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Autore: Tsuki_94    28/05/2008    1 recensioni
questa ff è il sequel di "amori impossibili che divengono realtà"!! Per chi ha già letto l'altra ho pensato di provare ad immaginare i figli dei nostri ninja preferiti alle prese con i problemi che hanno assillato anche i loro genitori! leggere e commentareeeeeeeeeeeeee!!!!!!!!!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sabaku no Gaara , Altri, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Caspita

Caspita, non mi aspettavo già una recensione e tre persone che inserivano tra i preferiti!!! farò carriera con le ff di naruto!!! XDXD!! (Bè, adesso non montarti troppo la testa, ok? ndNaruto)(e lasciami sognare un po'! ndMe). Bè, qui c'è il secondo cappy, ma prima rispondo alla recensione (tanto ce n'è solo una... ndMe)(ahah, nessuno ti vuole!!! ndNaruto)(ti elimino dalla storia se non la finisci! ndMe)(Nono, il mio papà mi serve! quando l'ho usato fanne ciò che vuoi! ndNobu)(ok, piccolo! ndMe)(Noooooooooooooooo!!!! TT____TT tradito da mio figlio... ndNaruto).

stezietta: oh, che bello!!! ti è piaciuta davvero l'altra mia ficcy, eh? bene, bene... allora questa ti piacerà sicuramente!!! comunque sì, Kaori è la figlia di Neji, assieme a Saburo. E per chiarirti le idee ti dico che Nobu e Reiko sono di Naruto e Hinata (quindi sono più o meno imparentati con Kaori e Saburo, perché Neji è il cugino di Hinata) e Hitoshi è il figlio di Shikamaru e Temari( quindi cugino di Keisuke). Keisuke dovresti aver capito chi è... la storia si incentrerà molto su di lui... ihihihih +____+ (Cosa vuoi farmi??? ndKeisuke)(niente, tranquillo! ndMe)(ehi, guarda che io e gli altri abbiamo solo 13 anni, non inventarti cose strane! ndKeisuke)(tranquillo... ci penso io... ndMe *me parla con tono inquietante*)(ehmmm... va b-bene... O__o ndKeisuke *intimorito*)

e ringrazio anche chi ha aggiunto tra i preferiti: targul (che già aveva messo la prima), stezietta (anche lei aveva già letto la prima) e una nuova arrivata: gia_93. Spero che vi piaccia!!!! e spargete la voce anche su questa!!!

 

Cap. 2: Bacio innocente

Keisuke ormai doveva andare a quell'invito a pranzo. Da quando Kaori lo invitava a pranzo??? Insomma, lei era sempre stata troppo occupata per potersi curare di Keisuke e ora invece faceva il tifo per lui sbracciandosi e gridando.

"Non capirò mai che passa per la testa alle ragazze..." pensò il giovane rossino mentre si dirigeva in mensa, dopo una faticosa lezione del maestro Kiba.

Fu raggiunto Nobu e gli altri.

"Ehi, amico!! Hai fatto faville oggi! Hai vinto le merende e anche l'ammirazione di una bella ragazza (che purtroppo è mia parente, uffa...)!" disse Nobu.

"Non era mia intenzione attirare l'attenzione... volevo solo vincere..." si giustificò Keisuke.

"Dai, non fare il timido!" continuò Nobu sedendosi in un tavolo. Gli altri lo imitarono ma Keisuke andò tranquillamente da un altra parte.

"Ehi, dove vai?" chiese Hitoshi.

"Da Kaori. Mi ha invitato a pranzare insieme" disse semplicemente Keisuke.

"E bravo Kei! Ti sei già fatto la ragazza!" rise Nobu.

"Teniamo presente che la ragazza in questione è mia sorella..." ricordò Saburo.

"Tranquillo, è in buone mani...!" lo rassicurò Nobu, continuando a ridere.

Keisuke si allontanò dagli amici e cercò con lo sguardo la ragazza bruna. Finalmente la trovò ad un tavolo isolato, sola soletta, a fissare il suo pasto.

"Ciao..."

"Keisuke!!!" Kaori sussultò per la sorpresa. "Pensavo non saresti venuto... che avessi cambiato idea... -////-"

"Bè, sono qui, no? Ora mangiamo? Sono molto affamato dopo la lezione del maestro Kiba" chiese Keisuke.

"Certo! Mangiamo!" acconsentì Kaori.

Keisuke notò che si muoveva a scatti e che era impacciata... . Non capiva proprio il motivo di quell'imbarazzo... . Kaori era sempre più rossa e agitata e tra i due ragazzi c'era un silenzio di tomba.

"Cosa dico? Cosa dico?? Cosa dico???" pensava freneticamente Kaori.

Keisuke intanto si guardava intorno. Che razza di Accademia... Oltre ai suoi amici non conosceva nessuno... si annoiava... voleva tornare al villaggio della Sabbia, rivedere lo zio Kankuro e sua cugina Miyu... voleva semplicemente rivedere i genitori... . Ma perché suo padre era il kazekage?... non c'era quasi mai, Keisuke si sentiva trascurato... Per fortuna c'era la sua mamma... quanto le mancava anche lei... i suoi capelli rosa, gli occhi verdi in cui poteva specchiarsi, il sorriso materno... . E poi il paesaggio del suo villaggio... sconfinate distese di sabbia o campi verdi coltivati. Un universo lontano ora... .

"Keisuke, ti va se..."

La voce di Kaori lo fece tornare alla realtà, la realtà dell'Accademia.

"Ti va se... oggi torniamo... a casa insieme?"

Kaori era rossa in viso e teneva lo sguardo fisso sul cibo, non osava alzarlo per timore di incontrare quello di Keisuke. Lui invece era calmo e continuava a non comprendere il motivo di tanta agitazione.

"Bè... se proprio ti va..." disse lui.

"Oh, dici sul serio?"

"S-sì... insomma... fai tu... per me è uguale..."

"Ok! Allora, ti aspetterò fuori da scuola!"

"D'accordo".

Kaori riprese a mangiare, stavolta con più calma e rilassatezza. Aveva raggiunto un obbiettivo importante. Prima che suonasse la campana delle lezioni del pomeriggio, Kaori corse da Reiko a raccontarle tutto.

"Allora, com'è andata?" chiese Reiko.

"Bè... inizialmente ero così imbarazzata che non spiccicavo parola... ma poi sono riuscita ad invitarlo a tornare a casa insieme!!!"

"Fantastico!!! Sono contenta per te!" esultò Reiko. "E poi, cosa farai?"

"Non lo so ancora... Sai, era un po' sulle sue mentre io non sapevo cosa dire... insomma... era... assente.. con la testa da un'altra parte... aveva lo sguardo perso..."

"Non ti preoccupare Kaori... succede spesso... ti spiego un'altra volta, ora devo scappare a lezione che sta per arrivare il maestro Choji!" disse poi Reiko sentendo la campanella.

"Sì, vai! Ci vediamo domani, oggi sono impegnata!" scherzò Kaori.

"Oh, lo so! E cerca di fare bella figura, mi raccomando!!!" rispose Reiko con un occhiolino, segno che era davvero figlia di Naruto Uzumaki.

 

In classe Keisuke ripensava al pranzo di quella mattina. Ma lo 'aiutarono' a pensarci anche Nobu e gli altri amici che subito gli si accalcarono intorno.

"Allora, che vi siete detti?" chiese Hitoshi.

"Teneri, i piccioncini!" lo punzecchiò Nobu.

"Non è successo niente di che... per quasi tutto il tempo siamo stati zitti..." raccontò Keisuke.

"E poi? So che è successo qualcosa! Non è da mia sorella lasciare le cose a metà..." disse Saburo.

"Bè... mi ha invitato a tornare a casa insieme, tutto qui..."

Nobu saltò, non si capì se per gioia per il suo amico o se per la sorpresa nel sentire quelle parole. Poi cominciò a canticchiare e ad andare qua e là.

"Bene... e così hai una specie di appuntamento... bravo cuginetto!" si congratulò Hitoshi.

Dietro c'era Nobu che continuava a cantare.

"Tra rose e fior nasce l'amor, Kaori e Kei si vanno a sposar! Partono in due..."

"Nobu, taci!!!" lo riprese Hitoshi, tappandogli la bocca con una pallina di carta. Ma Nobu continuava a canticchiare il motivetto anche così.

"Non pensate male ragazzi... non ho alcuna intenzione di avere storie serie... insomma... sarebbe anche la mia prima storia... vorrei un po' di tempo... e poi, non so come comportarmi... questa roba non fa per me..." disse Keisuke.

"Tranquillo, ti viene naturale! Sta a vedere!" disse Nobu, dopo essersi tolto la pallina dalla bocca. Fermò una ragazza dai capelli biondo ramato.

"Ehi, Shizuka! Usciresti con me?"

Per tutta risposta ricevette uno schiaffo sulla guancia, con tanto di cinquina.

"Vedi? E' facile... le ragazze già impazziscono per me..."

"Oh, si vede..." commentò sarcastico Hitoshi.

"Comunque non succederà niente... è più piccola di me!"

"Solo di un anno, non c'è tanta differenza..." fece notare Saburo.

"Sì, ma... lei non mi ha mai calcolato, perché ora sì?"

"C'est l'amour, mon ami!" disse con enfasi Nobu, sfoggiando il suo accento disastroso di francese.

"Io non so cosa sia e non voglio neanche saperlo..." disse Keisuke, spingendo lontano Nobu con sguardo schifato. Ormai Nobu si era calato nella parte del galantuomo conquistatore... .

"Bè, tu torna a casa con lei, a me sta bene. Ma se le torci un capello te la vedrai con me!" disse Saburo, fissando negli occhi Keisuke.

"Stai tranquillo, non succederà niente..." disse Keisuke con noncuranza.

"Si vede che conosci poco mia sorella..." commentò Saburo, chiudendo il discorso.

 

Keisuke era tormentato dalle parole degli amici. Lui non sapeva davvero cos'era l'amore. Per quello che aveva capito, non era certo una roba che si mangiava, anche se a volte lo si trasmetteva, aveva sentito, con del cioccolato. E inoltre aveva sentito strappi di discorsi tra delle ragazze, tutte tristi perché nessuna era guardata dal ragazzo che le piaceva oppure era stata appena lasciata oppure era stata tradita. Insomma, un casino troppo difficile perché Keisuke potesse capirlo. Era un affare troppo complicato... e non voleva entrare in quella spirale di matti che si strappavano quasi i capelli appena vedevano la persona a cui erano interessati. Era un cuore 'solitario' e stava benissimo così. Ma a Kaori ormai aveva detto di sì e lui non se la sentiva di rimangiarsi la parola. Suonò la campanella. La scuola finiva. Keisuke tirò su la cartella.

"Ehi, amico, ci vediamo a casa, ok?" lo salutò Nobu.

"Sì, va bene, non farò tardi..."

Già, casa sua... era lì che ora abitava... a casa di Nobu e Reiko. Loro padre doveva un favore alla madre di Keisuke, così si era deciso che Keisuke si sarebbe stabilito lì. Era stato sistemato nella camera di Nobu, assieme all'amico e prima di dormire, ogni notte, si mettevano a chiacchierare e Nobu chiedeva spesso a Keisuke di raccontargli com'era il villaggio della Sabbia. Keisuke in quei momenti si perdeva nei ricordi. Diceva a Nobu ogni minimo particolare e l'amico restava affascinato da quei racconti. Ma ora era meglio sbrigarsi, Kaori lo stava aspettando fuori.

 

"Tornerò a casa con lui... sono così emozionata!!! ^////^ " pensava Kaori. "E' strano come prima non lo avevo mai notato e ora pendo dalle sue labbra... già le sue labbra... Ma che mi passa per la testa???" disse ritornando in sé.

In quel momento arrivò un ragazzo coi capelli rossi e gli occhi verdi verso di lei.

"Vogliamo andare?" chiese pacato.

"Ciao K-Keisuke... Sì, andiamo..."

I due camminarono fianco a fianco. Kaori teneva la cartella davanti, Keisuke aveva le braccia alla testa e in bocca un lungo filo d'erba, che lo rendeva, agli occhi di Kaori, molto 'maturo' e 'misterioso'. Non si parlarono molto, ma Kaori sentiva che non c'era bisogno di parole. A lei bastava essere in sua compagnia. Keisuke, invece, pensava a tutt'altro: si stava programmando cosa fare quella sere, se giocare coi videogiochi oppure guardare un film assieme a Nobu. Purtroppo avrebbero dovuto coinvolgere anche Reiko, che altrimenti faceva rapporto al padre.

Arrivarono davanti a casa Hyuuga, dove abitavano Kaori e Saburo.

"Bè... ci siamo. Abito qui... -///- "

Keisuke si fermò ad osservare la casa. Era molto grande, anche se era niente in confronto a quella che aveva lui al villaggio della Sabbia. Ma dopotutto era figlio del kazekage... . Kaori avanzò verso di lui.

"Bè, mi ha fatto piacere tornare con te... ci vediamo domani..." e poi fece una cosa che colse Keisuke di sorpresa.

Le sue labbra si avvicinarono a quelle del ragazzo in un leggero bacio. Per un attimo Keisuke si sentì perso, l'attimo dopo chiuse gli occhi godendosi quel piccolo piacere che all'improvviso provava e l'attimo dopo ancora fu tutto finito. Kaori si staccò e corse in casa, rossa in viso, lasciando Keisuke sorpreso e sconcertato. Cosa gli era successo? Non capiva quello che si era sentito dentro quando aveva avuto quel contatto... sapeva solo che era stato dolce e tenero... roba che non conosceva. Si voltò e, con un'ultima occhiata a casa Hyuuga, si diresse a casa di Nobu, con la mente svuotata.

 

"Ehi, Keisuke!! Sei tornato! Hinata oggi a preparato dell'ottimo ramen! Sei dei nostri, vero?" chiese Naruto.

"S-sì, signor Uzumaki. arrivo tra poco, ora vado in camera".

"Va bene, ma tu smettila di chiamarmi 'signore', chiamami Naruto. Sono ancora giovane, sai?!"

"Va bene, Naruto".

Keisuke salì e posò la cartella. Si sdraiò sul suo letto: era ancora scosso da quello che era appena accaduto. Cosa stava succedendo? Non si sentiva sicuro come prima, si sentiva scombussolato interiormente. Che diavolo stava succedendo?...

 

  
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