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Autore: Altair13Sirio    08/01/2014    1 recensioni
Seguito di "Assassin's Creed: Rebirth".
"Cara sorella, ho delle notizie per te, e forse non ti piaceranno… Ho tradito i Templari. Sono diventata un’Assassina. La notizia potrebbe arrivare a Costantinopoli da un giorno all’altro, ed è per questo che ti scrivo: devi scappare, altrimenti potrebbero usarti come ostaggio, e addirittura ucciderti! Conosci bene i Templari, e sai che lo farebbero. Non pensare che avranno compassione per te; non pensare che chi chiamavi amici o Fratelli non ti faranno nulla! Scappa! Non farti notare da nessuno, e nasconditi. Presto verremo a portarti via, e torneremo a casa.
Spero di rivederti presto.
Tua sorella Fiora"
Un Templare che è diventato un Assassino, un Assassino che è diventato un Templare, due sorelle da salvare, un'amica venuta in aiuto, un Maestro Assassino e il suo apprendista, uno strano e loquace medico e un monaco che vuole vendicarsi.
Un viaggio fatto per finire ciò che avevano cominciato. Ma saranno all'altezza delle prove che li attendono?
E un'ombra del passato tornerà indietro, ma quali saranno i suoi piani?
Genere: Avventura, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Il Lupo, Leonardo da Vinci, Yusuf Tazim
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Assassin's Creed: The Rebirth'
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Gli Assassini sapevano che sarebbero stati attaccati di nuovo, ma non sapevano quando. Per questo continuavano ad allenarsi, pronti a contrastare i nemici che si sarebbero presentati alle loro porte.
L’unica che non sapeva nulla dell’imminente attacco era Faustina, che passava tutti i giorni fuori, e nessuno aveva pensato di dirglielo.
Il Lupo si allenava da solo. Andava in giro per il distretto e saltava da un tetto all’altro. Quando gli sembrava di avvistare dei Templari li inseguiva, e se erano Bizantini li uccideva senza esitazione. Non poteva lasciare che li attaccassero all’improvviso in un numero superiore al loro, ma il distretto era abbastanza tranquillo.
Vali era impegnato a badare a suo figlio. Di solito si allenava la notte, quando Dragomir dormiva. Più volte Fabiola si era offerta di occuparsi del bambino, ma Vali diceva di non voler essere un peso per gli altri, e continuava a passare tutto il tempo con suo figlio. Il Lupo pensava che temesse che al prossimo attacco non sarebbero sopravvissuti, e voleva passare più tempo possibile con suo figlio. Non poteva dargli torto: erano in una situazione pietosa, e a volte anche lui temeva il peggio.
Lia si stava rimettendo in sesto abbastanza velocemente: ora che camminava stava riprendendo gli allenamenti, anche se Yusuf e il medico gli impedivano spesso di muoversi troppo. Lei era una tale cocciuta da non dar loro ascolto molto spesso, ma doveva fermarsi a riposare spesso. Ancora non camminava perfettamente, e se si fosse fatta male di nuovo sarebbe stato un vero disastro!
Fabiola si allenava a combattere con la spada di Fiora. Spesso metteva al corrente dei fatti la sorella, ma preferiva lasciarla nella sua calma, senza dirle dell’imminente attacco al covo. Fiora, invece, noto uno strano allontanamento da parte del Lupo. Agli altri sembrava normale, ma lei che lo conosceva sapeva che c’era qualcosa… Aveva provato spesso a parlargliene, ma lui rispondeva sempre con frasi vaghe, a volte mugugnava qualcosa, ma non dava mai risposte concrete. Lei temeva fosse accaduto qualcosa.
Yusuf teneva spesso d’occhio Lia, ma a volte si allenava con Ahmed, Hisham e Anisa. Voleva essere pronto a qualunque minaccia arrivasse.
Il medico continuava a controllare la gamba di Lia e teneva sempre sotto controllo Fiora, alla quale però, consigliava di restare a letto.
Ahmed continuava ad addestrare i due giovani Zingari. Ogni giorno che passava li vedeva migliorare, come se la battaglia precedente li avesse motivati a dare il massimo. E non era poi tanto diverso dalla realtà: Hisham aveva capito che poteva morire senza troppe difficoltà per l’avversario: per questo voleva allenarsi sempre di più. E inoltre non voleva far preoccupare Anisa. Doveva proteggere entrambi! Anisa non voleva che accadesse nulla di brutto a nessuno, e quindi continuava ad allenarsi, anche perché ormai era dentro quella guerra, e sarebbe andata fino in fondo!
Aléxandros usciva spesso, come Il Lupo e Faustina, ma nessuno sapeva dove andasse. Alcuni cominciavano a temere che volesse tradirli, ma Il Lupo continuava a dire che ci si poteva fidare di lui, e gli altri lo lasciavano in pace.
Il Lupo e Yusuf andarono da Amid  e Fares per chiedere il loro aiuto. Riuscirono a ottenere alcuni dei loro uomini in giro per il distretto di Galata. Un ladro sarebbe corso ad avvertire i due comandanti non appena sarebbero arrivati i Bizantini. Li avrebbero affrontati in molti! Questa volta erano sicuri di vincere.
<< Devo parlare con Yusuf Tazim! >> Disse una donna arrivata al covo correndo e ansimando. Era un’Athingana. Gli Assassini la fecero passare. Lei corse da Yusuf.
<< Yusuf. >> Disse. << Abbiamo scoperto quando sarete attaccati! >> Esclamò. Yusuf, che stava facendo dei calcoli su delle mappe, si voltò verso di lei e la guardò, chiedendole:<< Quando? >>
La donna, ancora ansimante per la corsa, riprese fiato prima di rispondere. << Domani sera verranno qui! >> Yusuf fu scosso da un brivido alla schiena. << E avranno con loro decine di soldati! >>
<< Hanno intenzione di spazzarci via? >> Chiese Il Lupo arrivando in quel momento. La donna annuì. << E’ probabile. >> Yusuf la ringraziò per l’informazione, poi le chiese di andare ad avvertire Amid e Fares, così avrebbero avuto un buon vantaggio.
Una volta andata via la donna, Yusuf si mise a parlare agli Assassini presenti.
<< I templari ci attaccheranno domani! >> Cominciò. << Chi non se la sente di combattere, deve dirlo ora, perché io ho intenzione di andare a combattere contro di loro e fermarli! >> Il Lupo gli mise una mano sulla spalla. << Non sarai solo. >> Disse. Ahmed si unì a loro in silenzio. Lia si sciolse le articolazioni. << Perché sarei diventata Assassina, allora? >> E si unì a loro. Fabiola, con sguardo determinato, si unì a loro dicendo:<< Questa lotta è cominciata a causa mia, dunque non posso tirarmi indietro! >> Vali, che teneva in braccio suo figlio, guardava serio il gruppo di fronte a sé. Si voltò a guardare il figlio e gli disse:<< Fai il bravo, Dragomir. Papà va a combattere contro i cattivi! >> Lo fece scendere e si avvicinò agli Assassini. Il Lupo gli rivolse un sorriso amico, a cui quello rispose.
Il gruppo rimase a fissare i due Athingani, aspettando la loro scelta. Hisham sorrise. << Sarei folle, se mi tirassi indietro ora! >> Anisa lo seguì dicendo:<< Abbiamo un conto in sospeso… >>
Era rimasto Aléxandros, che estrasse la spada e la tenne stretta tra le mani. << Combatterò contro ogni fottuto Templare che mi si parerà davanti! >> Il Lupo sorrise all’affermazione dell’uomo, perché sapeva che non li avrebbe traditi. Era un uomo onesto.
Il medico rimase a guardarli. Sarebbe rimasto lì a tenere d’occhio Fiora. Il Lupo gli fece un cenno. << Mi fido di te. >> Disse. Quello rispose rassicurandolo. Il Lupo si fidava, pur non conoscendo nulla di quell’uomo, neanche il suo viso.
L’unica assente, come al solito, era Faustina…

 
   
 
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