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Autore: londoners    05/01/2014    4 recensioni
Questa storia è diversa da qualsiasi voi abbiate letta sui One Direction,ci sono diverse mie riflessioni e capirete come me li immaginerei i ragazzi. Non segnalate dicendo che l'avete già vista su questa pagina: https://www.facebook.com/TreAmicheCheRaccontano perché è mia,qui la storia sarà diversa proprio come ho sempre voluto scriverla ma non ho mai potuto a causa di diversi fattori. Spero vi piaccia e vi faccia sognare. Vi auguro di immedesimarvi nella protagonista perché è quello che faccio scrivendo questa storia e per anche solo dieci minuti al giorno possiate immaginare ciò che vorreste essere o sognate ogni giorno di diventare.
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 3. Quando vedo due occhi azzurro Intenso. Abbasso lo sguardo,non voglio che mi noti,sarà venuta qui per prendermi in giro? "Giulia!" "Perrie!"esclamo. Merda. "Che ne dici di andarci a fare un giro?" Cosa? Ho sentito bene? "uhm...va bene.." Decidiamo di andare a fare una passeggiata sul lungo mare,il vento scompiglia i nostri capelli che sono in forte contrasto:i miei nero fuliggine mentre i suoi così biondi da sembrare bianchi alla luce del sole. Mi piace stare qui,camminare e parlare. Non l'ho fatto molte volte ma è...divertente. Non posso dire di conoscerla,ci siamo incontrate per caso e ora siamo qui a parlare ma con lei sto bene,mi sembra di poter essere me stessa,non sto sull'attenti cercando di capire in quale momento mi dirà che è solo uno scherzo per una volta mi rilasso e cerco di godermi la giornata per quanto sia possibile per una come me. Le parlo di tutto ciò che ho taciuto per tanto tempo e scopro che non siamo neanche tanto diverse. Abbiamo entrambe una cosa in comune:non abbiamo una vita perfetta. Avete presente quelle ragazze senza preoccupazioni,con una famiglia perfetta alle spalle che le sostiene qualunque sia la strada che viene intrapresa? Beh,nessuna delle due è così. A un certo punto il mio cellulare inizia a squillare. "Scusa..." "Fai pure" Mi allontano un po' da lei il necessario perché non senta ma dove la posso 'tenere sotto controllo',ho paura che se ne vada. "Mamma?" "Si può sapere dove diavolo sei?" "In spiaggia." "Ma ti sembra il caso?" Attacco subito e spengo il telefono,non ho voglia di sentire le sue continue lamentele e non voglio che rovini questa giornata decisamente più decente delle altre. "Scusa...era mia madre..." "Non ti preoccupare" Guardo l'ora. E' veramente tardi e devo ancora studiare ma ora come ora è l'ultima delle mie preoccupazioni,mi piace stare qui con lei. Per il momento anche se può sembrare strano è la cosa più vicina alla mia definizione di 'amica'. **** "Ma mi vuoi lasciare in pace?" Inveisco contro Elisa. Ride. "Cosa succede di nuovo?"Interviene mia madre. "Ha insultato mio padre!" "Cos'hai fatto tu?!"vedo gli occhi di mamma riempirsi d'odio. Decido di non rispondere,so benissimo che lei non lo ama. Sta con lui solo perché è pieno di soldi ed è in grado di soddisfare tutti i suoi capricci. Vado in camera mia,prendo la mia unica valigia,butto dentro tutto e senza dire nulla esco da quell'inferno dotato di piscina e sauna,una delle poche ragioni per cui mia madre sta ancora da quell'uomo nonostante sappia che la tradisce con le prime puttanelle che trova. Senza pensarci due volte chiamo Perrie,ultimamente siamo diventate molto amiche e so o almeno spero di poter contare su di lei. "Giù?” "Ti ho disturbata?” “No,tranquilla dimmi.” “Ho litigato con mia madre per l'ennesima volta e non voglio più stare in questo manicomio. Non ho un posto e neanche un soldo a parte cinque sterline che non penso aiuterebbero nel trovarmi un posto per la notte. Sei l'unica persona che ho,non voglio approfittare di te ma almeno per questa sera l'invito di venire a casa tua è ancora valido?" "Certo!Non c'è problema se ti vuoi fermare di più!Dove sei?Ti vengo a prendere!" Vorrei avere anche io la sua età,con qualche soldo in più potrei comprare una macchina e evitare di farmi scarrozzare a destra e a sinistra. Trovo molto frustrante chiedere aiuto a qualcuno. Le do l'indirizzo,mi siedo sul marciapiede e aspetto. "Sali." Carico i bagagli nel baule e salgo. Non parliamo per tutto il viaggio,meglio così. Ora basta,non ne posso più di mia madre e di mia sorella,ho bisogno di avere una vita mia. Appena apre la porta mi trovo davanti un piccolo appartamento ben arredato ma in preda al disordine. "Scusa per il disordine..."Arrossisce cercando di nascondere un sorriso. "Figurati,se ti va domani metto tutto a posto,mi sembra il minimo." "Penso che una giornata non basti."Ridiamo entrambe. "Lo so che non è il massimo ma questa è la tua stanza." Non è grandissima ma molto accogliente,i muri sono completamente invasi da poster di una delle nuove band,i One Direction. "L'ex inquilina era pazza di loro,toglili pure se non ti piacciono. Sinceramente la musica che fanno non mi fa impazzire e soprattutto ora che hanno molte fan pensano di essere al centro dell'universo." "Non li ho mai ascoltati,amo altri generi. Non amo i cantanti 'commerciali'” "Credimi,fanno canzoni che sono lontane da qualsiasi genere,gli va bene che sono carini."Ridiamo entrambe. Esce lasciandomi da sola,apro la finestra. L'aria mi pizzica leggermente la gola,sento un profumo mai sentito che mi sveglia l'anima:la libertà. **** Ho trovato un lavoro che mi permette di avere anche il tempo di studiare,ormai io e Perrie viviamo insieme da un mese e tutto sembra andare per il meglio. Mia madre non mi aveva più cercata da quella sera ed ero più che felice di ricominciare da zero anche se avrei voluto cambiare città. “Giu?”Irrompe Perrie nella stanza. “Si?” “Ho una notiziona!” “Dimmi.” “...”
  
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