05/01/2014
1 recensioniOh, no! E ora come glielo dico che Jude l’ha fatta scappare?
“Oh, se n’è andata. Ci ha detto di dirti che si era stufata di aspettarti e che ha deciso di mollarti.” mentì Jude fingendosi dispiaciuta.
“Cosa?” chiese Liam incredulo.
“Oh, non l’ascoltare, Liam. Doveva fare una cosa a casa e ha deciso di andare, non preoccuparti.” spiegai sorridendo.
Liam annuì, era evidente che non credeva a nessuna parola della mia migliore amica.
Lei mi prese per un braccio, arrabbiata, e mi trascinò in cucina.
“Ma che ti prende? Potevi mentire e provare a metterti con lui, ma tu noo, devi fare la solita santarellina!” gridò cominciando a gesticolare.
“Jude, stai calma. Io non voglio mettermi insieme a Liam grazie ad una bugia, voglio stare con lui perché lo vogliamo entrambi. Se lui non mi ama allora questo ipotetico ‘fidanzamento’ non vale assolutamente nulla!” esclamai.
Lei sbuffò, scocciata dal mio modo di pensare.
“Ora torniamo di là, e facciamo finta che non è successo niente, ok?” proposi.
“Mh-mh.” acconsentì controvoglia.
Dopo essere uscite ci accorgemmo di avere gli occhi di Louis, Niall e quelli di Liam puntati addosso.
Avvampai. Sicuramente avevano sentito tutto, non c’era dubbio.
“Eh... Imbarazzante.” affermò Liam.
Ridacchiò leggermente, ma poi se ne andò, salutandoci.
“Oddio, non ci credo!” esclamò mio fratello buttandosi sul divano.
“Zitto. Non dire una parola, se no ti strappo i bulbi oculari mentre dormi.” disse Jude, seria.
Niall cominciò a ridere, ma poi, quando si accorse che lei non stava scherzando, si zittì di colpo.
Jude 1-Niall 0.
Judith.
Uh-uh!
Ho messo paura a Niall, yey.
Notate il sarcasmo, vero? Bene.
Louis scoppiò a ridere. Oddio, ma si può avere una risata così sexy? A quanto pare sì.
Sorrisi istintivamente, vedendo Louis che si piegava all’indietro dal ridere.
Louis è stata la mia prima cotta, quando avevo 11 anni, e ancora oggi, a 18 anni, ne sono innamorata. Peccato che ha due anni in più di me...
Pazienza, mi consolerò con il disco che mia sorella ha ‘inciso’ apposta per tenermi compagnia nei momenti tristi.
Dopo un po’ salutai tutti, soffermandomi su Louis, che abbracciai più a lungo, e tornai a casa.
Mi buttai sul letto e chiusi gli occhi. Dopo qualche minuto mi alzai, andando a prendere il cd che mia sorella aveva asciato sulla scrivania, e lo inserii nello stereo. Mi consolai per un’ ora con la fantastica voce di mia sorella, poi mi addormentai.
Quando mi svegliai erano ormai le otto, così scesi in cucina.
“Jude! –gridò mia mamma, girandosi- Oh, sei qui tesoro.” continuò.
“A tavola!” esclamò.
Mangiammo solo noi due, come al solito. Papà se n’era andato quando sono nata io, non aveva programmato una seconda figlia, così... Si era ‘lavato le mani’, lasciando ogni responsabilità a mamma, che ha cresciuto due figlie completamente da sola.
Pensando a che persona spregevole è mio padre, finii la cena, e salii in camera.
Presi il cellulare in mano, vedendo che c’era un nuovo messaggio: Louis.
“Hey, Jude...
Senti, mi chiedevo se... Ti andrebbe di uscire con me? Sì, insomma, come amici, nulla di più. Sei molto divertente, lo ammetto, mi piacerebbe conoscerti meglio, ecco.
Confido in un tuo ‘sì’.
-Louis.”
Ok. Jude, respira, respira, respira. Non urlare. Respira.
“Hey, Louis.
Sì, mi piacerebbe. Allie mi ha sempre detto che la fai ridere quando è triste, e mi piacerebbe conoscere meglio la persona che fa felice la mia migliore amica...
-Judith.”
Scrissi con le dita tremanti.
La sua risposta non tardò ad arrivare.
“Passo a prenderti domani alle sette e mezza?
Non ti dico dove ti porto: sorpresa! Haha.
A domani.
-Louis.”
“Perfetto.
A domani, allora.
-Judith.”
Ok, tutto il mio autocontrollo è andato a picchiare Amanda, molto probabilmente.
“Oddio! Mamma, domani ho un appuntamento con Louis Tomlinson!!” gridai scendendo le scale in fretta, rischiando di spaccarmi qualche osso.
“Chi è, questo Louis?” chiese lei sospettosa.
“Lo conosci, è l’amico di Allie. Quello che quando era piccolo mangiava sempre la torta alle carote.” spiegai.
“Ah, sì, il ragazzo strano. Ma Judith, non mi hai ancora chiesto il permesso.” puntualizzò lei guardandomi severa.
Cavolozzo.
“Posso? Ti prego! Non staremo molto, promesso!” la implorai.
“Uhm...- si mise un dito sul mento, facendo finta di pensare- Ok...” Sospirò, rassegnata.
“Grazie! Sei la mamma migliore del mondo!” gridai abbracciandola. O, per meglio dire, stritolandola.
“Lo so, niente complimenti!” disse ridendo.
Risi anch’io, vedendola un po’ più felice, dopo tutto il casino successo con papà.
Hey, gente!
Bene, ho aggiornato, finalmente! Hahaha.
No ok, mi scuso per il capitolo abominevole, non poteva fare più schifo di così. ç.ç
Chiedo perdono. Perdonatemi, vi prego.
Sì, questo capitolo è un po' più cortino, lo so, ma avete visto?
Appuntamentoo!
Non vedevo l'ora di scrivere questa parte, è la mia preferita *-*
Ok, ringrazio tutte le persone che hanno recensito gli scorsi capitoli, quelle che hanno messo questa storia tra le preferite/seguite e anche chi l'ha solo letta.
Chiedo scusa per eventuali errori.
Apresto!
-Marina
Bene, ho aggiornato, finalmente! Hahaha.
No ok, mi scuso per il capitolo abominevole, non poteva fare più schifo di così. ç.ç
Chiedo perdono. Perdonatemi, vi prego.
Sì, questo capitolo è un po' più cortino, lo so, ma avete visto?
Appuntamentoo!
Non vedevo l'ora di scrivere questa parte, è la mia preferita *-*
Ok, ringrazio tutte le persone che hanno recensito gli scorsi capitoli, quelle che hanno messo questa storia tra le preferite/seguite e anche chi l'ha solo letta.
Chiedo scusa per eventuali errori.
Apresto!
-Marina