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Autore: KikiWhiteFly    05/01/2014    0 recensioni
{Questa raccolta partecipa alla challenge "La sfida delle coppie", indetta da summerparadise nel forum di EFP} {Chuck/Sarah}.
«Sarò qui», Sarah si stringe accanto a Chuck, poi lascia scivolare i capelli sul suo ampio torace. «E so che mi troverai, semmai mi succederà qualcosa».
«Perché sono un agente della CIA?».
«No, perché lo saprai e basta».
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Prompt:
Computer portatile
Titolo: I'll always come back for you
Autore: KikiWhiteFly.
Fandom: Chuck.
Personaggi: Chuck Bartowski, Sarah Walker.
Genere: romantico, introspettivo.
Rating: verde.
Avvertimenti: flashfic.
Lunghezza: 571.
Eventuali note dell’autore: post 05x13, subito dopo la scena sulla spiaggia. La storia è divisa in due parti nella prima c'è tutta “l'eccitazione” per l'Intersect e tutto ciò che ne consegue, nella seconda la delusione per gli avvenimenti presenti. Non so quanto ho beccato in pieno il prompt, ma Chuck gira tutto intorno alla tecnologia e alla fine ne è venuto fuori un unico discorso. E con quest'ultima storia chiudo la raccolta, ringrazio moltissimo i lettori silenziosi e coloro che hanno commentato (flashmary97, Ray08 e cricri92. Grazie mille!). E anche Celeste94, FaberryIsMyLife, flashmary97, a_lways, chuck7 e S_Lily_S per aver inserito questa raccolta tra le preferite/ricordate/seguite. Il vostro supporto è stato prezioso e spero di ritornare ben presto in questo fandom. Alla prossima!



I'll always come back for you



Chuck aveva sempre vissuto in mezzo alla tecnologia, tanto da meritarsi l'appellativo “nerd”. Da bambino i computer erano stati i suoi giocattoli, da adulto l'alta tecnologia era diventata la sua fedele compagna di viaggio. Almeno finché il destino non aveva incrociato il suo cammino, nella maniera più inaspettata possibile: Chuck non lo avrebbe mai detto, ma sembrava che la tecnologia avesse il senso dell'humour.
Da quando Sarah Walker aveva oltrepassato la soglia del Buy More, Chuck si era messo totalmente in discussione: non gli era mai successo niente, dopo quel celebre episodio si intendeva, non aveva acquisito alcuna competenza specifica nel corso della sua vita e sicuramente il suo talento informatico esulava da qualsiasi attività spionistica. Chuck non era mai riuscito a spiare Ellie senza che lei se ne accorgesse, per dirla tutta, non aveva sicuramente la stoffa dell'eroe.
Sarah aveva portato una gran confusione nella sua vita e, allo stesso tempo, una ventata di freschezza: nonostante fosse ben lungi dal ringraziare Bryce Larkin per quel prezioso regalo, mai come in sua compagnia Chuck si era sentito così vivo.


Qualche anno prima, forse, avrebbe visto l'Intersect come una possibilità di rivincita, di essere un eroe e di poter fare davvero qualcosa per la sua nazione. Ma, da quando l'Intersect gli aveva portato via i suoi affetti più cari, Chuck non poteva far altro che maledire i giorni passati e rimuginare su quelli presenti.
Ad esempio, conservava ancora la stupida abitudine di riempire la vasca con i suoi oli preferiti oppure di apparecchiare per due persone, solo perché erano gesti che si erano ripetuti centinaia di volte negli ultimi anni. Chuck non l'avrebbe mai detto ma, mai come in quel momento, si era trovato a incolpare la tecnologia per aver distrutto i sogni di una vita intera.
Perché suo padre non gli sarebbe più stato restituito – se solo la mente umana non avesse concepito qualcosa di tanto ambizioso come l'Intersect, forse sarebbe ancora al suo fianco –, sua madre non avrebbe dovuto compiere una scelta tanto drastica e sua moglie... beh, Sarah non si sarebbe dovuta battere con un totale estraneo, dal suo punto di vista.
Chuck aveva deciso di esiliarsi da tutto ciò che poteva ricordargli Sarah, arrivando persino a rinunciare alla sua preziosa tecnologia: per quale motivo avrebbe dovuto desiderare tale compagnia, se poi la stessa gli si era rivoltata contro?
«Come va oggi?», Morgan fece capolino nel salone, sedendosi sul pavimento.
Chuck si limitò a osservarlo con sufficienza, prima di ribattere: «Oggi è come ieri, suppongo. Non so nemmeno che giorno è, a dire il vero».
Qualche attimo di silenzio, la verità era fredda e tagliente come una lama affilata, poi Morgan spezzò l'attesa: «Tu la riconquisterai, amico. Insomma... siete fatti per stare insieme».
Chuck sbuffò rassegnato, chinando il capo in segno di resa: «Magari bastassero le belle parole... o
“un solo bacio magico”, sarebbe tutto più semplice».
Chuck avrebbe potuto continuare quell'epopea all'infinito, se solo non si fossero sentite un paio di bussate veloci in direzione della porta.
«O, magari, certe volte basta essere pazienti e aspettare che
qualcuno bussi».


«Prima che tu dica qualsiasi cosa, prima che tu decida di girare i tacchi una volta e per sempre, voglio solo dirti che... saprò sempre riconoscere la tua bussata».
Sarah sorrise, chinando di poco il capo, com'era solita fare quando qualcosa la imbarazzava. Poi, incrociando il suo sguardo, disse: «Beh, immagino che solo
mio marito possa riconoscerla».

   
 
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