rimanere così per sempre. Alzai leggermente la testa, e incontrai i suoi occhi, così dolci alla luce delle stelle. Mi allontanai, e mi diressi verso la porta. Appena prima di entrare, mi voltai e lui era lì, con le mani in tasca, che mi guardava.

-Ciao, Liam. A domani-, esclamai.

-A domani-, mormorò lui.

Feci per entrare, ma la sua voce mi fermò. Mi voltai ancora una volta e lui disse:

-Ti ho aspettata per tutto questo tempo-.

 

Angolo autore:

Ecco la storia tra Liam e Lara.. voi cosa ne pensate? Certo, è un po' complicata. Però ho cercato di scrivere tutti i dettagli possibili. Insomma, lei è nuovamente confusa sui sentimenti per Liam, però è certa di volergli dare un'altra possibilità. Liam saprà sfruttarla? Intanto vi chiedo la vostra opinione, mi farebbe piacere leggere qualche recensione.. davvero, mi renderebbe molto contenta, anche una piccola piccola! Voglio ringraziare chi mette questa storia fra le preferite, le seguite o le ricordate, o anche chi la legge, ma soprattutto chi la segue fin dall'inizio di You are my dream! <3 grazie davvero

-Deryn

  
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