Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: wewant1Dhugs    06/01/2014    0 recensioni
Quando mi nascosi vidi quel ragazzo, entrò, si guardava in giro, come se stesse cercando qualcosa o come se avesse perso qualcosa. Dopo due minuti lui uscì con un viso triste, così decisi di uscire anche io.
Appena uscì me lo trovai davanti agli occhi.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Liam Payne, Louis Tomlinson
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 3 Uscimmo dal ristorante, prendemmo la macchina e ci dirigemmo verso casa sua. Dopo esserci entrati ci fermammo Lou mi prese la mano e appoggiò delicatamente sul muro e mi diede un lungo bacio con le sue labbra morbide e poi… Mi prese in braccio stile sposa, mi portò in camera e mi mise appoggiata al muro. Dopo tanti baci, alzò la camicetta che indossavo e cominciò a darmi dei baci sulla pelle liscia del mio ventre; la maglietta si arricciò tutta nei seni. Ogni tanto notavo Lou che prendeva respiro, mi ero accorta che era diventato irregolare, affannoso, poi raccolsi come era successo nel pomeriggio, tutto le forze che avevo e dissi: “Lou mi fa male la schiena possiamo andare nel letto?” “Si piccola”. Dopo l’ affermazione che uscì dalla bocca di Louis ci mettemmo più comodi e ci mettemmo a fare quello che stavamo facendo pochi secondi prima. Era, come dire strano, perché non avevo mai provato le sensazioni che mi faceva provare lui. Quei occhi stupendi color del mare e quella capigliatura un po’ sbarazzina, mi piaceva giocare con i suoi capelli perché sono morbidissimi, sembrava come se gli importasse che i suoi capelli fossero così messi bene. Al mio parere li trattava come una ragazza trattava i suoi capelli. Ero immersa nei miei pensieri quando… “Ehi piccola buongiorno!” disse una voce che ritenevo ormai familiare. Fui spaventata dalla luce del sole, ora ricordo, mi sono addormentata ieri sera mentre… si ok. “Cos’è successo?” dissi con una voce da addormentata. “Ieri sera b-bè... Si ecco ha capito ti sei addormenta e subito dopo sono crollato anch’ io” “Ma che ore sono?” “Sono le nove e mezza perchè?” “Niente pensavo fosse ormai pomeriggio, puoi aspettare un’ attimo che chiamo mio padre? Anzi no che dico, adesso starà ancora dormendo! Che facciamo adesso?” “Ti va se ti preparo qualcosa di buono da mangiare e poi andiamo a fare un giro? Ad esempio potremmo andare al parco o ancora meglio al luna park!”. “Si ok allora posso farmi una doccia?” “Si vai pure io intanto ti aspetto giù!” Entrai nel bagno, mi spogliai e entrai nella doccia. Presi il sapone per lavarmi il corpo e il profumo mi abbagliò la mente, riconobbi subito il profumo della pelle di Louis. *** Scesi in cucina e sentii un profumo a dir poco delizioso. Sembravano uova e bacon, ma mescolato con il profumo del latte caldo. “Ehi piccola sei ancora più bella dopo la doccia” “Oh bhè grazie modestamente”. Ci mettemmo a ridere. Dopo che Louis aveva finito di preparare la colazione, ci sedemmo nel bancone e cominciammo a mangiare. “Veramente squisito” “Oh bhè, sono ormai abituato a prepararmi la colazione e la cena da solo perché di solito pranzo dove lavoro”. Sembrava quasi triste dopo quello che aveva detto, avevo però paura di chiederli perché abitava solo. Decisi di aspettare ancora un pochino prima di chiederli spiegazioni. “Ma come mai ieri sera al ristorante c’era solo tuo padre insieme a te? C’è voglio dire e tua madre?” “Oh bhè sai mia mamma è morta due anni fa per una malattia incurabile, un tumore al cervello”. Non ci potevo credere mi era scesa una lacrima. “Ehi piccola perché piangi?” “Mia mamma mi manca molto e non mi capita spesso di piangere ma non davanti a persone , solitamente mentre sono a casa da sola , mi vergogno e davanti una persona e non mi capita mai.” mi asciugò la lacrima che pochi secondi prima era scesa dal mio viso. Avevo paura di chiedere a Lou dei suoi genitori. Perché avevo paura che poi stesse male e non volevo. Finimmo la colazione e dissi:”Ma una domanda… perché abiti solo? La tua famiglia?”. Silenzio. Passarono un paio di minuti che poi prese i piatti e li portò nel lavandino cominciò a risciacquarli per poi metterli nella lavastoviglie. Avevo capito che avevo toccato un argomento un po’ delicato della sua vita, ma infondo anche lui mi aveva chiesto della mamma e quindi avevo diritto a una domanda anche io. “Ehi Lou” “Si?!” “Cosa c’è che non va? Girati e guardami”. Rimasi colpita, una lacrima minacciava di scendere dal mio viso, ma se avrei pianto non ero l’ unica, piangeva anche Louis. “Oddio che scema che sono, scusa non volevo farti piangere. Guarda adesso prendo le mie cose e me ne vado, tolgo il disturbo” Feci per scendere dal bancone, mi girai per andarmene ma Louis mi bloccò. Mi prese la mano e mi avvicinò a lui per poi stringermi in un abbraccio. Poi si staccò e mi baciò. Era un bacio diverso dal solito, sembrava che Louis avesse bisogno di quel bacio, era un bacio come dire affettuoso. Dopo cinque minuti mi staccai e gli dissi:”Ehi, non piangere più. Sei un ragazzo forte e le persone forti non piangono!”, mi sorrise. Andammo in camera sua: lui si lavò i denti e il viso mentre io… bhè io mi lavai solo la faccia perché avevo lasciato tutto a casa. “Che fai? Mi fissi lo spazzolino come se ne fosti innamorata! Guarda che divento geloso!” Fece una smorfia di tristezza ma allo stesso momento felice. “Non preoccuparti, non essere geloso, solo che mi devo lavare i denti! Mi accompagni a casa? Così mi lavo i denti e mi cambio” “Si ok aspetta che finisco di lavarmi mi vesto, anzi vai nel mio armadio e scegli qualcosa tu, tanto lo so che hai un buon gusto, e poi ti accompagno a casa e mi aspetto che verrai con me al parco” “Si ok adesso vado a vedere il tuo armadio e scelgo per te cosa mettere” feci spallucce e uscii dal bagno. Aprì l’ armadio di Louis, c’erano molti vestiti di marca molto belli. Scelsi un paio di jeans, una camicia azzurro chiaro e sotto la camicia avrebbe messo una maglietta nera con la scritta bianca: ‘Abercrombie e Fitch’. Poi scelsi le converse bianche basse. “Ok perfetto” dissi tra me e me. Presi le cose e le appoggiai sul letto. Entrò Louis. Vide cosa avevo scelto e rimase a bocca aperta e disse:”Wow era proprio quello che volevo! Ammettilo leggi nel pensiero piccola? Eh lo so che eri troppo bella per essere un’ umana! Vieni da Marte o da Satur…”. Non lo lasciai finire di parlare che mi avvicinai a lui e lo baciai, era da quando era entrato in camera a vedere i vestiti che guardavo le sue labbra ed a dire la verità non avevo sentito il suo discorso avevo solo capito ‘Wow’ e basta hahaha che strana che sono. Louis cominciò a vestirsi ed a dire la verità quando fini di mettersi la scarpa sinistra rimasi io a bocca aperta, i vestiti che avevo scelto gli stavano alla perfezione. Scendemmo in cucina, prese le chiavi della macchina e io il mio telefono che avevo lasciato ieri sera nel comodino, aprimmo la porta, poco dopo salimmo in macchina e partimmo per andare a casa mia. Davanti casa notai che la macchina del papà non c’era ma decisi lo stesso di entrare per fare le cose che dovevo fare e trovai un biglietto sopra la tavola in cui mangiavamo di solito che diceva: “Ciao tesoro, quando tornerai a casa noterai che io non ci sono, sono dovuto uscire presto per lavoro ma non sono nei dintorni, sono a Bradford! Tornerò tra due giorni cinque massimo. Ti voglio bene. Papà.” Rimasi a bocca aperta, poteva benissimo telefonarmi i lasciarmi un messaggio, ne avrebbe sentite tante quando sarebbe tornato a casa che nemmeno immagina. Presi il telefono che era in tasca dei jeans e lo misi sul comodino. Andai in camera mia e aprii l’ armadio, non sapevo cosa mettere così chiamai Louis e dopo pochi secondi era in camera mia e gli dissi: “Ehm… non so che mettere, facciamo così visto che io ho scelto per te cosa mettere tu decidi per me cosa mettere ok?”. “Ok capo” rispose lui con voce ironica. Così mentre lui sceglieva andai in bagno mi lavai la faccia e i denti. Mi era venuta voglia di truccarmi ma non feci così. Io non mi trucco mai, odio il trucco, vestitini corti e tacchi. Ero molto una tipa da felpa jeans e all star. Appena finii tutto andai in camera, Louis aveva scelto un paio di jeans e la mia amatissima felpa larga della Boston College, adoravo quella felpa era tra le mie preferite in assoluto. Mi vestii, ma prima mandai fuori Lou dalla stanza. Prima di uscire mi misi le scarpe e presi il mio iphone e me lo misi in tasca. Salimmo in macchina, ma Louis non partiva. Lo chiamai un paio di volte ma non mi rispose, aveva gli occhi fissi in un punto. “Ti voglio raccontare la storia della mia famiglia…” *Spazio autrice* Scusate se non ho messo prima il capitolo, non avevo idee di come continuare la storia e ho avuto tanti pensieri in testa che non mi è mai venuto in mente di mettermi a scrivere. Questo periodo non è dei migliori. Mi raccomando recensitee! Ne voglio vedere tantissime . Ciao. -Federica
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: wewant1Dhugs