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Autore: Gresy_love_HP    10/01/2014    0 recensioni
julia ha solo 4 anni quando viene trasferita dai professori di hogwarts in una villa abitata da una famiglia che non ha figli. ha perso i genitori quando aveva 2 anni ed è stata allevata dalla zia fino al giorno della sua morte. julia è una strega e frequentando hogwarts diventerà la migliore amica di Harry potter; ma, come dice un proverbio, gli opposti si attraggono, e julia si innamorerà di un ragazzo per lei impossibile... o quasi. metterà a rischio la sua amicizia con Harry, ma anche la sua stessa vita...
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Harry/Ginny, James/Lily, Lily/Severus, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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~~                                                                           7 anni dopo.
Era il 31 agosto.
Julia ormai controllava la posta tutte le ore in attesa della fatidica lettera per Hogwarts. Ma non era ancora arrivata.
Lei era una strega e la sua lettera sarebbe già dovuta arrivare da molto tempo, ma non se n’era vista neppure l’ombra.
Era così triste, sola, abbandonata in quella grandissima casa dove il professor Silente l’aveva accompagnata sette anni fa. Già, le aveva rivelato la sua identità.
Da quel giorno i suoi nuovi genitori furono un uomo e una donna molto ricchi, che la riempivano di vizi e coccole, ma nonostante tutto a Julia mancava qualcosa: sua madre Lily.
Lily era una strega brillante, tra le migliori del mondo dei maghi, che emanava gioia col suo sorriso, le raccontava la cara zia Millicent.
I suoi genitori adottivi non sapevano che Julia era una strega e perciò lei, dal giorno in cui aveva saputo di essere una strega, aveva deciso di imparare fin da subito a padroneggiare i suoi poteri. E ci era pure riuscita! Sapeva muovere ogni genere di cosa con la forza del pensiero e faceva accadere cose brutte a chi le faceva del male.
Insomma, era una brillante streghetta e non capiva come mai quella maledetta lettera non arrivava…
Non ce la faceva più…
Scoppiò a piangere… pianse… pianse… fino a quando, tremata, non si addormentò sul pavimento.
Al risveglio, il mattino seguente, trovò una busta con uno strano stemma, che non aveva mai visto.
Era per lei. Era la lettera!!!
Diceva che sarebbe dovuta partire per Hogwarts quel giorno stesso al binario 9 ¾ di King’s Cross…
Ma…  come??? Beh, la risposta arrivò da sé.
Una macchina volante si presentò davanti la sua finestra e ne uscì un bel ragazzo, alto, dai capelli rossi.
-sei Julia Evans? (aveva mantenuto il cognome di sua madre)- le chiese.
-…oh…si…sono io… e tu chi sei?- rispose Julia un po’ confusa.
-io sono Charlie Weasley e loro sono i gemelli Fred e Georg, Percy, Ron e mia sorella Ginny. Loro sono mia madre Molly e mio padre Artur- disse indicando il gruppo di persone che uscirono dall’auto.
-siamo qui per portarti alla stazione di King’s Cross cara..oh che piacere rivederti!!! L’ultima volta eri piccolissima!!!- disse la signora Weasley.
Julia per la prima volta si sentiva bene. Parlava con persone come lei. Era felice. E i Weasley erano molto simpatici. Ron, quello che a parer suo sembrava il più stupido, avrebbe frequentato la scuola insieme a lui.
Preparò tutto ciò che le serviva e con sua grande sorpresa notò che Fred e Georg avevano dei regali per lei.
-cosa sono?- chiese.
- alcune cose che ti serviranno- risposero in coro i gemelli.
Strappò la carta e per poco non gridò. Erano i libri del primo anno, il calderone, la veste e poi… un gattino dolcissimo. Bianco con gli occhi azzurri.
-..oooohhh!!! Ti chiamerò Miao.. Grazie!!!-
-non c’è di che…- risposero.


-ragazzi è tardi! E dobbiamo ancora andare da Olivander!!!- disse la signora Weasley.
Salirono tutti sulla spaziosissima macchina volante e si diressero verso Diagon Alley.
Era la prima volta che Julia andava nel mondo dei Maghi.

Arrivati davanti l’entrata del negozio di bacchette di Olivander, Julia e Charlie, ormai ottimi amici, aprirono la porta ed entrarono. Si trovarono davanti un’intera stanza colma di bacchette di ogni genere.
-WOW!!!- disse Julia.
-Oh.. Beh.. Da Olivander la prima volt ache entri rimani sempre cosi…- disse ridendo Charlie.
-Salve Charlie… che piacere rivederti…- disse olivander mentre rovistava tra gli scaffali. –e chi hai portato oggi??.... un momento… tu devi essere la figlia di Lily Evans!!! Per la barba di Merlino!!! Sei uguale a lei!!! Anche lei comprò la sua prima bacchetta qui…-
A Julia parve che il cielo stesse per caderle in testa a sentir pronunciare il nome di sua madre.
Olivander cominciò a prendere bacchette di ogni genere. Ne diede una in mano a Julia e lei, agitandola, per poco non scaraventò Charlie fuori.
-decisamente No- disse Olivander.
Gliene diede un’altra. Julia, agitandola, sentì un forte calore uscirne fuori, come se quel bastoncino magico volesse dirle qualcosa. Cominciò a creare con la bacchetta alcune scintille che somigliavano a fuochi d’artificio, straordinariamente incantevoli.
-oh, cara… biancospino… 12 pollici… abbastanza flessibile… corda di cuore di unicorno… è potente… è tua. Maneggiala con cautela. Farai grandi cose con quella bacchetta. anche tua madre fu scelta da una bacchetta di corda di cuore di unicorno.- disse Olivander.
-…fu scelta??- disse Julia perplessa.
- si cara. E’ la bacchetta a scegliere il mago.-
-oh… non l’avrei mai creduto…- disse Julia.
Usciti dal negozio corsero dritti alla stazione di King’s Cross dove li attendeva l’espresso per Hogwarts.
Julia era al settimo cielo! Nel frattempo Ron si affrettava a togliere il baule dalla presa di sua madre per apparire autosufficiente.
Julia si mise a ridere e, dopo qualche secondo, anche Ron scoppiò a ridere.
Salutarono tutti e Julia, Ron, Percy, Fred e Georg salirono sul treno.
Julia tra tutta quella gente non si sentiva molto al suo agio, ma trovato un posto a sedere insieme a Ron, si sentì rilassata. Non riusciva ancora a crederci: stava finalmente andando ad Hogwarts.
D’un tratto la porta si aprì e un ragazzino magro, dai capelli scuri e gli occhi verdi chiede: -posso sedermi? E’ tutto occupato-
-si certo!- fecero in coro Ron e Julia.
Il ragazzo entrò e si sedette di fronte a Ron che per poco non urlò.
-oh cielo! Tu sei Harry Potter!-
-ehm.. si.. sono io- rispose il ragazzo imbarazzato.
Fecero le presentazioni e parlarono per tutto il viaggio.
Poi bussò una ragazzina dall’aria saputella e dai capelli ricci che cercava un ranocchio. Si chiamava Hermione Grenger.
I quattro amici scesero dal treno insieme e si diressero verso delle barche, guidati da un omone grande e grosso, Rubeus Hagrid.
Arrivati all’interno del castello i ragazzi furono accolti dalla professoressa McGranitt: una donna con un abito verde e l’espressione autoritaria. A Julia parve di averla già vista da qualche parte.
Poi si avvicinò un ragazzino biondo con bellissimi occhi azzurro-grigio dall’aria arrogante che aveva riconosciuto Harry.
-Ciao. Tu devi essere Harry Potter. Io sono Draco Malfoy. Piacere di conoscerti. Oh, ti facevo più sveglio. Quelli famosi come te non dovrebbero camminare a fianco di certa gente.- disse indicando Ron, che arrossì. – capelli rossi… devi essere un weasley.hahaha! patetico.-
-qui quello patetico e fuori luogo sei tu, arrogante!- dissero Julia ed Hermione.
- e voi chi sareste!?- disse Malfoy.
-io sono Julia Evans-
-e io Hermione Grenger. E adesso và via che non sei il benvenuto tra noi!-
Il ragazzo se ne andò rivolgendo un’occhiata torva al gruppetto di amici.

 

  
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