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Autore: SynysterIsTheWay    10/01/2014    22 recensioni
E se Brian Haner, combattesse contro sè stesso da quasi quindici anni?
Dal prologo:
"Era da tanto tempo che aspettava questo momento.
Probabilmente, era da una vita.
Un lieve e piccolo sospiro, accompagnato poi dal suo battito cardiaco che non riusciva a calmarsi.
Il cuore batteva come non aveva mai fatto prima d'ora ed i suoi occhi, non aspettavano altro che avere quella splendida
visione davanti a sè.
"Posso farcela" Disse il ragazzo a sè stesso, sembrando il più naturale possibile mentre si alza dal letto per rivolgersi al suo solito
specchio.
Il ragazzo si passa continuamente le mani tra i capelli corvini, completamente spettinati ma perfettamente autobiografici.
Gli occhi, illuminati dalla passione, continuano a brillargli nonostante sia appena iniziata la giornata.
"Cosa aspetti!? Vai!" Gli sussurra la sua coscienza mentre lui stesso si sente morire dentro.
Un battito mancato, vedendo poi una scena che non avrebbe mai voluto vedere. In questo momento, Haner avrebbe senza dubbio preferito esser cieco.
Brian stringe le sue mani in pugni, con rabbia. Avrebbe ucciso chiunque gli si sarebbe avvicinato. E lo avrebbe fatto.
Se non altro, per ora, non fa altro che osservarla mentre bacia quel ragazzo che sarebbe dovuto essere lui."
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Synyster Gates, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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31° L'ultima sigaretta.




 
L'amore più profondo è l'amore nascosto.
(Yamamoto Tsunetomo)

L'amore vince tutto: e noi cediamo all'amore.
(Publio Virgilio Marone)

L'amore. Certo, l'amore. Fuoco e fiamme per un anno, cenere per trenta.
(Giuseppe Tomasi di Lampedusa)

Mentre parliamo il tempo, invidioso, sarà già fuggito. Cogli il giorno, confidando meno che puoi nel domani.
(Quinto Orazio Flacco)

(Non ci accontentiamo mai del presente. Anticipiamo il futuro perché tarda a venire, come per affrettarne il corso, o richiamiamo il passato per fermarlo, 
come fosse troppo veloce, così, imprudentemente, ci perdiamo in tempi che non ci appartengono, e non pensiamo al solo che è nostro, e siamo tanto vani da 
occuparci di quelli che non sono nulla, fuggendo senza riflettere il solo che esiste.
Blaise Pascal)






 

DODICI ANNI DOPO...




-Chi era al cellulare Rev?- Domanda Brian, tenendo ancora tra le mani la sua chitarra.
-Non ci crederesti mai, ma Danny Otpus ha saputo del nostro rientro in California di stasera.- Annuncia Jimmy, osservando
poi i volti sconvolti dei suoi amici.
-Danny! Cazzo, sarà da una vita che non lo vediamo più!- Esclama Matt invece, continuando a scrivere qualcosa su quel solito blocco note che
solitamente utilizza per comporre nuove canzoni.
-Dalla consegna del diploma direi...beh, chissà, si sarà ricordato di noi sentendoci alla radio no?- 
-No, sei proprio fuori strada Vee. Lui e Frances si sono sposati un annetto fa e stasera faranno un festino nella loro villa di proprietà.-
-Frances? Ma stiamo parlando della cugina di Alex?- Gli occhi di Valary diventano improvvisamente lucidi anche se Brian, si è letteralmente
perso nel vuoto. 
Tutti restano in silenzio. E' da un bel pò in effetti che non pronunciavano quel nome che sembra essere una bestemmia.
Valary invece, continua a giocherellare con i nuovi capelli di Matt diventati abbastanza lunghi.
-Non capisco...perchè ci hanno invitati? Saranno anni che non ci sentiamo più ormai!- Continua Johnny, dopo aver bevuto un sorso di birra.
-Io credo che abbiamo cominciato a snobbarlo da quella volta in cui Brian ha provato seriamente a fargli del male.- Ghigna Zacky, riuscendo a strappare
un sorriso anche a Gates.
-Beh, lui mi ha detto che hanno organizzato una sottospecie di incontro. Cazzo, ma ci pensate? In quella fottutissima villa
con piscina avremo l'occasione di riabbracciare tutti i nostri vecchi amici dell'"High School"!- 
-Jimmy, stai parlando seriamente? Quindi, ci ritroveremo tutti a casa di Danny e Frances?- 
-Cazzo si, Shads!-
-Tutti...proprio...tutti?- Domanda questa volta Brian, nella speranza di sentire quel nome che ha deciso di sotterrare in tutti questi anni.
Può sembrare strano, ma proprio quando aveva deciso di metterci una pietra sopra, eccola che riappare magicamente nei suoi pensieri.
-Non lo sò Gates...però posso dirti che ci saranno molti studenti dell'"High School".- Continua Jimmy, impossessandosi della bottiglia di birra
di Johnny.
-Oh andiamo Brian. Non la vedi più da dodici anni ormai...sappiamo come sta procedendo la sua vita...magari sarà in una villa di proprietà anche lei,
con domestici ovunque.
- Ribatte Johnny, osservando ancora Brian mentre continua a tamburellare il piede contro il pavimento.
-E chi lo sà...forse si è anche sposata con quel coglione di Liam ma...che importa? Piuttosto, dovresti preoccuparti delle belle ragazze che continuerai
a farti anche dopo il tour!
- Sorride Jimmy, abbracciando dando delle pacche sulla spalla all'amico che ricambia con un mezzo sorriso.
-Non sono sicuro di voler ritornare ai vecchi tempi...qui a New York stiamo benissimo.- 
-Gates...la California è la nostra vera casa. Ritornarci stasera forse ci farà del bene...che ne dici?- 
Ed ecco che Brian, si lascia convincere da Matt. Non c'è che dire, la California è tutto ciò che non riusciranno mai ad abbandonare.



















ALEX POV'S

E' tutta la notte che non sono riuscita a chiudere occhio.
Ho pensato e ripensato alla festa organizzata da Frances ed ancora non sò cosa fare.
Non riuscirei mai a rivedere tutte quelle persone in così poco tempo. Ho saputo solo ieri di questo incontro con i vecchi amici dell'"High School" 
e non ho fatto altro che sentirmi male.
Qualche giorno fa, sono tornata qui in California ed ho intenzione di restarci dato che mia madre non riusciva più a stare senza di me.
In realtà, ieri ne ho anche approfittato per fare una bella passeggiata nei dintorni. Mi sono ritrovata involontariamente dinanzi alla porta
di casa Haner ma senza ritrovare alcuna forma di coraggio per poter suonare al campanello.
Mi sono abituata bene a guardare i miei ...migliori amici in televisione per poi provare un senso di stupore unico. Ce l'hanno fatta...in dodici
anni sono riusciti a realizzare il loro sogno più grande. Eppure, adesso è così brutto sapere che io non apparterrò più a loro. Mi avranno già dimenticata
e chissà se qualcuno di loro è riuscito a farsi una famiglia. Ad ogni modo, lo spero vivamente.
E chissà se... Brian avrà messo la testa apposto...
I pensieri continuano a lacerarmi dentro, dandomi un senso di vuoto che ancora non riesco a colmare. 
-Tesoro, stai dormendo?- Mia madre entra in camera, sedendosi sul letto, accanto alla mia figura.
E' stata un pò una tortura, tornare alla mia cameretta e ritrovarla proprio come l'avevo lasciata. Le foto di me ed i ragazzi...sono ancora
appese alle pareti e contornate da varie cornici.
-No...non ci riesco.- Ammetto, riposizinandomi bene tra le coperte e poggiando la schiena contro le barriere del letto stesso.
-Se non vuoi andare a quella festa, basta dirlo cara.-
-Non è questo...è che...sono passati dodici anni.-
Dodici anni dalla mia prima ed ultima volta.
-E allora? Oh tesoro, dopo tutto quello che hai passato, un incontro tra vecchi amici ci vuole!-
-Non credo di farcela.-
-Cos'è che ti preoccupa?-
-Il fatto che nessuno sà ancora che sono tornata qui in California...e che sono tornata per restarci.Dio, mi sento una fallita...tutti, avranno
sicuramente una vita più interessante della mia.-

-Non lo sei Al...non lo sei mai stata e cosa ti prende adesso? Da quando ti importa del parere degli altri?-
-Adesso lo sono diventata...sono diventata una fallita. Io...io non ho il coraggio di parlare con Brian e gli altri.-
-Brian deve sapere.-
-No...non posso dargli una responsabilità così grande mamma. Ora è un chitarrista famoso in tutto il mondo...-
-Io sono sicura che se tu gliene parlassi, magari le cose potrebbero migliorare.-
-Peggiorerebbero. Mamma credimi, va bene così.-
-Alex, tu...lo ami?-
Sospiro.
-Non ha più importanza ormai.-
Detto questo, ritorno sotto il fascio delle mie coperte, sentendo alcune lacrime rigarmi il volto.
Mia madre resta accanto a me. Di tanto in tanto, sento le sue mani accarezzarmi la cute.
Tempo fa, sarei riuscita a ricordare il modo in cui solo Brian riusciva ad accarezzarmi.


































BRIAN POV'S


Arrivati a destinazione, non faccio altro che guardarmi intorno. Non è cambiato nulla, Hungtington Beach è rimasta sempre la stessa.
Per non parlare poi di mia madre che quando mi ha rivisto stamattina, non ha fatto altro che abbracciarmi stritolandomi come se fossi stato un 
bicchiere di plastica.
-La musica è decisamente troppo alta e non ci avranno sentiti.- Borbotta Zacky, dopo aver suonato il campanello di casa Otpus per la quindicesima volta.
Jimmy si imbestialisce e con velocità riprende a suonare il campanello di continuo fin quando poi, Frances non viene ad aprirci.
-Oh cazzo ragazzi! Dio, siete ancora più belli di persona che in televisione!- Esclama Frances, abbracciandoci tutti.
Devo dire che anche lei non è cambiata per niente almeno caratterialmente, mentre, i suoi bei capelli lunghi sono stati tagliati in un 
caschetto corto che le si addice alla perfezione.
-Cos'è Fran, il matrimonio ti ha fatto cadere i capelli?- Scherzo, vedendola poi sorridere alla mia battuta.
-Sempre il solito spiritoso Haner! In realtà, mi aspettavo di ritrovarti con qualche nuova fiamma...- 
-Lo sai come sono fatto!- Sorrido con malizia, per poi vedere Valary entrare in casa con Matt.
-Entrate pure ragazzi e divertitevi!- Continua Fran ed al suo comando entriamo tutti nella sua nuovissima villa.
Come al solito, ci sono persone ovunque che ballano come impazzite, mentre altri invece, restano seduti ai propri tavoli ad ingozzarsi di cibo.
Alcuni si sono anche fidanzati e sembrano avere anche dei bambini.
-Ragazzi, guardate un pò chi ci sono venuti a trovare!- Urla Fran e ad un tratto la musica viene letteralmente fermata.
Tutti gli amici che avevo all'"High School" corrono verso di noi, travolgendoci.
-Gli Avenged Sevenfold!- Urla una ragazzina con gli ormoni a mille.
-Che ne dite di darci alla fuga?- Propone Jimmy, ridendo alla vista di alcuni nostri vecchi amici che stavano quasi inciampando per venirci
a salutare.
Le notizie qui ad Hungtington Beach si smuovono velocemente devo dire...eppure, con i nostri nuovi album, siamo riusciti
a vendere tantissimo.
Ma per noi non è mai stato importante vendere...noi preferiamo regalare emozioni ai nostri fans.
-Whooo, Synyster Gates è tra di noi!- Mi saluta Danny, venendomi incontro.
-Danny Otpus...cazzo, non sei cambiato neanche di una virgola.- Sorrido, per poi vedere il ragazzo pelato, abbracciarmi.
Ricambio l'abbraccio, che sembra esser quasi un metodo per farmi perdonare per tutte quelle volte che avrei voluto spaccargli la faccia.
-Oh, guardate chi c'è! Danny il cannaiolo!- Ghigna Jimmy, per poi abbracciare anche lui il ragazzo.
-Jimmy il palo!- Ironizza anche Danny ed io credo di averne abbastanza di tutte queste situazioni abbastanza imbarazzanti.
Mi allontano per un attimo dalla folla, tentando di respirare. Alex non c'è ed io avrei dovuto immaginarlo.
Sarà sicuramente in Francia con quel coglione a bere champagne e a giocare a poker con la famigliola felice.
-Synyster Fucking Gates...che bello ritrovarti qui.- Una voce familiare, mi fa voltare di scatto.
-Michelle.- Ribatto sorridendo alla bionda che ha indosso un grazioso vestitino rosa.
Lei...oh, lei non è cambiata per niente. Solito sguardo ammaliante e solito fisico slanciato.
-Sono felice di rivederti...dopo tutto questo tempo...- Mi sorride, tenendo tra le mani un bicchiere colmo di birra.
-Anche io. E vedo che lì c'è un ragazzo che ti sta aspettando.- Ricambio il sorriso, indicando con lo sguardo un uomo che continua ad
osservarci.
-Max è un bravo ragazzo...credo di essermene innamorata.-
-Ah beh...allora sono felice per te.-
-E tu? Hai messo la testa a posto?-
-No, lo sai come sono fatto.-
-Credo di saperlo...bene.-
Entrambi continuiamo a sorriderci come due rincoglioniti ed io riesco a ricordare benissimo quanto l'ho fatta soffrire.
-Ad ogni modo...se dovessi cambiare idea sai che ricorrerei da te come un cagnolino.-
-Michelle io...-
-Avanti, stavo scherzando.-
-Spero che tu possa avere il meglio dalla vita.-
-Ed io ti auguro il meglio anche se sarebbe inutile dato che con i vostri nuovi album avete già venduto tantissimo...siete su tutte le classifiche ragazzi.-
-Sei ben informata vedo.-
-Più di quanto tu creda.-
-Amore, che ne dici di andare a ballare?- Si intromette quel Max. 
Un uomo tutto ad un pezzo, ricoperto da uno strato spessissimo di barba e colmo di capelli neri. Un tipo tosto insomma.
-Certo amore...ma prima, volevo presentarti Brian Haner...meglio conosciuto come Synyster Gates.-
-Oh, che onore, finalmente ti conosco! Michelle mi ha parlato tantissimo di te.- Max mi porge la mano ed io la stringo con educazione.
-Davvero? Spero che non abbia detto nulla di cattivo.- Ironizzo, per poi portare la mano nella tasca dei jeans.
-Assolutamente. Io sono Max Olmes, comunque.-
-Piacere mio.-
-Bene, adesso andiamo amore?- Domanda questa volta Michelle, rivolgendosi al suo nuovo compagno.
-Andiamo.- Max mi saluta con un cenno di mano mentre Michelle mi fa un semplice occhiolino.
Incredibile...anche lei è riuscita a fidanzarsi con qualcuno. 
E pensare che nella band, solo Matt, Jimmy e Johnny sono riusciti a scegliere una valida compagna per la loro vita mentre io e Zacky...siamo
rimasti i soliti coglioni che preferiscono farsi le solite groupie piuttosto che impegnarsi con qualcuno.
In realtà, Zacky si doveva anche sposare con Gena, una ragazza che sembrava dover diventare la donna della sua vita ma alla fine...non erano fatti
semplicemente per stare insieme.
Preso dai soliti pensieri, prendo una bottiglia di birra, cominciandone a bere qualche goccio.
Mi sposto di quà e di là, salutando persone e persone che sembrano comunque essere più interessanti di me. Io? Beh, io non ho niente apparte
la band.
Spostandomi verso l'entrata della villa però, vengo attirato da una ragazzina abbastanza piccola ed esile che continua a piangere in un angolino.
Qualcosa dentro di me, mi dice di andarle incontro...
-Hey, piccola, non dovresti essere qui tutta sola.- Provo a dirle, vedendola poi alzarmi i suoi occhioni grigi, contro.
-E tu non dovresti bere tutta quella birra. Fa male, non lo sai?- 
Cazzo, questa piccoletta ha proprio un bel caratterino.
-Hai vinto.- Mi siedo su di una gradinata delle scale che dovrebbero portare al piano superiore della villa. 
-Oh mio Dio...ma tu...tu...tu sei Synyster Gates?- Borbotta improvvisamente la ragazzina, mostrandomi un sorrisone
che riesce a mettermi subito di buon umore.
-In carne ed ossa.- Ribatto, vedendola poi sedersi sul gradino delle scale, accanto a me.
-E' incredibile! Conosco a memoria tutte le canzoni dei vostri nuovi album! Sono una tua grandissima fan...ma mia mamma
non mi permette di ascoltare le canzoni degli Avenged Sevenfold.-

-E perchè mai?-
-Perchè dice che le fanno venire in mente alcuni ricordi che vorrebbe cancellare.-
-Beh, tua madre dovrebbe imparare a vivere.-
-Però...io non posso ancora credere al fatto che tu sia qui! E gli altri? Oddio, muoio dalla voglia di vedere anche il resto del gruppo! Sono
qui anche loro, vero?-
-Frena piccoletta. Tu stavi piangendo e non mi hai ancora spiegato il perchè...-
-Perchè questa villa è così grande e ...ho perso mia mamma.-
-Se vuoi, potrei aiutarti a ritrovarla.-
E' una bambina...cosa avreste fatto voi al mio posto?
-Synyster Gates che mi aiuta a ...non posso crederci!-
-Beh, credici allora.-
-Avevo ragione...oltre ad essere bellissimo, hai anche un cuore d'oro!-
-Così mi spaventi.-
-No, mi dispiace ma il mio cuore apparterrà sempre e solo a Jimmy! Lui si che è un gran batterista!-
-Quanti anni hai ragazzina?-
-Dodici appena compiuti.-
Inarco un sopracciglio, per poi vederla asciugarsi le lacrime e sorridere. Sembrava anche più piccola.
Mi alzo dalla gradinata delle scale, per poi porgerle una mano.
Lei la accetta ed io riesco finalmente a scrutare per bene il suo viso.
Ha due enormi occhioni grigi, dei capelli castani con alcuni riflessi rossicci, una pelle piuttosto bianca quasi come la neve ed alcuni schizzi
di lentiggini che le ricoprono due piccole fossette.
La forma degli occhi però...è incredibilimente identica alla mia come anche la forma del nasino, un pò all'insù.
Stranamente, al contatto con la sua piccola manina, sento un brivido percorrermi il cuore. Mi sento d'un tratto strano, sentendo il mio cuore
cominciare a battere più forte del solito.
-Allora, andiamo a cercare mia mamma?- La ragazzina continua a tirarmi la mano nella speranza che io potessi darle ascolto.
-Oh...si, andiamo.- Rispondo cercando di riprendermi.
Io e la ragazzina continuiamo a percorrere tutta la villetta nella speranza di poter ritrovare sua madre. In realtà,  non sò cosa mi abbia spinto ad 
aiutarla ma in qualche modo sento uno strano feeling tra me e questa piccoletta.
-Eccola lì!- Mi sorride la ragazzina, per poi lasciare la mia mano e correre incontro ad una donna che di spalle sembra esser a dir poco
attraente. 
La vedo gesticolare, mentre continua a chiacchierare animatamente con un'altra ragazza.
Le sue forme, così sinuose e perfette riescono a scuotermi.
-Mamma!- 
-Oh tesoro, ti ho cercata ovunque! Ti avrò detto un milione di volte che non devi allontanarti...- 
Quella voce...quella dannatissima voce che credevo di aver dimenticato.
-Mamma, non mi crederai mai ma Synyster Gates mi ha appena aiutato a ritrovarti! Synyster Gates,mamma! Il chitarrista degli Avenged Sevenfold!- Annuncia la ragazzina con degli occhi inguaribilmente lucidi.
La donna si volta verso di me, ed io sento di poter quasi rinascere.
Incollo i miei occhi su quelli di Alex per poi vederla quasi spaventarsi.
E così...questa meravigliosa bambina è sua figlia...
-Brian...- Sussurra Alex, per poi svenire proprio dinanzi a me. Riesco a prenderla appena in tempo, riuscendola a trasportare nella camera più vicina.
-Mamma! Mamma!- Continua ad urlare la piccola, più preoccupata che mai.
La ragazza che fino a poco tempo fa stava parlando con Alex questa volta, prende la mano della ragazzina, tentando di tranquillizzarla.
Posiziono il corpo di Alex sul letto di una camera qualunque, per poi vedere la ragazzina correre verso di me e stringermi.
Resto immobile come un pezzo di ghiaccio, vedendo la ragazzina continuare a stringersi alla mia vita.
-Hey...va tutto bene piccola...la mamma si è solo addormentata. Tra un pò starà meglio.- Sussurro, stringendo a me la piccola e sentendomi come un pesce fuor d'acqua.
-Vado a prendere un impacco di ghiaccio!- Prova a dire la ragazza dai capelli color platino che aprendo la porta della camera, riesce a sbattere il suo
petto contro quello di Zacky.
-Oh mio Dio, scusami...io...non volevo.- Borbotta la ragazza, più tremante che mai.
-No...ecco...scusami tu...io...non...-
-Volevo.- Ripete lei, togliendo le parole di bocca a Vee.
I due continuano a fissarsi per minuti interminabili come se stessero facendo l'amore con gli occhi.
-Si, giusto. Ehm...-
-Quando avrete finito di fare i coglioni, potreste ricordarvi che qui c'è una ragazza che è appena svenuta.- Sbotto all'improvviso, interrompendo
quell'aria romantica che aveva riempito la camera fino a pochi secondi fa.
Credo che Vee mi stia maledicendo mentalmente ora.
La ragazza si riprende, correndo via. Spero che si sia ricordata dell'impacco freddo.
Zacky invece, è rimasto sulla soglia della porta e continua a muovere la mano a destra e a sinistra come se stesse ancora salutando la giovane.
-Zacky...che cazzo ti prende adesso?- Domando questa volta al mio amico, vedendolo poi sorridere al muro.
-Zacky Vengeance!- Urla improvvisamente la ragazzina, staccandosi dalla mia vita e correndo verso Zacky.
E' incredibile la personalità di questa dodicenne...non sembra aver peli sulla lingua e non si lascia travolgere neanche dalla timidezza.
-E questa ragazzina da dove sbuca?- Domanda Zacky, sorridendo.
-E'...la figlia di Alex.- Rispondo con tristezza e delusione, vedendo poi Zacky sbarrare gli occhi.
-Ma allora conoscete mia madre!!!- 
-Oh merda.- Ribatte ancora Zacky, osservando poi la ragazzina che continua a sorridergli.
-La tua mamma non ti ha detto di non parlare con gli estranei?- Domando alla ragazzina che continua a stringersi a Zacky.
-E' la figlia di Liam, è comprensibile che sia diventata una rompi ca...-
-Okay Vee, abbiamo capito.-Sbotto ancora, più infastidito di prima.
Improvvisamente però, la porta della camera si apre ancora una volta facendovi entrare Jimmy, Johnny, Matt, Val, Leana ovvero la fidanzata di Jimmy e Lacey quella di Johnny.
Non c'è che dire, sono stati davvero fortunati loro...io e Zacky invece, resteremo sempre le pecore nere della situazione.
-Cazzo, dov'è Alex, sta bene?- Urla Jimmy, correndo verso di me.
-Come lo sapete che...-
-Vee ci ha inviato un messaggio.- Mi risponde Matt, più preoccupato che mai anche lui.
-E' questo l'effetto che Syn fa alle donne!- Ride Johnny, beccandosi poi uno schiaffetto sulla nuca da Lacey.
-Jimmy Sullivan! The Rev è quì!- Urla la dodicenne improvvisamente, correndo ad abbracciare Jimmy.
Egli rimane di stucco, mentre gli altri osservano la scena più incuriositi che mai.
-Ho una piccola fan e non lo sapevo?- Sorride Jimmy, mostrandosi affettuoso nei confronti della ragazzina.
-Tu sei il miglior batterista del mondo!- 
-Sapete, sto seriamente cominciando ad adorare questa ragazzina!-
Dopo esser stata abbracciata da Jimmy, la dodicenne và incontro anche a Johnny.
-Ma chi è questa marmocchia?- Domanda Johnny, dopo aver salutato la piccola.
-E' la figlia di Alex.- Dico per la seconda volta, deluso almeno quanto prima.
-Quindi lei e Liam...- Prova a dire Val ma io la zittisco, sentendomi come rinchiuso in un labirinto.
-Esatto.-
Un silenzio tombale riempie improvvisamente l'atmosfera della stanza fin quando non arriva di nuovo la ragazza dai capelli biondo platino
che con un impacco freddo riesce a far riprendere i sensi ad Al.
Mi posiziono dinanzi al volto di Al, sedendomi sul letto proprio accanto al suo corpo,perfettamente sdraiato.
Alex apre finalmente gli occhi con debolezza e la dodicenne corre verso di lei, travolgendola.
-Mamma, mamma! Stai bene vero?-
-America...ma cosa...-
Allora è così che si chiama la ragazzina...
-Sei svenuta mamma!-
Alex sposta il suo volto contro il mio e adesso, sembra che stia ricominciando a ricordare.
-Brian...Jimmy...Val...oddio...ci siete tutti...- 
-Dormito bene bimba?- Le sorrido, vedendola poi cominciare a tranquillizzarsi.
Intanto, la bionda sta continuando ad utilizzare l'impacco freddo sul viso di Al, continuando a fissare Zacky. 
Zacky fa lo stesso ed entrambi continuano ad isolarsi dal mondo intero.
-Fede...credo che basti così...- Prova a dire Al ma la bionda continua ad adagiare l'impacco.
-Fede...che bel nome...- Sussurra Zacky, sembrando un vero e proprio coglione.
-In realtà...mi chiamo Federica.- Si imbarazza lei, continuando a civettare con Zacky.
-Che schifo, mi sta per venire il diabete!- Ribatte Jimmy, assecondato poi da Johnny.
Matt tossice e per fortuna, i due piccioncini, smettono di fare gli idioti.
In un attimo, Valary corre incontro ad Alex stringendola forte.
-Amica mia!- Borbotta Valary, con emozione.
-Dio Val...mi sei mancata tantissimo!-
Dopo che le due si sono salutate per bene, Alex abbraccia forte Jimmy e gli altri.
-Mi siete mancati tantissimo...-
-Anche tu ci sei mancata tanto, nanetta!-
Continua Johnny più felice che mai.
Alex decide di salutare tutti...ma sembra essersi dimenticata di me. 
Ed eccola che con gli occhi affaticati, decide di degnarmi di uno sguardo. Restiamo a fissarci, ma io non ho nulla da nasconderle.
-Ciao...- Le dico vedendola poi sorridermi.
Finalmente...
-Brian...- Alex si avvicina a me per poi avvolgere le sue braccia intorno al mio collo.
Ricambio l'abbraccio, sentendola respirare a fatica. 
Mi erano mancati i suoi abbracci...così distruttivi ed il suo profumo alla vaniglia...instancabile.
Sciolto l'abbraccio, gli altri ne approfittano per far fare le ultime conoscenze.
Leana e Lacey, ricambiano la stretta di mano di Alex ed io osservo ogni movimento della ragazza.
Beh, almeno adesso Alex sà dell'amore che provo per lei...non è stato poi così difficile scriverle quella lettera ed inviargliela.
-Adesso sto bene ragazzi, quindi possiamo tornare alla festa.- Sorride ancora Alex...ma il suo sorriso è terribilmente falso.
Vorrebbe piangere ma non ci riesce. Perchè tutto questo dolore? Cosa le sta accadendo?
-Alex, sei sicura di sentirti bene? Vuoi che vada a prenderti qualcosa?- Si preoccupa la bionda.
-Fede, te l'ho detto, sto bene.-
-D'accordo, allora credo che andrò a bere qualcosa...-
Federica esce dalla camera e Zacky, ci osserva come fulminato.
-Che dite, mi butto?- Ci domanda la porchetta, con gli occhioni lucidi.
-Si, magari da un balcone!- Ironizza Jimmy, facendoci ridere tutti. 
-E' italiana ma era venuta in Francia per una vacanza studio...è la mia vicina di casa lì a Parigi e l'ho convinta a venire con me
qui in California dato che ha sempre voluto visitarla.- Borbotta poi Alex, dando alcune spiegazioni a Vee.
-E' single?- Domanda ancora Vee rendendosi un perfetto idiota agli occhi di tutti.
-Cazzo Vee, vai lì e falle vedere cos'hai sotto a quei pantaloni!- Esclamo io infine, dandogli un pò di coraggio. 
-Vado.- 
Zacky esce dalla camera, nella speranza di poter abbordare con la bionda.
-Okay, torniamo alla festa.- Dice poi Matt, e tutti cominciano ad uscire dalla camera,tranne Alex che viene attirata dalla mia mano 
che continua a stringere quel polso su cui è ancora tatuato il mio "nome".
Credevo lo avesse rimosso...
-Posso parlarti un minuto Alex?- Le domando, vedendola ancora rabbrividire.
-S...si...- Mi risponde balbettando, per poi portare i suoi occhi grigi contro quelli di sua figlia.
-America...tesoro...vai di là con gli altri ragazzini della tua età...la mamma deve parlare un attimo con questo signore.-
-Mamma, credi che non lo conosca? Synyster Gates, il chitarrista degli "Avenged Sevenfold"! Non credo sia un signore qualunque!-
-Va bene tesoro, credo di doverti delle spiegazioni...ne parleremo dopo, promesso.-
-Quindi è una promessa mamma?-
-Si, lo è. Adesso vai a giocare con gli altri...non ci metterò molto.-
-Va bene...ciao Syn!-

-Ciao piccola.-
Dopo aver visto la piccola andare via, Alex comincia ad allontanarsi da me, osservando il paesaggio che si presenta fuori dalla finestra.
Io, alle sue spalle, comincio a parlarle non riuscendo a frenare la voglia che ho di sentirla vicina.
-Non sapevo che quel coglione avesse davvero gli attributi.-
-Brian, se vuoi parlarmi di Liam, non credo sia il caso ora.-
-Perchè? C'è qualcosa che devo sapere?-
-N...no. Io e lui stiamo ancora insieme, ci siamo sposati ed abbiamo una bimba stupenda.-
-Lo vedo...allora perchè non è qui con te stasera?-
-E' rimasto in Francia perchè...aveva del lavoro da svolgere e non aveva voglia di ritornare al passato.-
-Tu invece, morivi dalla voglia di rivedermi...-
-Sogna Brian.-

-Quindi non conto più nulla per te?-
La mia voce diventa improvvisamente calda, ma Alex continua a guardare il paesaggio dinanzi a sè senza degnarmi di...niente.
Deglutisce, non riuscendo neanche a rispondermi.
-Tu...ci vuole proprio un bel coraggio a dirmi certe cose!- Si volta improvvisamente Alex, con gli occhi iniettati di sangue.
Non volevo di certo farla innervosire in questo modo...ma sembra che lei, non voglia neanche vedermi.
-Sono stata per giorni ad aspettare una tua stupida lettera o in un tuo stupido messaggio ma indovina un pò?-
-Alex, ma cosa stai dicendo...ti avrò scritto ed inviato...più di quattro lettere al giorno!-
-Beh, devi averlo inviato all'indirizzo sbagliato perchè io non ho ricevuto proprio un bel niente da te!-
-Scherzi!? Mi ero fatto dare l'indirizzo da tua madre...-
-Sai cosa!? Col tempo, gli artisti diventano tutti dei gran bugiardi!-
-Non sono mai stato un'artista Al.-
-Beh, per me lo eri!-

Sentire queste parole...non fa che uccidermi dentro. E' come se stessi strisciando nel buio...
-Oltre ad un artista...eri il mio migliore amico.-
Senza controllarmi, le prendo velocemente le spalle, stringendogliele come se non ci fosse un domani.
-Tu credi sia stato bello per me stare dodicini anni senza di te? Beh, non lo è stato! E tu? Beh, tu hai preferito andartene...-
-Perchè nessuno mi ha dato un buon motivo per restare!-
-Ah no?-
-Tu con me hai solo scopato.-
-Cazzo Alex, come fai ad esser così tonta! E' sempre stato chiaro a tutti...ma sembra che tu voglia scapparne!-
-Brian, lasciami andare o comincio ad urlare!-
-Tu non urli proprio un cazzo! Solo Dio sà in che cosa si è tramutata dopo quella scopata!- 
Deglutisco, tremando.
-Si è tramutata in lacrime Alex...in lacrime amare che ho costretto a far uscire dopo quindici fottutissimi anni!-
Continuo, osservando gli
occhioni lucidi di Al.
-Ed è per questo motivo che io aspettavo una tua lettera!-
-Quante volte devo ripetertelo!? Ti ho scritto tantissime lettere e non ho mai ricevuto una tua sola risposta! Una risposta sarebbe bastata per farmi
correre da te in Francia...credi sia stato bello per me rincorrerti fino all'aereoporto per poi urlare il tuo nome al cielo? Ma tu...te ne eri già andata.-

Delle lacrime, cominciano a scorrere sul suo viso...divenuto ormai il viso di una donna.
-E pensare che quelle rose che tanto amavi...erano un mio stupido regalo!-
-Lo sò...me ne sono resa conto...troppo tardi.-
E' troppo tardi. E' troppo tardi per un amore morto dal principio.
Ho sbagliato a travolgerla quella sera...non avrei mai dovuto fare un passo del genere...non con lei.
Alex si allontana da me ed io questa volta, non faccio nulla per riprenderla.
La luna si riflette nei suoi occhi, distruggendoli.
-Vuoi cancellare tutto?- Le domando improvvisamente, sapendo di non poterle chiedere altro.
Si è fatta una vita...senza di me e la cosa non ha fatto altro che rompermi interiormente.
-Alex, guardami.- Questa volta mi ci avvicino, lacerando i miei occhi nei suoi.
-No!- Urla lei, chiudendo di scatto gli occhi.
-Alex, ho bisogno di guardare i tuoi occhi...per l'ultima volta. Poi sparirò dalla tua vita...farò finta di non averti mai conosciuta e butterò
tutti questi quindici anni di amicizia nel cesso.-
-Ventisette.-
-Da quando sei andata via...sono solo quindici.-
-Brian, non rendere tutto più complicato...-
-Se non lo hai ancora capito, io vado matto per le cose complicate...e solitamente, riesco ad ottenerle.-
Alex deglutisce ancora, senza voler aprire i suoi meravigliosi,quanto dolorosi occhi.
-Brian vattene via...ti prego.-
-Non prima di aver rivisto con chiarezza i tuoi occhi...-
-Non li aprirò.-
-Solo ora mi sto rendendo conto di quanto sono rotto dentro Al...questo cuore infranto può sopravviere solo con l'aiuto dei tuoi splendidi occhi.-
-Perchè credi che i miei occhi possano salvarti?-
-Perchè è sempre stato così...ma tu eri troppo occupata ad amare qualcun'altro per capirlo.-
-Io...io...-
-Sono stato ad aspettare come uno stupido il giorno in cui ti saresti rifatta viva...-

La mia voce comincia a tremare ed Alex sembra esser diventata ancora più testarda di prima.
-Adesso ti ho trovata...e credo di essermi legato a te, nel vero senso della parola. E' come se le nostre mani adesso...siano legate con una corda
che fa fatica anche solo a sciogliersi. Voglio vedere i tuoi occhi per l'ultima volta...non puoi negarmi tutto questo Alexandra.-
-E' così strano...quando eravamo bambini sognavamo storie a lieto fine...fingevamo di essere ragazzi adulti che sapevano tutto del mondo...fingevamo
di appartenerci...fingevamo di...essere innamorati.-
-Io non ho mai finto Alex. Erano quei giochini stupidi che si fanno all'età di cinque, quattro anni...ma io non fingevo neanche a quell'età.-

Alex finalmente, apre i suoi occhi, ormai colmi di lacrime.

E li vedo bene...stanno diventando rosa...pronti per una nuova battaglia.
Fisso con attenzione i suoi occhi. 
Proprio come immaginavo...non è cambiata.
E' sempre la mia Al.
-Ora che li hai visti...vattene via...- Sussurra lei, respirando a fatica.
E pensare che...li riesco a leggere così bene da capire che mi ha mentito per tutto questo tempo. 
C'è qualcosa in lei...che vuole sprigionarsi.
-Io non ti ho mai conosciuta.- Le sussurro, autoconvincendo anche me stesso.
-Mai.-
-Non sei mai venuta dinanzi alla porta di casa mia quella notte.-
-Mai.-
-Non ho mai incontrato i tuoi occhi.-
-Mai.-
-Non ti ho mai stretta a me quando ne avevi bisogno.-
-Mai.-
-Non ti ho mai baciata.-
-Mai.-
-Non ho mai passato le vacanze di Natale in tua compagnia.-
-Mai.-
-Non ti ho mai regalato quelle rose.-
-Mai.-
-Non ho mai tatuato il mio "nome" sul tuo polso.-
-Mai.-
-Non ho mai fatto l'amore con te.-
Mi arrendo quasi, sospirando l'ultima frase.
Alex non ha più la capacità di rispondermi, portandosi una mano dinanzi alla bocca.
-Ti avevo visto ridere...ridere in televisione. Eri felice, anche senza di me e mi è crollato il mondo addosso,Brian.-
-Ho ingoiato un pò d'orgoglio in più. Adesso, dovresti farlo anche tu Alex. Smettila di piangere...non serve a niente e lo sai. 
Ci vediamo in giro bimba.-
BIMBA.
Erano dodici anni che non lo dicevo più ormai eppure, adesso sto per aprire la porta della camera per uscirne per sempre. 
Le ho dato tutto l'amore di questo mondo...ma lei invece, ha preferito darmi un solo e secco addio.
Questa volta, lo accetterò. 
Senza voltarmi, armeggio con la maniglia della porta, per poi sentire un groppo in gola che non vuole dissolversi.
-Brian! No!- 
Mi volto improvvisamente, vedendo Alex corrermi incontro ed abbracciarmi.
Non ricambio l'abbraccio, sapendo che la sua è una semplice paura. Lei non mi ama come la amo io.Il suo amore è colmo d'affetto...niente di più.
-Ti amo! Brian ti amo!- 
-Alex, il tuo amore è diverso dal mio...-
-Non lo è! Io ti amo...ma l'ho capito solo quando quella sera...sono scappata via con Liam.-
Osservo ancora i suoi occhi.
Oh cazzo.
-Tu...-
Non riesco a parlare, vedendo poi Alex posare le sue labbra contro le mie con prepotenza.
Le sue lacrime, bagnano metà del mio viso, ma non mi importa.
Mi godo l'attimo di questo bacio fino alla fine, stringendo il più possibile il corpo di Alex contro il mio.
Entrambi respiriamo con debolezza, continuando a stringerci come se potessimo perderci da un momento all'altro. 
Alex mi prende le mani, portandole sul suo vestitino ed intimandomi a toglierglielo. Senza rispondere alle mie azioni, faccio ciò che le sue mani
mi hanno chiesto di fare, sfilandole via il vestitino che lascio morire sul pavimento.
La spingo con dolcezza verso il letto, ammirando il suo bellissimo corpo nudo.
Come mi è mancata la sua pelle candida...il suo sorriso, le sue piccole manine ed il suo corpo...terribilmente eccitante.
Il modo in cui continua ad ansimare la mia bimba, mi fa venire una voglia matta di averla. 
Ho aspettato tutto questo tempo, solo per rincondurla ancora tra le mie braccia ed ora...ora non riesco neanche a crederci.
Continuo a baciarle il collo, vedendola poi giocherellare con i miei capelli. 
La lascio fare, ricordando tutti quei momenti spensierati che abbiamo trascorso insieme.
E' stato così bello vederla crescere e vederla maturare con tanta semplicità...e adesso che è diventata una vera e propria donna, non posso far altro
che continuare a scoprirla.
Continuo a baciarla, scorgendo poi due collane che ha appeso al collo. Ero così preso da lei che non me ne ero neanche reso conto.
La prima è la collana in legno che aveva portato via con sè la sera in cui facemmo l'amore per la prima volta...e la seconda, è il ciondolo che le avevo
regalato a Natale. Si, proprio quello con la nostra foto.
Non posso credere ancora al fatto che lei sia di nuovo qui con me.
Togliendomi la giacca e la camicia, mi posiziono tra le sue gambe.
Lei percorre con le dita i miei tatuaggi, come se stesse provando a disegnarli ed io, ricomincio a baciarla questa volta con più passione.
Al si lascia travolgere dai miei baci ed io resto incantato dalla bellezza di questa piccola donna e dal suono continuo dei suoi battiti cardiaci
che entrano in sintonia con i miei.
Per quanto tempo non ho fatto altro che sognare questo momento? Dio, quanto l'avevo sognata dopo quella sera!
Ricordo ancora, quanta tristezza pervadeva la mia anima, quando pensavo al fatto che eravamo in letti diversi ed in città diverse.
Tutte le volte che ho suonato "I won't see you tonight"...e tutte le volte che la pensavo tra le braccia di Liam.
Con velocità, la penetro, sentendola gemere.
Questa è la sensazione più bella di tutta la mia vita. Ci avevo sperato così tanto...avevo proprio bisogno di sentirmi ancora parte di lei.
Lei continua a graffiare la mia schiena, e la pioggia fuori continua a battere sull'asfalto facendola stringere ancor di più al mio corpo.
Lei e la sua paura per i temporali...
La penetro per l'ultima volta, ricadendole accanto.
Respiro con profondità, vedendola poi piangere a dirotto.
La riprendo tra le mie braccia e sentire i nostri corpi nudi, unirsi...mi rende l'uomo più felice del mondo.
Noto con tristezza, alcune cicatrici sulla sua pelle che mi fanno sussultare. Saranno sicuramente quelle che gli provocò il padre l'ultima volta.
Asciugo le sue lacrime, vedendo poi un velo di tristezza percorrerle le pupille degli occhi.
-TI AMO BIMBA.- Mi lascio scappare, sentendola poi rabbrividire.
-Non posso...no, io non posso.- Mi sussurra Al invece, singhiozzando.
Il mio sguardo diventa colmo di dolore.
Anche quello della mia bimba, cambia.
Alex si allontana velocemente dal mio corpo, scendendo dal letto e rivestendosi con velocità. 
Tutto questo, mi riporta indietro col tempo...a quella dannatissima sera.
-Adesso...mi dirai che è stato tutto uno sbaglio o...un errore?- Le domando, vedendola aggiustarsi i capelli.
In effetti...cosa pretendevo da lei? Ha anche una bambina adesso...
Lei porta i suoi occhi contro i miei e questa...credo che sia appena diventata la nostra ultima volta insieme.
-Addio Syn.-
-Non lasciarmi.-
La vedo sospirare.
-Io...semplicemente, non posso.- 
-Va bene...hai tempo per un'ultima sigaretta insieme?-
Al mi guarda, come scossa dalla mia poposta.
Lei si limita a spostare il capo a destra e a sinistra, come se stesse per pronunciare un "no" secco.
Ed eccola che sparisce ancora.
Lei è fatta così...sparisce senza darti spiegazioni...e tutto quel trucco che aveva sul volto, ora è andato dissolto per colpa delle lacrime
amare che ha versato per tutto il tempo.

Dando a pugni il materasso, provo a riprendermi dalla mia grave malattia. Sono malato d'amore e non posso più guarirne.
Arrendendomi ancora, scendo dal letto, rivestendomi e tornando alla festa.
Chiudo la porta della camera, vedendo poi Jimmy e gli altri divertirsi come non mai.
-Hey Gates, tutto bene?- Mi domanda Johnny, ballando come un forsennato con Lacey.
-Una meraviglia.- Rispondo con semplicità, dimenandomi tra la folla e scorgendo la figura di Vee mentre continua a divertirsi con la solita
bionda.
Come vorrei bere qualche goccio...così da poter dimenticare tutto.
Esco fuori dall'abitazione, accendendomi velocemente una sigaretta...quella che avrei voluto condividere con Alex.
-Ciao Gates!- Ed eccola di nuovo...
-Ciao...ragazzina.-
-Cosa ci fai qui tutto solo?-
-Mi stai forse prendendo in giro?-
-No, si sono semplicemente scambiati i ruoli! Prima...io ero triste e tu mi hai aiutata...adesso sei tu triste ed io vorrei aiutarti.-
-Per la malattia che ho, non c'è alcun rimedio.-
-Sei malato!? Hai una malattia grave?-
-Si...-
-E come si chiama?-
-Il mal di cuore.-
-Cos'è?-
-Lo scoprirai quando diventerai grande...o almeno spero di no.-
America mi sorride, guardandomi con ammirazione.
-Tua madre?- 
-E' andata via...-
-Perchè non sei andata via con lei?-
-Perchè avevo voglia di giocare con dei ragazzini che ho conosciuto qui,che hanno quasi la mia stessa età! Io qui sono la più piccola...però, zia Frances
si è offerta di riaccompagnarmi a casa.-
-La più piccola ma...la più in gamba.-
-Dici sul serio?-
-Si, dico sul serio.-
-Un giorno...vorrei imparare a suonare la chitarra proprio come fai tu!-
-Buona fortuna allora...-
-Mamma mi ha detto che una persona importantissima per lei le ha insegnato qualche accordo ma...non è mai riuscita del tutto a suonare lo strumento!-
-Tua madre ha ragione...era proprio disastrosa con gli strumenti musicali.- Mi lascio scappare un sorriso, per poi vedere America porgermi una mano.
-Vieni a giocare con me?-
Stranamente, la luce negli occhi di questa bambina, mi ispira un senso d'affetto a dir poco enorme.
Butto via la cicca della sigaretta, per poi prendere la mano della piccola e lasciarmi trasportare da lei stessa.
Devo essermi rincoglionito.
































Dopo esser stato in compagnia della piccola, ritorno alla festa, vedendo tutti gli invitati ballare un lento.
Io mi siedo in un angolo, con una bottiglia di "Heineken" tra le mani, rammaricandomi.
America è davvero una bambina stupenda...stare in sua compagnia mi fa sembrare un padre alle prese con la propria figlia.
Ma credo sia normale dopotutto...mi ricorda Alex...hanno gli stessi occhioni grigi.
Mi distolgo dai miei stessi pensieri, sentendo poi il mio stesso cellulare cominciare a squillare.
Prendo il cellulare dalla tasca dei jeans per poi leggervi sul display il numero di Alex. Quel numero che non ho mai rimosso dalla rubrica
telefonica.
Sobbalzo, rispondendo immediatamente al cellulare.
-Alex!-
-Lei è il signor...Brian Haner?-
-Si, sono io ma...lei chi è?-
-Sono Audrey Sparks, dottoressa dell'ospedale di Huntington Beach.-
-Ospedale!? Dov'è Alex?- Mi agito, vedendo poi Jimmy, Zacky e Federica avvicinarsi a me.
-L'abbiamo appena ricoverata dato che è stata ritrovata poco fa, nella sua stessa auto. La ragazza è in grave condizioni e l'abbiamo appena ricoverata.
Da quel che sappiamo, un camion le è finito addosso mentre stava guidando verso casa.-
-No, la prego, mi dica che è uno scherzo!-
-No signor Haner, mi dispiace. Ho chiamato un numero a caso dato che sua madre non risponde al cellulare ma tra un pò riproverò a contattarla.-
-Lei...è viva?-
-Per ora si, è sotto l'operazione di dottori con grand'esperienza ma come le ho detto prima, è in gravi condizioni fisiche.-
Riattacco il cellulare, cominciando a tremare.
-Brian, chi era al telefono?- Mi domanda Zacky, vedendomi più scosso che mai.
Non riesco a rispondergli, sentendo delle lacrime cominciare a riempire i miei occhi.
Tremo, toccandomi con nervosismo i capelli e gettando a terra la bottiglia di birra che tenevo tra le mani.
-Gates, amico...chi è lei? Chi è viva?- Domanda Jimmy questa volta, vedendomi dare a calci qualunque cosa mi stia circondando in questo momento.
-Brian, che ti succede? Brian, calmati!- Si allarma Matt, rivolgendomi contro i suoi occhi verdi.
-Alex! Alex sta morendo!- Urlo con il cuore in gola, uscendo dall'abitazione.
Tutti i miei amici mi seguono compresi Danny e Frances che si sono resi conto dei miei scatti colmi di dolore.
-Brian, cosa cazzo sta succedendo? Se è uno scherzo, sappi che è di pessimo gusto!- Borbotta Johnny, inseguendomi.
Mi fermo di scatto, vedendo tutti preoccuparsi come non mai.
-Alex sta morendo! Stava guidando e...un camion l'ha travolta!- Urlo ancora,sentendomi quasi morire.
-No...non può essere! No!- Urla Frances in lacrime, lasciandosi stringere da Danny.
Jimmy porta il suo sguardo contro il terreno, toccandosi i capelli con nervosismo ed abbracciando Johnny che ancora non ci crede.
-No...no, io non ci credo! Non è possibile!- Urla piangente Federica, che prova a trovare conforto tra le braccia di Zacky che la accolgono con debolezza.
-Dobbiamo andare da lei! Andiamo all'ospedale! Matt, ti prego, andiamo subito!- Balbetta quasi Valary, sconvolta cercando di far riprendere Shads che 
non sembra capire più niente.
Io corro verso la mia auto ma Jimmy mi raggiunge.
-Non puoi guidare in questo stato cazzo!-
Gli dò ascolto, sedendomi al posto del passeggero,vedendo Jimmy mettere in moto l'auto.
Ci ritroviamo a metà strada ed io ancora non posso credere a ciò che sta accadendo.
-Dove sono gli altri?-
-Ci stanno seguendo...tranne per Frances che è rimasta alla festa nella speranza che la figlia di Al lo venisse a sapere il più tardi possibile.-
-Cazzo!-
-Gates, ce la farà, ne sono sicuro. Alex...è forte!-
-Quest'auto non può andare più veloce!?-
-Una multa non ce la toglie nessuno Brian!-
-Sai Jimmy, in questo momento ricevere una multa è proprio l'ultimo dei miei pensieri!-
Dò un calcio secco al vetro dell'auto dinanzi a me, scivolando poi sul sedile e sentendomi un fallito. Avrei dovuto tenerla tra le mie braccia e convincerla
a fumare con me la nostra ultima sigaretta.
-Gates...-
-Non guardarmi.-
-Non c'è alcun motivo di vergognarsene...-
Le lacrime...sembrano scendere come un fiume dal mio volto ormai vuoto.
-Non me ne vergogno infatti.-
-E' successo qualcosa che non sò?-
-Io ed Alex...abbiamo fatto l'amore...in quella stanza, poco fa. Lei ha detto di amarmi.-
-E tu me lo dici così!-
-Come cazzo dovrei dirtelo Rev?-
-Siamo arrivati!-
Velocemente, scendiamo tutti dalle auto, entrando nell'ospedale.
Non ho mai avuto così tanta paura di perderla come in questo momento...
Corro tra i vari reparti, lasciando indietro gli altri che hanno preferito chiedere informazioni ai dottori di turno.
Corro ancora, questa volta, scorgendo la porta di una stanza, aperta per metà.
Mi fermo sulla soglia della porta, sentendo poi una dottoressa scandire delle parole che faccio fatica a realizzare.

"Alexandra Fallen, trentenne...deceduta alle ore 0.00 del giorno..."













...



...




...


"-Ma che cazzo...-
-Non sono una delle tue puttane. Non voglio più ripetertelo.-
-Come puoi pensare che io lo abbia fatto per un secondo fine? Alex, cazzo svegliati!-
-Non dirmi quello che devo fare!-
-Era solo un bacio, non mi sembra una cosa così tragica.-
-Per me lo è invece!-
-Perchè? Hai paura di tradire il tuo fidanzatino?-
-Io e Liam abbiamo intenzione di vivere una relazione seria Brian...-
-Avevo voglia di baciarti e l'ho fatto. Fine della storia.-
-Fine!? Brian, sei il mio migliore amico, non il mio ragazzo!-"

(Dal ventottesimo capitolo)



...
















...















...





"-Non è stato divertente!-
-Vedere la tua faccia completamente preoccupata e spaventata si però!-
-Non ero spaventata! Pensa se ci avessero visto?-
-Che t'importa Al! Rompi le regole!-
-Quando sono con te, non faccio altro che mettermi nei casini!-
-Ma ti diverti, giusto?-
-Si...molto.- "

(Dal diciottesimo capitolo)







...









...














...

















"-Abbracciami.- 
-No, sei tutto sporco di fango!-
-Ah beh, lo sei anche tu!-
-Ti voglio bene!- "


(Dall' undiciesimo capitolo)




















...









...














...


















"-Dove cazzo hai la testa Al?-
-Sono libera di fare ciò che voglio Brian, non sono più una bambina!-
-Ci hai fatto l'amore?-
-No.-"

(Dall'undicesimo capitolo.)
























Il funerale più brutto di tutta la mia esistenza.
Persone ovunque, vestite in nero che continuano a piangere sulla tomba della mia Alex.
Non ce l'ha fatta...
Sembrava essere una ragazza così forte e determinata lei...ma non abbastanza per combattere contro la morte.
Frances, tiene stretta a sè la piccola America che continua a piangere. Danny dà conforto ad entrambe cercando di tranquillizzarle.
Jimmy è qui accanto a me, insieme a Leana, Matt stringe a sè Valary ancora sconvolta e Zacky e Federica, sono accanto alla tomba per dare un ultimo saluto
ad Al.
Johnny invece, prova ad esser forte, ma i suoi occhi rossi spiegano tutto.
Alice, la madre di Al continua a piangere ed i miei genitori sono qui a darle conforto.
Ieri ho inviato un telegramma a Mckenna che presa dal dolore ha deciso di prendere il primo aereo e venire nel tardo pomeriggio.
Usciti dalla Chiesa, ci dirigiamo tutti verso la casa della madre di Al.
Io resto in silenzio, senza riuscire a pronunciare una sola parola.
Ieri notte...ho perso la persona più importante della mia vita e nessuno potrà più riportarla indietro. L'unica cosa che non capisco...è il perchè Liam
non sia qui,  al suo funerale.
-Brian, posso parlarti un secondo? Ci sono delle cose di cui dovrei parlarti.- Mi dice Frances, toccandomi una spalla.
-Certo...- Le rispondo, sentendomi terribilmente frastornato.
E' tutto il giorno che non mangio, non bevo e non riesco ad esprimermi. Ho pianto tutta la notte ed adesso non ce la faccio neanche a restare in piedi.
Mi sono ubriacato. Era l'unico modo che avevo per rivederla.
Frances mi porta nella camera da letto di Alex e si siede sul letto intimandomi di sedermi accanto a lei.
Le dò ascolto, vedendola poi ricominciare a piangere.
Provo a darle coraggio anche se...qui ci vorrebbe qualcuno che dia anche un pò di coraggio a me.
-...Okay, sto meglio...-
Le sorrido, vedendola poi asciugarsi le lacrime con le dita.
-Alex non vorrebbe di certo vederti in questo stato...mi diceva sempre che eri una ragazza dal caratterino forte e presuntuoso.-
-E' vero...-
-Cosa...dovevi dirmi?-
-Ci sono delle cose che non sai e che devi sapere.-
-Fran, mi stai spaventando.-
-Le cose che sto per dirti...sono abbastanza dure ma sono sicura che riuscirai a superarle.-
-Parla.-
-Non ti sei ancora chiesto...come mai Liam non è qui oggi?-
-Si...ci ho pensato.-
-Devi sapere che...quando Alex è partita con lui per la Francia...Liam è diventato un ragazzo terribilmente scontroso e possessivo.-
-In realtà...già lo era.-
-Si...ma...quando sono andati a vivere insieme...i due hanno avuto una vita molto turbolenta. Liam ha cominciato ad abusare di droghe e ha cominciato
a scaricare tutta la sua rabbia contro Alex. La picchiava amaramente e la situazione non migliorò di certo col tempo. Al doveva restare
chiusa in casa e non poteva permettersi  neanche di parlare con qualche conoscente del sesso opposto.-

Quindi...tutte quelle cicatrici che le ho ritrovato sul corpo...non erano più quelle che gli provocò suo padre...
-Alex mi chiamava quasi tutti i giorni piangendo e dicendomi di voler ritornare in California ma Liam non glielo permise...lei stessa, non ha voluto
chiamare Valary perchè sapeva che prima o poi la bionda, non avrebbe resistito e ti avrebbe raccontato tutto.-

Frances deglutisce ed io sento il mio cuore battere sempre più forte.
-La situazione si complicò ben presto quando Al scoprì di essere incinta di America. Liam continuava con i suoi modi bruschi e violenti, non capendo
del perchè Alex non riuscisse a lasciarsi andare con lui. I due, non hanno infatti mai avuto alcun rapporto fisico dopo...-

-Quindi mi stai dicendo che...-
-Fammi finire, ti prego.-
Annuisco.
-Quando nacque America, Liam già non c'era più...l'aveva abbandonata per le strade di Parigi senza darle quel futuro in cui lei tanto sperava.
Per non parlare poi di quando il ragazzo si accorse del tatuaggio di Alex.
Al non volle raccontare tutto questo a nessuno, neanche a sua madre...non voleva darle tutti quei dispiaceri e non voleva sentirsi una fallita perchè
in effetti lo era diventata. Non aveva un lavoro, non aveva una casa, non aveva più nulla fin quando poi un bel giorno incontrò Federica. Fede era
la sua vicina di casa quando Al viveva ancora con Liam. Il più delle volte, la bionda stessa, sentiva delle urla provenire dalla villa dei due ed un giorno
decise di bussare alla porta di casa per vedere cosa stesse accadendo. Più in là, le due diventarono grandi amiche e la bionda offrì il suo aiuto ad Alex
accogliendola nella sua stessa casa e dandole dei soldi per prendersi cura di America.-

-Ma...-
-Alla fine, dopo tutto questo tempo...Alex è riuscita a tornare qui in California senza dire niente a nessuno. Tornata a casa, ha spiegato tutto alla mamma
che gli ha detto anche della tua partenza per il tour europeo. Liam ha continuato a cercarla ma dopo un pò di tempo, si è arreso, restando in Francia con
la sua famiglia. Però sò una cosa che Alex voleva dirti da tanto tempo...lei ti ha amato...ti amato così tanto da nasconderlo a sè stessa e lo ha fatto
perchè aveva paura. Si è lasciata divorare dalle sue stesse paure e non è mai riuscita a ricambiare. Credeva che Liam fosse davvero l'uomo per lei e si
è lasciata cullare da questa cosa. Solo quella notte in cui avete avuto un rapporto fisico...lei è riuscita a capire davvero cosa provava ma era già troppo
tardi.-

-Avrei dovuto dichiararmi quando ne ho avuto l'occasione...-
-Tu...la amavi?-
-L'ho sempre amata.-
-Quindi...non ti sei mai dichiarato?-

-In realtà...ieri notte, prima che la sua anima si spegnesse...lei...mi ha detto cosa provava per me ed io ho fatto lo stesso. La cosa, l'ha spaventata
e noi...
abbiamo fatto l'amore per un'ultima volta.- Mi metto una mano sulla fronte, sentendo un bisogno esasperato di distruggermi nelle mie stesse lacrime.
-Eravate fatti per stare insieme...ma avete preferito annegare nelle vostre paure.-
-Non amerò mai nessun'altra...e prego che Dio ben presto venga a prendere anche me. Adesso, anch'io non ho più alcun motivo per vivere.
La mia vita adesso è vuota, non sò neanche come tirerò a campare. Non ho più niente.-

-Non ci giurerei...-
-C...cosa?-
-In realtà, non ti sei chiesto delle cose...tipo...come ha fatto Alex a partorire America se non ha mai avuto alcun rapporto intimo con Liam...-
-Mm...mi stai dicendo che...-
-C'è un motivo per cui America sia una ragazzina così cocciuta e testarda...anche Alex lo era ma...non aveva mai avuto una strana vena artistica che
scorre tutt'ora nel sangue della ragazzina. Ed io me ne accorsi...me ne accorsi quando Alex tornò qui con quella bambina che continuava a muovere
le sue dita contro quella stupida chitarra/giocattolo.-

-Fran, aspetta un attimo perchè...io non ci sto capendo più niente e...-
-America è tua figlia.-
Un colpo al cuore.
-M...m...mia...figlia!?- 
No, non può essere...
-Rispondi alla mia domanda Gates...quanti anni ha America?-
-Dodici...-
-Quanti anni sono passati dall'ultima volta che siete stati insieme tu ed Alex?-
-Oh merda.- Rispondo, ricominciando a tremare.
Tutte queste emozioni...positive e negative...non fanno altro che divorarmi, oggi.
-Perchè non me l'ha detto?-
-Perchè non dovevi saperlo...Alex aveva paura che dicendotelo tu ti saresti sentito costretto a starle accanto.-
-Io non desideravo altro Fran!-
-Brian...lei voleva dirtelo ma non ce l'ha fatta. Sapeva che tu saresti diventato un chitarrista famoso e sapeva che avrebbe comunque cresciuto
una bambina che non avrebbe mai avuto l'amore di suo padre. Le ho detto mille volte che si sbagliava ma non mi ha voluta ascoltare...lei aveva paura
che tu non le avresti più parlato...attendeva le tue lettere che però non le arrivarono mai. Una tua lettera le sarebbe bastata per dirtelo...così, avrebbe
saputo che tu ci saresti stato per lei nonostante tutti gli avvenimenti passati.-

Il mio respiro, diventa sempre più pesante e quasi non riesco a credere a tutto ciò che mi sta accadendo.
-Te l'ho detto perchè mi sembrava giusto fartelo sapere ma...se non vuoi la custodia di tua figlia...ovviamente la bambina verrà data in custodia alla nonna.-
America...lei...è mia figlia...una bambina che ho avuto con la donna che amo.
America è...la dimostrazione dell'amore che abbiamo sotterrato io ed Al.

-America è il simbolo del nostro amore...lei resterà con il suo papà.- Rispondo con decisione, alzandomi dal letto.
Frances mi sorride con soddisfazione.
-Non hai visto quanto le somiglia? E' la sua fotocopia...-
-Se non altro...in questo modo, potrò sempre sognare di averla accanto.-

Improvvisamente però, una valanga di emozioni, mi riempie il cuore.
-Papà!- America è sulla soglia della porta e continua a fissarmi con le lacrime agli occhi.
Ha sentito tutto...
-America io...-
La ragazzina non mi dà il tempo di risponderle, saltandomi addosso.
La piccola mi abbraccia forte ed io la stringo a me sentendola singhiozzare. Sta piangendo a dirotto e a momenti potrei farlo anche io.
Mentre abbraccio America, porto il mio sguardo contro quello di Frances che sta piangendo anche lei, singhiozzando forte.
-Quindi papà...staremo insieme per sempre?- Mi domanda America, mentre provo ad asciugarle le lacrime.
-Fin quando lo vorrai.-
-Ti voglio bene papà.-
-Anch'io...bimba.-

Improvvisamente però, scorgo altre figure sulla soglia della porta.
Jimmy e tutti gli altri, si stanno...commuovendo!? 
Questa si che è una giornata da ricordare.
-Siamo diventati zii!- Esclama Johnny esaltato, correndo verso di me.
Io, Jimmy, Johnny, Zacky e Matt ci abbracciamo forte, dandoci un coraggio inaudito.
Aveva ragione Frances...adesso ho un motivo in più per vivere.
-Brian...- Fran richiede ancora la mia attenzione.
-Si?-
-Queste sono le lettere...che Alex non è mai riuscita a leggere.- 
Fran mi porge tutte le lettere che avevo spedito ad Al.
-Come fai ad averle tu?-
-Liam ieri...si è pentito e me le ha spedite...mi sono arrivate poco fa. Era stato lui a tenerle per tutto questo tempo...quindi...è stato proprio lui
a nasconderle ad Alex.-

Prendo le lettere tra le mani, ringraziando Fran e morendo dentro, come sempre.
























QUALCHE MESE DOPO...

-La mamma sarà felice di rivedermi! Guarda papà, ho colto queste rose dal giardino di zio Vee!-
-Sono bellissime tesoro...sai, ne regalai un fascio di queste rose così rosse a tua madre quando andavamo ancora al liceo.-
-Davvero? E le sono piaciute?-
-Diciamo che le ha apprezzate troppo tardi.-
-Eh vabbè papà! Meglio tardi che mai no?-
-Giusto.-
-Quando partirai per il prossimo tour papà?-
-Non lo sò ancora tesoro...-
-Non mi dirai che dovrò restare per un annetto dalla nonna!?-
-No...credo che ti porterò sempre con me...bimba.-
-Sul serio?-
-Si...sul serio...però, farò in modo di non farti perdere ore scolastiche.-
-D'accordo papà.-
-Guarda...siamo arrivati!-
-Si! Finalmente posso metterle sulla tomba dei fiori freschi...-
-La mamma ne sarà felice.-
-Vedi? Già lo è! Basta vedere la bellissima foto che le hanno messo sulla lapide!-
-Già...è bellissima.-
-Lo è! E mi manca tanto...a te manca, papà?-
-Si...mi manca fin troppo...-
-Un giorno mi racconterai come vi siete conosciuti?-
-Certo...però prima, ho qualcosa da darti.-
-Cosa?-
-Avvicinati...questo...è il regalo di Natale che donai a tua madre.-
-Ma è bellissimo papà! E' un ciondolo!-
-Non è un semplice ciondolo...-
-Wow papà! Ma come hai fatto?-
-Basta premere questo pulsante...è semplice!-
-Ma...in questa foto ci siete tu e la mamma e...-
-E adesso è tuo. Così ti ricorderai sempre di noi...quasiasi cosa accada piccola...non lasciare mai che ti taglino le ali.-
-Me lo ricorderò papà...grazie!-
-Hey, voi due? Faremo tardi al battesimo del nuovo arrivato della famiglia Sanders!-
-Ops! Papà, forse è meglio se ci sbrighiamo o zio Jimmy potrebbe arrabbiarsi. Lo sai che odio quando mi dà a bacchettate sulla testa!-
-Lo faceva anche con la mamma...tu gliela ricordi.-
-Brian? America? Forza, andiamo o faremo tardi!-
-Adesso anche zia Fede si ci mette!-
-Hanno ragione, dobbiamo andare al battesimo del piccolo River.-
-Cazzo però!-
-America! Ma chi cazzo ti ha imparato queste brutte parole!?-
-Ma non è colpa mia papà! Le ho sentite da te e zio Jimmy!-
-Meglio se andiamo allora, dopo devo scambiare due parole con zio James!-
-Sei così buffo papà quando ti arrabbi!-
-Hai lo stesso sorriso di tua madre...-
-Si, lo sò...me lo hai già detto tante volte...-
-Andiamo dai, o ci daranno per dispersi.-
-Si, andiamo...ma mi prometti che in macchina mi racconti come ti sei innamorato della mamma?-
-L'amore è travolgente. Non posso dirti con precisione quando mi sono innamorato di tua madre...ma sò che quando l'ho vista la prima volta,
non ci ho capito più un cazzo.-
-Papà! Smettila di dire queste brutte parole!-
-Ma io...-
-No, non voglio scuse!-
-Si...sei proprio come tua madre.-
-Ed è una cosa brutta?-
-La cosa più bella dell'intero Universo.-
-Papà...aspetta...-
-Cosa?-
-Ma...io non avevo mai portato delle rose rosse prima d'ora...-
-Le hai appena posate sulla lapide, no?-
-Si ma...ne erano solo due...sei venuto tu in questi giorni a piantare le altre rose?-
-Quali altre rose?-
-Queste! Guarda papà, dietro la lapide son state piantate delle rose rosse!-
-Ma io non ho fatto niente.-
-Allora...è la mamma che ci guarda da lassù e ci ha mandato un segno...-
-...Si, può essere.-
-Papà?-
-Mh?-
-Tu pensi che la mamma ci stia ascoltando in questo momento?-
-Si...-
-E come lo fai a sapere?-
-Lo sento qui dentro.-
-Sul petto?-
-No...nel cuore.-
-Ma non avevi il mal di cuore tu?-
-Tua madre aveva la strana abitudine di curare l'incurabile.-
-Quindi sei guarito!-
-Non si guarisce mai dall'amore...bimba.-

























































"Certe occasioni, sono irripetibili. 
Avevo la strana abitudine di contare di giorno in giorno le mie lacrime
perchè sapevo che prima o poi...le avrei esaurite tutte...come i miei giorni.
Ho esaurito gran parte dei miei giorni, facendomi divorare dalle paure che sostanzialmente...mi toglievano
la voglia di vivere.
Siate liberi...siate coraggiosi...non lasciate che delle semplice paure o supposizioni possano fermarvi.
Siate sempre i più forti a combattere contro il mondo.
Cicatrizzate i vostri dolori e andate incontro all'amore, se necessario, anche quello perduto. 
Rincorretelo, fatelo vostro. 
Vivete la vostra vita al meglio e trovate la forza anche nelle piccole cose...di andare avanti.
Cogliete l'attimo e curate i vostri cuori infranti per trovare una qualsiasi soluzione... nella speranza di poter spiccare il  volo.



-SynysterIsThe Way (o se preferite, Gates) "










NOTE DELL'AUTRICE.


E si meraviglie, questa è proprio la fine.
In un modo o nell'altro, spero che tutti voi abbiate finalmente capito il vero
senso della storia.
Cogliete l'attimo...non lasciatevi trasportare dalle paure o da altro...vivetevi il momento come
se fosse l'ultimo e non rimpiangete nulla.
Ci avete provato, avete combattuto con i denti e con le unghie e se avete perso, va bene così. Siete
stati combattenti e avete avuto il coraggio di affrontare l'amore.
Molti di voi, mi odieranno...e lo sò, ma ci tenevo tanto a scrivere una ff che dovesse dare un qualcosa a tutti voi...
Questo è un insegnamento che spero possa aiutarvi nella vita. 
Spero che voi abbiate capito.
Adesso però, volevo ringraziare tutte quelle persone che mi hanno sempre seguita.
Siete stati davvero...speciali. C'è un grande schermo che ci divide in questo momento, ma credetemi che se potessi
verrei ad abbracciarvi tutti.
Mi avete seguita fino alla fine, sopprimendo i momenti drammatici e ridendo durante i momenti felici.
Un altro grazie và alle persone che mi hanno recensito ad ogni singolo capitolo e anche quelle che hanno trovato il coraggio
di recensirne uno.
Davvero, mi avete sempre aiutata a continuare e a credere in me stessa...siete stati davvero...l'amore.
Un altro ringraziamento è globale...perchè vi includo tutti i lettori della pagina che purtroppo non amministro più e a tutti i miei
cari amici che mi hanno sostenuta.
Grazie a tutti voi lettori che...mi avete sempre contattata e che siete sempre stati pronti a scrivermi delle critiche costruttive.
Eh beh ragazzuoli, è la fine...tutto ha un inizio e purtroppo anche una fine ma...io vi avevo promesso una sorpresa, ricordate?
Bene...quella sorpresa è il trailer tanto atteso.
Mi dispiace se non vi potrà piacere ma...io, ci ho provato.
Spero che voi apprezziate il mio duro lavoro e che mi scriviate le  vostre ultime recensioni.
E voi, lettori silenziosi...fatevi sentire. Voglio sapere cosa ne pensate di quest'ultimo capitolo e cosa vi ha suscitato.
Sono davvero curiosa di sapere cosa avete provato perchè io personalmente, mi sono emozionata molto mentre scrivevo questo capitolo.
Alla fine delle note dell'autrice quindi...vi lascio il link del trailer e altri due link.
Il primo è la ff che ha sta scrivendo una mia carissima amica...sempre sui Sevenfold e vi consiglio di andarla a leggere e di lasciarle
quache recensione perchè merita davvero tantissimo. Quindi il primo link sarà dedicato a questa mia amica e spero che seguirete anche i suoi lavori
futuri.
Il secondo link invece è...la mia ff. Non questa ma "Waking the fallen" Che è una mia "Work in progress" E si, d'ora in poi aggiornerò sempre quella
e vedrò di portarla a termine nella speranza che molti di voi possano seguirla proprio come hanno seguito questa.
Bene...allora meraviglie, prima che anneghi in una valle di lacrime...vi lascio con il trailer aspettando come sempre le vostre considerazioni.
Grazie a tutti, nessuno escluso.





TRAILER FF : http://www.youtube.com/watch?v=bsB2k7vmWBk&feature=youtu.be




LINK FF DELLA MIA CARISSIMA AMICA : http://www.efpfanfic.net/viewstoryv.php?sid=2389680




LINK DELLA MIA SECONDA FF : http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2271443&i=1



MIO TWITTER : @GatesIsTheWay .




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