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Autore: rockmestolemyheart    06/01/2014    1 recensioni
Sono Harry Styles.
Forse il nome non vi è nuovo, forse vi suscita qualche cosa nella memoria.
Bisogna dire che la mia vita è molto diversa da ciò che era due anni fa. Molte cose sono cambiate, tutto per colpa mia.
E' stata tutta colpa mia, si.
Ho rovinato tutto, per colpa del mio egoismo, stupidità e infantilità. Molte volte mi trovo a pensare a tutto ciò che ho fatto, e il pensiero non mi fa dormire la notte.
STORIA SOSPESA MOMENTANEAMENTE.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"'Cause all I know is we said hello
And your eyes look like coming home

All I know it’s a simple major, everything has changed."
Everything Has Changed, Taylor Swift ft. Ed Sheeran.

 

POV. DALIA 
Erano esattamente due ore che frugavo nel mio armadio nella speranza di trovare qualcosa di adatto per la cena con Harry, ma mi sembrava tutto banale. 
La mia camera era un disastro, la maggior parte dei miei vestiti si trovava tutta sul letto, ed erano quelli scartati. 
Controllai l’orario nel cellulare, erano circa le 19, e considerando che la doccia l’avevo già fatta, potevo ancora farcela.
Quando ero più piccola non ho avuto la possibilità di uscire molto, dovevo badare a mia sorella e aiutare mia madre, quindi non sapevo bene come ci si comportava  in queste situazioni. Nessun ragazzo mi aveva mai chiesto di uscire, quindi forse era normale che mi sentissi così nervosa.
Mi sedetti a terra, con la schiena appoggiata al mio letto, ormai stanca.
"Tesoro, la cena è in tav-" mia madre entrò in camera per avvertirmi che la cena era pronta, ma si bloccò non appena vide tutta quella confusione in camera.
"Dalia, cosa è successo?" chiese mamma notando tutta quella confusione.
"Sto cercando qualcosa da mettermi.." sbuffai sconsolata.
"Dove devi andare?" domandò entrando in camera.
"Harry mi ha invitato a cena fuori." dissi questo e involontariamente un sorriso si fece spazio sul mio viso.
"Harry? Quell’Harry?" chiese mia madre.
"Si lui." dissi sorridendo
"E che problema c’è? Ti aiuto io! Vado a chiamare i rinforzi." e quando usava la parola ”rinforzi”, sapevo parlasse di mia sorella.
Mia madre era la mia migliore amica, sin da piccola sono sempre stata molto legata a lei, e dopo la nascita di Valerie, ci siamo unite ancora di più. Lei sapeva tutto di me, e molte volte non c'era nemmeno bisogno che parlassi, perché lei era già lì, in mio soccorso. Come molti adolescenti possono pensare, se nasce un fratellino, il figlio maggiore viene “accontonato”, e questo faceva paura anche a me. Ma avevo avuto la prova che quello non sarebbe stato il mio caso, mamma per me ci sarebbe stata sempre e comunque. Mi conosceva meglio di chiunque altro, quindi fui contenta di farmi aiutare.

Passò mezzora, e in quel lasso di tempo mia madre osservò tutti i vestiti che avevo scartato e non, arrivando ad una conclusione. Avrei indossato un grazioso vestito verde acqua, in un tessuto che ricordava il pizzo. Li abbinò a dei collant e stivaletti beige. Sopra il vestito mise una giacchetta di jeans, e aggiunse alcuni accessori per completare il tutto. 
Non ricordavo nemmeno di avere quel vestito, sarà stato un regalo di qualche zia, che sfortunatamente non ho mai avuto l’occasione d’indossare.
Quell’abbinamento piaceva tanto a Valerie, che applaudiva entusiasta, e piaceva tanto anche a me. Niente di troppo eccessivo, ma molto bello. 
"Mamma, mi piace tanto!" esclamai felice.
"Perfetto tesoro, cambiati. Noi ti aspettiamo di sotto!" mia mamma mi passò gli indumenti, prese Valerie per mano ed uscì dalla stanza.
Iniziai a cambiarmi, e una volta finito, mi guardai allo specchio. Il risultato mi piaceva molto, mamma aveva fatto centro, e non credo sarei mai stata capace a mettere insieme tutto ciò.
Uscii dalla mia stanza ed entrai nel bagno di casa mia. Mi fissai allo specchio, pensando a quello che potevo fare per quanto riguardava i capelli e il trucco. Decisi di lasciare i capelli naturali, ovvero leggermente ondulati ma comunque lisci. Decisi di applicare la matita marrone sia sopra che sotto, rimanendo comunque molto naturale, e di osare di più sulle labbra, indossando un rossetto di un rosa abbastanza acceso. Finito tutto, mi diedi un’ultima occhiata allo specchio, presi la borsa e andai in salotto, dove mamma e Valerie mi stavano aspettando.
Quando entrambe sentirono i miei passi per le scale distolsero immediatamente l’attenzione dal televisore, correndo verso di me.
"Dalia, sei bellissima!" esclamò entusiasta Val.
"Grazie piccola!" le risposi, scompigliandole i capelli.
"Avrei dovuto fare la stilista." affermò modesta mia madre.
A quell’affermazione ridacchiai, e presi le chiavi della macchina di mia madre pronta per uscire.
"Ma non viene lui a prenderti, come tutti i principi con le principesse?" chiese mia sorella innocente.
"Tesoro, non sa dove abitiamo, ci troveremo davanti alla tua scuola." la informai lasciandole un bacio sulla guancia.
"Divertiti Dalia, fai attenzione." si raccomandò mia madre prima che aprissi la porta.
Le stampai un bacio sulla guancia, e le dissi di non aspettarmi sveglia, non sapendo l’ora in cui sarei rincasata.

Inutile dire che ero nervosa, me lo si leggeva in faccia. Non so il motivo di questo mio nervosismo, forse perché era la mia prima uscita con quello che potevo definire.. un amico. In realtà ci conoscevamo poco, e forse questo mi rendeva ancora più nervosa.
Appena entrai nella via dove sorgeva l’asilo, lo vidi, appoggiato alla fiancata della sua Range Rover nera. Parcheggiai poco lontana da lui, spensi il motore e scesi dall’auto. Mi avvicinai e notai che era davvero mozzafiato, rimasi senza parole. Indossava dei jeans neri attillati, che mettevano in risalto le sue invidiabili gambe; una camicia nera e un lungo cappotto nero. Aveva tirato su i capelli con del gel, ed era davvero bello.

POV. HARRY
"Ciao." sentii una voce alle mie spalle salutarmi e mi girai. Era Dalia, in tutta la sua bellezza.
"Ciao" ricambiai il saluto osservandola dalla testa ai piedi. Quel vestito le stava veramente bene.
"Lascia pure la tua macchina, andremo con la mia." le sorrisi riprendendo a parlare e mi spostai verso la portiera sinistra, per aprirla e fare sedere Dalia.
Presi posto alla sua destra, accesi il motore e partii, e cercai subito di rompere il ghiaccio.
"Come stai?" chiesi spostando lo sguardo su di lei. Era tesa sul sedile, forse un po' nervosa.
"Bene, e tu?" domandò guardandomi.
"Benissimo!" risposi.
"Dove mi porti di bello?" chiese lei sorridendo.
"È un ristorante qui vicino che a me piace molto, e credo piacerà anche a te!" mi sorrise e poi distolse lo sguardo per guardare fuori dal finestrino.
Accesi la radio e le note di Complicated di Avril Lavigne riempirono la macchina.
"Conosci Avril Lavigne?" domandai non appena la sentii canticchiare le parole della canzone.
"Era il mio idolo quando avevo 12 anni, ma purtroppo non sono mai riuscita a vederla.. Tu la conosci?"
"In un certo senso.. mia sorella impazziva per lei, e metteva sempre la sua musica a tutto volume, quindi alcune canzoni saprei riconoscerle." risposi ridacchiando. Scambiammo ancora qualche parola durante il viaggio, sembrava a suo agio.
Quando parcheggiai davanti all'entrata del ristorante, spensi il motore, scesi dall'auto e andai ad aprire la portiera di Dalia, che mormorò un timido 'Grazie'.
Era un po' di tempo che non tornavo a
64th and Social, direi 2 anni, ma non era cambiato molto. Era un locale alla moda non troppo noioso, che aveva anche l'angolo per il DJ che veniva usato solo il sabato sera. Davanti alla porta d'ingresso si trovava la cassa e il bancone del bar, e sulla destra vi era un grande arco che divideva l'entrata dai tavoli per mangiare. Era uno di quei posti con la luce soffusa, i muri un po' scuri, e a me piaceva tanto.
Mi avvicinai al cameriere che si trovava alla cassa, e chiesi il tavolo che avevo prenotato per due a nome Styles. Avevo fatto davvero bene a prenotare, perché il ristorante era pieno.
Dopo aver controllato sulla sua cartellina venimmo portati al tavolo e aiutai Dalia a sedersi. Il tavolo era un po' nascosto, rispetto agli altri, e in mezzo vi era una candela, che creava un'atmosfera romantica.
"Carino qui!" commentò sorridendo Dalia, una volta che mi fui seduto di fronte a lei.
"Speravo ti piacesse, in effetti erano due anni che non venivo qui, ma non è cambiato molto." osservai guardandomi intorno.
Infatti, in quei due anni erano cambiati alcuni camerieri e il colore delle pareti. Quando ci venivo qualche tempo fa le pareti erano colorate di giallo scuro, mentre ora erano di un caldo marrone che riscaldava l'ambiente, senza renderlo spento e smorto.
Arrivò il cameriere con i menù, e dopo 5 minuti eravamo pronti per ordinare.
"Allora, raccontami un po' di te." iniziai la conversazione, mettendo la mia mano sotto il mento.
Lei bevve dal suo bicchiere di vino rosso, azione che trovai molto attraente, e poi mi rispose.
"Non c'è molto da dire. Ho 18 anni, sono nata a Londra, e nella vita lavoro.." rispose con un mezzo sorriso.
"Che lavoro fai?" chiesi interessato.
"Lavoro da HMV, hai presente quel negozio di CD che c'è a Camden Town? Ecco, io lavoro lì."
"Tu invece? Cosa fai ora che non sei più nella band?" mi chiese riprendendo il discorso.
"Mi sono trasferito a Londra da pochi giorni, prima vivevo nel mio paese natale, ma ho deciso di cambiare aria. Vivo le giornate. Sai, non sono stati giorni facili, dovevo staccare. Ora non so bene cosa fare.. Conoscevi la band? Eri una nostra fan?" chiesi curioso.
"Sarò onesta, ma no. Ero più un'adolescente che ascoltava i Beatles, Rolling Stones... Ti sembrerà strano, ma avevo un debole per John Lennon, per me era il migliore, e lo è ancora!" confessò.
"Gusti strani per un'adolescente di allora!" dissi.
"Mio padre mi aveva messo in testa quella musica, sin da quando ero piccola..." dicendo questo s'incupì, come se un ricordo la facesse stare male.
"Tutto ok?" chiesi preoccupato.
"Si scusa... brutti ricordi." disse, fingendo un sorriso.
"Anche a me piacciono molto i Rolling Stones, in camera mia ho appesa la foto che ho con Mick Jagger, è un idolo!" dissi cercando di distrarla, versando nel mio e nel suo bicchiere un po' di vino.
"Tu hai una foto con Mick Jagger? Ora ti odio!" mi disse ridendo.
"Invidiosa?" chiesi divertito.
"No, per niente!" mi disse fingendosi offesa, incrociando le braccia.
Risi a quella reazione, era davvero buffa.
Arrivò il cameriere con le nostre ordinazioni e cominciammo a mangiare.
"Non hai voluto frequentare l'università? Di solito tutti i ragazzi vanno lì, a meno che non siano delle cause perse a scuola." chiesi portandomi alla bocca il primo boccone.
"Io non ero una causa persa a scuola, e mi sarebbe piaciuto fare l'università! Avrei fatto giurisprudenza, ma purtroppo non ho potuto farla, non è stata una mia decisione..." mi rispose.
"Cosa intendi?" chiesi confuso.
"Devo badare a mia sorella, prima di tutto. Mia madre fa degli orari assurdi al lavoro, e sono costretta ad accudirla."
"Tuo padre?" chiesi timoroso della sua reazione, perché avevo intuito che qualcosa non andava.
"Non è presente nella nostra vita" disse Dalia con una freddezza che mi spiazzò.
"Mi dispiace.." dissi accarezzandole la mano da sopra al tavolo. A quel mio gesto sembrò irrigidirsi, alzò lo sguardo e mi sorrise, ma subito tolse la mano.
"Ho dovuto rinunciare all'università e non solo, non ce lo potevamo permettere." rispose, e potei notare un velo di tristezza nel suo tono.
"Beh, ti ammiro. Non so bene la tua storia, ma ammiro sia te che tua madre. Crescere due figlie senza un marito è difficile, ma lei ha fatto un ottimo lavoro, sia per te che per Valerie." affermai sicuro. La vidi sorridere a questa mia affermazione.
Ha un bellissimo sorriso, forse l'ho già detto, ma diamine è vero!
"Cosa ti piace in un ragazzo?" domandai cambiando discorso. La vidi pensare prima di rispondere a questa domanda, forse l'avevo colta alla sprovvista.
"Una qualunque ragazza ti direbbe gli occhi, sorriso, eccetera. Io guardo molto le spalle e le mani in un ragazzo." rispose guardandomi.
"Non ho mai sentito le spalle!" osservai ridacchiando.
"Credo che siano importanti.. delle spalle larghe, che ti danno protezione. Tu cosa guardi in una ragazza, sentiamo!" chiese curiosa.
"Il sorriso, per me è molto importante. Certo, se ha anche un bel fisico non mi dispiace, sono un maschio in fondo. Ma il sorriso è la prima cosa." risposi.
La serata proseguì così, ci facevamo domande su di noi, per conoscersi. Scoprì che suonava la chitarra, che preferiva il mare alla montagna, e che le sarebbe piaciuto vivere in Italia, proprio perché lì c'è il mare più bello del mondo, a parer suo.
A fine cena, chiesi il conto, pagai e uscii fuori dal ristorante, con Dalia al mio fianco.
"Harry, grazie per la cena, mi sono davvero divertita!" disse guardandomi negli occhi una volta usciti dal locale.
"Di niente, mi sono divertito molto anche io, grazie a te!" risposi.
"Usciresti ancora con me?" quella domanda mi spiazzò, letteralmente.
Non mi aspettavo questa domanda da lei, mi sembrava una ragazza molto timida, ma non potei fare a meno di sorridere.
"Probabilmente si.. molto probabilmente!" confermai sorridendo. Un grande sorriso sfociò sul suo viso, contenta di quello che avevo detto, e potei giurare di averla vista arrossire.
"A questo proposito, che ne dici se mi dai il tuo numero?" le chiesi, estraendo il mio cellulare.
Annuì sorridendo, e tirò fuori il suo cellulare, lo sbloccò e me lo porse. Feci lo stesso con il mio, e iniziai a digitare il mio numero sul suo cellulare. Terminato ciò, salvai il numero, e le riconsegnai il telefono, e lei fece lo stesso.
Le presi la mano accompagnandola alla macchina, aprendole la portiera. La sua mano era piccola in confronto alla mia, ma era davvero morbida, e strinse la mia con una presa salda.
Il viaggio di ritorno fu piuttosto silenzioso, a parte per il lieve rumore della radio. Arrivati davanti all'asilo, mi fermai vicino alla sua macchina.
"Allora.. grazie ancora Harry!" mi ringraziò, guardandomi.
"Grazie a te, Dalia!" detto questo mi avvicinai lentamente per lasciarle un bacio sulla guancia, e quando vidi che non si opponeva appoggiai le mie labbra sulla sua guancia.
"Buonanotte Harry." disse aprendo la portiera e scendendo dalla macchina.
"Buonanotte." mi sorrise e si avvicinò alla sua auto. Salì, accese il motore e sparì dalla mia visuale.
Ero felice, era stata una piacevole serata, lei era simpatica, dolce, bellissima... era tanto tempo che non mi sentivo così... sereno.
Volevo rivedere Dalia, mi piaceva.


POV DALIA.
Quando arrivai a casa, parcheggiai la macchina, ma aspettai un po' di secondi prima di scendere. Era stato il mio primo appuntamento, ed era stato meraviglioso. Mi guardai nello specchietto della macchina, e potei notare che stavo sorridendo, quasi involontariamente. Ero davvero felice, come non lo ero da tempo.
Scesi dalla macchina, e attraversai quel breve tratto di strada che mi separava dalla porta d'ingresso. Girai le chiavi nella toppa, e cercando di fare meno rumore possibile, entrai in casa. Appoggiai delicatamente le chiavi sulla sinistra dove si trovava un piccolo mobile, e mi levai le scarpe. Non accesi la luce, quella dei lampioni che filtrava dalla finestra era abbastanza. Qualcuno però mi anticipò, la luce si accese, e vidi mia madre affianco all'arco che divideva l'entrata di casa al salotto.
"Mamma!" sussultai dalla paura, portandomi una mano al petto.
"Non volevo spaventarti!" si avvicinò a me, sussurrando.
"Cosa ci fai ancora sveglia, mi sembrava di averti detto di non aspettarmi!" la rimproverai.
"Ringrazia che abbia messo a letto tua sorella, non ne voleva saperne di addormentarsi! Ora però vieni, mi devi raccontare un po' di cose!" mi prese per il braccio e mi trascinò fino al salotto, sul divano.
Mamma si mise di fronte a me, con una mano sotto il mento, pronta ad ascoltarmi. Non potei fare a meno di ridere, sembrava davvero una quindicenne pettegola!
"È stata una bella serata, Harry mi ha portato a mangiare in un ristorante davvero carino! È un ragazzo gentile, educato, e stasera era dannatamente bello! Mi ha chiesto il numero, e quando mi ha riaccompagnato davanti all'asilo, mi ha dato un bacio sulla guancia." raccontai.
"Sono davvero felice, tes-" mia mamma s'interruppe quando sentì il mio cellulare squillare, segno che era arrivato un messaggio. Mi misi subito a frugare nella borsa, e appena trovai il cellulare lo sbloccai. Il nome 'Harry' illuminava il display del mio telefono, così aprii il messaggio.

"Hey, sono Harry, da quando tempo! Volevo augurarti ancora una volta buonanotte, e spero di rivederti. xx"

Mia mamma era totalmente appoggiata su di me per leggere il messaggio.
"Mamma, da quando in qua si sbirciano i miei messaggi?!" chiesi divertita.
"Dalia, quel ragazzo è davvero dolce, e guardati sei rossa come un peperone!" constatò, prendendomi in giro.
"Mamma smettila!" risi, spostandomi leggermente per poter rispondere al messaggio in santa pace.

"Buonanotte Harry, spero di rivederti presto anche io. xx"

"Sai tesoro, in teoria domani potrei andare io a prendere Valerie all'asilo, ma qualcosa mi dice che ci voglia andare tu, non è così?" chiese mia mamma maliziosa.
"Si, nessun problema."
le sorrisi.
"Ora vado, domani io lavoro e anche tu, quindi tutti a letto!" dissi sarcastica.
"Dalia." mi fermò mia madre quando stavo per salire le scale.
"Non fare cavolate, so che sei una ragazza intelligente, ma essendo tua madre mi preoccupo." scesi l'unico gradino che avevo fatto e corsi verso mia madre che si trovava ancora sul divano.
"Tranquilla, mamma. Fidati di me." le dissi abbracciandola.
"Io mi fido tesoro, ma fai attenzione. Non voglio che tu soffra." si raccomandò, accarezzandomi i capelli. Le lasciai un dolce bacio sulla guancia e ci scambiammo la buonanotte.
Salii le scale e andai in bagno per sistemarmi per la notte. Mi guardai allo specchio, e vidi che ancora quel sorriso non voleva saperne di lasciare il mio viso. Mi misi il mio pigiama, e mi buttai sul letto a peso morto, spensi la luce e mi abbandonai tra le braccia di Morfeo.

 
ELLIE'S CORNER.
Ciao belle! Allora, premetto che questo capitolo non è proprio il massimo, me ne rendo conto,
ma sono stata ammalata, in realtà lo sono ancora, quindi perdonatemi se fa un po' schifo.
Rimedierò.
Parlando del capitolo, i due sono usciti a cena, e sembra essere andata piuttosto bene!
Avevo promesso ad una mia lettrice che avrei pubblicato una foto su come io mi immagino Dalia.
Io me la immagino come la bellissima Troian Bellissario, l'attrice che interpreta Spencer in Pretty Little Liars.
Ditemi quello che pensate in una recensione! 
Big Love, Ellie xx
P.S. questo capitolo è scritto al tempo passato, a differenza degli altri che erano al presente. Ho voluto cambiare perchè in mia opinione risultava più semplice sia da scrivere che da leggere.

Dalia.



Harry per la cena con Dalia (senza cappellino).
  
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