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Autore: Stepsister    07/01/2014    1 recensioni
E non importa quanto dura una persona possa essere, quanto forte si dimostri, esiste sempre un lato di essa fragile, tenero che non mostra. Ma prima o poi si toglierà quella maschera,si mostrerà per davvero e solo allora la gente potrà accorgersi di quanto stupenda possa essere quella persona.
Genere: Malinconico, Mistero, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 4                                                                     “ Non sono come mi vedi ”            
 
Personalmente amo i temporali.
Mi fanno capire che perfino il cielo, qualche volta, urla.
Cit.
 

 
No, non posso lasciarlo lì, non posso rifare lo stesso errore un’altra volta!
Mi  avvicino con cautela al ragazzo steso a terra, lo prendo per il colletto come ha fatto Niall precedentemente e lo alzo < Tu, tu hai dato inizio a tutto questo e ora tu lo finirai! > la mia voce è ferma, mi avvicino al suo orecchio < Di hai tuoi amici di smetterla ora! > sussurro, lui mi guarda divertito, forse non ha capito con chi ha a che fare! Mi riavvicino al suo orecchio < Io non sono mio fratello, faccio boxe da quando ho tre anni, un colpo e sei a terra sfinito, due colpi e ti ritrovi in una barella, tre colpi e ti ritrovi in un bara, verrò a portarti i fiori al cimitero > sorrido sarcasticamente.
Il ragazzino in un primo momento mi guarda, leggo la paura nei suo occhi, poi con un cenno della mano intima i suoi amici a smetterla. Lo lascio andare e mi avvicino a Niall. Non parlo, preferisco stare in silenzio. Lo aiuto ad alzarsi e insieme usciamo fuori dal bar, lo faccio distendere in auto facendo finta di non sentire i suoi piccoli gridi di dolore, poi prendo il telefono per chiamare Louis.
Uno squillo.
Due squilli.
Tre squilli.
Quattro squilli.
Cinque squilli.
“Segreteria telefonica di Louis Tomlinson si prega di las …” riattacco.
Quel ragazzo non è mai raggiungibile quando lo cerco!
Prendo il telefono di Niall, il mio è quasi morto, sto per sbloccarlo quando mi accorgo di non sapere il codice < Niall il codice di sblocco > dico girandomi verso di lui < 2202 > sussurra. Lo digito senza nemmeno pensarci, ma poi mi blocco, 2202, 22 febbraio, la mia data di nascita! Sorrido, poi cerco nei preferiti “Mum”, “Dad” “Tay”, “Sam” “Louis”, “Harry”, schiaccio sull’ultimo nome e lo chiamo.
Uno squillo.
Due squilli.
Tre squilli.
< Pronto Niall che vuoi?- mi risponde una voce rauca – stavo dormendo maledizione > ridacchio < Non sono Niall, sono Sam, c’è stato un problema durante il tragitto Casa – Supermercato >
< Che tipo di problema? > mi chiede preoccupato < Niente di grave, c’è solo Niall straiato in auto in fin di vita > rispondo come se è una cosa che accade tutti i giorni < COSA? > urla dall’altro capo del telefono  < Harry vuoi per caso rompermi un timpano? Ho detto che dei tipi hanno picchiato Niall e ora è straiato in macchina, ci serve un passaggio e magari qualcuno che vada al supermercato al posto nostro > < Ma a te non interessa della salute di Niall? Comunque, dove siete? Vengo a prendervi con Louis > < Dove siamo? Bella domanda, non ne ho la minima idea, aspetta chiedo a Niall > allontano il telefono all’orecchio per girarmi verso il biondino steso sui sedili posteriori dell’auto < Dove siamo? > domando, Niall mi guarda per poi sussurrare < Siamo a 10 Km dal supermercato >. Questo è uno dei tanti momenti in cui vorrei uccidere mio fratello! Riavvicino il telefono all’orecchio < Harry siamo a 10Km dal supermercato, muoviti ad arrivare! > dico riattaccando.
Mi giro verso Niall solo per guardarlo, ma mi accorgo che tiene una mano sul fianco < Cos’hai lì? > chiedo curiosa < Lì dove? > < Lì, sul fianco Niall > dico avvicinandomi < Niente, davvero niente! > risponde un poco impaurito. Ovviamente credergli sarebbe davvero molto stupido così mi avvicino lentamente al suo corpo < Davvero niente > ripete < Ora lo vediamo Niall > e così dicendo sposto la sua mano dal fianco per poi vederne del sangue. Lo guardo, poi alzo la maglia < Per fortuna non avevi niente - dico con tono sarcastico - come hai fatto a tagliarti? > < Quei ra-rag-ragazzi a-av-avevano u-un co-cor-cortello > balbetta. Lo guardo ancora negli occhi, così simili ai miei solo pieni di amore, di calore e anche di paura. Paura? Già, non so di cosa può avere paura, ma è terrorizzato! < Nì ora – dico togliendomi la sciarpa di dosso – stringo la ferita con questa, magari fermerà l’afflusso di sangue, quando arriveremo a casa ti medicherò per bene > Così inizio a avvolgere la sciarpa intorno al suo bacino in modo da stringere la ferita un po’ come una benda, dicono che serva.
                                     
< Harry > esclamo quando lo vedo arrivare insieme ai ragazzi < Hey, come sta Niall? > chiede Louis            < Questo non è il momento di fare domande, dobbiamo portarlo subito a casa, quindi Harry e Liam vengono con me mentre te e Zayn andate al supermercato! > i ragazzi annuiscono senza proferire domanda. Louis e Zayn prendono l’auto e si recano verso il supermercato mentre Liam si siede al posto del guidatore ed Harry affianco. Io, semplicemente, mi reco nei sedili posteriori facendo appoggiare la testa sulle mie gambe a Niall. < Allora qualcuno mi spiega che cos’è successo? > chiede Liam < Niall mi ha difesa, un ragazzo ubriaco si è avvicinato dicendo parole poco carine così lui ha iniziato a picchiarlo, ma poi sono arrivati gli amici del ragazzo e hanno iniziato a picchiare Niall e poi … > < E tu dov’eri? Perché non l’hai difeso subito? > mi interrompe Harry. Abbasso il capo, incapace di rispondere alla domanda che mi è stata appena proferita. Cosa dovrei dire? Dovrei rivelare a Harry che ero del tutto bloccata, che non riuscivo a muovermi? No, non posso farlo < Era in bagno > dice Niall guardandomi negli occhi. Forse a capito che ero in difficoltà? Probabile.
 
< Il tempo si sta guastando, portiamo dentro Niall prima che scoppi il diluvio universale > afferma Liam.
Niall mette le sue braccia attorno ai colli dei due ragazzi mentre io apro la porta.
< O mio dio Niall, che ti è successo? > esclama mia madre, preoccupata, andandoli incontro < Non c’è tempo per le spiegazioni, dopo parlerete con lui, ora lo porto in bagno per medicarlo, non può certo restare così! > affermo seria.
Harry e Liam lo aiutano a salire le scale ed infine lo fanno sedere sopra la lavatrice per poi andarsene lasciando me e Niall di nuovo soli. Nessuno osa parlare, si sente solo il rumore dei tuoni e dei cassetti aperti da me per cercare Alcool e bende < Tu hai paura del temporale! > afferma Niall < Certo, magari quando avevo tre anni, adesso l’adoro perché mi fa capire che a volte anche il cielo a bisogno di urlare il suo dolore > sorrido < Quando eri piccola, ogni volta che c’era il temporale o facevi un brutto sogno, venivi a svegliarmi per intrufolarti tra le mie coperte insieme a Nell, il tuo fidato orsacchiotto, chissà dov’è ora! Poi, verso i tre anni, non sei venuta più, così venivo io, alla fine però ho capito che non mi volevi > racconta con un velo di malinconia < Brucerà un po’ > affermo iniziando a disinfettare e bendare tutte le ferite < Beh, sai Niall, quando inizi a fare boxe, anche se hai solo tre anni, inizi a pensare che nessuno è più forte di te, sai che puoi difenderti e non hai paura > mento.
 
*Inizio flashback*
< Niall, Niall ho paura - sussurrai scuotendolo – Io e Nell abbiamo paura, ci sono i tuoni e i lampi e poi ho fatto un brutto sogno. Niall svegliati >
< Hey piccola, stai tranquilla, vieni qui > disse facendomi spazio nel letto per poi abbracciarmi forte. Tra le sue braccia mi sentivo al sicuro, protetta, nessuno poteva toccarmi.
Sono proprio quelle braccia che mi mancano adesso. I tuoni risuonano nella stanza e io stringo forte a me Nell, il pupazzetto che mi aveva regalato Niall.
Spero sempre che entri dalla porta e venga accanto a me, ma non lo fa. Non so come, non so quando, ma riesco ad addormentarmi senza di lui.
*Fine Flashback*

 
< Chissà dov’è ora quel pupazzo! > esclama < Non lo so, ma adesso stai fermo che finisco di medicarti > mento. Nell, quel pupazzo, il mio pupazzo, è custodito in una scatola come fosse un tesoro.  
 


* Spzio autrice*

SCUSATEMI PER IL RITARDO, SO CHE IL CAPITOLO NON E' UN GRAN CHE!
ORA DEVO SCAPPARE. NOTTE!
  
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