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Autore: Asukaya    08/01/2014    4 recensioni
Le iridi azzurre della donna mi guardarono spaventata.
“ Non farmi del male!” Mi disse, mentre con le mani aveva iniziato a toccarsi nervosamente i lunghi capelli biondi.
La guardai impassibile.
“ Perché mi seguivi?” Domandai rinfoderando la spada.
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Trafalgar Law
Note: Lemon, Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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Il laboratorio dello scienziato Vegapunk era davvero enorme.
Capii dopo un paio di giorni che per visitarlo tutto nei minimi dettagli mi ci sarebbe voluto molto tempo. Un sacrificio assai necessario. Non avrei dovuto sbagliare nemmeno un passo.

Un buon piano deve avere prima di tutto una buona strategia.
Presi appunti, sfruttando il più possibile anche gli uomini di Caesar, le loro conversazioni e i loro spostamenti mi aiutarono molto.
Per quanto riguarda il pagliaccio non lo vedevo molto, cosa molto buona per i miei nervi. In realtà quell’essere ripugnante passava gran parte del suo tempo rinchiuso nel suo laboratorio e per mia fortuna molto raramente avevo bisogno di qualcosa da lui.
 
Ma c’era una cosa che mi turbava, dopo l’incontro con la donna della notte prima.
Non l’avevo più vista, e nemmeno avevo percepito la sua presenza, tanto che per tutto il giorno mi chiesi se non fosse stato un sogno.
Stare rinchiuso in quell’edificio non era di certo un toccasana per la mente.
“ Desideri qualcosa, Law?”
Alzai lo sguardo accorgendomi che mi ero fermato a pensare proprio davanti allo studio di Caesar.
La porta era aperta e all’interno la segretaria del pagliaccio era di spalle seduta sulla sua solita scrivania, intenta a scrivere le sue solite scartoffie.
Doveva aver percepito la mia presenza.
Decisi di entrare, non che mi interessasse in qualche modo la sua compagnia, ma scambiare due parole con quella donna “di ghiaccio” forse mi avrebbe aiutato a capire meglio cosa stava accadendo in quel luogo.
Sprofondai subito sul divano appoggiando la nodachi vicino a me.
 
“ Caesar dovrebbe tenere più sottocontrollo i suoi pazienti!” Dissi restando molto vago ma arrivando subito al sodo. Se il pagliaccio con la sua voce riusciva a farmi salire i nervi anche la sua segretaria non era da meno e non avevo intenzione di intrattenermi a dialogare con lei a lungo.
“ Pazienti?”
Fece una pausa, come se non avesse la minima idea di quello che stavo insinuando.
“ Oh! Hai conosciuto Lauren?” Mi disse. Notai dalla sua voce che stava sorridendo.
“ E’ una ragazza così gentile e simpatica, non trovi?”.
Non cessò un attimo di scrivere e non mi degnò neanche mai di uno sguardo, come mi infastidiva il suo modo di fare.
Non risposi, decidendo di interrompere lì  il nostro breve scambio di parole.
Mi alzai, dirigendomi verso l’uscita dello studio, ma appena mi trovai sul ciglio della porta la donna mi parlò di nuovo costringendomi a fermarmi.
“ Non ficcare il naso in cose che non ti riguardano, Law! Il padrone potrebbe non gradire ancora a lungo la tua permanenza nel suo laboratorio.”
Le diedi un ultimo sguardo mentre diceva tali parole sistemandosi gli occhiali.
Sbuffai annoiato, lasciandola ai suoi affari e dirigendomi altrove.
 
Aspettai a lungo, quella notte, nel corridoio dove avevo incontrato per la prima volta la donna di nome Lauren.
Ma lei non c’era.
Ne rimasi stranamente deluso perché sentivo quasi un bisogno irrefrenabile di sentire la sua voce.
Ma non mi rassegnai, quindi decisi di prolungare ancora per un po’ la mia permanenza in quel determinato punto, in attesa di poterla rivedere.
Come spiegare tutto ciò?
Curiosità.
Una pericolosa curiosità che non giovava di sicuro ai miei nervi già tesi per non essere riuscito a vederla durante tutto il giorno.
“ Dottore, dottore!” .
Stavo quasi per appisolarmi ma la voce, fin troppo familiare, mi fece tornare alla realtà.
La vidi corrermi incontro, urlando e agitando per aria le braccia.
Non dissi nulla in quel momento, aspettai fin quando non la vidi davanti a me.
Feci una cosa che non riuscii a fare la notte prima, la guardai, scrutando ogni sua minima caratteristica.
Era una ragazza dai lunghi capelli biondi, e due occhi azzurri. Una pelle estremamente bianca, come la neve che vidi al mio arrivo sull’isola, molto formosa; l’abito bianco come la sua pelle le scivolava dolcemente su tutte le curve lasciando molta immaginazione al mio sguardo.
La osservai mentre si spostava dietro l’orecchio un ciuffo di capelli che le infastidiva il viso.
“ Finalmente l’ho trovata, dottore!”
Mi disse accennandomi un sorriso. Iniziò, poi, a parlare ininterrottamente.
“ Oggi è stata una giornata davvero pesante, i medici non hanno fatto altro che visitarmi e…”
Già non l’ascoltavo più.
Mi perdevo nella sua melodica voce, era proprio quel suono così dolce che stavo cercando tutto il giorno.
Capii comunque il motivo del nostro mancato incontro, notando anche vari ematomi sulle sue braccia, segni di numerose iniezioni. Mi domandai solo se fossero necessarie.
Essendo un dottore le mie conoscenze in campo medico erano nettamente superiori a quelle degli uomini di Caesar, tanto che per un attimo mi venne una strana voglia di visitare ogni centimetro del corpo di quella donna. In tutti i sensi, naturalmente.
“ Lei viene da fuori, Dottor Law?” Mi domandò timidamente.
“ Si” Risposi mantenendo sempre il mio tono distaccato.
“ Ecco, io mi domandavo…” La vidi molto impacciata, mi piaceva il modo in cui la mia persona la metteva a disagio così facilmente.
“ Dimmi…” Le feci coraggio accennandole un sorrisetto.
“ Come le ho già detto io sto molto tempo chiusa dentro questo posto, mi chiedevo se lei non potesse accompagnarmi a fare un giro all’esterno… mi piacerebbe tanto vedere la neve!”
Rimasi basito da tale richiesta, fatta in modo così spudorato, ma decisi di accontentarla.
Mi sfilai il cappotto e le feci cenno di indossarlo.
“ Tieni, fuori fa freddo!” Le dissi, alzandomi di qualche centimetro il colletto della felpa.
Io ero abituato alle basse temperature, non avrei sentito tutto quel freddo.
Senza dirle nulla mi incamminai, ormai la donna aveva capito il mio modo di fare, i miei silenzi che  le dicevano di seguirmi e la vidi raggiungermi con il più bel sorriso che avessi mai visto.

 

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Ciao (: 
sono tornata a aggiornare con il terzo capitolo :) premetto che non so ancora quanti capitoli ci saranno.
Ad ogni modo grazie mille per aver recensito, mi fa davvero piacere leggere le vostre recensioni.
Buon anno a tutti :) alla prossima!
  
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