Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio!
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Autore: sve_chan    08/01/2014    1 recensioni
Alyce, una giovane a capo di una ricercatissima banda di assassini, si risveglia nella cella di una nave della Marina, ferita, senza i ricordi dell'ultima settimana e tormentata da un misterioso male. Perché si trova lì? Come hanno fatto a catturarla? E sopratutto: i suoi compagni saranno ancora vivi? Sono queste le domande a cui la ragazza dovrà rispondere in un tortuoso viaggio alla ricerca dei membri della sua banda, tra tradimenti, segreti mai raccontati e verità scomode. Ovviamente non viaggerà da sola, ma, dopo essere approdata per caso sulla nave di Rufy, l'imprevedibile ciurma di pirati deciderà di accompagnarla in questa lunga spedizione. Godetevi quindi questa fan fiction piena di misteri, azione e humor
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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<< Beh, devo dire di non essere mai stato così felice di vedere un cuoco da strapazzo come te in tutta la mia vita! >> commentò sarcasticamente Zoro non appena riconobbe il pirata. Quello però era troppo stupito dalla loro comparsa per rispondergli a tono. << Pensavo che foste andati con Chopper e le ragazze dall'altra parte della città. -disse invece- Come diamine avete fatto ad arrivare fin qui?! >> << Chiedilo ad Alyce, è lei che si è messa a correre dietro ad un tizio con una benda su un occhi e ad un marine armato! >>. La ragazza guardò il marimo visibilmente irritata, << E tu sta' zitto che non sai niente del perché li ho seguiti! >> sibilò fredda, quindi distolse lo sguardo e si finse interessata ai suoi sandali di cuoio, mentre un'ondata di sentimenti contrastanti e domande le invadeva la mente come un fiume in piena. Vedendola turbata, Sanji le poggiò una mano sulla spalla. << Ehi, va tutto bene? >> le chiese con tono dolce. L'assassina alzò lo sguardo << Sì... tranquillo... >> rispose tentando di controllare la sua voce tremante il più possibile e di rassicurare il cuoco con uno sguardo calmo, ma lui non sembrava troppo convinto. Allora sospirò e tornò a guardarsi i piedi, mentre avevano già iniziato a tornare verso la nave. << Si può sapere cosa le hai fatto questa volta?! >> sussurrò Sanji fulminando lo spadaccino con gli occhi. << Come cosa le ho fatto? >> << Guardala, è distrutta! Di sicuro le avrai detto qualcosa di terribile per ridurla così! >>. Zoro sollevò un sopracciglio, infastidito. << E perché devo essere stato per forza io? >> << Perché sei un marimo insensibile e non sai come trattare le donne! >> << Ah perché tu sai come trattarle? >> << Certamente, io a differenza tua sono un gentiluomo! >> << Un gentiluomo? -lo spadaccino soffocò una risata- Ma se non fai altro che comportarti da maniaco e sbavare dietro alla prima ragazza che passa! >> << Almeno io non le riduco sull'orlo delle lacrime! >> il cuoco indicò Alyce con un cenno del capo. << Guarda che lei non fa così per colpa mia! >> << Figurati se ci credo! >>. I due continuarono a litigare sottovoce, sperando che il costante brusio della strada nascondesse le loro voci, ma era inutile, l'assasina li sentiva comunque. Aveva infatti ascoltato ogni singola parola e per quanto le stessero dando fastidio, non voleva dir loro di smetterla, così come non voleva allontanarsi dal rassicurante tocco di Sanji, poiché erano le sue uniche fonti di distrazione che le impedivano di pensare troppo a ciò che era appena accaduto. Nonostante ciò, sentiva il cuore piccolo come una nocciolina e nella testa le stesse domande rimbalzavano come mosche contro il vetro. Come aveva potuto perderlo? Perché non aveva resistito di più? Era diventata talmente debole da non riuscire più a salvare neanche la persona più importante della sua vita? Chissà dove si trovava lui adesso e se l'aveva riconosciuta... "Magari mi sta cercando! -si disse per ritrovare un po' di ottimismo- O magari è stato catturato..." . La ragazza strinse forte i pugni. "Se fossi stata più forte avrei potuto aiutarlo e poi fuggire insieme!". In quel momento, la ferita sul fianco tornò a stuzzicarla, come per ricordarle, con una certa riluttanza, che più di così non avrebbe potuto fare. "Dannata Marina, è sempre colpa sua!". Alyce, che desiderava ardentemente scoppiare a piangere, abbracciare Raven e uccidere qualcuno, si convinse, non senza una certa difficoltà, che la cosa migliore da fare adesso era evitare di farsi sopraffare dalle emozioni, spiegare l'accaduto alla ciurma e cercare il ragazzo, con o senza di loro. Così fece qualche respiro profondo e tenne a bada il suo cuore, in modo da riacquistare un minimo di autocontrollo necessario per pensare lucidamente. Quindi iniziò a pensare in quali luoghi della città si sarebbe potuto nascondere o dove lo tenessero prigioniero. Il filo logico dei suoi pensieri, però, fu quasi subito interrotto dal litigare sommesso dei due pirati, che stavano iniziando a prendersi a insulti. << Ragazzi, la volete smettere di litigare ogni volta come bambini?! -sbottò- Sanji, so che il marimo tratta le donne con la delicatezza di un elefante, ma non è stato lui a ridurmi così. E Zoro, non mi sono messa a inseguire "quello strano ragazzo con una benda sull'occhio" perché sono totalmente impazzita e mi metto a fare cose senza senso, ma perché c'è un motivo che spiegherò non appena saremo alla nave. Adesso se non vi dispiace, gradirei poter ragionare senza le vostre voci di sottofondo, grazie. >>. I due la guardarono esterrefatti, senza chiederle scusa per non farla infuriare ancora di più. Nessuno di loro parlò, finché non furono giunti al veliero, dove li attendevano gli altri. Nami sembrava estremamente preoccupata e, non appena vide Alyce, le corse incontro e la abbracciò forte, chiedendole dove fosse stata e informandola che tutti i suoi nuovi acquisti erano nel suo armadio. L'assassina, che stava per soffocare, ringraziò e cercò divincolarsi da quell'abbraccio tentacolare. Intanto anche il resto della ciurma si era avvicinato e aveva iniziato a bersagliarla di domande. << Calmatevi! -esclamò Sanji- La mia cara Alyce ha bisogno di un thè freddo e di sedersi un attimo; poi vi dirà tutto quello che volete sapere. >>. Nami allora la lasciò andare e l'assassina tirò un sospiro di sollievo, mentre mandava uno sguardo riconoscente al cuoco. La ciurma tornò quindi sulla nave, dove Franky stava rafforzando il parapetto con un grande martello. Il cyborg, che molto probabilmente era all'oscuro di tutto, si stupì nel vedere che gli altri erano tornati tanto presto, ma lì seguì ugualmente in cucina senza fare domande. Zoro, che era il primo del gruppo, aprì la porta della cucina e sussultò, per poi mettersi a ridacchiare senza sosta. << Marimo, perché ridi? >> chiese Sanji confuso. Lo spadaccino si limitò ad indicare l'interno della sala con un sorriso trionfante. Il biondino allora arrivò con due lunghi passi al limitare della cucina, guardò dentro e impallidì: Brook era lì, seduto scomposto su una sedia, con i piedi poggiati sul tavolo da pranzo, che sorseggiava, calmo, una tazza di thè. Ma ciò che fece quasi svenire Sanji furono le condizioni della cucina: c'era acqua ovunque. I frammenti di una teiera di porcellana giacevano sul pavimento e il suo contenuto gocciava dal piano di lavoro di legno pregiato e dai fornelli, c'era pure una chiazza umida e scura sulla parete. << Brook! Cos'hai fatto?! >> sbraitò Sanji con gli occhi che parevano in fiamme. << Niente, ho solo preparato un'ottima tazza di thè, yohohoh! >> << E questo tu lo chiami preparare del thè?! Mi hai allagato la cucina, idiota! È per questo che nessuno può cucinare senza il mio permesso! Fallo un'altra volta è pesto tutte le tue ossa nel mortaio per poi darle in pasto ai pesci! >>. Il cuoco era fuori di sé, aveva afferrato una padella e si stava avvicinando minacciosamente allo scheletro, che era rimasto pietrificato con la tazza ancora vicina alla bocca. << Ehi, calma! Non è successo niente  di grave! -disse Alyce, afferrandogli il braccio con la padella- Dai, ti aiuto a pulire tutto. >>. Sanji si passò una mano sul volto e rilassò le spalle. << Va bene, cara Alyce, grazie... -mormorò, poi rivolto a Brook esclamò- Con te faccio i conti dopo! >>. Lo scheletro deglutì a fatica, terrorizzato, mentre le ragazze aiutavano il biondino ad asciugare tutto e a raccogliere i pezzi della teiera. Quando ebbero finito, si sedettero con gli altri intorno al tavolo e, siccome Sanji non voleva più sentir palrare di thè per altri tre mesi, decisero di bere una cola ghiacciata. << Allora, -esordì Zoro, sporgendosi verso l'assassina- che diavolo è successo? >> << Beh, mi sembra ovvio, Zoro, voleva aiutare quel ragazzo a fuggire, oppure voleva solo ucciderlo per averla spinta. Io l'ho visto di sfuggita, ma sembrava estremamente carino... Che sia stato amore a prima vista?! >> disse Nami con aria sognante, mentre la sua fantasia iniziava a vagare. << Mmmm... in effetti è stato amore a prima vista... >> rispose Alyce, pensierosa. << Che cosa?! -Zoro si mise le mani nei capelli, esasperato- Vuoi dire che hai inseguito per mezza città un tipo che neanche conosci, solo perché lo trovavi carino?! >>. La ragazza represse l'impulso di tirargli uno schiaffo. << Non intendevo quello! Io quel ragazzo lo conosco benissimo, si chiama Raven Volture e da circa sette mesi è il mio fidanzato! >>
   
 
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