Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: _petrichor_    07/01/2014    5 recensioni
Louis Tomlinson è un ladro da molti anni, la sua banda è composta da altri tre membri, Niall, Liam e Zayn.
Il 24 Dicembre Niall torna con un affare tra le mani, affittare il castello degli Styles, abbandonato dai proprietari parecchi anni prima, ad una francese per 500 sterline.
Cosa potrebbe accadere se uno di loro, Harry, tornasse inaspettatamente in patria?
Larry-Ziam. Accenni Lilo.
SOSPESA.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: AU, Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Usciti da Nando’s Zayn, Louis e Harry iniziarono una specie di caccia all’uomo, conosciuto sotto il nome di Liam Payne. «Perché non lo chiami?» chiese il riccio lungo la strada, Zayn si era voltato con un ghigno verso Louis  “che gli dici adesso? Che siamo ricercati e non abbiamo un recapito telefonico?”  questi sollevò le spalle con nonchalance e «Non mi piacciono i cellulari.» rispose.


Girarono tutta Doncaster, incontrarono persino Niall sotto una palazzina coloratissima, il quale aveva riferito a Louis di aver preso un appartamento lì. «Ma non abitavi vicino il supermercato, Louis?» aveva chiesto Harry, confuso. “Merda” questo Louis non l’aveva calcolato. Fortunatamente Zayn non era tanto stronzo così «Louis non vive con noi, ma si trasferisce qui per un po’.» aveva risposto.
Zayn e Harry salirono nell’appartamento con Niall, il quale illustrò loro le camere . «Ma qui ci sono due matrimoniali e una singola!» urlò il pakistano sconvolto dopo averle visitate. Okay non propriamente sconvolto, più che altro imbarazzato.  Niall aveva annuito e «Pensavo che Louis e Liam avrebbero dormito in una camera, tu e il riccio nell’altra e io da solo perché sono il re.» disse, maledicendo subito dopo Zayn che gli aveva dato uno schiaffo sulla nuca. «Io con questo non ci dormo, sia chiaro.» protestò quest ultimo con un broncio idiota e le braccia conserte. Harry sollevò un sopracciglio “Diamine, il tatto non sa dove sia  di casa” trasse un respiro profondo “calma Harry,  sei un ospite, sorridi e annuisci.” «Va bene, dormo sul divano.» propose con un falso sorriso rivolto al ragazzo. Zayn, per risposta sollevò le spalle mentre Niall lo informava che era un ospite e da ospite meritava un letto , sottolineò, inoltre, che gli avrebbe ceduto la sua se non fosse stato il re. «Si, okay, quando tornano Louis e Liam decidiamo.» concluse Zayn aprendo una finestra per far passare un po’ d’aria in quel luogo che puzzava troppo di chiuso.

Louis,  dall’altro lato della città, era alla ricerca del suo ragazzo, sparito chissà dove. Aveva provato a casa loro, al parco, al parcheggio dove si teneva il mercato nero il giovedì, al negozio di Stan che era stranamente chiuso, eppure vi era stato solo qualche ora prima, alla stazione. Nulla, nada, nothing. Liam era scomparso. “Dovrei rivedere le mie considerazioni riguardo i cellulari.”  pensò dandosi dell’idiota subito dopo perché, semplicemente, non poteva avere un cellulare, perché, semplicemente, era un ladro, e perché semplicemente non aveva dei documenti per farsi intestare una scheda telefonica.
 
Liam era seduto su un muretto quando Louis lo trovò, tra le mani aveva un sacchettino bianco.
«Liam!» lo chiamò avvicinandosi, questi non alzò neanche lo sguardo che «Siediti.» lo invitò.
Louis sospirò profondamente dalla bocca, doveva parlare con Liam di loro, di Harry. Okay, non che provasse qualcosa per il riccio, ancora non ne era sicuro. Era attratto da lui, ed era palese a tutti, ma gli voleva bene? Per Louis non esistevano mezze misure, o ti amava alla follia, o ti detestava, o gli eri completamente indifferente. Per Harry, però, poteva scartare ognuna di queste scelte.
Solo quando i suoi sensi percepirono odore di cornetto, Louis riportò la propria attenzione a Liam, il quale non si era mosso di un millimentro.
«Hai un cornetto lì?» chiese indicando la busta. Liam lo guardò dapprima confuso, poi, seguendo l’indice del ragazzo si osservò le mani e ciò che reggevano. Annuì e «si-confermò-lo vuoi? Tanto non lo mangio.» gli disse porgendogli il sacchetto. Louis lo prese e se lo rigirò tra le mani «dove l’hai preso?» chiese  poi, aprendolo ed estraendone un cornetto caldo da cui si intravedeva il ripieno alla crema.
«All’Over Again.» rispose apatico. Il ragazzo diede un morso al dolce e «Mai sentito.» disse continuando a masticare. Liam avrebbe preferito una pugnalata piuttosto che sentir Loui dire di non conoscere il locale dove lo aveva portato e dove, in seguito,  si erano baciati la prima volta.
Ma forse.. aveva solamente dimenticato il nome, può capitare, ma allora perché Liam lo ricordava?
Perché Liam ricordava ogni singolo posto in cui era stato in sua compagnia?
Perché ricordava il giorno esatto del loro anniversario e ogni anno si dannava per trovargli un regalo decente, mentre lui, invece, lo dimenticava ogni volta e non ricambiava neanche il dono?
C’era una sola risposta e Liam la conosceva fin troppo bene, ma che come un alunno insicuro si tiene dentro la risposta esatta per paura di sbagliare, così Liam la teneva dentro per paura di aver ragione.
«Mi hai portato lì quando ci siamo conosciuti.» disse sottovoce torturandosi una pellicina del pollice. Il ragazzo annuì e «Liam..» iniziò ma questi lo bloccò subito per «Louis-pronunciare- dobbiamo parlare»
 
«Louis, ho capito. Sai, ci ho pensato molto ultimamente e penso che tu non mi meriti.» Il ragazzo aprì la bocca per ribattere ma «No, aspetta, stai zitto un attimo, fammi finire. Io ti amo Louis, o almeno credo. Non ho mai voluto bene a una persona come ne voglio a te, tu invece no. Mi tratti come se fossi Zayn o Niall, come se fossi un semplice amico. Louis, i-io, non voglio questo per me. Ho bisogno di qualcuno che mi faccia sentire amato, ma amato davvero, qualcuno che mi dica in continuazione quanto mi voglia con sé ogni momento, quanto voglia baciarmi, e se non lo dice, lo fa e basta. Da quanto tempo non mi baci, Louis? Non ricordo neanche più il sapore delle tue labbra, la sensazione delle nostre lingue a contatto. Non abbiamo mai fatto l’amore, mai, e sappiamo entrambi che non è per colpa mia. Dici raramente di amarmi e quando lo fai non mi guardi mai negli occhi, e sai perché? Perché non ci credi veramente, io lo so, l’ho notato. E ora.. ora è arrivato quell’Harry. Ti piace non è vero? Vedo come lo guardi, come se fosse un diamante, una pietra preziosa, e  sappiamo quanto ti piacciono. Sono quegli occhi vero? Sono verdi come due smeraldi, molto più belli dei miei, marroni, scontati. O quelle labbra? Rosse come rubini, e carnose. Vorresti baciarle eh, Louis? Chi non vorrebbe? Sembrano fatte apposta per quello. Le mie, invece, sono delle semplici labbra. O i suoi capelli? Ricci, Louis. Ma avevi detto che non ti piacevano i ricci, io li avevo, li ho tagliati per te, sai? Quante cose faccio per te e non te ne rendi conto? Non mi piace la barba, eppure l’ho fatta crescere per te, perché mi dicesti che mi faceva apparire più bello, interessante. Io non mi vedo bello, ma tu mi hai fatto un complimento e ho pensato “beh, se l’ha detto Louis, allora significa che è vero” e l’ho tenuta per tutto questo tempo, sopportando il fastidioso solletico sotto il mento. Cosa hai fatto per me, tu Louis? Mi hai salvato quella notte dalla strada dandomi un lavoro, beh.. non so se si possa definire lavoro quel che siamo, un tetto, una famiglia. E poi? Poi basta, era stata la pietà del momento? Una volta sistemato hai avuto la coscienza pulita e mi hai ignorato e io, stupido, ho pensato che fosse solo il tuo carattere, chiuso, introverso, ma no. Con Harry non lo sei stato, ti ho osservato mentre gli parlavi, di come ti brillavano gli occhi, di come un sorriso ti illuminava il volto solo perché ti era vicino. Quel tipo di sorriso non me l’hai mai dedicato, non ho mai avuto quegli occhi solo per me e, cavolo, quanto li ho desiderati. Ti ho detto miliardi di volte che sono bellissimi e non smetterò di dirtelo, perché si, è la verità, sono stupendi. Sei bello Louis, sei tremendamente bello e simpatico, sì, lo sei. Quando scherzi con Zayn io ti ascolto, le tue battute, il tuo modo di imitare l’accento di Niall, sei divertente. E io? Io cosa sono? Non sono bello, non sono simpatico, non sono intelligente e furbo come te, però so amare, so voler bene a una persona. E ti prometto, Louis, troverò qualcuno giusto per me, che mi ami come tu non hai saputo fare. Non sentirti ferito o in pena per me, non ti do la colpa di niente, anzi, la colpa è stata mia, mi sono illuso, ho fatto tutto io nella nostra relazione, se così possiamo definirla. Ti voglio bene Louis, e so, che pur se a modo tuo, me ne vuoi anche tu. Non voglio non parlarti più, voglio essere tuo amico proprio come Zayn o Niall, voglio essere ciò che siamo davvero, amici. »
Louis lo aveva ascoltato, ogni frase, ogni parola, ogni virgola e ogni punto. Liam non aveva pianto, anche se qualche volta sembrava sul punto di scoppiare in lacrime, gli aveva sputato la verità in faccia, ma con una dolcezza unica. Liam soffriva, soffriva sempre e soffriva anche in quel momento. Aveva parlato con il cuore in mano e Louis ammise che sì, non meritava una persona come Liam.
Non rispose, non disse nulla, poteva parlare dopo un discorso simile? E l’aveva visto, lo aveva visto davvero, grazie a quel discorso. Aveva visto Liam, il vero Liam, la persona che aveva sempre ignorato perché pensava di conoscerla, ma, cazzo, non la conosceva affatto.
Così fece qualcosa, ciò che più ritenne giusto per Liam,  qualcosa che gli facesse capire che anche lui gli volesse bene. Dopo tanto tempo Louis abbracciò di nuovo Liam, che stavolta, sì, finalmente pianse.
 
Era strana quella palazzina, molto strana, si domandava come prima di allora non c’avesse mai fatto caso. Sul serio, in giro non c’erano molti edifici blu e gialli, possibile che non l’avesse mai vista? Liam stava pensando esattamente lo stesso. In portineria c’erano due ragazzini che sfogliavano una rivista di gossip e al loro passaggio, questi alzarono il capo sorridendo cordialmente. Cavolo se si somigliavano. «Appartamento Tomlinson,  un tizio biondo l’ha affittato questa mattina a nome mio.» Vide i due corrugare la fronte, segno che stessero pensando. Entrambi, contemporaneamente, sbatterono un pugno sul banco di legno e intonando in coro un «Ah si! Niall!» Strani anche loro. Louis annuì e i due gli diedero le chiavi di riserva dell’appartamento. «Terzo piano, porta rossa.» dissero all’unisono, tornando poi a immergersi nella loro lettura.
Louis ringraziò il cielo ci fosse un ascensore, era letteralmente distrutto, aveva girato tutto il paese per trovare Liam e tre piani a piedi non erano assolutamente una bella cosa. Presero l’ascensore con un tizio, anch’egli strano, con i capelli rossi che reggeva una chitarra acustica su una spalla. «Nuovi?» Louis annuì «Già, vivi qui da parecchio?» Questi si grattò il mento pensieroso e «Uhm, in realtà no,  da qualche mese.» In quel momento l’ascensore si fermò al secondo piano, quello selezionato dal rosso. «Capito, ehm, ci vediamo..» «Ed. Ciao Louis!» lo salutò uscendo dalla cabina, ma ehi! questo tizio sapeva il suo nome e Louis era sicuro di non essersi mai presentato «Ma.. come?» Ed gli fece un occhiolino e «So molte cose su di te Lou. Ci si vede in giro!» pronunciò mentre le porte automatiche si chiudevano per portare Louis e Liam al terzo piano.
 
Fu quando aprì la porta dell’appartamento che Louis decise di non lasciare mai più da soli quei tre ragazzi. Harry era seduto sul divano schiacciato tra Zayn e Niall in un abbraccio.. asfissiante. Tra i riccioli aveva delle margheritine, poteva giurare di averne vista qualcuna nell’aiuola all’entrata del palazzo e delle macchie rosse su entrambe le guance, nello stesso punto in cui, di solito, apparivano due fossette quando sorrideva.  Niall era accoccolato sul petto di Harry, Zayn, invece, gli aveva circondato testa, spalle e collo con le braccia, poggiando il naso tra i capelli del riccio.
«Louis, credo tu abbia un po’ di concorrenza.» gli sussurrò Liam all’orecchio ridacchiando. Louis tossì forzatamente cercando di attirare l’attenzione di quei tre.
«Oh lo hai trovato! » esclamò Zayn alludendo a Liam al suo fianco. Louis annuì e «Già. Mh.. che state facendo?» chiese confuso. Niall rise. «Stiamo coccolando Harry, ovviamente!» esclamò stringendosi ancora di più al ragazzo che lo osservava con un sopracciglio alzato. «Si.. ovviamente. Ehm, Niall puoi farmi spazio?» domandò Louis cercando di sedersi tra il biondo e Harry. «Ma Louu c’è tanto posto vicino a Zayn!» si lamentò l’irlandese, staccando a malavoglia le braccia dai fianchi del riccio. «Lo so ma, io volevo sedermi vicino al mio biondo preferito.» Niall lo guardò confuso e «Ma Harry non è biondo..»  commentò accigliato. Louis sbuffò sonoramente. «Parlavo di te, stupido irlandese.» Liam intanto si era accomodato vicino a Zayn, che, sciolto l’abbraccio con il riccio, gli rivolse la sua più completa attenzione. Liam annuì e Zayn capì, quindi «Come ci sistemiamo nelle camere?» chiese.
«La singola è mia!» urlò Niall guardando minaccioso gli altri quattro che alzarono le mani in segno di resa. «Bene –continuò- ci sono altre due stanze matrimoniali, pensavo che Liam e Louis potevano prendere una e Zayn e Harry l’altra.» Alle parole del biondo calò un gelo nella stanza. No, dopo quel discorso, Louis non poteva stare in stanza con il suo ex, era moralmente sbagliato.. Okay, forse era solamente imbarazzato perché, cavolo, si erano appena lasciati.
«In realtà pensavo che sarebbe meglio se stessi io con Zayn, insomma, Harry si troverà meglio con Louis, hanno già dormito insieme. No?» e si, Liam era davvero, davvero un tesoro. Questi annuì nella sua direzione. «Si, in effetti penso sia meglio per tutti.»
E fu allora che Harry parlò, le sopracciglia aggrottate erano il riflesso della confusione che aleggiava nella sua testa riccioluta. «Ma, ehm Liam.. non ti dà.. ecco, non ti dà fastidio?» Insomma l’aveva quasi colpito nei bagni di Nando’s, un po’ di coerenza santoddio.
E Liam sorrise stringendosi nelle spalle. «Louis non è più il mio ragazzo, perché dovrebbe darmi fastidio?»
Niall svenne,  o almeno, fece finta.
 
 
«Credi che Niall stia bene?»chiese seduto sul letto della loro --oddio loro-- stanza, saltellando sul sedere per testare le molle del materasso. “ODDIO HARRY, NO NO NO NO. Perché lo stai facendo? In quel letto, minchia, devi dormirci, non scoparci.” Pensò il riccio mentre le sue guance si coloravano di rosa al pensiero di ciò che sarebbe potuto accadere in quel letto.
Dormire. Solo dormire.
Louis scrollò le spalle e «Chi lo sa, in ogni caso se ne stanno occupando Zayn e Liam.» Harry annuì non davvero comprendendo la situazione. Una domanda gli stava letteralmente bruciando il cervello, curiosità. Dannata curiosità.
«Lou, Posso chiederti una cosa?» No, zitto! Farai la figura del coglione.
Questi lo raggiunse sul letto, sedendosi di fianco. «Certo, che vuoi sapere?»
«Allora, ehm. –respira Harry, ormai il danno è fatto- è colpa mia se tu e Liam vi siete lasciati?» chiese tutto d’un fiato. Louis sollevò un sopracciglio e «Oh.» si lascò sfuggire.
Oh. OH? COSA SIGNIFICA “O H”?
«No, cioè, in parte. E’ colpa mia, non mi merita, lui è un ragazzo d’oro, Harry, e io.. io non l’ho saputo amare abbastanza.  Il problema è che non l’amerò mai quanto davvero ne ha bisogno e mi sento in colpa perché per tutto questo tempo non l’ho capito. Pensavo di amarlo ma, cazzo, no. E qui entri in scena tu, sei arrivato così all'improvviso che mi hai aperto gli occhi. Ieri notte, al castello, non ho sentito affatto la mancanza di Liam, sentivo di essere in pace con me stesso. Capisci Harry? Quando ami qualcuno vorresti averla con te ogni istante ma, io non ne ho mai sentito il bisogno.» Ed Harry capì.
Louis sorrise, gli aveva fatto bene ammetterlo ad alta voce,  si alzò dal letto e si diresse verso la finestra di fronte chiudendola. Era scesa la sera e anche l’umidità, tenerla aperta significava raffreddore, tosse e febbre. «Sono stanco Haz, andiamo a dormire? Domani dobbiamo fare tante cose.»
Si cambiarono a turno nel bagno, indossando le tute che Zayn aveva recuperato dalla vecchia casa prima di chiuderla e salutandola con un “ci rivedremo presto.” E sì, si era affezionato ormai, era piena di loro quella baracca,  riusciva a sentire ancora gli schiamazzi delle sere più movimentate, i lamenti di Louis al suo disordine, e il russare di Niall accoccolato al petto di Liam.
Entrambi scivolarono sotto le lenzuola fresche e con non poco imbarazzo Harry chiese un abbraccio a Louis con la scusa del freddo. «Va bene, ma niente cose strane, sai.. c’è il mio ex nella stanza adiacente.» Harry rise «Ma smettila scemo! Non ci penso nemmeno.» disse dandogli poi uno schiaffo sulla nuca. «Scherzavo, scherzavo. Vieni qui.»
E per la seconda notte dormirono abbracciati, Harry con la guancia contro il petto di Louis che gli accarezzava i capelli, le gambe intrecciate, i respiri controllati perché ognuno di loro nelle braccia dell’altro si sentiva protetto, finalmente.




Poichè ieri ho aggiornato in fretta e furia dopo un pomeriggio a scrivere il capitolo ho dimenticato di inserire questo spazio.
Rimedio adesso.
Allora, prima di tutto volevo chiedervi scusate scusate scusate, non ho postato per due mesi e sappiate che mi sento in colpa.
Il problema è che l'ispirazione era completamente volata via, inoltre ho iniziato una mini long che posterò solo quando sarà finita proprio per evitare ritardi di questo genere.
Se poi contiamo il periodo in cui non ho avuto il pc per problemi alla batteria e al sistema sono sicura che mi perdonerete.
Vabbè non voglio annoiarvi, quindi passiamo al capitolo
Ne sono abbastanza soddisfatta(ahah scherzo, non sono mai soddisfatta) mi piace la parte di Liam, mi piace tantissimo aiut.
Come avrete notato, se all'inizio poteva apparire strano o antipatico nei confronti degli altri era solo per gelosia. Amoooore mio.
Beh i momenti Lilo romance, anche se non tanti, sono finiti qui, ma don't worreh ce ne saranno altri Lilo bromance perchè sono troppo adorabili.
Zayn e Niall che abbracciano Harry per coccolarlo sono adorabili non trovate? Aiuto, la dolcezza di Niall ha contagiato anche Zayn.
Poi abbiamo l'incontro con Ed, questo personaggio è molto importante, in seguito capirete perchè.
POOOOOI abbiamo i larry che sono tenerissimi e che (sia santificato Liam Payne) si sono ritrovati a dormire nella stessa stanza.
Sclero un attimo okay? Okay. AAAAAAAAAAAAAA AIUTO AIUTO DORMONO VICINI QUANTO SO BELLI IL MIO POVERO CUORE.
Finito.. credo. in realtà non è finito perchè potete trovarmi a fangirlare su Twitter (@tomlinsbrave) o sull' ask di twittah (http://ask.fm/swagbabeswag)
Vi saluto, al prossimo, non tanto lontano, capitolo!


Ringraziate le mie amiche che mi obbligano a finirlo entro il 20 gennaio.
  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: _petrichor_