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Autore: Broken_Wings    07/01/2014    1 recensioni
Emma e Kozue, due diciannovenni apparentemente normali ma con uno strano passato, si ritrovano ad una "Fiera Otaku", come la chiama Emma, (Romics come intendiamo noi ahah) e qui incontrano due individui che cambieranno radicalmente la loro vita, il loro futuro (come ogni storia, d'altronde). Si ritrovano protagoniste di situazioni divertenti, imbarazzanti, intrise di passione, pericolose e particolarmente movimentate. Ma non sono le sole a dover compiere un'importante missione: altre come loro sono state scelte e.. non vi tocca che leggere! ATTENZIONE: Le situazioni descritte potrebbero risultare dannose per la salute del lettore perché partorite da menti contorte. Buona lettura.
Genere: Avventura, Azione, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Andromeda Shun, Cygnus Hyoga, Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: Nonsense, OOC | Avvertimenti: nessuno
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-No dai, non c’è bisogno che vi prendiate tutto questo disturbo, possiamo tranquillamente..-
-Dormire sotto il ponte?!? Non ci pensare neanche Emma! Voi rimarrete da noi fin quando non riuscirete a trovare un’altra sistemazione, intesi?-
Crystal stava discutendo da circa venti minuti con Emma che non ne voleva sentire di rimanere da loro. Io, come potete immaginare, ero entusiasta e sotto sotto ero felice che la casa fosse andata a fuoco. Mentre quei due discutevano animatamente come una coppietta avente il ciclo da tre settimane, io e Shun come due spettatori assistevamo alla scena divertiti e abbracciati sul divano a penisola. Era incredibile quanto fossimo attaccati, nonostante ci conoscessimo da poco tempo. Ogni volta che mi abbracciava sentivo i calore del suo corpo e, come l’amico, aveva dei pettorali che mi facevano rabbrividire. I miei contorti pensieri vennero interrotti da Emma
-Eh va bene!-  fu l’esito e all’udire tutti quelle parole, ci rasserenammo.
Per cena ci prendemmo una bella pizza e, stranamente, riuscimmo quella sera a parlare decentemente gli uni con gli altri, senza contare qualche intervallo nel quale Emma e Crystal battibeccavano.
-Certo che sembrate proprio una di quelle coppiette che dopo cinquant’anni di matrimonio non si sopporta più- ridacchiai attirando su di me l'occhiataccia della rovina-arrosti.
Terminata la cena decidemmo di vedere un film per passare la serata. Io proposi il mio amatissimo film, il ladro di catene e la donna assassina. Appena Shun lesse il titolo si illuminò: - Già il titolo mi eccita!-
- Ma davvero?- chiese Emma sconcertata
- Io avrei preferito il lago dei cigni- Esclamò il biondo girandosi verso Shun e me che lo guardavamo male.
- Sul serio? Anche io preferirei vedere quello che questa cag…- Emma si fermò, l’avevamo fulminata e quindi decise di non pronunciarsi. Rimanemmo per dieci minuti buoni discutendo su quale film vedere e allora Crystal sfidò Shun a morra cinese. Chi avesse vinto avrebbe scelto il film.
- Sasso!- esclamò il biondo
- Carta!-
- Umh! Non vale!-
- Va bè, un ultima volta e poi basta-
Era la quarta volta che Shun vinceva e Crystal chiedeva la rivincita.
- Forbici!-
- Sasso! Ah, vinto! Si guardano le catene! Ye! – Shun felice mi abbracciò e Emma, che aveva riposto tutte le sue speranze nel Pallone ce lo mandò a quel paese. Egli però in risposta la prese in braccio e la buttò sul divano suscitando le risate di tutti tranne quelle della ragazza. Sia io che Shun guardavamo il film completamente rapiti dalla sua trama ma poco dopo notammo che sia Crystal che Emma si erano addormentati l’uno affianco all’altra.
- Hey, perché non facciamo un bello scherzetto a Crystal?-
- Ma mi leggi nel pensiero?-
Tutti e due avevamo avuto la stessa identica idea, così presi un pennarello e disegnai sulla faccia del ragazzo ignaro di tutto i classici baffetti con gli occhiali, aggiungendo qualche lentiggine e un grande occhio, orribile, al centro della fronte. Fatto ciò ci sedemmo dove ci trovavamo prima, con una cerbottana artigianale Shun lo colpì ed egli si svegliò di scatto facendo sobbalzare anche Emma. Quest’ultima lo guardò e si trattene dal ridere.
-Emh.. che ne dici se andiamo a sciacquarti la faccia?-
- Perché? Che ha di strano? Ah si, è solo una scusa per portarmi in bagno..-
- Ma che dici stupido!- gli diede un colpo –Appena vedrai lo specchio capirai.-
Egli si girò verso di noi che eravamo impegnati a fare tutt’altro per evitare di guardarlo in faccia ma non resistemmo e scoppiammo in una fragorosa risata.
I due allora corsero in bagno ma la porta di questo aveva qualche problema e, come fu chiusa velocemente, si bloccò.
- Me la pagheranno! Guarda cos’hanno fatto alla mia bellissima faccia!-
Emma lo guardava cercando di non ridere ma nello stesso tempo si stava perdendo nei suoi profondi occhi color ghiaccio che la avevamo ammaliata sin dal primo momento.
- Hey, ma quanto ci mettono a lavarsi la faccia!- esclamai
- Secondo me quei due.. non ce la contano giusta!- mi rispose Shun, ammiccando.
Intanto su in bagno Emma si prestava ad uscire ma la porta non si apriva.
- Emh, credo che avremo qualche piccolo problemuccio.-
- Perché? Non mi dire che la porta si è bloccata di nuovo! Ce lo avevano detto quelli che abitavano qui prima! E adesso? Non ci sono neanche le finestre! -
- Troveremo una soluzione- disse Emma convinta.
Passarono venti minuti e i due non si videro ancora.
- Ah! Che caldo!- disse Crystal togliendosi la maglietta e facendo si che la ragazza per poco non svenisse da quella meravigliosa visione di pettorali e addominali scolpiti.
- Saliamo, non ce la faccio più! Non vorrei che qualcuno…- dissi scocciata e mi alzai dal divano portandomi dietro Shun che mi seguì come un cagnolino di sopra. Bussai –Hey voi due! Cosa state facendo?-
- Aiutateci, questa porta si è bloccata! E non c’è neanche la finestra, stiamo morendo di caldo!-
Io e Shun ci guardammo, qualcuno doveva pur fare qualcosa, così, scocciata urlai
-State indietro! Ora sfondo la porta!-
- Che cosa?- urlarono i tre all’unisono
Emma indietreggiò ma, non accortasi della vasca scivolò dentro questa e venne afferrata al volo dal biondino che per prenderla e non farla cadere dovette mettersi sopra di lei.
- Aya!-  in quel momento sfondai la porta e li vidi in quella posizione alquanto imbarazzante per tutti.
- Che state facendo?-  chiesi stranita.
- Non, non è come pensi! Stavo per cadere e lui mi ha afferrata.- rispose sconvolta la mia amica.
Shun cominciò a ridere e io con lui. Tornammo di sotto e, davanti a delle belle tazze di the, Emma chiese come ci saremmo dovute organizzare per la notte.
- Ragazzi ma come faremo per dormire? Insomma ci sono altre camere da letto oltre alle vostre? E poi per i vestiti? Non possiamo indossare questi anche per dormire, non è igienico!-  Fu Shun a risponderle
- Per i letti non c’è nessun problema, apriremo il divano-letto per quanto riguarda i vestiti.. mmh.. si, potremo darvi i nostri!-
Emma lo guardò sconcertata: - Che cosa? I vostri? Preferirei girare in mutande che indossare qualche cosa da uomo! Guardate per esempio lei!- mi indicò – Per lei non c’è problema, è un maschiaccio nato e poi l’idea di avere il tuo profumo addosso la esalta già! – come disse ciò arrossii e le diedi uno scappellotto-
-Smettila di dire idiozie! O ti faccio dormire su quel poco di letto che è ancora rimasto tra le rovine di casa nostra, intesi?-
I ragazzi mi guardarono: Crystal era spaventato a morte mentre Shun mi guardava con aria sognante come se stesse pensando “ah, la ragazza che ho sempre desiderato!” .Per spezzare quella situazione imbarazzante Crystal decise di renderla tale ancor di più
- Beh, se dici che preferiresti girare in mutande, per me va bene!-
- Cosa?!- la mia amica arrossì e questa frase fu quella che le fece cambiare idea – E va bene, va bene! Come volete voi!-
- Ah, ora si che siamo d’accordo- la pattai.
- Shun, avrei bisogno di farmi una doccia io però.. e credo che anche Emma stesse pensando la stessa cosa.. – dissi incuriosita, mentre sognavo ad occhi aperti me e Shun nella vasca piena di schiuma.
- Non c’è problema neanche per quello, abbiamo tantissimi asciugamani e per la biancheria…- arrossì non sapendo che dire.
- Tranquillo, per quella non c’è problema per stanotte non farà niente se non la met..- lì mi bloccai perché la mano di Emma mi aveva pizzicato per farmi stare zitta. I due ragazzi cominciarono a ridere e noi arrossimmo.
- Grazie dell’asciugamano e dei vestiti - sorrisi dolcemente al ragazzo e entrai in bagno. Quella vasca era una meraviglia, era grandissima, ci sarebbero state tranquillamente due persone insieme, quindi il mio sogno si sarebbe anche potuto avverare. Usai il bagnoschiuma che mi aveva dato Shun, quello al cocco per il quale impazzivo. Appena uscii dalla vasca feci in tempo a mettermi l’asciugamano che la porta si aprì e il verdino mi guardò per un attimo, per poi accorgersi che io ero mezza nuda e lui era entrato senza bussare.
-Scusa, scusa, scusaaa! Non sono abituato, scusa!- richiuse la porta di fretta e io rimasi con gli occhi spalancati durante tutta la scena.
-Tranquillo- ridacchiai – Non è successo niente-
-Sicura?-
-Si, stai tranquillo!-
Mi vestii; la maglia verde che mi aveva prestato mi stava così grande che se avessi avuto le mutande l’avrei usata come vestito, ma mi misi anche i pantaloncini bianchi che venivano coperti comunque dalla grande maglia. Uscii tutta profumata e mi ritrovai fuori dalla porta Shun che mi venne subito incontro
- Hey, non ti ho.. cioè.. scusami se sono entrato..-
- Shh, zitto- lo guardai e lo zittii con un bacio sulla guancia. –Grazie della maglia e di tutto, andiamo-  Gli presi la mano e lo portai con me di sotto.
- Emma, tocca a te! Quella vasca è fantastica!-
Anche Emma si fece una doccia e scese di sotto con una canotta da uomo celeste e dei pantaloncini rossi.
-Certo che questo accostamento non è dei migliori ma va bene lo stesso.. Grazie- sorrise al biondino che fece lo stesso. Aprimmo il letto e Crystal mi aiutò a farlo.
- Buonanotte- Shun si avvicinò a me che ero sdraiata e mi diede un bacio sul naso per il quale il cuore cominciò a battere a più non posso.
- Buonanotte anche a te, Emma- Crystal sorrise e a lei diede un bacio sulla fronte che la fece quasi sciogliere in mezzo alle coperte.
- Buonanotte- dicemmo all’unisono.Come salirono le scale e chiusero la porta della loro stanza io e Emma ci guardammo e cominciammo a ridere e io le raccontai la scena della doccia e tutte le cose che si era persa, stessa cosa fece lei raccontandomi cosa era successo nel bagno ed in altre imbarazzanti situazioni.  Si, eravamo entrambe prese da questi due ragazzi e sembrava fossero interessati anche loro, il destino era dalla nostra parte, ma c’era qualcos’altro che ancora dovevamo scoprire e neanche immaginavamo.



 
 
 
 
 
  
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