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Autore: La Fenice    04/01/2014    2 recensioni
Megan, un demone dalle sembianze di una ragazza, membro dei Kurakuma, cerca di rubare un tomo di arti occulte dalla Shibusen, ma, per prenderlo, è costretta ad iscriversi alla scuola.
Sarà costretta a fare amicizia con i suoi nemici, e sarà sempre in costante pericolo essendo vicino ai due Shinigami della scuola, che potrebbero scoprirla ed ucciderla, ma non si arrenderà facilmente, e, in un modo o nell'altro, cercherà di prendere tutti gli oggetti demoniaci di proprietà del Dio dei Demoni confiscati dalla scuola.
Riuscirà Megan nel suo intento? Oppure verrà scoperta?
Genere: Avventura, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 -Megan! Oh, Santo Shinigami, Megan! Svegliati! -
Ma dai, per una volta che riesco a dormire, devo anche essere svegliata così.
-Cosa succede? - Domando sbadigliando. Mi stiracchio.
-Sei ferita, Megan? - Chiede agitata Tsubaki.
-No perchè do ... DIAMINE! - Esplodo in un urlo quando realizzo ciò che succede.
Il letto è completamente macchiato di sangue,  ed è così tanto che una buona parte sta gocciolando per terra e sta allagando la stanza. Anche i miei vestiti sono zuppi di sangue. Eppure non sono ferita.
Mi metto a sedere. Il sangue non mi fa impressione, ma vederne così tanto ... Impossibile non rimenere scioccati.
-Oh, stai bene per fortuna! - Arriva Black Star correndo dal corridoio con una valigetta da pronto soccorso fra le mani, ora visibilmente inutile, e quindi la appoggia sul comodino.
-Vado a prendere dei vestiti puliti, così laviamo i tuoi. - Propone Tsubaki, scomparendo nel corridoio.
-Cosa è successo? - Chiede Black Star, osservando il lago di sangue ai suoi piedi.
-E' quello che vorrei sapere anche io. - Rispondo cupa, riflettendo.
Forse ho ammazzato qualcuno nel sonno?  Oppure c'è stata una lotta e io non mi sono accorta di niente?
-Non so chi è stato ma punirò quel bastardo! Parola di un dio! - Promette, indicando se stesso e sorridendo.
Scuoto la testa in cenno di dissenso. -No, vi ho causato un guaio enorme in una notte. Entro stasera troverò una casa, state tranquilli. E poi non mi hanno ferita, sto ben ... -
Lo stomaco si contorce e sento come se dovessi vomitare. Respiro lentamente per contenere la sensazione.
-Megan ...? - Chiede Black, preoccupato.
Prima che possa vomitare sul letto, balzo giù e corro come una forsennata verso il bagno, fortunatamente vicino. Chiudo la porta alle mie spalle e mi affaccio al gabinetto, rimettendo ciò che ho, o meglio, avevo, nello stomaco. Appena finisco, riprendo fiato e mi siedo sul pavimento. Una macchia rossa che brilla sul bianco del gabinetto attira la mia attenzione.
Forse sono io la  causa del lago rosso nella camera? Mi avvicino al sanitario e guardo.
Sì, ho vomitato sangue.
Com'è possibile che nel mio stomaco ci sia del sangue? Sono diventata cannibale? E' questo che fanno i demoni durante la notte, nella piena incoscienza?
Un brivido mi percorre la schiena dall'alto in basso.
-Tutto bene? - E' la voce di Black Star, seriamente preoccupato, dietro la porta.
-Sì, tutto a posto. - Dico, alzandomi lentamente e abbassando il coperchio del sanitario, per poi tirare lo scarico.
Vado alla porta e la apro, trovando sia Black, che mi squadra dall'alto in basso, sia Tsubaki, che mi porge un cambio d'abiti pulito. -Grazie. - Dico, sospirando. -Sono stata io a vomitare tutto quel sangue. -
I ragazzi rimangono sbalorditi. -Forse dovresti  farti controllare da un dottore. - Consiglia lei. - E' meglio se non vieni a scuola oggi, diremo ai professori che stai male. -
-Sì, è meglio. Grazie della disponibilità. -  Prendo i vestiti dalle mani di Tsubaki. - Andate pure, ci penso io qui.-
-D'accordo. -
-Benissimo, andiamo Tsubaki, un dio non può fare ritardo! - Urla Black Star euforico, trascinandola per casa e uscendo.

Dopo aver fatto una doccia calda, asciugato i capelli e indossato gli abiti di Tsubaki, inizio a pulire il pavimento della camera, strizzando il sangue in un secchio e bagnando la pezza in un altro, contenente acqua pulita e detersivo.
Mentre pulisco, Doragon sbuca dalla bisaccia, sbadigliando rumorosamente.
-Nya. E' strano che tu abbia vomitato sangue. - Osserva, appoggiato sul comodino. Ha evidentemente origliato tutta la conversazione.
-Già. - Confermo, strofinando energicamente la pezza contro una macchia di sangue che non vuole venir via.
 -Potrebbe esser stata colpa della runa che ti ha lanciato la ragazza. - Dice, trascinando fuori il libro dalla bisaccia e sfogliando le pagine. -Sì, infatti. -
Mi fermo a osservarlo, appoggiandomi alla mazza. -Che runa è? -
-E' una runa nuova, sembra che abbiano inventato un nuovo alfabeto. Si chiama Noroi, ed è la runa delle maledizioni. -
-Un nuovo alfabeto? Non bastava quello di Odino e compagnia, ora devo anche fronteggiarmi con questi? - Mi lamento, ricominciando a pulire.
-Però avendogli tolto il libro, non tutti i membri della setta avranno imparato le nuove rune. Sei già in vantaggio. - Commenta, chiude il libro e lo rimette nella bisaccia. -Comunque, cosa c'è per pranzo? -
Sospiro spazientita. Sono da due giorni a Death City e mi ritrovo già in queste condizioni, abbassata al livello dei mortali. Che cosa squallida.
Il campanello suona. Black e Tsubaki sono già tornati? Manca qualche professore, forse? Afferro il libro del nuovo alfabeto runico, lo metto a posto nella bisaccia, e faccio per andare ad aprire. Ma appena dietro la porta d'ingresso, una voce mi fa raggelare.
-Megan? Tutto a posto? - E' lo Shinigami.
Comincio a sudare freddo. Ho due alternative: aprire la porta e sviare i sospetti su di me oppure scappare da una finestra, e se mi faccio beccare sono nei guai più di quanto non lo sia già.
-Megan? Sei sveglia? - Chiama Maka.
-Sono sicuro che sta benissimo! - Sbuffa Soul, che evidentemente non aveva la minima intenzione di venire con gli altri.
Apro la porta. Tutta la banda è venuta qui a trovarmi, strano che lo abbiano fatto in orario scolastico.
-Beh? Vi siete organizzati per marinare la scuola in gruppo? - Domando, dopo aver finito il giro dei saluti.
Patty ridacchia. -No, ci è stata affidata una missione e il professor Stein ci ha detto di venire a trovarti prima di partire. Se sei in buone condizioni, puoi venire con noi, il professore ha bisogno di valutare il tuo livello di combattimento. - Spiega Maka, sorridendo.
-Sto benissimo, datemi solo un momento e vengo con voi. - Rispondo, andando in camera, infilandomi gli stivali neri borchiati e prendendo Doragon e bisaccia. Sarà uno scherzo, anche se è strano che siano stati reclutati così tanti ragazzi per una singola missione.
Finito di prepararmi, mi dirigo all'ingresso. Il vestito di tsubaki è un po' scomodo, ma posso farcela. Spero che gli spacchetti all'estremità non mi diano fastidio. -Eccomi, possiamo andare. -
-Sì, andiamo a stendere quell'asmorfo! - Sorride Black Star, raggiante.
-Amorfo. - Lo corregge Maka, storcendo la bocca.
-E' lo stesso. - Ribatte Black, facendo spallucce.
-Amorfo? Cos'è? - Chiedo, chiudendo la porta alle spalle e camminando affiancata agli altri.
-E' una specie di spirito senza una forma precisa, ed è stato visto qui in giro. - Spiega lo Shinigami, sempre serio.
-S-spirito?! Non mi avevate detto che è uno spirito! - Esclama Liz, iniziando a tremare come una foglia.
-Tanto lo faccio fuori in un secondo! Vero Tsubaki? - Dice Black Star, contento come una pasqua, mettendo le mani sui fianchi.
-C-certo! - Commenta Tsubaki, con l'evidente intendo di soddisfare Black e sfoggiando un sorriso.
-Vedremo chi lo farà fuori per primo. - Lo schernisce Soul mettendo le mani dietro la nuca e facendo un sorrisetto dispettoso.

Tra dispetti e discussioni varie, arriviamo a parecchi metri fuori da Death City, nel deserto più totale. Mi guardo in giro, ma non c'è niente di strano, e nè Maka nè Kid hanno individuato qualcosa o qualcuno. Improvvisamente inizia a tremare il terreno e il vento fa alzare nuvoloni di sabbia, che girano in tondo in una danza spettrale, come se cercassero un centro su cui ruotare.
Liz comincia a tremare, Patty ridacchia e noialtri ci prepariamo ad attaccare. Doragon esce dalla bisaccia sbadigliando e si appoggia sulla mia spalla sinistra, osservando tutto con fare annoiato.
Tutto d'un tratto, il vento cessa di soffiare e la sabbia cade come in una pioggia.
Ci guardiamo fra noi, perplessi. -Che strano ... - Osserva Maka.
Il tempo di aprire bocca ed ecco che una runa appare sulla sabbia, si illumina e, in una colonna di luce, compare una nuvola violacea dalle sembianze vagamente umane.
-La runa. - Sussura doragon al mio orecchio. -Per distruggere lo spettro, dobbiamo trovare chi l'ha evocato. -
-Sì. - Sussurro in risposta, guardandomi in giro. Dove si nasconde l'evocatore? E' impossibile nascondersi nel deserto!
Lo spettro sembra guardarci, anche se dubito che abbia il senso della vista. La runa splende ancora sotto di lui.
-Ti faccio fuori! - Urla Black Star lanciandosi verso lo spettro e cercando di tagliarlo a metà con Tsubaki, ma ovviamente non funziona, gli spettri non hanno corpo. -Dannazione! -
Una freccia del furto dell'anima non farebbe niente, nemmeno una elettrica ... Non ho idea di cosa fare.
Ognuno prova un suo attacco, ma senza risultato. Intanto lo spettro non attacca, resta immobile.
L'unica cosa da fare è trovare l'evocatore. Uso Campo Mortale. C'è un'anima nascosta fra le dune del deserto, ed è anche potente. Molto probabilmente è lui!
Così inizio a correre verso ovest, ma un urlo cerca di fermarmi. -Megan, attenta! - E' la voce di Maka. Mi volto, ma non abbastanza in tempo.

Un cuneo enorme che risplende di luce di runa mi fora all'altezza dello stomaco. Quando si ritira, le forze iniziano ad abbandonarmi, mi tremano le gambe. Cado, sbattendo sulla sabbia.
Non sento dolore. Vedo soltanto ... Il buio.


Angoletto autrice ouo
Salve Salvino
Innanzitutto, a chi recensisce/segue la storia/la mette tra le preferite:
VI AMO.
Comunque, scusate per il ritardo. No, mentre voi aspettavate il capitolo non poltrivo nè mi ingozzavo di pop-corn mentre guardavo Soul Eater (e invece sì), ma il computer è un Troller di prima categoria e si spegne sempre. Non so quante volte ho riscritto questo capitolo.
Vabbuò, io vado a cavalcare trichechi e a domare struzzi, ci si vede al prossimo capitolo.
P.s. Il 18 gennaio è il mio compleanno, iniziate il conto alla rovescia! v.v

 
  
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