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Autore: _Becky    04/01/2014    3 recensioni
Megan: Giornalista ventenne che sta cercando di sfondare nel lavoro, felice della sua vita e con un ragazzo che ama;
Harry: Una delle cinque star -chiamasi One Direction- più popolari e amate del momento e spirito libero.
Due caratteri forti che si scontreranno in un servizio per il giornale dove lavora lei che consiste in due mesi di convivenza, nei quali lei dovrà cercare di conoscerlo meglio e inviare ogni settimana alla redazione e pubblicare un articolo su cosa ne pensa di lui e come procede.
Riusciranno i due ad avere un rapporto professionale e a non lasciarsi trasportare dalle loro emozioni?
Dal primo capitolo:
[...] «Okay, ci sto.»
«Va bene Megan, sono così orgoglioso di te!» disse Paul allungando una mano dall’altro lato della scrivania e poggiandomela sulla spalla, poi si mise a sedere.
«Ti chiedo solo una cosa.»
«Qualunque cosa» risposi sorridente.
«Non innamorarti Meg.»
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO DODICI

Quando arrivammo a casa nella cassetta della posta c’era una busta.
La aprii ma sinceramente non capii un tubo di quello che c’era scritto.
Harry me la strappò di mano e poi la posò sul tavolo.
 
«Siamo invitati ad una serata di beneficenza.»
 
«Siamo?» domandai.
 
«Si,hanno invitato entrambi.» disse disinteressato.
 
«E tu vuoi andarci?» chiesi.
 
«Certo e tu verrai con me,senza se e senza ma.»
 
«Ma..»
 
«Ho detto senza se e senza ma!»
 
«Uff!» m’imbronciai.
 
«E quando sarebbe questa serata?»
 
«Giovedì.»
 
«Ma giovedì fra..cinque giorni?!»
 
«Genia!» rispose sarcastico.
 
«Oddio,non ho un abito adatto!»
 
Alzò le sopracciglia e sbuffò.
 
«Che palle che sei!»
 
«Non è vero!»  m’imbronciai subito e incrociai le braccia al petto.
 
Lui rise e si avvicinò a me.
 
«Ti adoro quando sei imbronciata,sembri una bimba!» rise ancora.
 
Poi mi avvolse la schiena con le sue braccia facendomi quasi perdere l’equilibrio.
Infatti feci un passo all’indietro inciampando sul tappeto messo male e dovetti staccare le braccia ancora incrociate al mio petto per aggrapparmi alle sue spalle e non cadere.
Per questo infatti cademmo all’indietro sul divano,sdraiati l’uno sull’altro.
Lui,che si era subito sistemato poggiandosi sui gomiti per non pesarmi prese a ridere facendomi irritare.
 
«Sei un cretino!» lo apostrofai,dandogli un pugno sul petto.
 
Lui rise ancora più forte facendomi irritare di più.
 
«La smetti?»
 
Lui sembrò pensarci sopra.
 
«Solo se fai una cosa per me!»
 
Inarcai le sopracciglia.
 
«Cioè?»
 
«Vieni a fare un bagno in piscina con me.»
 
«Non se ne parla proprio!»
 
 
 
«Harry,Harry! Non mi schizzare!» urlai isterica,ancora in piedi sul bordo della piscina,indecisa o meno se buttarmi.
 
Alla fine aveva riuscito a convincermi e sul come non lo sapevo nemmeno io.
Così mi ritrovavo sul bordo della piscina sul terrazzo,con Harry già dentro che mi schizzava per farmi entrare.
 
«Dai,entra!» si lamentò.
 
«Si si,ora entro.» usai la prima scusante che mi era venuta in mente.
 
Aspettai qualche minuto che lui passò con le braccia conserte ad aspettare me.
 
«Allora?» mi canzonò.
 
«O-okay,entro.» dissi guardandolo sospetto.
 
Posai il cellulare sulla sdraio li vicino e scesi le scalette della piscina.
Man mano che entravo,sentivo l’acqua fredda passare sul mio corpo,così quando finii di scendere le scale notai che l’acqua mi arrivava appena sopra il seno.
Ero ancora aggrappata però alle scale e appena trovai una scusa cercai di svignarmela.
 
«E’fredda!» dissi e mi aggrappai con le mani alle scale facendo pressione e cercando di uscire.
 
Uno spostamento dell’acqua e una mano che mi circondò la vita mi fece capire che Harry non era dello stesso avviso.
 
«Lasciami!» gli urlai,ma lui mi strattonò indietro fino al centro della piscina,dov’era sicuro non potessi scappare.
 
«Uffa!» mi lamentai, «E’fredda quest’acqua!»
 
«Se metti per un po’ la testa sotto non ne sentirai più.» disse.
 
«Non voglio immergermi»
 
«Allora muori di freddo,perché da qui non esci.»
 
Alzai gli occhi al cielo e sbuffai,poi feci un respiro profondo e mi tappai il naso con una mano,tuffandomi e toccando il suolo con il sedere.
Quando riemersi in effetti il freddo non c’era più ed Harry mi stava guardando compiaciuto,come se già sapesse che il freddo fosse passato.
 
«Che ti avevo detto?» sorrise compiaciuto.
 
«Si ma non pavoneggiarti.» dissi assumendo un’aria di sufficienza.
 
Lui sorrise malizioso e iniziò ad avvicinarsi a me,facendomi avvampare,deglutire e indietreggiare nello stesso tempo.
Mi dovetti fermare solo quando notai che la mia schiena andò a sbattere contro il marmo e le sue mani si posarono su di esso ai miei lati.
 
«Me lo posso permettere.»mi soffiò sul viso,a pochi centimetri da me.
 
«Non ci giurerei.» dissi quella frase sussurrando di rimando,facendo risultare la mia voce ferma e convinta.
 
Alzò l’angolo della bocca in uno stupido ghigno consapevole,consapevole che la voce poteva risultare anche la più convinta e ferma del mondo,ma il corpo e gli occhi si esprimevano in modo diverso.
 
«Sei sicura?»
 
«Sicurissima.»
 
«Ritenta,sarai più fortunata.» ghignò ancora ed io sbattei le palpebre alle fossette che si stavano facendo spazio sul suo viso.
 
Dio,quanto le amavo.
 
«P-perché?»
 
«Lo sai anche tu,Megan. Ti attraggo,è normale.» disse come se davvero fosse la cosa più naturale del mondo.
 
«Tu stai male.» dissi,sperando che almeno mi credesse che non mi piaceva davvero.
 
«Attraggo a tutte. Sai la calamita? Ecco,sono come quella. Quindi,anche se ho questo effetto magnetico su di te non ti scoraggiare,lo provano tutte.»
 
Sgranai leggermente gli occhi alla sua presunzione.
 
«Io non sono tutte. E tu sei presuntuoso!» lo accusai.
 
«Mh,forse un pochino si. Ma che importa,ne sono consapevole del mio fascino,cosa lo nascondo a fare?»
 
Era presuntuoso e consapevole.
Consapevole del suo fascino.
Consapevole del suo effetto sulle ragazze.
Consapevole del suo effetto su di me.
 
«Non ti facevo davvero così presuntuoso e sicuro di te stesso. Non devi esserlo,sai? Ci sono persone a cui non piaci,tra le altre,a me.» dissi convinta e cercai di scivolare da quella posizione scomoda e compromettente,ma non me lo permise.
 
«Dove vai?» chiese.
 
«A farmi una doccia e a leggermi un bel libro.» risposi calma.
 
Lui tolse le mani e mi lasciò andare.
Quando finii di salire le scalette mi richiamò.
 
«Megan?»
 
«Si?»
 
«Bel culo.»
 
Alzai il dito medio mostrandoglielo.
Ecco perché non volevo farmi vedere da lui in costume.
I maschi sono un branco di depravati.
 
 
A cena le acque si erano un poco calmate,ed ora cercavo la soluzione al mio problema principale.
Cosa avrei messo per la cena di beneficenza?
 
«Harry,dai,dimmi come posso fare con il vestito. Dove vado a comprarlo?Non voglio andare sola a comprarlo e tu sicuramente non ci verresti con me,vero?»
 
«Vero.» confermò lui. «Odio far da accompagnatore alle ragazze per lo shopping.»
 
Sbuffai.
 
«E come faccio ora?»
 
«Ho un’idea!» disse,quasi entusiasta.
 
«Illuminami!» dissi scoraggiata.
 
«Shopping a Londra con Kate!» propose.
 
Mi entusiasmai un po’ anche io.
 
«Sarebbe fantastico! ..ma chi mi ci accompagna a Londra?»
 
«Io.» disse estraendo il cellulare dalla tasca e componendo un numero,probabilmente di Kate.
 
Infatti poco dopo stava parlando con Kate che poi passò a me e che accettò entusiasta,contenta di fare un altro po’ della mia conoscenza.
Staccai felice.
 
«Ha detto che martedì è liberissima. La mattina mi accompagni tu,quindi?» dissi,inforchettando l’insalata che avevo preparato poco prima.
 
Lui annuì.
 
«Bene. Grazie!» dissi poi sorprendendolo e alzandomi per andare ad abbracciarlo all’altro lato del tavolo.
 
Gli andò quasi l’insalata di traverso,poi mi sorrise,dopo aver bevuto un bicchiere d’acqua.
 
«Di niente.»
 
Gli sorrisi raggiante e ricominciai a mangiare felice.
Alcune volte ridiventavo bambina anche io; Peccato che stavo iniziando a rifarlo da quando ero con Harry.

 
  
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