Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: Benve    06/01/2014    6 recensioni
In questa storia ho voluto utilizzare Niall Horan, sconvolgendo un po' la sua persona.
Avrà anche delle PARTI ROSSE, avverto!
Spero vi piaccia! Un bacio!
Dal testo:
Dov’era finita l’intelligenza? E la cortesia? E la dolcezza?
Genere: Erotico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A



[ ‘I found a friend or should I say foe,
said there's a few things you should know.
We don't want you to see,
we come and we go..
Here today, gone tomorrow.’ ]
-
The Fray
 
 
 
 
 
 

 
 
 
Louis
 
Mi svegliai con un mal di schiena assurdo e, una volta aperti gli occhi, capii che tutto intorno a me era scuro, soprattutto che quella non era la mia stanza. Mentre mi stropicciavo gli occhi fui distratto dal respiro di qualcuno che mi solleticava la spalla. Mi voltai e sorrisi a ciò che mi si presentò davanti. Nonostante nella stanza fosse buio pesto, avvertii completamente la bellezza della figura angelica che riposava indisturbata affianco a me, in un letto a una piazza. Carole respirava tranquilla, gli occhi chiusi e la bocca in una buffa smorfia.  Dovevo sgranchire la schiena, quindi cercai di dilungare le braccia, movimento che sembrò disturbare la ragazza, la quale con un versetto strano aprì di poco gli occhi. Appena mi vide sorrise dolcemente.
<< Hey.. >> sussurrai.
Questa mi sorrise ancora e si mosse sotto il piumone.
<< Lou.. Ma che ore sono..? >> sbadigliò. Spostai lo sguardo sul comodino, del mio cellulare non c’era traccia. Con una smorfia di dolore scivolai fuori dalle coperte e buttai l’occhio sull’orologio alla parete di fianco a noi.
<< Sono le quattro e ventisei del mattino. >> feci piano.
<< Oddio, abbiamo dormito così tanto? >> Carole sembrò svegliarsi del tutto.
<< Tranquilla, è un po’ che sono sveglio e non ho sentito alcun rumore.. i tuoi non dovrebbero esserci. >>
<< Oh, per fortuna. >> si portò una mano sulla fronte, poi continuò << Aspetta. Che ci facevi sveglio? >> rise divertita.
<< Mmh.. Ti guardavo. >> borbottai.
<< Ah, mi guardavi? >> mi scimmiottò, passandomi una mano tra i capelli scuri.
<< Sì, amore. Sei un bello spettacolo in qualsiasi momento. >> ammiccai.
<< Ma smettila. Piuttosto, tu non devi andartene? >> fece.
<< Andarmene? No! Io non ti lascio dormire da sola. Rimango e domani mattina andiamo a scuola insieme. >>
<< Ma- >>
<< Niente ‘ma’. >>
<< Ti spaccherai la schiena se rimarrai in questa posizione per altre quattro ore. >>
<< Non preoccuparti per me, io starò bene. Adesso dormi. >> gli lasciai un bacio sulle labbra, lei non obiettò e in pochi minuti riprese sonno. Cosa che non fu lo stesso per me.
La vita di Louis Tomlinson stava cambiando. In meglio? La domanda vera era un’altra. E se fosse stato solo un rito di passaggio? Impossibile, ormai ero sicuro di essere completamente cotto.
 
Zayn
 
Sorseggiando il mio caffè da asporto, tirai fuori dalla tasca del giubbotto le chiavi della macchina e una volta raggiunto il parcheggio aspettai Rebecca, che aveva portato suo padre all’ennesimo appuntamento di controllo dalla dottoressa Carls. Finalmente il lungo travaglio che era quella brutta malattia sembrava iniziare a dargli un po’ di tregua. Ero davvero felice, soprattutto perché mi sentivo finalmente utile per qualcuno. Rebecca e la sua famiglia erano diventati la mia seconda casa. Sì, quella che ti conforta, quella che ti accoglie quando tutto va a puttane. Quella che ti salva la vita.
Fui distratto dal ticchettio sul finestrino di fianco a me. Rebecca e il padre se ne stavano sotto la pioggia, un misero ombrello a ripararli. Sorrisi e mi allungai verso i sedili posteriori per cercare di aprire la portiera. Rebecca quindi fece sedere l’uomo e una volta sistemato si affrettò a prendere posto nel sedile di fianco al mio.
<< Santo cielo, sta piovendo veramente troppo! Odio questa stagione. Non ti è venuto in mente di prendere un ombrello con un tempo come questo?! >> mi rimproverò la mia ragazza, cercando di togliere le goccioline di acqua rimaste sul suo cappotto rosso scuro.
<< Quando sono partito non pioveva. >> sbuffai senza dare troppa importanza al mio umore, poi mi voltai leggermente e sorrisi calorosamente al padre.
<< Allora? Com’è andata oggi? >> chiesi quindi.
L’uomo alzò le sopracciglia e rispose senza troppa enfasi. Anzi, in quel momento la sua espressione non mi stava ricordando per niente quella ‘casa’ a cui stavo pensando pochi attimi prima del loro arrivo.
<< Come vuoi che sia andata, Zayn? La dottoressa scrive le ricette e io vado in farmacia, sempre la stessa storia. Quando hai un cancro è così. >> sorrise debolmente.
Quando rispondeva in quel modo non sapevo mai cosa dire. Fortunatamente quella volta fu Rebecca a salvarmi dall’imbarazzo.
<< Mamma mi ha appena inviato un sms. Ha fatto la spesa e ha detto che si occuperà domani mattina dei farmaci. Ti aspetta a casa. >> sorrise quindi al padre.
A quelle parole io accesi il motore e, con quel tempaccio come cornice, guidai verso la loro dimora.
Aveva miracolosamente smesso di piovere quando, sotto lo sguardo vigile di Rebecca, suo padre stava rientrando in casa.
<< Finalmente ti ho tutta per me. Dove ti porto, amore mio? >> ammiccai facendola ridere.
<< Centro commerciale? Almeno ci lasciamo il brutto tempo alle spalle. >> soffiò, sorridendomi stanca.
Obbedii e sfrecciammo verso la destinazione scelta.
Stavamo camminando verso l’entrata del centro commerciale quando Rebecca iniziò a blaterare qualcosa. Era irritata perché la pioggia le aveva rovinato i capelli, sorrisi.
Fu un attimo e mi bloccai istintivamente.
Ciò che vidi mi pizzicò come il morso di un ragno, qualcosa attirò la mia attenzione più di quanto riuscisse a farlo la mia stessa ragazza: nel parcheggio dell’immenso edificio, a distanza di poco più di sette metri, quando mi sembrò passata un’eternità da quella sera, vidi Harry Styles. La reazione di Rebecca fu simile alla mia, anche se subito dopo sospirò cercando i miei occhi.
<< Zayn, amore. >> mi richiamò. Io mi voltai vacuo verso di lei e imitai il suo sospirare.
<< Che ci fa con quella? >> feci.
<< Escono da un po’ di tempo, Francesca mi ha detto che l’altro giorno ha sentito quella pettegola di Bianca parlottare con le sue amiche, erano da Starbucks. >> mi spiego la mia ragazza.
Silenzio. Con la mano la incitai a continuare, mente con i miei occhi profondi la scrutavo interessato.
<< A quanto pare stanno insieme. Non so se la cosa è già ufficiale, ma a sentire le sue parole sembra una cosa abbastanza seria. >> spiegò.
<< Wow. >> soffiai. Rebecca fece spallucce.
<< Se sono felici, buon per loro. Sarà la volta buona che Harry mette la testa apposto. No? >>
<< Mmh.. >> alzai gli occhi al cielo, poi << Lo spero davvero per lui. >> conclusi.
Le presi la mano e ci avviammo verso l’entrata.
Avevamo sentito molto parlare di quella ragazza, Danielle, Rebecca mi aveva detto che si era inserita senza problemi nel gruppetto di ragazze capeggiato dalla biondissima Bianca.
<< Zayn, entro un attimo da TopShop, ho visto una camicetta che mi piace un sacco. Faccio velocissimo. >> mi fece gli occhioni dolci Rebecca. Sbuffai.
<< Io ti aspetto qui! Col cavolo che mi subisco tutte le occhiatacce che vi rifilate voi donne mentre vi contendete i capi. >> risi dandole un veloce bacio sulle labbra.
Ci avrebbe messo un’eternità. Quando Rebecca entrava in un negozio era capace di farti aspettare ore ed ore fuori come un cane. Sorrisi sovrappensiero e mi accesi una sigaretta. Aspirai forte e la sensazione che mi arrivò ai polmoni portò a galla tutti i miei pensieri. Bingo.
 
<< No ma dico, ti ha dato di volta il cervello? >>
<< Buongiorno anche a te, caro Zayn. No, è tutto regolare. Perché me lo chiedi? >>
<< Harry, mi stai prendendo per il culo? Se Liam fosse stato presente ti avrebbe spaccato la faccia. Che diavolo ci fai con quella?! >>
<< Wo wo wo, con calma bello. Quante domande! Denise mi piace, ci sa fare a letto. Scusa tanto, cosa c’entra adesso Liam? >>

<< Si chiama Danielle, non Denise. Liam è interessato a lei da quando è arrivata. Harry.. lo sappiamo tutti che Liam non si arrabbia mai, ma quando lo fa.. lo fa sul serio. >>
<< Oh, scusate tanto se sono più interessante di quel mollusco.. e poi lui esce con mia sorella. Si può sapere che cazzo volete tutti dalla mia vita?! Adesso non posso neanche fare del buon sesso?! Chi sei tu per dirmi come mi devo o non mi devo comportare?! Io faccio quello che cazzo mi pare. Va bene? >>
<< Scusa? Harry, guardati. Sei uno straccio, non vuoi che i tuoi amici ti aiutano e ti rifugi nel piacere sessuale, pensi di arrivare lontano? Non è così che farai entrare di nuovo Francesca nelle tue grazie! >>
<< Tu parli tanto, ma poi non venire a piangere da me quando la tua bella fidanzatina ti farà cornuto! >>
 
Erano passati cinque o forse venti minuti dalla mia prima sigaretta, tanto che sentii il bisogno di accendermene subito un’altra, quando qualcuno mi si affiancò e infilò le mani nelle tasche dei jeans che con la coda dell’occhio mi parvero scuri, pronunciando a bassa voce il mio nome. Mi voltai di scatto e non risposi. Si trattava di Harry. Sbattei le palpebre.
<< Zayn. >> ripeté una seconda volta.
<< Ciao Harry. >> feci mettendo in bocca la sigaretta. Ero indaffarato a cercare l’accendino nella tasca del cappotto, un pretesto per non guardare il mio interlocutore, quando il ragazzo dagli occhi verdi mi passò il suo, sorridendomi. Fui costretto a guardare quelle splendide ma ingannevoli iridi. Sorrisi anche io.
<< Come.. Come stai? Ti vedo bene, voglio dire, sei in compagnia. >> ammiccai facendo riferimento a Danielle dentro al negozio in attesa alla cassa, poco distante da Rebecca.
<< Già. Le cose vanno bene. E a te? Ho intravisto Rebecca, spero sia tutto apposto. >> chiese Harry, curioso.
<< Sì, va tutto meravigliosamente. Abbiamo deciso di scappare dalla pioggia. >> sdrammatizzai.
<< Ottima scelta! E poi le ragazze sono sempre contente quando si parla di shopping. >> rise. Era da molto, troppo tempo che non lo sentivo ridere in quel modo.
<< Infatti. >> sorrisi sincero.
Le parole che mi aveva detto tempo prima, erano ancora dentro al mio cuore, risiedevano nella mia mente e non intendevano mollare la presa, non volevano proprio lasciarmi. Ma dentro di me, nel profondo.. beh, io Harry Styles lo avevo già perdonato.
 
Harry
 
Buttai il mozzicone per terra, battendo poi il mio pugno contro quello di Zayn. Constatare che infondo qualcuno che non mi odiava c’era rimasto mi sollevò una parte del macigno che avevo sulle spalle da quattro mesi a quella parte, quella vita così vicina ma allo stesso tempo così lontana.. ma che avrebbe fatto parte di me per sempre.
Quando le nostre ragazze uscirono dal negozio potemmo fare le presentazioni ufficiali, così che, almeno, Danielle potesse essere vista sotto una luce diversa, rispetto a come veniva giudicata da tutti, senza neanche averla mai conosciuta.
Danielle era una pettegola, adorava parlar male delle sue coetanee, ecco forse qual’era il motivo che la aveva spinta a fare comunella con Bianca.. però io l’avevo vista sotto una luce diversa. Ammettendo che quando la conobbi non ero in belle condizioni e che dovevo dimenticare ciò che avevo fatto, ammettendo anche che l’unico mio desiderio era il sesso, ero entrato nei meandri della sua persona, era maturata in me una curiosità inspiegabile. Finalmente avevo voglia di conoscere persone nuove. Con Danielle era diverso, io ero diverso.
Non mi pentii un solo istante del mio amore provato nei confronti di Francesca, avevo tutto ben stampato in mente, non potevo, non volevo dimenticare. Le follie d’amore fatte per lei, i pugni incassati per farle capire che a lei ci tenevo sul serio. Non avrei mai dimenticato niente di tutto ciò e Danielle questo lo sapeva. Il fatto è che Danielle mi aveva preso per mano, aveva capito la mia situazione e mi aveva incoraggiato. Adesso avevo imparato di nuovo a camminare con le mie gambe, finalmente qualcosa di nuovo in me si era riacceso. Avevo di nuovo voglia di vivere, grazie a una nuova persona, volevo viverla. Danielle mi dava sbocchi nuovi, sentivo che di lei potevo fidarmi. Fu proprio per quello che ben presto eravamo diventati una coppia. Fresca, unita e felice.
Anche Rebecca sembrava capire il mio stato d’animo e presto lo avrebbero fatto anche le due persone che avevo ferito più di tutti. Dovevo riuscire a districare quel grande groviglio che era diventata la mia vita, adesso ero forte. Ora potevo finalmente riuscirci.
 
Francesca
 
<< E’ perfetto! Grazie mille, sì, va benissimo così. Grazie, arrivederci! >> chiusi la chiamata che avevo intrapreso circa quindici minuti prima con un amico di mio padre e il mio sorriso andava da un orecchio all’altro.
<< Allora? Forza, voglio sapere! >> Niall, che era davanti a me, non era stato paziente neanche di qualche minuto d’attesa, tanto che aveva abbandonato il soffice piumone del suo letto per raggiungere me che ero seduta poco distante da lui sulla scrivania, le gambe lasciate a penzolare.
<< Dio mio, tu e l’attesa non andate d’accordo per niente, eh, Horan? >> risi, torturando il mio ragazzo.
<< Se non mi rispondi sarò costretto ad usare questo letto contro la tua volontà. >> soffocò una risata. Brutto pervertito.
<< Va bene, va bene! I biglietti dell’aereo sono prenotati e l’unica cosa che dobbiamo prenotare ancora è la coincidenza dell’autobus che ci poterà dall’aeroporto a Mullingar. >>
Ops. Avevo forse dimenticato di dire che il migliore amico di mio padre era un pezzo grosso della Ryanair? Ci aveva prenotato tutto lui assicurandoci che non ci sarebbero stati intoppi, avevamo i due posti migliori di tutto il volo e avevamo avuto per giunta anche un bello sconto. Cosa potevo volere di più dalla vita?
<< Mitico! Vieni qua, aaaah, quanto ti amo! >> balzò Niall verso di me. Io lo accolsi senza problemi, divaricando leggermente le gambe per farlo aderire di più a me.
<< Ti amo, biondo. >> sussurrai avvolgendolo con le mie braccia e baciandolo con dolcezza.
La data di partenza era fissata per due settimane dopo. Non ci restava che aspettare. Niall forse ce l’avrebbe fatta, io no. Era la prima volta che viaggiavo da sola, insieme al mio ragazzo, e la paura che sentivo dentro era probabilmente adrenalina che mi consumava. Il mio fidanzato mi sorrise e io non potetti non fare lo stesso.
Niall mi stava facendo il solletico nell’intento di alzare un lembo della mia camicetta, proprio nel momento in cui il mio cellulare gracchiò, nella tasca posteriore dei miei jeans.
<< Mmmh, che palle! Quel telefono lo do in pasto ai piranha prima o poi! E’ possibile che debba sempre disturbarci nei nostri momenti? >> sbuffò Niall, passandosi una mano tra i capelli e mollandomi. Io risi.
<< Ma finiscila! Se fosse per te non usciremmo mai di casa. >> Gli feci la linguaccia, mentre prendendo l’apparecchio mi accinsi a scoprire la causa dell’interruzione.
<< E’ un messaggio di Carole. >> feci seria, gli occhi puntati sullo schermo.
<< Non mi piace quel tono. Che dice? >> lui arricciò le labbra.
Detti una rapida lettura prima di guardare Niall, spaesata.
<< Dice che stasera dobbiamo andare a casa Styles. >> balbettai.
Niall si fece improvvisamente serio, prima di << Casa Styles? Spero che lei stia scherzando. E cosa dovremmo andarci a fare? Non faremo il bis della festicciola a base d’alcool come quella volta. >> borbottare scorbutico.
<< Rilassati. Niente alcool. Dice che Harry vuole parlare. >> spiegai, gesticolando.
<< Parlare? No. Noi non ci andremo. Toglitelo dalla testa. >> fece puntiglioso.
<< Niall.. >> mi cadevano le braccia. Possibile?
<< Niente ‘Niall’. Non merita di essere ascoltato. >> Possibile che fosse così caparbio? O forse ero io.. Maledetta curiosità. Feci una smorfia.
<< Carole scrive che ci saremo tutti. >> conclusi.
<< Tutti? Oh. >> ammutolì.
<< Non vedo particolari accorgimenti, io penso che dovremmo andare a sentire cosa ha da dirci. Se ci disturberà qualcosa possiamo sempre alzarci e andarcene, tornarcene alle nostre vite. Dimenticarlo una volta per tutte. >> mi morsi il labbro superiore.
Niall sospirò fortemente, poi parlò ancora.
<< E va bene. Ma ti starò addosso. >> ringhiò.
Mi limitai ad annuire, poi sbuffai. Ero preoccupata. Che cosa voleva ancora Harry da tutti noi? Cosa voleva ancora da me? Per fortuna erano già le diciannove. Avremmo mangiato qualcosa take away e poi saremmo andati. Destinazione? Casa Styles.
 
 
 
 
 





















 
 
CIAAAAAAAO DOLCETTI!
NO! NON E’ UN MIRAGGIO! SONO PROPRIO IO, FRANCESCA! Ok, vi chiedo perdono, è un mese che non aggiorno! Ma ho una giustificazione: Ragazze, io non so se vi è mai capitata una cosa simile, ma scrivere questo capitolo è stata una delle sudate più grandi della mia vita. E' stato incredibile! Era ricapitato in questa fan fiction che io mi trovassi in difficoltà nello scrivere dei passaggi, o addirittura parti intere. Ma non è mai stato difficile come questo benedetto capitolo quarantatre. Seriamente, sono contenta di esserne uscita viva! Ahahah :D
Dopo aver corretto, e corretto, e corretto e ancora ricorretto.. ho cancellato tutto e ho ricominciato a scriverlo da capo. Direi che alla fine, nel complesso, forse non mi dispiace neanche tanto come è venuto fuori. Come avete visto, il protagonista di questa storia, anche se ci sono tanti personaggi che parlano, è indubbiamente Harry. Il nostro dolce e sfascia-relazioni preferito.. The one and only! A me è mancato, e a voi? Credo che si meriti un capitolo intero. E voi? Che ne pensate della situazione? E di Louis? E di Danielle? E di Zayn?
Vi ho lasciate in sospeso con la serata a casa Styles, che sarà senza dubbio molto importante! ;)
Spero davvero di non avervi annoiate troppo con questo mio poema ma credo fosse necessario. ORA, SPERO CHE SIATE ANCORA LI’, SPERO CHE NON MI ABBIATE ABBANDONATA.. Perché io senza di voi non esisto! Questa storia senza di voi non esiste.
RECENSITE, SE CI SIETE BATTETE UN COLPO SULLA TASTIERA! <3
Ps: Come è andato l'ultimo giorno dell'anno? Spero bene! Io lo ho passato a Firenze, c'era Max Pezzali *__* E questo 2014 come lo vedete? Io mi sto cagando sotto, questo è l'anno dei miei esami di maturità!! >.<''
P.ps: Aaaah, quasi dimenticavo, HO IL FOGLIO ROSA!! IL PROSSIMO PASSO? PATENTE!! <3 <3
Vi aspetto, mi raccomando! Xx
AUGURI BEFANEEEE :D Un bacione grande, sempre vostra,
Francesca! Xoxo
  
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Benve