Capitolo 12 – Pericolo mortale
Il legame di
affetto che legava Bianca e Severus divenne,
col passare dei mesi, sempre più forte. Piton cercava
di passare più tempo possibile con sua figlia, e lo stesso faceva la ragazza,
forse per paura di non avere più molto tempo a disposizione…
Quando non riuscivano a vedersi il giorno, facevano lunghe
passeggiate per Hogwarts la notte: una cosa che accomunava i due era la loro
passione per l’oscurità.
-Perché ti piace così tanto il buio?- le chiese Piton
camminando nella notte insieme alla strega sul prato davanti al castello.
-Perché adoro
guardare le stelle…- rispose sdraiandosi sull’erba; il professore rimase in
piedi al suo fianco
-Solo per questo?- le domandò,
sedendosi a sua volta
-In realtà c’è un altro motivo… quando ero bambina, la sera non riuscivo a prendere
sonno… allora per addormentarmi immaginavo che l’oscurità intorno a me mi
abbracciasse e mi cullasse, proprio come avrebbe fatto mia madre… la notte
riesce a darmi ciò che e ho sempre desiderato e che non ho mai avuto…-
Piton guardò Bianca… quanto avrebbe voluto cullarla lui
stesso da bambina!
-Invece perché tu ami la
notte?
-È un segreto- le rispose Piton
-Sei
proprio antipatico!- esclamò
Bianca voltandosi verso suo padre, che le sorrideva.
Passarono diverse serate
così: parlando, ridendo e osservando il cielo.
Una calda sera di maggio
Bianca decise di uscire da sola per osservare il plenilunio. Si era seduta
sotto un porticato, da dove si poteva osservare benissimo la luna: il suo
pallore era stupendo… da bambina la considerava la regina della notte. Lasciò
che i suoi pensieri la invadessero… le sarebbe piaciuto
guardare quel meraviglioso spettacolo con un uomo vicino…la ricerca di una
famiglia l’aveva distratta dalla ricerca dell’amore… ma ora che aveva trovato
suo padre, poteva permettersi anche di trovare un fidanzato! Le sfuggì un sorriso ripensando a come tutto stava andando per il
verso giusto…
Improvvisamente Bianca sentì
un boato: la strega si girò di scatto, con i muscoli tesi e il volto
irrigidito. “Forse è solo la mia immaginazione” cercò di dirsi per calmarsi.
Dopo alcuni secondi sentì un secondo boato. La strega estrasse la bacchetta,
sempre più preoccupata. “Forse ho fatto indigestione…” continuò a consolarsi,
anche se in fondo al cuore sapeva chi poteva rompere la tranquillità di
Hogwarts…
Udì un urlo:-MANGIAMORTE!
“Maledizione! Questa non è la
mia immaginazione!” Bianca schizzò nella direzione da
cui proveniva il frastuono. Entrò nel corridoio e vide un gruppo di ombre nere incappucciate, guidate da un ragazzo biondo.
La ragazza si trovava proprio di fronte ai Mangiamorte,
completamente sola. “Maledizione!! Che guaio!”
Si buttò appena in tempo a terra quando tre lampi di luce verde le passarono sopra la
testa. –Uno contro tutti non è leale!- urlò la strega,
rialzandosi e tramortendo due Mangiamorte. –Draco! Corri via! Ti copriamo noi!- urlò
una delle persone incappucciate. Il ragazzo biondo continuò ad andare dritto,
mentre altri due Mangiamorte cercavano di colpire la
ragazza con altre maledizioni. Con un colpo di frusta Bianca rispedì ai
mittenti gli attacchi, ma uno di loro le saltò addosso e la fece cadere
all’indietro. –È uccidere questa bella morettina senza aver provato il sapore
del suo sangue- le sibilò il suo aggressore, che si
trovava proprio sopra di lei. Bianca riconobbe subito con orrore il volto di Fenrir Greyback. Cercò di
Schiantarlo, ma con una manata Fenrir la disarmò e le
bloccò i polsi, digrignò i denti mostrando macchie di sangue sullo smalto. La
ragazza si irrigidì. Il cuore le martellava nel petto.
Bianca chiuse gli occhi e le apparve vivido il volto di Severus:
-Addio…- sussurrò.