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Autore: dalaric    04/01/2014    1 recensioni
*Dal capitolo 4*
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“Non intendevo prenderti in giro” dissi cercando il suo sguardo “cercavo solo di non ferirti!”
Mi guardò con disprezzo: “Troppo tardi” disse alzandosi e andando via, senza voltarsi, lasciandomi lì con i sensi di colpa che mi avevano invasa.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Tornai a casa e andai a fare i compiti nell’attesa che arrivasse Matt.
Alle quattro in punto lo vidi arrivare dalla finestra della mia stanza. Suonò il campanello e io andai ad aprire.
《Hey》 esclamò quando aprii la porta.
《Ciao Matt》 sorrisi. Si avvicinò per darmi un bacio, ma vide mio padre arrivare alle mie spalle e si fermò.
《Salve signor Benson! Come va?》 disse nervosamente.
《Matt, che ci fai qui?》chiese l’altro, avvicinandosi e mettendogli una mano sulla spalla.
《Io.. sono..》balbettò.
《E’ venuto per studiare, papà. Mi aiuta con matematica. 》dissi io, chiudendo la porta alle nostre spalle.
Mio padre aveva sempre fatto questo effetto a Matt. Quando parlavano diventava nervoso. Voleva piacergli e aveva paura di non riuscirci.
《Oh, beh, tenete la porta della stanza aperta.》si raccomandò mio padre.
Feci cenno a Matt di seguirmi e lo guidai nella mia stanza.
Ci sedemmo alla scrivania e aprii i libri. Matt mi fissava. Mi girai verso di lui e continuò a guardarmi, stavolta sorridendo. Io accennai un sorriso e poi scostai lo sguardo, riportandolo sul mio quaderno degli esercizi.
《Ecco, questo è l'ultimo argomento》dissi, indicando il foglio.
Diede un occhiata: 《oh, è abbastanza semplice. Sarà una passeggiata.》
《Semplice?! Sembra il linguaggio alieno! Non ce la farò mai.》dissi scoraggiata.
Matt rise:《sono qui apposta per aiutarti. Non scoraggiarti prima ancora di iniziare.》
Cercava il mio sguardo, ma io non volevo guardarlo.
《Ok, allora iniziamo》dissi impugnando una penna.

《Tesoro, sto uscendo. Quando torna la mamma diglielo tu.》disse mio padre entrando nella mia stanza 《Se vi serve qualcosa, chiedete a zia Amanda, al piano di sotto. E non aprite a nessuno》.
Nonostante avessi diciassette anni, mio padre, quando mi lasciava sola a casa, doveva ricordarmi di non aprire agli sconosciuti.
Dopo qualche ora di studio, decisi di andare in cucina a prendere qualcosa da mangiare e da bere.
Mentre versavo il succo di frutta alla pesca nei bicchieri, sentii le mani di Matt sui miei fianchi e iniziò a baciarmi il collo.
《Matt, non è il momento》dissi cercando di scostarmi.
《Invece sì》disse prendendomi le mani e guardandomi intensamente negli occhi 《siamo soli e abbiamo casa libera》fece un sorrisetto malizioso.
《Ascolta Matt, io devo dirti..》
《Shh..》fece lui, appoggiando il suo indice destro sulle mie labbra. Con la stessa mano mi prese delicatamente il viso e mi baciò.
Mi sentivo maledettamente in colpa. Come potevo stare lì impalata, a farmi baciare da Matt, sapendo cosa invece avrei dovuto fare?
Mi staccai da lui:《Ti ho detto che non è il momento! 》gli urlai.
Matt rimase sconcertato: 《che ti prende?!》mi chiese.
《Niente! Mi dispiace... È che sono nervosa, stanca e stressata.》risposi.
《Ho capito》disse 《è meglio che vada. A domani.》.
Si diresse verso il portone di ingresso e andò via.
Io non dissi nulla. Nemmeno uno stupido ciao. Mi accasciai sul divano e scoppiai a piangere.
Non perché fossi triste. Ma perché ero arrabbiata con me stessa, perché ero una codarda. Ed ero un'egoista. Ero agli estremi dello stress, l'unico sfogo era piangere. Odiavo questa situazione, avrei dovuto fare qualcosa al più presto.

Dopo cena feci una doccia e infine tornai a studiare. Mi arrivò un messaggio. Era Matt.
"Ti è passata?" diceva.
Ma passata cosa? Non avevo mica l'influenza.
"È tutto apposto. Mi dispiace per aver reagito in quel modo" risposi.
"Non è niente. A domani, amore" concluse.
Non poteva andare avanti così. Il senso di colpa si era impadronito di me. Ero decisa a parlargli la mattina seguente.

Il giorno dopo andai a scuola. Entrai in classe e mi sedetti al mio posto, accanto a Tyler, uno degli amici di Matt.
《Che faccia》esclamò《che succede?》.
Tyler era un buon amico anche per me, così decisi di spiegargli la situazione.
《Come fai a dire che non lo ami più? 》mi chiese sorpreso.
《Non te lo so spiegare. Questo è quello che sento. Non è il momento di aggiungere altre domande alle quali non so rispondere》dissi.
《Se ne sei sicura, la cosa migliore è lasciarlo. Ne soffrirete entrambi, ma passerà. Stare insieme, facendo finta di niente è solo una presa in giro》concluse.
Mi dicevano tutti la stessa cosa.
  
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