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Autore: juliez jewel    06/01/2014    2 recensioni
'E' cosi dolce camminare da sola in una notte d'autunno, in un infinito spazio di solitudine oltre il quale la morte è certa di attenderti, mentre in realtà la morte sei tu. e solo allora ti accorgi di tutta l'illusione e la desolazione delle persone fermamente convinte della loro possibilità di ucciderti, quando sarai ti a porgli la morte. Senza illusione, senza desolazione, ma soltanto con un momentaneo e futile piacere. In quella fredda notte d'autunno nulla ti scalfirà, nulla potrà farti del male, ma tentandovi tu stessa stringerai ancora una volta, un'altra volta, il tuo cuore in una ferrea morsa domandandoti: Forse qualcuno lo aveva amato.''
Johanne De la Chantelle è un antica vampira. Immune ai sentimenti umani, ha segnato il suo passaggio attraverso i secoli con sangue e immoralità. Tuttavia, l'immortalità l'ha privata di molte cose, alla maggior parte delle quali Johanne si è arresa. Un desiderio continua a tormentare il suo animo, quello di essere madre. Un desiderio che le si rivolgerà contro portandola ad innamorarsi della sua discendenza umana, rendendo evanescente ogni sua certezza.
Genere: Erotico, Horror, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai
Note: Lemon | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
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Salve popolo! e' la prima volta che pubblico una storia..spero vi piaccia, ma non giudicatemi troppo duramente..l'avevo scritta per tramutarla in fumetto, ma non sono mai riuscita a completare le tavole del mio manga e visto che il racconto mi era piaciuto molto eccomi qui:))) Spero con tutto il cuore che almeno qualcuno la legga e mi dica ciò che ne pensa, recensite in numerosi:)sarebbe davvero molto gradito!:)) posterò nuovi capitoli,o almeno cercherò, nel minor tempo possibile..be che dire..Buona lettura!;)

Johanne's Chronichles 01
'La cena'


Parigi, com'era bello tornarvi dopo innumerevoli pellegrinaggi. Non si era mai sentita di appartenere a nessun posto in particolare, ma se proprio avesse dovuto scegliere era li che si sentiva di piu a casa, dove ogni mattone, ogni via, ogni vicolo le dicevano qualcosa, pieni zeppi di ricordi. Si era svegliata da poco, affrettandosi ad uscire dalla casa che le metteva sempre piu tristezza da quando era arrivata. Quell immenso palazzo sapeva di muffa e di freddo, ma soprattutto di morte. Scese le scale pressochè volando sulle sue open toe color crema. I tacchi producevano un rumore incalzante sul marmo gelido del pavimento ormai rovinate della tenuta, ma non le importava. I raggi di sole l'avvolsero e per un attimo la pelle eburnea di Joe sembrò risplendere mentre il suo cuore esanime da diversi millenni si riempiva di gioia. Con un andatura felina percorse i lunghi viali fino al pont d' Arcole, incurante dei passanti che ogni tanto la fissavano. Aveva una pelle bianchissima, capelli color nocciola leggermente ondulati che si incuravavano sulle punte, un fisico perfetto e lo sguardo di chi non ha mai perso una guerra coperti dalle lenti scure delle gucci. Le era concessa un'ora di sole o poco più, il che era giái fatto un evento eccezzionale dovuto al suo costante desiderio di rivedere la luce del sole attraverso i secoli. I vampiri erano creature della notte, ed e nel buio che dovevano strisciare, perche quella stella gialla in lontananza li avreebbe annientati, ridotti in cenere e il vento li avrebbe dispersi cancellandone le tracce per l eternità .Ma Johanne aveva osato, a costo di numerose bruciature, aveva abituato il proprio corpo alla visione seppur temporanea della luce. Dopo un infinita di dolore si era conquistata quel ritaglio di vita. Era tra i suoi posti preferito questo, la Senna, Notre dame in lontananza, brezza autunnale e  le voci dei passanti che risuonavano nei suoi timpani riportandole pezzi di discorsi. Le sue gote s' incuravarono leggermente alla visione di due bambini che giocavano a rincorrersi..quanto le sarebbe piaciuto diventare madre un tempo, ma la morte porta solo desideri inesauditi, e che resteranno tali. Prosegui lungo la via del lungofiume, vagava spesso senza meta', o in cerca di cibo. Entro' in uno dei cafe, Louis Philippe, lo faceva spesso, senza una particolare ragione affidandosi all istinto. Ordinò un cappuccino, non di certo  perche avesse intenzione di berlo ma ne poteva sempre assaporare l'odore e la consistenza calda attraverso la porcellana della tazza. La porta si mosse e senti entrare un uomo sulla quarantina, aveva un profumo costoso e un passo pesante. C'era un amico con lui, ma il sesto senso di Joe fiutò le sue intenzioni e dovette solo attendere.  Si appoggio al bancone sfoderandole uno dei suoi sorrisi migliori.
-'Posso offrirle un caffe mademoiselle?'
-'Ne sto gia bevendo uno, messeur, se non l'avesse notato'.Lo canzonò Johanne  spronandolo a fare di meglio.
-'Mi chiamo Xavier, Xavier Bonchard, molto piacere, e lei?' Se fosse ancora viva avrebbe avuto minimo 20 anni piu di lei, ma a quanto pare il denaro e l'esperienza aumentavano a dismisura la sfacciataggine.
-'Chloè, Chloè e basta' Disse Joe in modo incurante.
-'E' venuta in una vacanza oppure è qui del posto?'
-'Ho passato la mia infanzia a Parigi e sono tornata da poco dopo un lungo lungo viaggio, riassunse Jay qualche centinaio di anni.
-'Ah, capisco. Io invece sono qui da sempre, pensavo anche di cambiare aria, le piace viaggiare Chloè?'
-'Parecchio..'Ammise Joe divertita. l 'orologio che attangliava il suo polso mostrava quasi le due. Cenerentola aveva il coprifuoco presto.
-'Senta, che ne dice se continuiamo la nostra discussione a cena stasera ?' domandò la vampira con fare sbrigativo lasciando i soldi per il cappuccino sul tavolo. La mascella di Xavier era rimasta sospesa per qualche secondo per lo stupore, ma poi si affrettò di balbettare un compiacito assenso chiedendole l'ora. Non se lo sarebbe mai immaginato di aver fatto colpo in cosi poco tempo su questa figa pazzesca, neppure con le sue spiccate doti da dongiovanni.
-'A l'Astrance alle nove, l'aspetto, sia puntuale'. Disse Johanne chiudendo dietro di se la porta.
Non poteva andargli meglio, si pettinò con la mano i capelli l'uomo. 
-'Ancora non ci credo che hai un vero appuntamento con una ragazza' disse Juan, il suo socio sceso con lui per il pranzo.
-'Heheheh, avevi forse qualche dubbio? e ci scommeto un centone che me la porto pure a letto.! Disse l 'uomo pregustandosi la serata.
-'Convinto te...'
Xavier ne era convinto, non poteva che essere un escort, figuriamoci se una donna bella e ricca sarebbe uscita con lui. L'aveva capito dal ristorante, era uno dei posti più cari di Parigi.


   
 
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