Prologo:
Strizzo gli occhi. Tutti questi rumori umidi e sospiri mi
hanno svegliato. Qualcuno mi dorme su una gamba, e a me vengono i crampi (ahhhia!!) .
Mi alzo in piedi di scatto per allungare il muscolo e
sbatto la testa contro il ferro di struttura. (Ahia
ancora!).
Siamo in troppi in una tenda da quattro. Decisamente troppi.
Chi cavolo ha avuto l’idea di venire in campeggio? E fortuna che mi dovevo rilassare!
Tra l’altro è pieno di zanzare, una mi passa
di fianco all’orecchio,la schiaccio. Maledetta succhiasangue!
Di nuovo i rumori umidi che mi hanno svegliato, e che
sembrano non infastidire nessun altro a parte me.
“Ma insomma voi due! Che
schifo!” sbraito mentre scavalco qualcuno, che
al buio non riconosco, diretta fuori dalla tenda. Il biondino mi afferra per
una caviglia mentre passo affianco alla sua testa.
“Dai Dafne, non fare
così...”io tiro dritto e lui molla la presa continuando a
guardarmi mentre scosto il telo intenzionata a uscire.
Anche la “lei” della
situazione mi guarda. Ma più arrabbiata che
dispiaciuta. Ma insomma la gente fa le cosacce nella mia tenda a pois e devo
pure essere contenta!! Ci sono dei più fatti
tipi al mondo.
Subito fuori finisco con i piedi nel fango.
Me li guardo. Sì, sì ... sono proprio tutta
infangata. E mi sono anche schizzata il pigiama.
Io voglio tornare a casa! Perché diamine ho
accettato di venire qui!?!
Perché non sono stata fulminata all’istante;quando ho anche solo avuto l’idea di accettare?
“ Sei finita nel fango Dafne tesoro?” mi
chiede una voce melodiosa alle mie spalle.
Alla luce fioca del lampione ci metto un secondo ad
analizzarla.
Fuma seduta su uno sgabello, coi
piedini intrappolati in un paio di sandali tacco dodici, addosso un pigiama di
seta viola scuro, e un caschetto di capelli
liscissimi e corvini.
Che immagine tipica.
Solo Dea potrebbe fumare vestita in tacchi e pigiama. Lei
non si è sporcata di fango uscendo. Probabile che sia
un elfo. Eh, che invidia...
“Sì, mi sono sporcata tutta, Dea”dico
un po’ affranta scacciando una zanzara dal mio collo.
“E’ stato il tuo amichetto animatore insieme
alla sua banda di bagnini...hanno riempito la nostra zona di terra con acqua e
zucchero...pare che attiri le zanzare sai?” mi fa tranquilla
mentre ne brucia una con l’accendino.
“Credo dovremmo vendicarci sai
Dafne tesoro?”continua con il suo solito tono mellifluo. Se fossi
un uomo non me la farei scappare nemmeno per sogno una
ragazza del genere. Tacchi e pigiama. Che classe!
“Sì credo che dovremmo proprio vendicarci
domani...”.
Lei mi sorride. “Prima e’
meglio che tu vada a prendere uno zampirone però Dafne tesoro”.
Annuisco,non mi sembra il caso di farsi divorare
dagli insetti.
Riinfilo la testa nella tenda.
“Ma basta voi due! Non
avete ancora finito? Ma che schifo!”
Non faccio in tempo a finire la frase che vengo colpita da un termos in testa.
“HAI FINITO DI FARE STO
CHIASSO RAZZA DI IDIOTA? ANCHE PRIMA NON FACEVI ALTRO
CHE URLARE!”ruggisce il signore della tenda accanto alla nostra.
“Ma signore prima non ero
io! Era la signora Randelli che si faceva la ceretta! E
io...”
Voglio tornare a casa , voglio
tornare a casa! E questa la chiamate vacanza? Ho una
tenda a pois sovrappopolata, il mare in riviera sembra un minestrone di verdura
e ho dei vicini con la coda di paglia che mi hanno
preso come capro espiatorio!!!
E pensare che qualche giorno fa
ero a casa...
Oh, allora sono tornata a rompervi le balle!
È una cosa che mi riesce molto bene...spero di avervi anche un po’
incuriosito con questo prologo...
Avevo già pubblicato il primo capitolo,
ma ho cambiato idea e ci ho messo questa roba qui...
Ditemi cosa ne pensate se vi piace o se devo
rinunciare a scrivere^___^
Mi farebbe taaanto
piacere.
(mi scuso se magari i nomi
sono un po’ inusuali, ma mettere nomi strani e’ una cosa che
adoro...)
Aki_Penn