Eccomi qui, ad alzarmi contro voglia dal mio letto caldo.
Al pensare di quello che era accaduto ieri mi vennero i
brividi, avevo paura, non volevo rivedere Harry. Scesi
dal letto e la temperatura del pavimento mi fece
rabbrividire, mi misi le mie ciabatte calde e andai a
prepararmi. Mi aspettava una lunghissima giornata
di verifiche dato che ne avevo quattro previste per
oggi, erano le più importanti, valevano circa la metà
del voto e non potevo sbagliare. Scesi in macchina
dove mi aspettava mio padre e mi portó a scuola,
durante il traggito non si sentì parola, tipico.
Scesi dalla macchina sbattendo lo sportello
con troppa violenza, fin troppa che mi fece sobbalzare. 
Feci per girarmi quando un braccio mi strinse i fianchi
portandomi vicino a lui, Jason.
"Hey bellissima come va oggi?"
disse lasciandomi un bacio sulla fronte e facendomi un
sorriso a 32 denti, non volevo si facesse idee sbagliate
sui nostri confronti ma poco mi importava visto che suonó
la campanella.
"Benissimo, scusami Jason devo andare" gli lasciai un
bacio sulla guancia e mi camminai con passo svelto per
non arrivare tardi. Quando cercai di entrare in aula una
mano mi afferró per il braccio e mi portó nel bagno
tenendomi una sua mano sopra la mia bocca,
impedendomi di urlare, ottimo.
"Chi si rivede"
Fece un sorriso malizioso, no, non volevo, cercai
di fuggire ma con scarsi risultati.
Sussurai con poca voce un 'stronzo' contro la sua
mano, ma lui lo sentì visto che mi sorrise e si tolse
la maglietta. Le lacrime si impossessarono del mio
viso, sperai che qualcuno entrasse nel bagno così
Harry smettesse ma non fu così sembrava che in
quella scuola non ci fosse nessuno. Mi lasció tanti
piccoli baci sul collo fino ad arrivare alle mie labbra
ma mi girai dalla parte opposta, mi guardó con aria
perplessa, non volevo che nessuno sapesse che
non avevo mai baciato tanto meno lui, avrebbe riso
di me. Sentì la porta del bagno aprirsi, finalmente,
era una ragazza alta mora con i capelli mossi che
gli arrivavano fino alla schiena, aveva l'aria spaventata,
forse di Harry, mi guardó con aria triste e mi sorrise
come per dire 'andrà tutto bene' e se ne andò, Harry
fu sollevato di vederla andare via e continuó con la
sua tortura dei baci sul mio collo. Sentì la porta aprirsi
con forza ed Harry sussurare un 'vaffanculo', era il
preside con la stessa ragazza di prima, sembrava che
qualcuno avesse ascoltato le mie preghiere. Prese
Harry dal braccio e lo portó con se, finalmente libera,
mi accasciai a terra e incominciai a piangere. Sentì
una mano toccarmi la spalla, non volevo che nessuno
mi vedesse piangere, era già successo con Harry e mi
maledì per questo, mi faceva sembrare debole, ma mi
prese per il mento e mi alzò la testa con una mano. Mi
sorrise con aria triste e mi abbracciò, l'unica cosa che
volevo adesso era propio questo, si staccó, si alzó e
mi porse una mano per farmi alzare.
"In che aula sei?"
Mi chiese gentilmente
"Lettere tu?"
"Anche io"
Ci incamminammo con passo svelto fino alla nostra aula,
quando l'aprimmo tutti si girarono verso di noi compresa
la professoressa che mi guardó con rabbia.
"Lei deve essere la signorina Smith,  avevi di meglio
da fare che fare una verifica che valeva la metà del voto?"
Mi chiese con aria di sfida, la odiavo, come poteva trattarmi
così se non sapeva niente, niente di quello che era successo?
"non sa quello che è successo"
Ribattè subito la ragazza che pochi minuti prima mi aveva
salvato da quell'inferno, le sorrisi gentilmente.
"Uscite da questa classe"
Vaffanculo