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Autore: hermioner    06/01/2014    3 recensioni
“Secondo la mitologia greca, gli umani originariamente furono creati con quattro braccia, quattro gambe e una testa con due facce. Temendo il loro potere, Zeus li divise in due parti separate, condannandoli a trascorrere le loro vite a cercare l’altra loro metà.''
E se Scarlett fosse la metà di Draco?
E se Draco fosse la metà di Scarlett?
Quanto può essere più forte l'odio dell'amore?
Se si ama sul serio, nemmeno la metà.
Buona Lettura;
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Famiglia Weasley, Il trio protagonista, Nuovo personaggio | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Più contesti
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Le persone hanno bisogno di essere ascoltate, anche quando non hanno niente da dire. 
Soprattutto quando non hanno niente da dire.





Now I tell you something that no one knows


 
La notizia dell'incatenamento di Malfoy al divano alla festa fu accolta con non poca euforia all'interno della sala comune dei Grifondoro e, specialmente, dopo che la ragazza svelò che era stata lei.
Naturalmente non all'intera casata ma solo ai suoi più intimi amici.
Dopo un attimo di shock dovuto al non averlo detto a nessuno, si erano ripresi festeggiando come non mai e chiedendo particolari su particolari.
Non erano mancate le domande sul perchè di quel azione ma Scarlett era riuscita ad aggirarle non facendo trapellare alcuna notizia sull'imminestramento di Hermione.
Ma, in quel castello, gli scoop circolavano velocemente e, attualmente, non solo i Grifoni sapevano dell'accaduto ma, dopo nemmeno un giorno, la notizia si era diffusa all'interno del castello come un'epidemia.
Nessuno, all'infuori dei suoi fidati amici Rosso-oro , sapeva chi era la bellissima ragazza che aveva teso questo colpo basso al re indiscusso delle serpi e a Scarlett non importava.
Non voleva che si sapesse in giro, certa che le innumerevoli spasimanti per il biondo si sarebbero avventate su di lei.
Assaporando il succo di zucca continuava a ridere alle battute stupide di Seamus che le stava difronte.
In questo momento ridevano dell'orribile fiocco che quel giorno la professoressa Umbridge mostrava fiera sul suo monotono vestito rosa.
Hermione, alla sua destra, se ne stava con il capo chino a leggere un voluminoso libro sulle Storia di Hogwarts e rideva a qualche frase, mentre Ginny, alla sua sinistra, ascoltava interessata e divertita una lite tra Harry e Ron per nessuno sapeva cosa.


L'aria felice e spensierate che arieggiava al tavolo della casata di Godric era mal vista dal tavolo dei loro più accaniti nemici, i Serpeverde.
Il gruppo dei regnanti, composto niente poco di meno che dallo sventurato Draco Malfoy e dai suoi fidati amici Thodore Nott, Blaise Zabini, Daphne Greengrass e Pansy Parkison, guardava in cagnesco ogni Grifondoro che passava davanti a loro e quest'ultimi non facevano che scoppiare a ridere una volta superato il tavolo dei verde-Argento
'' Amico però bisogna ammetterlo, quella ragazza ha stile'' un Blaise abbastanza divertito pronunciò quella frase per poi scoppiare a ridere al ricordo dell'amico in mutande legato al divano, seguito dall'immancabile Nott.
'' Oddio, ancora rivedo la scena ' Che cazzo ridete imbecilli, slegatemi da qui!' '' disse quest'ultimo scimmiottando l'amico biondo.
'' Non capisco cosa ci sia di tanto divertente, la Lightwood deve pagarla'' una bocca piccola e fine pronunciò quelle parole con una nota sadica nella voce l'ultima parte.
'' Con tutto il rispetto, Parkison, ma l'ultima volta che il biondo qui presente si è vendicato di uno dei suoi scherzetti, la ragazza lo ha rimesso al tappeto. Ammettilo, Draco, la Lightwood è troppo forte per te '' le parole di Blaise e le successiva discussione fra lui e Pansy – lui appoggiando la Grifondoro lei continuando a ripetere che non c'era niente in quella ragazza che lei non avesse - non arrivarono nemmeno alle sue orecchie, troppo occupato a trucidare quella Grifondoro con lo sguardo.
Lo aveva umiliato davanti all'intera scuola.
Aveva buttato su di lui la melmaglia della sconfitta, cosa che non tollerava.
La sensazione di essersi fatto abbindolare così, da una stupida babbanofila, gli corrodeva l'anima lasciando però che la sua maschera di indifferenza, la stessa che portava ormai da cinque anni, rimanesse al suo posto, sul suo viso.
Non gli avrebbe mai dato la soddisfazione di aver scalfito il suo orgoglio.
Eppure, anche se gli doleva ammetterlo, molto anche, non riusciva ad odiarla. E questo era il motivo per il quale lui era seriamente incazzato.
Non riusciva perchè non voleva farlo.
Non voleva perchè quella ragazza, per quanto arrogante, stronza e antipatica fosse, era bella e attraente.
Fottutamente bella.
Si ritrovò a scuotere la testa e ad alzarsi dal tavolo, andandosene da lì, nonostante i richiami dei suoi amici.
Camminò lentamente, a testa alta, con fierezza, fino alla Torre di Astronomia.
Quel posto lo calmava anche quando avrebbe voluto distruggere il mondo intero.
Il tempo non era dei migliori ma almeno non pioveva.
Si appoggiò alla ringhiera e si fermò a osservare le nuvole, grigie e imponenti.
Si fermò a pensare.
Era da tanto che non lo faceva, troppo preso dalle cose che succedevano attorno a lui.
Troppo preso dal ritorno del Signore Oscuro.
Troppo preso dalle continue lettere di suo padre, tutte uguali.
Troppo preso dai problemi dei suoi amici.
Troppo preso da tutto e da niente.
Ma, specialmente, per quanto potesse odiare quel sentimento che meno di tutti lo caratterizzava, troppo preso dalla paura.
Già, lui, il grande Draco Lucius Malfoy, aveva paura.
Paura di cosa?
Di tutto ciò che sarebbe successo da li a breve.
Perchè, infondo, lo sapeva: sarebbe stato marchiato, anche se non voleva.
Questo era scritto nel suo destino e in quel momento avrebbe tanto voluto poterlo cambiare.
Avrebbe tanto voluto aver un destino diverso o essere lui un'altra persona.
Avrebbe preferito cento volte di più non essere costretto a dire 'Si' ma poter dire 'No' una volta nella sua vita.
Ma non un No detto al vento.
Un No detto a suo padre.
Ma non ne aveva il coraggio e mai lo avrebbe avuto.
La sua vita era stata programmata da altre persone fin dal suo primo secondo di vita.
Dalla sua nascita era stato costretto a fare ciò che i genitori, ma soprattutto il grande Lucius Malfoy, decidevano per lui.
Senza mai ribellarsi.
Senza mai fare niente per poter cambiare lo svolgersi degli eventi.
E ora si ritrovava da solo, nonostante non lo fosse sul serio, con le mani legate a combattere contro dei mulini a vento.

Un rumore lo fece destare dai suoi pensieri e un forte di odore di vaniglia e papaia investì le sue narici.
Non si voltò, sapeva già chi era.
'' Non pensavo di trovarti qui, Malfoy'' la sua voce cristallina gli arrivò alle orecchie e lui ghignò.
'' Mi stavi cercando, Lightwood?'' senza voltarsi aspettò che la ragazza lo affiancasse e quel gesto non tardò ad arrivare.
'' Io? Solo nei tuoi sogni. I tuoi amici Serpeverde o maglio, quel carlino della Parkison? Si'' Draco si sorprese nel tono normale che Scarlett aveva assunto nel parlare con lui.
Non succedeva mai.
Normalmente nella sua voce c'era quel pizzico di disprezzo e di superiorità che si notava bene anche se la si guardava negli occhi.
Ora, invece, la sua voce era tranquilla e priva di note negative.
La guardò di sottecchi e la studiò lentamente, cercando di non farsi scoprire.
I capelli rossi erano legati in una treccia di lato e gli occhi erano contornati da una lieve linea di matita nera che li rendeva ancora più belli.
La divisa dei Grifondoro fasciava il suo corpo perfetto e la postura nobile e lo sguardo fiero completavano il quadretto di una delle ragazze, se non la ragazza, più bella di tutta Hogwarts.
'' Perchè mi stai fissando?'' Scarlett si voltò verso di lui incrociando il suo sguardo.
Il cuore perse un battito per poi iniziare a battere sempre più forte a mano a mano che Draco le si avvicinava.
'' Mi sono sempre chiesto come sia possibile che tu, Scarlett Lightwood, nobile purosangue, sia potuta finire in Grifondoro.'' il ragazzo lo disse con un sussurro ad un millimetro dal suo viso, dardeggiando gli occhi tra quelli della ragazza e le sue perfette labbra carnose.
'' Ti dirò una cosa che non ho detto neanche ai miei amici, Draco. Quando il capello decideva dove mandarmi, era indeciso fra Serpeverde e Grifondoro. A quanto pare, sono più coraggiosa che astuta ma, d'altronde 
E' forse Grifondoro la vostra via,
culla dei coraggiosi di cuore:
audacia, fegato, cavalleria
fan di quel luogo uno splendore'' recitò le doti della sua casa con un tono di voce lento e delicato.
'' O forse a Serpeverde, ragazzi miei,
voi troverete gli amici migliori
quei tipi astuti e affatto babbei
che qui raggiungono fini ed onori!"  la Serpe recitò la parte della filastrocca del Cappello Parlante riguardante la sua casa. ''Sai, Scarlett, credo che saresti stata bene tra le Serpi'' mormorò prima di avventarsi sulle labbra della ragazza in un tenero bacio che lasciò spiazzati entrambi.
La risposta della ragazza non tardò ad arrivare e schiuse le labbra in modo da poter approfondire quel contatto portando le sue braccia dietro il collo di lui e infilando le mani nei setosi fili d'oro che erano i suoi capelli.
 
Entrambi si accorsero che in quel bacio, in quel semplice contatto fra le loro mani, intrecciate insieme, in quelle semplici carezze che Draco faceva a Scarlett, c'era qualcosa che li tranquillizzò.
Tutto il dolore per la perdita dei suoi cari, tutta la frustione, in quel semplice bacio, si era placata, abbandonando la sua mente per qualche minuto, secondo o ora.
D'altro canto, il ragazzo, baciandola, si dimenticò di cosa sarebbe successo in quell'estate e la paura che attanagliava il suo cuore come una morsa, ora era scomparsa.
Ma infondo è così, gli opposti si attraggono, si cercano e si trovano, completandosi avvicenda.
E questo i ragazzi lo sapevano, lo sapevano benissimo, ma non ci persero tempo, troppo presi l'uno dall'altro in quei semplici baci dati in quell'oscuro pomeriggio di metà Aprile, seduti su quel freddo pavimento in marmo della Torre di Astronomia, l'uno fra le braccia dell'altro.
 






 
*Spazio Me*
TAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAADAN!
BUON NATALE, BUONA ANNO E BUONA BEFANA!
Spero che voi vi siate divertite in queste due settimane di vacanze e purtroppo domani si torna a scuola, che palle.
O tentato, in questi giorni, di fare come Hermione e di studiare ma il mio cervello di è rifiutato perciò ho finito solo ieri di fare i compiti.
Detto questo, passiamo al capitolo.
Finalmente è successo qualcosa fra Scarlett e Draco!
Devo essere sincera, non sapevo quanto tirarla per le lunghe questa storia ma andiamo, quante di voi non volevano almeno un bacietto tra questi due?
Io si!

Ringrazio tantissimo Krucci, buon anima, che ha recensito lo scorso capitolo e naturalmente ringrazio le 10 persone che seguono la mia storia, le 6 che l'hanno messa fra le preferite e colei che l'ha messa fra le ricordate.
Ora vi saluto, ragazze belle e alla prossima,
baci
Erica xx
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P.s. Volevo informarvi che sto scrivendo un'altra storia sempre su Harry Potter e volevo sapere se valeva la pena pubblicarla, a voi farebbe piacere leggerla?
Scrivetemelo nei messaggi privati o come recensioni, è uguale.
Ora vado sul serio, ciaaaaaaaaaao
   
 
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