Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: Kaninchen    09/01/2014    2 recensioni
E se Elsa non fosse l'unica ad avere dei poteri? Se anche Anna possedesse dei poteri di cui nessuno, nemmeno il re e la regina di Arendelle, ne era a conoscenza? E se qualcuno nell'ombra stesse tramando contro le due sorelle per un torto subito?
- In revisione -
Genere: Avventura, Azione, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Anna, Elsa, Nuovo personaggio, Sorpresa
Note: AU, OOC, Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo III
 

La piazza principale di Arendelle, che precedeva il lungo ponte che conduceva al castello, non era così vitale e festosa dal giorno dell'incoronazione.

Gli uomini e le donne fino a quel momento intenti a svolgere al meglio il proprio lavoro, si fermavano di colpo per osservare, chi felice e sorpreso e chi confuso, le loro maestà che camminavano l'una affianco all'altra per la piazza. In molti fermarono le due donne per porgere loro i dovuti saluti, altri per ringraziarle di aver salvato il reame ed altri ancora per offrire loro qualche leccornia, di cui poi si sarebbero vantati sicuramente con gli amici o con la concorrenza.

Elsa, seppur felice nel notare che la gente non sembrava odiarla per il breve periodo di gelo a cui li aveva costretti, cominciava a sentire un certo disagio nel trovarsi in mezzo a tutta quella gente.

- Elsa che ti prende?- chiese Anna con la bocca piena di pane, che poco prima le aveva offerto un omone tutto allegro.

La regina la guardò con disapprovazione.

- Non dovresti parlare con la bocca piena Anna! Insomma, ti ricordo che sei una principessa dopotutto, inoltre... -

Elsa non riuscì a finire la frase che Anna le infilò il panino che aveva in mano nella bocca, zittendola per pochi secondi.

Dopo aver dato un morso al panino, la regina guardò la sorella con rimprovero che, dal canto suo, continuava a mangiare allegramente una nuova pietanza tirata fuori da una busta che aveva tra le braccia. La signora dei ghiacci sollevò gli occhi verso il cielo limpido di quel pomeriggio, che lentamente stava finendo, era inutile provare a rimproverarla, non ci riusciva...

- Allora com'è? - chiese Anna, mentre si stava leccando le dita per togliere lo zucchero dai polpastrelli.

- … non è male... non credevo avesse questo gusto dolce. – rispose Elsa, finendo il panino che aveva tra le mani.

- Intendevo star qui fuori, ne vuoi un altro? - sorrise Anna, rovistando nel sacchetto alla ricerca di un secondo panino per la sorella.

- No, grazie Anna... come dire è... -

- Aspetta, vieni con me! - disse la rossa prendendo la mano della sorella e cominciando a correre verso una stradina ripida.

Corsero per un breve tratto la stradina ripida che la principessa aveva imboccato con fare sicuro, finendo poco dopo in una seconda stradina disconnessa, che mise a dura prova l'equilibrio della regina.

- Anna, posso sapere dove mi stai trascinando questa volta? - chiese un po' preoccupata Elsa vedendo in lontananza un sentiero sempre più disconnesso.

- Non ti preoccupare e fidati di me. - rispose Anna, guardando con la coda nell'occhio la sorella e sorridendole.

Fidarsi di lei? Si fidava di quella strampalata, maldestra, ingenua, chiacchierona, dolce e coraggiosa sorellina? … Assolutamente Sì. Le avrebbe affidato la sua stessa vita se necessario, perché se c'era qualcuno in quel regno... regno? In quel mondo piuttosto, di cui non avrebbe mai dubitato, quella era Anna.

Mentre la sovrana di Arendelle era occupata nella sua personale riflessione sul fatto di affidarsi o meno alla sorellina, questa si fermò, ridestando l'attenzione dell'argentea.

- Eccoci – fece Anna voltandosi raggiante e prendendo la sorella con entrambe le mani, facendo cadere inevitabilmente il sacchetto che aveva nella mano a terra, per condurla su un prato che a quanto pareva era la loro meta.

- Fammi capire... ci siamo messe a correre per arrivare su questo prato? - chiese un po' confusa Elsa.

- In realtà non è il prato in se a cui puntavo – rispose la rossa divertita – ma quello che avverrà tra un po'... -

Elsa continuava a guardare confusa la sorella, cosa sarebbe successo di lì a poco su quel prato?

Ma la risposta le fu chiara quando Anna si spostò, permettendole di vedere per bene il terreno su cui si trovava e non poté non guardare la sorella commossa.

Il pezzo di terra su cui Anna l'aveva portata presentava un piccolo strapiombo messo in sicurezza da un muretto, in modo che non si corresse il rischio di cadere, ma la vera bellezza del posto era la vista che donava a chi si trovava lì; un piccolo assaggio della cittadina e del palazzo e, sullo sfondo, il sole che lentamente stava tramontando donando al paesaggio calde tonalità rossastre.

- Oh, Anna... -

- Lo sai... - disse Anna affiancandosi alla regina – questo era uno dei miei cinque piccoli desideri... anche se il posto che mi ero immaginata era un po' differente – sorrise guardando la sorella.

Elsa si avvicinò alla sorellina abbracciandola con forza. Sapeva qual'era il suo primo desiderio, era stato anche il suo in quei lunghi anni.

- Ad ogni modo... - cominciò Anna guardando la sorella – non mi hai ancora detto com'è stato oggi. -

- Affollato. - rispose la sovrana dei ghiacci dopo averci pensato un po' su.

- … affollato? - chiese Anna guardando stupita la maggiore non capendo.

- Sì, insomma... avevamo appena aperto il portone e ci siamo ritrovate circondate dalle persone che si trovavano nella corte del palazzo, poi tutta quella gente nella piazza... - sospirò, sciogliendo l'abbraccio con la sorella e avvolgendosi nelle sue stesse braccia guardando il sole che ormai era quasi sparito – se non ci fossi stata tu con me, probabilmente avrei richiuso le porte poco dopo averle aperte... –

- Se non ci fossi stata io probabilmente non saresti proprio uscita. – rispose la rossa scettica.

- Sì, anche questo è vero – concesse la regina, guardando negli occhi la sorella.

Il silenzio che si era creato tra loro durò pochi attimi, riempito poco dopo dalle risate delle due sorelle.

- Vedrai, è solo questione di abitudine. Oggi credo si siano tutti ammassati perché non ti vedevano da tempo, è stato il loro modo per dimostrarti che ci tengono a te. La prossima volta non ce ne sarà così tanta... forse... - sorrise la rossa con fare rassicurante.

- La prossima volta? - chiese la regina.

- Certo!... Perché ci sarà una prossima volta vero? - Anna guardava con occhi pieni di speranza la sorella.

- Sì... certo... impegni permettendo, naturalmente. In ogni caso, ci dovremmo portare dietro delle guardie la prossima volta che usciamo, almeno la folla non si avvicinerà troppo e non rischierà di bloccarci per ore. -

- Sì, ok, si può fare. - sorrise raggiante la rossa pensando alla prossima volta che sarebbe uscita con la sorella, per poi guardarla sconvolta – No! Non possiamo portarci dietro le guardie! -

- Ah, no? E perché mai? - chiese Elsa alzando gli occhi al cielo e sorridendo furbamente.

- Perché??? Perché le guardie terrebbero lontani i paesani che non riuscirebbero più a darmi queste leccornie! - rispose ancora sconvolta da quell'ipotesi la rossa, andando a raccogliere la busta che reggeva poco prima e indicandola alla sorella.

Elsa guardò la sorella e cominciò a ridere, non poteva crederci, ci era cascata.

- Cosa c'è di così divertente?? Guarda che è una tragedia! -

- Nulla...- Non ce la faceva più, più la sorella la guardava con quell'aria sconvolta e più le veniva da ridere.

- E allora perché sta ridendo?? Aspetta... non dirmi che ti sei presa gioco di me e che non hai più intenzione di uscire! - riprese la rossa inarcando le sopracciglia e puntandole contro il dito minacciosa.

Elsa la guardò con le lacrime agli occhi, possibile che non ci fosse ancora arrivata?

- Ho intenzione di uscire ancora con te. - rispose l'argentea, cercando di tornare seria.

- Sul serio fantastico! Aspetta ma allora perché stai ridendo? - guardò con fare inquisitore la sorella, cercando di capire il perché di quel suo comportamento ed improvvisamente capì tutto, fissandola a bocca aperta - … Tu non hai intenzione di portarti dietro delle guardie non è così?? Dopotutto anche oggi quando siamo uscite non le hai chiamate!-

- Ci sei arrivata! - rispose la regina sorridendo alla sorella sconvolta – Ti ricordo che posso creare in qualsiasi momento delle guardie come Marshmallow se necessario. -

- Spero tu stia scherzando... evocare un coso come quello... - Anna si immaginò quel mostro nella piazza centrale e non poté che rabbrividire ad una simile eventualità.

- No, non sto scherzando. - rispose Elsa guardando seria la sorella – Se qualcuno ci si avvicinasse per farci del male, sta pur certa che non esiterei un solo istante ad usare i miei poteri per proteggerci, anche se questo volesse dire evocare una guardia come Marshmallow nel centro della piazza. -

Anna la guardò combattuta, sapeva che la sorella non stava scherzando questa volta e non poté non preoccuparsene, al tempo stesso però avvertì un gran calore avvolgerla consapevole che se una tale eventualità si fosse mai verificata sarebbe stato solo per proteggerla. Istintivamente strinse il sacchetto che aveva tra le braccia, la sua dolce sorellona disposta ad isolarsi in cima ad una montagna lontano da lei e da tutti pur di saperla al sicuro.

- Ad ogni modo Anna, come hai trovato un posto simile – chiese sorridendo la maggiore, incantata dal posto.

- Ah, questo prato dici? In realtà è stato un caso. - rise al ricordo di quel giorno – Stavo camminando nella piazza ed ero un po' sovrappensiero, sai come sono no – vide la sorella roteare gli occhi e sorridere – insomma stavo camminando e per sbaglio pesto il piede ad un tipo. Ora che ci penso era davvero grosso mi sovrastava di parecchio lo sai? - riprese la rossa ricordandosi del “bestione” - Ad ogni modo non credo mi avesse riconosciuta... ma fatto sta che avevo provato a scusarmi ma il tipo era furibondo. Penso perché oltre ad avergli pestato il piede gli avevo fatto cadere tutto il legname che aveva tra le braccia e sulla schiena. Davvero parecchia... comunque mentre mi stavo scusando vedo che il tipo avanza verso di me con in mano un bastone e che me lo stava puntando contro... sinceramente non mi pareva avesse buone intenzioni così ho cominciato a correre per le strade con lui che mi rincorreva, non avevo mai corso così tanto giuro! Beh, no... ora che ci penso forse quella volta avevo corso di più, ma lasciamo perdere... dopo un po mi sono girata e quando ho visto che non ero più inseguita mi sono guardata intorno e mi sono ritrovata su questo prato con il fiatone, ero pure riuscita a seminarlo, non sono stata grandiosa? - chiese Anna tutta entusiasta.

Elsa era sconvolta, non sapeva cosa rispondere, aveva capito solo che la sorella a causa della sua sbadataggine si era fatta rincorrere da un uomo che la minacciava di prenderla a legnate. La sola idea fece venire i brividi alla signora del ghiaccio, immaginandosi lo stato in cui avrebbe trovato la sorellina se questa non fosse riuscita a scappare da quel tipo.

- Sì... davvero fantastica... - rise nervosamente la regina – Ad ogni modo avviamoci verso il palazzo è buio ormai. - disse guardando la sorella che le faceva strada per tornare nella piazza.

Di una cosa era certa la regina di Arendelle, da quel giorno se Anna fosse uscita ancora dal palazzo senza di lei, si sarebbe assicurata che almeno un paio di guardie la seguissero in lontananza.

 

Note d'Autore:
In questo capitolo come avete avuto modo di leggere o che dovete ancora leggere il misterioso cavaliere non s'è fatto proprio vivo... si lo so sono crudele a lasciarvi sulle spine e.e ma... credo che nel prossimo capitolo o al massimo in quello successivo saprete chi è u.u
In teoria questo capitolo sarebbe dovuto essere mooolto più lungo, i capitoli a cui mi riferisco sopra in cui saprete nome cognome ecc... del misterioso cavaliere dovevano far parte di questo capitolo solo che... 1) voglio scavare per bene nel rapporto tra Elsa e Anna, 2) mi piace il tema che ho scritto nel punto 1 (nel caso non si fosse capito xd) e 3) cosa non da meno... non so voi ma vedermi un capitolo lungo dove tu scendi ma pare che la barra dello scorrimento non si muova... mi fa venire l'angoscia ò.ò. Poi oddio dipende dal tipo si storia... in ogni caso ho preferito evitarvelo xD


Ringrazio tutti coloro che hanno aggiunto la storia tra le preferite, le seguite e che spendono due minuti per scrivere cosa ne pensano (assolutamente apprezzata come cosa *w*). Inoltre voglio ringraziare tutti quelli che stanno anche solo leggendo la storia.
Ok vi lascio alla prossima :)
  
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