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Autore: Lukk    05/01/2014    1 recensioni
Storie oscure, pensieri indecenti, segreti inconfessabili.
Una raccolta di flashfic ispirata alle splendide poesie di Charles Baudelaire, de "I Fiori del Male".
Aggiornerò i personaggi presenti man mano che la raccolta andrà avanti.
1. Al Lettore - Voldemort
2. Elevazione - Severus/Lily
3. La Musa Malata - Bellatrix
4. L'Uomo e il Mare - Sirius
5. La Bellezza - Narcissa
6. Inno alla Bellezza - Lucius/Narcissa
7. T'Amo Come L'Immagine - Lucius/Hermione
8. Impura, Stiperesti - Bellatrix
9. Il Serpente che Danza - Draco/Pansy
10. De Profundis Clamavi - Severus
11. Il Vampiro - Lucius/Hermione
12. Duellum - Albus/Gellert
13. Reversibilità - Lucius
14. Il Tossico - Rodolphus/Bellatrix
15. L'Irreparabile - Severus/Helena
16 - 17. Canto d'Autunno - Tom Riddle e Lucius/Narcissa
18. Canzone Pomeridiana - Rodolphus/Bellatrix
19. Franciscae Meae Laudes - Draco/Hermione
20. Moesta et Errabunda - Lucius/Severus
21. Lo Spettro - Voldemort/Bellatrix
22. Tristezze della luna - Luna/Severus
Genere: Erotico, Introspettivo, Poesia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, Crack Pairing | Personaggi: Draco Malfoy, Lucius Malfoy, Severus Piton, Sirius Black, Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione, Lucius/Narcissa, Lucius/Severus, Rodolphus/Bellatrix
Note: Raccolta | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Più contesti
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LXIII

LO SPETTRO

VOLDEMORT/BELLATRIX

 

Simile a un cherubino dal vermiglio

Occhio, ritornerò nel tuo giaciglio;

scivolerò col favore dell’ombra

tacitamente verso le tue membra

 

e poserò sulle tua labbra, o bruna,

labbra diacce com’è diaccia la luna;

carezze ti darò, quasi di liscio

serpe che attorno a una fossa strisci.

 

Quando verrà il livido mattino,

troverai vuoto il posto a te vicino,

che fino a sera starà freddo e spento.

 

Altri ti vinca con tenere armi:

io la tua vita voglio conquistarmi,

e la tua gioventù, con lo spavento.

 

Vorrei sapere, Bellatrix Lestrange, quand’è che hai iniziato ad amarmi. In fondo un tempo sono stato umano anche io e chissà, qualcosa, forse, avrei potuto darti.

Ma in fondo non importa: probabilmente anche questo ti soddisfa, questo gioco sporco che ci unisce, e le mie mani ti piacciono anche ora, fredde come morte e sottili, così esperte nel donare il dolore, così esperte nel negare il piacere…

Deve piacerti, Bellatrix, perché la leggo nei tuoi occhi l’attesa che svanisce, e raccolgo sulla punta delle dita il tuo piacere di vedermi, così liquido da poter essere bevuto. Qualcun altro avrà avuto il compito, nella tua vita, di darti orgasmi che hai preteso, ma con me non hai il coraggio, non è vero? Aspetti, sì, e lo so che una parte di te lo chiederebbe, ma non lo fai mai. Sai che solo io decido, e come controllo ogni aspetto della tua vita, controllo anche questo, mia folle, passionale strega.

Ora che dormi accanto a me guardo le tue labbra schiuse, e riconosco, nel loro rossore gonfio, tutte quelle domande inespresse che proprio lì si ammassano, e penso, mentre mi alzo per lasciarti al tuo risveglio sola, come sempre, che forse, forse, per una volta mi piacerebbe sentirti implorare.

Sì, per una volta vorrei che tu, quella domanda, la facessi – e sapremmo entrambi la risposta, non è vero?

“No, mia cara Bellatrix, non è il momento”, non lo sarà ora e non lo sarà mai.

------Note

[1] Lo Spettro, Spleen e Ideale, I Fiori del Male, C. Baudelaire, Trad: Bufalino.

Sempre immaginando un Voldemort che non sia un essere totalmente inumano, ho provato a scrivere questo pezzo. Questo genere di domande, su personaggi un po’ irreali come Voldemort, mi capita sempre di farmele: “Ma questo mangia? Caga? Scopa?” e diciamo che volendo aggiungere un po’ di realismo al tutto, la risposta non può essere che sì. E avendo risposto sì a questa domanda, al momento l’unica persona con cui mi viene da accoppiare il buon Voldemort è proprio Bellatrix, che prova per lui un’adorazione tale che perfino nei libri stessi sembra essere un tantinello erotica, ecco. Non può essere certo un rapporto paritario, Bellatrix non perde occasione di gettarsi ai suoi piedi e baciargli la veste, e Voldemort non sembra fare altro che rivolgerle sguardi freddi, eppure in alcuni frangenti si coglie il suo apprezzamento per la fedeltà dimostrata dalla donna in ogni occasione, e nel quinto libro, quando la prende con sé per smaterializzarsi sembra quasi proteggerla. In fondo non gliene è fottuto nulla di far sbattere Lucius e compagnia ad Azkaban, ma Bellatrix la porta con sé. Lo trovo abbastanza indicativo.

Dopo di che non so se la Rowling abbia mai immaginato quello che ho scritto qua io (spero di no), tuttavia la poesia in questione mi è sembra molto, molto azzeccata.

Spero che il tutto sia vagamente apprezzabile.

  
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