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Autore: Sheriza    05/01/2014    3 recensioni
Sharon è una Nephilim e vive nella contea di Jevith, che si suddivide in tre città principali: Rhapsody, Blueville e Peck. Ha un sogno, quello di frequentare il Paradisium, una scuola di addestramento alle arti di combattimento e magiche che si trova a Rhapsody...c'è solo un problema, l'ingresso all'intera città è severamente vietato alle donne. Ma quando il suo sogno sembrerà avverarsi si ritroverà ad affrontare qualcosa più grande di lei, scoprirà cose sconcertanti, cose che cambierebbero l'intera credenza cristiana e religiosa, un qualcosa di così scottante da essere nascosto dai Nephilim stessi.
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[Tratto dall'undicesimo capitolo]
"Poggiò delicatamente le labbra su quelle di lei, morbide e calde, il bacio fu ricambiato e presto dalla dolcezza passò alla passione, le mani di lui prima sui capelli adesso erano scese lungo i fianchi e stringevano come per non farla scappare mentre lei lo tirava verso di sé incastrandogli le mani dietro la nuca."
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[Tratto dal settimo capitolo]
“Durante lo scontro tra gli angeli del bene e del male, una pietra si staccò dalla corona di Lucifero e cadde sulla Terra, una pietra piena di sapienza, una sapienza sia divina che diabolica”
"Se fosse veramente una pietra?"
Genere: Avventura, Fantasy, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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Capitolo IV

Venezia e i suoi guardiani


Al calar della notte Sharon arrivò attraverso il portale aperto dalla Corte a Venezia, ad aspettarla in un piccolo vicolo c'era una giovane donna. I capelli rosso fuoco facevano contrasto con la tunica bianca che portava, sul viso spruzzato di lentiggini un sorriso mostrava i denti bianchissimi.

E' maledettamente uguale a Lara.

Sharon, ti aspettavo. Io mi chiamo Ophelia, sono una dei tanti guardiani di Venezia.” disse la donna con un tono dolce e morbido come una carezza.

Guardiani di Venezia?” ripeté Sharon senza capire.

Avremo tempo per parlare e spiegarti, adesso però sei pregata di seguirmi.”.

La donna cominciò a camminare tra i vicoli più bui e stretti, come per evitare la folla che passeggiava e ammirava le gondole nel Canal Grande illuminato dai lampioni.

Per quanto Sharon non lo credeva possibile quel posto era magnifico, più bello di Blueville.

Siamo arrivate, entra veloce prima che ci notino” sussurrò Ophelia all'orecchio della ragazza.

Sharon si affrettò ad entrare in quella che sembrava una piccola casetta abbandonata, seguita a ruota da Ophelia.

Dentro la casetta era calda e accogliente, una carta da parati gialla spiccava all'ingresso con un vivace appendi abiti verde, un corridoio abbastanza stretto portava alla sala da pranzo semplice con un tavolo e quattro sedie, oltre la sala da pranzo c'era una cucina tutta bianca con qualche spruzzo di colore qua e la e attraversando un altro corridoio si trovavano tre camere da letto. Una era matrimoniale bianca e nera, le altre due erano singole ed erano completamente arancioni.

Dormirai in una delle due stanzette, scegli pure quella che vuoi” disse Ophelia togliendosi la tunica e correndo in cucina.

Aveva un corpo scolpito, era magra e slanciata, le gambe chilometriche e il busto stretto, era chiaramente una Nephilim al cento per cento.

Come sapevi che stavo per arrivare?” chiese Sharon togliendosi il cappotto e appendendolo all'appendi abiti all'ingresso.

Mi ha avvertito Daniel, mi ha detto che una ragazza stava per essere esiliata a Venezia e che io me ne dovevo prendere cura, allora signorina cos'hai combinato per essere stata esiliata?” disse in tono arrabbiato e divertito la donna che aveva afferrato una pentola e la stava riempiendo d'acqua.

Sharon la guardò per un attimo perplessa e dopo averle raccontato tutta la storia la donna sembrava davvero stordita e confusa.

Mi stai dicendo che la Corte ti ha ammesso al Paradisium? E' assurdo! La cosa più assurda è l'invasione dei demoni...uccidere addirittura Saaron. Perché noi guardiani non siamo stati avvisati?” sbottò Ophelia alzandosi e giocando nervosamente con il mestolo di legno che aveva in mano.

Saaron sarebbe l'incappucciato dal pizzetto biondo? E' stato lui che mi ha trovato la sera davanti la scuola...” mormorò la ragazza.

Si è lui, senti il demone che hai visto...descrivimelo nei minimi particolari”.

Era come noi. Era alto, aveva un corpo scolpito e indossava una tunica nera, il suo viso...era pallido e spigoloso, i suoi capelli erano rossi e aveva gli occhi neri, voraci e neri” Sharon si fermò un attimo per prendere fiato, quel ragazzo era ancora lì impresso nella sua mente come un marchio fatto a fuoco, poi continuò “Ma quello che mi ha colpito erano le sue ali così grandi, così nere...verso le punte si schiarivano e diventavano viola. Erano stupende”.

Appena la ragazza ebbe finito di parlare notò che Ophelia era scandalizzata, era come se qualcosa le avesse tolto il fiato e il suo viso era diventato bianco come un cencio.

Sharon...” sussurrò Ophelia nel panico più totale.

Ophelia, che ti succede?!”.

Il demone che hai visto...non era un demone qualsiasi...hai visto Bael, è un demone potentissimo a capo di sessantasei legioni di demoni. E' stata una vera invasione se c'era lui c'erano anche i suoi seguaci ecco perché tutto questo allarme” cercò di spiegare Ophelia nel panico più totale.

Come fai a sapere tutte queste cose e come mai sei così sicura che sia lui?”.

Il mio nome completo è Ophelia Hareal, sono la madre di Daniel e facevo parte di una squadra speciale a servizio della Corte. In questa squadra c'erano pure tua madre e tuo padre, Sharon il raid andò male non perché ci fu un organizzazione scadente ma perché era contro Bael e le sue legioni.” la voce della donna era rotta dal pianto e il suo sguardo era fisso in quello della ragazza incredula.

Stai scherzando vero? Mi stai prendendo in giro?”.

Ophelia scosse la testa e si sollevo la manica della maglietta che portava fino a scoprire l'avambraccio, c'era come un tatuaggio dorato leggero sulla pelle un piccolo esagono con dentro dei cerchi concentrici.

Cos'è?” chiese fredda Sharon allontanandosi.

E' un simbolo di riconoscimento, altrimenti chiamato Chiave. Serve per identificare i vari Nephilim e le loro appartenenze. Ogni Nephilim guerriero o guaritore ne ha uno”.

I miei genitori quale avevano?”.

Tua madre aveva la stessa mia chiave, dei Nephilim guaritori mentre tuo padre quello dei guerrieri. Erano una coppia, quasi tutte le Nephilim donne erano guaritrici al mio tempo, era l'unica Arte che non si imparava...era un dono, era un modo per dire ''anche se donne possiamo essere fondamentali'', capisci?” spiegò Ophelia con un leggero sorriso stampato sul volto rigato dalle lacrime.

Non ne sapevo niente di questa storia...e perché eravate in un raid contro Bael? E perché sei finita qui...a fare la guardiana? Di cosa poi!” gridò Sharon pervasa da un forte senso di rabbia.

Bael si presenta sotto forma di una creatura a tre teste...quelle di un rospo, un umano e un gatto. Un giorno nella cittadina di Blueville una donna fu attaccata da un demone a tre teste, subito scattò l'allarme e dopo aver radunato guaritrici e guerrieri pronti per affrontarlo ci ritrovammo a combattere contro sessantasei legioni capitanate da Bael. Ma lui non era come descritto nell'Antico Testamento e dalla donna, era come noi dalla bellezza devastante, proprio come lo hai descritto tu. Ma ovviamente era tutta un'illusione. Ci fu un massacro di demoni e Nephilim ma alla fine perdemmo, il disonore dei reduci fu così grande che decidemmo di andarcene dalla Contea di Jevith e di diventare guardiani dei portali.”.

Ophelia sembrava improvvisamente esausta, rivangare il passato era stato così doloroso?

Che portali?” chiese Sharon.

Dei portali che portano in una dimensione parallela. Nel quale demoni e Nephilim sono in continua battaglia per mantenere l'equilibrio. Ma adesso basta, niente più domande, niente più spiegazioni!”.

Sharon restò zitta e si diresse verso la sua camera, dove continuò a elaborare il racconto di Ophelia.

Ma se quello che veramente ho visto era Bael, dove erano le sue legioni? E perché si è mostrato proprio a me?

Sharon entrò nella stanza e guardò oltre la finestra, un grido acuto uscì dalla sua gola. Urlò così forte che quando smise le faceva addirittura male.

SHARON!” Ophelia entrò velocissima in camera e cominciò a cercare la ragazza che si era rannicchiata in un angolino della stanza.

Lui...lui era qui...” mormorò la ragazza mentre si reggeva la testa.

Chi era qui?!” gridò la donna nel panico.

Bael”.

Ophelia si girò verso la finestra che Sharon stava indicando e vide un'impronta bruciata sul vetro, era una specie di mano umana che l'aveva sciolta.

Oh mio dio...è veramente stato qui. Sharon, presto alzati dobbiamo andarcene immediatamente!”.

Dove dobbiamo andare?”.

A controllare il portale presente qui, dev'essere successo qualcosa di grave”.

Dopo essersi messa il cappotto Sharon uscì all'aria fredda e pungente della sera e camminando tra i vicoli si ritrovarono davanti una chiesa, la basilica di San Marco.

Ophelia...li vedo” sussurrò Sharon cercando la protezione della donna.

Ignorali, fai finta di non vederli. Più avrai paura e più loro si avvicineranno”.

Ma io non ho paura, e solo che...”.

La donna si girò cercando di intravedere alla luce dei lampioni il viso di Sharon, poi con voce insistente disse “Solo che cosa?”.

Ci sono anche i miei genitori con loro e mi dicono di unirmi a loro”.

Ophelia prese velocemente la mano della ragazza e dopo alcuni secondi erano nella basilica, una grossa croce d'oro massiccio pendeva dalla cupola fino ad arrivare a pochi metri da terra.

Non credere mai a quello che vedi, i demoni sono ingannatori professionisti. Qui non potranno raggiungerci. Ora ferma qui” disse la donna avanzando verso la croce.

La basilica era vuota e l'eco dei tacchi di Ophelia creavano una specie di melodia, a un tratto da dietro un arco uscì un uomo, portava la stessa tunica della donna solo che era insanguinata. Ophelia si gettò immediatamente verso il compagno cercando di bloccare il sangue che continuava a uscire, Sharon si avvicinò in fretta e prese il posto della donna mentre quest'ultima correva sotto la croce.

Ostium apertum est, in nomine comitatum de Jevith lubeo clauso ostio!” gridò Ophelia alzando le mani verso la croce che si stava illuminando debolmente.

Vai Oph, richiudi il portale e trova Bael” mormorò il vecchio sputando sangue mentre tossiva.

Chi ha aperto il portale?” chiese Sharon.

E' stata lei...colei che non si può nominare, la maledetta”.

Dopo che la luce fu del tutto sparita Ophelia cadde a terra esausta e l'uomo nelle mani di Sharon lentamente smetteva di respirare.

Ophelia! Ophelia che ti succede? Aiuto, quest'uomo sta morendo!” gridò la ragazza in preda alla disperazione cercando di strisciare verso la donna a terra.

Scusa Sharon, sono esausta non riesco a guarirlo, perdonami Ed...”.

Dette quelle parole la donna sveni e l'uomo tra le mani di Sharon fece l'ultimo respiro e morì.

Aiuto...aiutatemi cosa devo fare...Ophelia cosa devo fare...

Un rumore sordo e le porte della basilica si aprirono lasciando intravedere la sagoma di un ragazzo correre verso il corpo della donna, un ragazzo famigliare, i suoi capelli castani in dolci riccioli che ricadevano sul volto, la pelle abbronzata e luminosa.

Artes!” gridò la ragazza con un improvvisa ondata di sollievo.

Il ragazzo la guardò giusto per un secondo sorridendole poi si riconcentrò sulla donna, intanto delle mani forti ma delicate la stavano prendendo in braccio sollevandola da quel corpo insanguinato.

Daniel...” mormorò Sharon incredula.

Ovunque vai combini solo guai, fatti benedire” disse in tono serio ma dolce il ragazzo che la teneva stretta al suo petto.

Daniel, tua madre sta bene ha solo usato tutta la sua forza per richiudere il portale e mandare l'allarme...deve riposare” disse Artes prendendo Ophelia in braccio.

Bene, riportiamole a casa. Tra poco qui arriveranno le guardie mandate dalla Contea”.

Cosa succede? Perché siete qui?” chiese stordita Sharon.

Mia madre ha lanciato un allarme e siamo corsi subito qui attraverso un portale, le apparizioni dei demoni sono diventate sempre più frequenti a Rhapsody anche dopo che te ne sei andata e poi sappiamo che abbiamo visto Bael quella sera” spiegò Daniel mentre con agilità evitava ogni singola persona che poteva vederli.

L'ho rivisto poco fa, mi spiava dalla finestra e poi mi ha seguito fino alla basilica..” disse con un fil di voce la ragazza.

Stai dicendo la verità?!” disse incredulo Artes.

Si, credo voglia qualcosa da me”.

Vuole sicuramente qualcosa da te se ti ha seguito fino a qui, dobbiamo avvisare immediatamente la Contea” sbottò Daniel.

Arrivati a casa di Ophelia i due ragazzi la misero a letto e Sharon andò a fare una doccia.

Cosa ne pensi?” disse Daniel.

Non ne ho idea...Bael è un demone superiore a capo di sessantasei legioni e già lo hanno affrontato in passato, se sta veramente seguendo Sharon allora la cosa è grave. E' in pericolo in ogni momento. Soprattutto dopo che qualcuno ha aperto il portale” rispose Artes in tono serio.

Ho paura che le sia successo qualcosa e da mezz'ora che è sotto la doccia” disse nervosamente Daniel alzandosi e andando verso il bagno, ma prima che potesse girare l'angolo Sharon era li con i capelli bagnati che lo guardava.

Ah eccoti. Stavi origliando?” mormorò seccato il ragazzo.

Ho sentito solo l'ultima parte della conversazione, chi ha aperto il portale secondo voi?”.

Non ne abbiamo idea, stiamo anche cercando di contattare la Contea ma sembra non esserci nessun contatto, cosa alquanto strana” ammise Artes.

Penso che sia successo qualcosa...sta succedendo qualcosa di strano qui, anzi no ovunque” sussurrò Daniel.

Sentite, prima che quell'uomo morisse...gli avevo chiesto chi avesse aperto il portale e le sue parole sono state E' stata la maledetta, è stata colei che non si può nominare”. Voi a chi pensate si stesse riferendo?” chiese timidamente Sharon avanzando verso il tavolo su cui era seduto Artes.

Daniel lanciò una veloce occhiata al compagno e subito raggiunse i due ragazzi sul tavolo, evidentemente preoccupato.

Non ne ho la minima idea, ma se ha detto così vuol dire che è stata una donna, sennò avrebbe detto colui o lui” disse pensieroso Daniel.

La Contea non è più raggiungibile, credo sia successo qualcosa. Daniel, apro un portale e vado a controllare tu resta qui con tua madre e Sharon”.

Vuoi andare da solo? Ma lo sai che è pericoloso, non ci pensare nemmeno io vengo con te!”.

E se dovesse tornare Bael? Cosa potrebbe fare Sharon contro un demone di quella portata?” sbottò Artes in modo evidentemente preoccupato.

Si hai ragione ma...okay, ma almeno fammi sapere cosa succede” si arrese Daniel.

Sharon li guardava di sottecchi e non capiva come potessero essere così tranquilli in una situazione del genere, intanto Artes era sparito dietro l'angolo della cucina.

E' andato ad aprire il portale?” chiese Sharon scostandosi un ciuffo di capelli bagnati dal viso.

Si, tra poco ci sarà una leggera scossa quindi sta tranquilla è normale” sbuffò il ragazzo sorridendo.

Scossa?” ripeté la ragazza allarmandosi.

I bicchieri posti sul tavolo cominciarono a tremare e le sedie caddero a terra, una tremenda scossa di terremoto stava facendo tremare tutto, Sharon cercava di tenersi al tavolo per non cadere mentre Daniel era tranquillamente in piedi a guardare divertito la ragazza.

Potresti anche aiutarmi!” gridò Sharon cercando un appiglio con le mani.

Dai tranquilla, sei una Nephilim guerriera possibile che non riesci a stare in piedi? Fai proprio pena” ridacchiò il ragazzo.

Oddio cado!”.

La ragazza non fece in tempo a finire la frase che si ritrovò sul pavimento con addosso Daniel che aveva cercato di riprenderla invano, i loro visi erano a un soffio di distanza e le braccia di lui formavano una specie di gabbia in cui Sharon era bloccata.

Nel riprendere una ragazza che sta cadendo non sei molto allenato...” disse in tono sarcastico la ragazza cercando di non scoppiare a ridere.

E chi ti dice che io non l'abbia fatto apposta?” sussurrò con voce seducente lui.

Perché sarebbe da maniaci cadere addosso a una ragazza”.

E che ne sai che io non sia un maniaco?”.

Cosa stai insinuando...” mormorò piano Sharon cercando di fare distanza tra i due visi.

Potrei benissimo baciarti da qui o farti quello che voglio. Potrei avere anche una mente perversa, chi lo sa” bisbigliò lui che cercava di avvicinarsi il più lentamente possibile alle labbra di lei.

Che succede? Perché sto sprofondando!?” gridò Sharon improvvisamente nel panico più totale, sotto di lei non c'era più il pavimento a quadri della casa di Ophelia ma un buco nero da cui uscivano delle mani affilate che cercavano di afferrarla.

Stai ferma, non muoverti!” gridò Daniel cacciando dalla cintura che aveva alla vita un pugnale dall'elsa d'oro.

Mi stanno trascinando giù, aiuto!” cercò di dire Sharon mentre una mano le aveva afferrato la gola così forte che le impediva di parlare.

Daniel cominciò a pugnalare le varie mani che uscivano dal suolo senza però ottenere grandi risultati anzi, più le feriva e più diventavano forti.

Sharon al mio via tirati in avanti!” gridò Daniel afferrando una sedia.

Ci provo”.

Le mani erano così forti da lasciare dei solchi rossicci sulla pelle della ragazza e una voce inquietante cominciava a riecheggiare nell'aria, Daniel si avvicino pericolosamente al buco nero con la sedia alta sulla sua testa.

Vai, tirati!”.

Sharon afferrò la caviglia di Daniel e cercò di tirarsi via da quelle prese infernali, appena ci riuscì il ragazzo lanciò la sedia a quei demoni che subito l'afferrarono e la trascinarono giù facendo così richiudere il portale.

Che cos'erano...cos'erano...” balbettò Sharon avvinghiandosi a Daniel.

Credo erano dei demoni a servizio di Bael. La cosa si fa seria molto seria, Bael come tutti i demoni è al servizio di Lucifero e questo è preoccupante, cosa vogliono da te? Ormai è chiaro che sei tu la loro preda”.

Non lo so! Mi perseguitano da quella notte, io non ho fatto niente!” disse scoppiando in lacrime la ragazza, essere la preda di un demone così potente non era solo terrorizzante ma anche distruttivo emotivamente.

Loro vogliono qualcosa che tu solo hai, solo in un altro caso si sono comportati così” bisbigliò il ragazzo pensieroso.

Che altro caso?” chiese Sharon.

Quello di tua madre, Bael perseguitava tua madre perché voleva qualcosa da lei. Quel qualcosa nessuno sa cos'era, sta di fatto che i demoni non ebbero mai quello che cercavano perché non lo aveva più tua madre. Probabilmente quel qualcosa lo ha dato a qualcun'altra prima di partire per il raid. A te, ecco perché ti stanno inseguendo.” disse in tono preoccupante e freddo Daniel che guardava la ragazza incredula sul pavimento, poi aggiunse “Devi avere un qualcosa di così potente da attirare l'attenzione di uno dei sette principi dell'inferno, se fossi in te comincerei a preoccuparmi seriamente”.

  
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