Storie originali > Soprannaturale
Segui la storia  |       
Autore: You_    06/01/2014    1 recensioni
La storia di un gruppo di amici di circa dieci anni ciascuno.
Un fantasma con la sua leggenda con anche un fondo di verità/realtà.
La distruzione di una città.
Riuscirà Simone/Gabriele a salvare sé stesso e le persone che più ama?
*******************
Questa storia l'ho già pubblicata su altri profili, ma per problemi di vario genere l'ho sempre eliminata.
Genere: Avventura, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
La storia si interrompe. A casa di Simone & Simone e il Fantasma Blu.

Vanessa, la madre di Simone, interrompe il suo racconto e -Scusate ragazzi, dovrei parlare con Simone se non vi disturbo. È una cosa super importante e non posso per niente rimandare. A quanto pare suo padre Gabriele non può aspettare.- rivolta al figlio- Dovresti conoscerlo tuo padre-
-Ragazzi scusate, faccio in un momento. A quanto pare mio padre non può aspettare.-
-Pronto, papà?-
-Ciao Simone. Dovrei parlarti di una cosa molto importante-
-Si dimmi... Ah ah... Capito... Aspetta... aspetta cosa?-
-Si hai capito bene. Ti vengo a prendere adesso a casa di mamma e non si discute-
-Ma papà! Io non vengo-
-Non mi contraddire. Io vengo a prenderti a casa di tua madre e non si discute. Lei lo sa- E senza dire niente Gabriele chiude la chiamata con il figlio.
-Scusate ragazzi, ma adesso mio padre mi viene a prendere- annuncia Simone ai suoi amici.
-Ma Simo, devi finire di raccontare la storia del fantasma. Ti prego... anzi ti preghiamo- dice Gianna.
-Ragazzi rimarrei volentieri per finire di raccontare la leggenda del fantasma ma...- Dlin Dlon!- Ecco è arrivato mio padre. Scusate-
Simone va ad aprire la porta, sobbalza e cade all'indietro: è... è... è il Fantasma dal Mantello Blu. Ma non ha suonato Gabriele?
-Dolcetto o scherzetto? Ragazzo sono ansioso di caramelle e di dolci- dice il fantasma a Simone. È come se tutti fossero scomparsi dalla casa che Simone condivide con la madre Vanessa. -Allora ragazzo, vuoi darmi dei dolcetti oppure vuoi uno scherzo bello pesante?-
-Non provare a fare degli scherzi sulla porta di casa mia. Mi dispiace, ma non ho dolcetti, né altre cose da darti-
-Oh davvero? E chi ti dice che devo per forza sporcare la porta di casa tua? Sai che posso prendermela anche con te?-
-Non ci provare caro il mio fantasma. Ho capito che mi vuoi fare.-
-Oh bravo ragazzo. Hai capito chi sono realmente. Tanto mi conosci, ma preferisco presentarmi personalmente: io sono il Fantasma dal mantello Blu in carne ed ossa.-
-Ma tu non avevi aggredito molti anni fa un bambino di circa dieci anni di nome Gabriele? Sei per caso suo padre, Gianni?-
-Ah ah. Non ti dico niente, ma adesso tu vieni con me- dice il fantasma prendendo Simone dai polsi.
Tutti gli amici, dal primo all'ultimo, che fino a quel momento si erano nascosti nell'area notte della casa, escono e, non trovando più il loro amico, lo cercano insieme a sua madre Vanessa. Simone non ci può credere. Non può credere che la storia del fantasma sia davvero reale e non una vecchia leggenda. Dopo mezz'ora il fantasma si ferma e getta a terra il povero bambino, di dieci anni compiuti il venticinque febbraio scorso. Simone ha paura e non sa come fare. Cadendo, si è fatto male-
-Ahia! ma potresti stare anche un po' attento eh! Sai che...-
-Smettila! Sai solo dire “Sai che di qua” “Sai che di là”. Smettila. Sei solo un bambino. Sai dovresti crescere invece che rimanere un bambino. Basta-
-Dici tanto a me che so solo dire “Sai che”, ma, anche tu non scherzi. Anche tu dici “sai” e non è per niente carino quello che mi stai dicendo. Ti sai prendere in gioco solo dei bambini di dieci anni.-
-E chi ti dice che mi sfogo soltanto con i bambini della tua età? Dovresti crescere se non vuoi che i tuoi amici ti prendano in giro. Vuoi questo?-
-Voglio solo che tu te ne vada. Mi dovevi lasciare a casa mia. Non m'interessa che i miei compagni mi prendano in giro. Aspetta... Aspetta... per che cosa poi, mi dovrebbero prendere in giro?-
-Non sai raccontare le leggende. Devi sapere che la mia storia non è una leggenda. Anzi è tutta la verità quello che stai raccontando chi ti ha raccontato questa “leggenda” che di leggenda non ha niente? Aspetta... tuo padre, giusto? Ah giusto! So dove sei arrivato a raccontare, perché mi piace interrompere sempre questa mia storia.-
-E chi ti dice che io non la sappia la storia, mio caro fantasma?-
-Lo so che tu conosci la mia storia, ma da questo punto in poi continuo io.-
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Soprannaturale / Vai alla pagina dell'autore: You_