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Autore: PeetaHutcherson    10/01/2014    2 recensioni
Questa storia è ambientata in un futuro diverso da quello che troviamo nel libro di Hunger Games. Katniss, Peeta e Finnick si incontrano dopo aver sconfitto il presidente Snow e aver riacquistato la pace nel mondo. I rapporti tra tutti sono riuniti, e se ne sono formati di alcuni, che proprio non riescono a chiarirsi.
Peeta è confuso su chi ama veramente, e chi vuole al suo fianco, il bello dagli occhi azzurri o la ragazza di fuoco?
Genere: Drammatico, Erotico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Finnick Odair, Gale Hawthorne, Haymitch Abernathy, Katniss Everdeen, Peeta Mellark
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: Triangolo
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Il mondo starà a guardare

Continuiamo a corre, ma niente, non succede niente. Quindi torniamo tutti indietro.
Gale si appoggia sulla spada e dice -Ma che significa?-  Katniss si siede e risponde
-Significa che dobbiamo aspettare- e studia dei rametti bruciati che ci sono a terra.
Johanna incuriosita prende uno di quei rametti e li annusa, ed esclama - Strano, hanno un'odore
di non so cosa- Katniss allarga gli occhi ed esclama -Un vulcano-
Rimaniamo tutti sorpresi e le dico -Cosa? Vuoi dire che siamo su un vulcano?- Katniss annuisce.
-Come lo fai a sapere?- Katniss prende i rametti e mi fa vedere.
-Vedete questa polvere? è pietra. Ci deve essere stata un'eruzione qua.- e butta i rametti per terra.
-Fantastico- esclama Johanna scrutando il luogo -Cosa credete sia meglio fare?-
-Io direi di camminare oltre la nebbia che ci circonda, dovremmo arrivare ad una discesa che ci porta
ai piedi del vulcano, se siamo davvero sulla sua bocca- dice Katniss rialzandosi.
-Ragazzi, guardate che ho trovato- Haymitch ritorna da noi con in mano qualche cosa che sembra
un batuffolo di peli. -Capelli- dice Katniss -Sono capelli, ma di chi?- tutti quanti controlliamo i nostri
capelli, ma niente, non sono nostri. -di chi sono secondo voi?- Johanna prende la scura e 
incamminandosi dice -lo scopriremo dopo, adesso dobbiamo andare.-

Oltrepassiamo la nebbia, e dal vulcano si capisce che siamo in una terra desolata, ma soprattutto
di fuoco. Fiumi di lava che scorrono, vulcani ovunque, fa un caldo tremendo.
-Dove siamo finiti?- dico. Katniss incredula ai suoi occhi, esclama -Signore e signori, benvenuti
nel distretto 0- Ancora non capisco, perchè distretto 0? cosa significa? Per adesso nessuno parla 
e continuiamo a camminare scendendo dalla montagna. Gale incampa in un ramo e cade, rotolando.
Corriamo per recuperarlo ma sta andando a peso morto, sembra un cadavere che sta rotolando da una montagna.
Katniss urla -Gale! Gale! No!- Fortunatamente riesce ad afferrare un ramo grande, probabilmente di qualche albero
caduto, e si aggrappa. -Gale, stai bene?- gli chiede Johanna con fare ansimante. -Si sto bene, solo qualche livido.
Rimetiamoci in cammino.- Mentre ci alziamo, Haymitch ci fa segno di girarci. -Ragazzi, credo che dovremmo correre-
Il vulcano sta per esplodere, allora corriamo il più infretta possibile, e mentre siamo a metà percorso siamo morti
dalla fatica, ma il vulcano a momenti dovrebbe eruttare. Non abbiamo niente, oltre le nostre armi, ma ci sembra di 
vedere qualche zaino in mezzo la valle, forse c'è qualcosa di utile. Riprendiamo a correre.
-Non vi fermate, continuate a correre!- ci dice Haymitch, ma mentre le sue parole arrivano alle nostre orecchie, il vulcano
incomincia a sputare cenere e lapilli. Una pioggia di cenere infuocata cade su di noi, fortunatamente siamo agili
e cerchiamo il più possibile di scansarli. Vengo colpito da qualche granello, ma anche se fa male, non ci faccio caso.
-Ragazzi, entriamo in quella grotta! La vedete? Dove c'è quel grande albero!- dice Johanna.
La vedo, ma quell'albero è strano, enorme, ma strano. Entriamo nella caverna e ci sediamo, stanchi e affannati.
Deponiamo le nostre armi per toglierci quel peso, Haymitch esce fuori a controllare la situazione.
Strano, appena siamo entrati, il vulcano non ha minacciato più di esplodere, anzi, si è fermata anche la pioggia
di cenere. -Qualche granello di cenere infuocata vi ha preso?- ci chiede Gale, tutti quanti abbiamo delle ferite derivanti
da quei granelli. CI addormentiamo, sfiniti, anche se il caldo è talmente tanto che sudiamo tantissimo.

Apro gli occhi, strano, non ho più caldo, non tantissimo, ma lo sento comunque. Nessuno ancora si è svegliato.
Mi alzo, prendo la mia cintura con il set di coltelli ed esco dalla caverna. Il sole è accecante, ma posso sentire
la sabbia sotto le mie scarpe. Quando metto a fuoco la mia visuale, mi ritrovo davanti, tanta sabbia, e dove prima c'era
un vulcano, adesso c'è solo sabbia. L'albero è diventato un'obelisco egiziano. Quindi capisco che il distretto 0 è stato in qualche
modo trasformato questa notte. -Ragazzi, avanti, svegliatevi, guardate qui- Cerco di far svegliare tutti e i primi ad alzarsi sono
Gale ed Haymitch, che escono fuori. -Ma cosa?- -Cosa è successo a questo posto?- dice Gale. 
-Forza Katniss svegliati!- Anche Johanna e Katniss si svegliano. Ci prepariamo tutti, ma non abbiamo ancora mangiato niente.
Usciamo fuori dalla caverna. Katniss si sgrana gli occhi ed esclama -Bene, quindi adesso dovremmo andare dove stavamo andando.
Cioè di qui!- Katniss si gira e tutti noi ci giriamo, non crediamo a quello che vediamo. Delle rovine di una qualche città
egiziana, con un tempio. Sono completamente disabitate. -Caspita. E questo da dove sbuca fuori?- dice Johanna.
-Per ora dobbiamo solo pensare a trovare qualcosa da mangiare, non può non esserci niente.- ci rassicura Haymitch.
Riprendiamo a camminare, ma mentre cammino, sento qualcosa che si muove nella sabbia, afferro un coltello e colpisco
da qualche parte. Era una telecamera. -Maledizione- Speravo in qualcosa da mangiare.

Arriviamo dentro la città, disabitata, distrutta, il tempio cade a pezzi, però entriamo lo stesso.
Arriviamo ad un grande portone, tutto rifinito con scritture egiziane, che noi ovviamente non riusciamo a decifrare.
Vediamo che in questa grande stanza, oltre al portone, c'è anche una specie di gabbia, con all'interno, niente.
-Perchè una grande gabbia, con dentro niente?- dice Gale. -Forse perchè prima c'era qualcosa di molto grande.- Katniss
alza il dito e ci fa vedere che è aperta da un lato. -Bene, un'ibrido?- dice Johanna -Probabilemente si, state attenti.-
Mi avvicino alla porta, e guardo le scritture sulla porta, ma niente, niente di comprensibile. 
-Come apriamo questa porta?- chiedo. Haymitch interviene pensando -Gli antichi egizi spesso usavano degli enigmi
o giochi di memoria per aprire le porte, forse centra con quella gabbia.- Detto questo sentiamo una grande scossa, 
come se qualcuno avesse fatto cadere qualcosa da fuori, e rimaniamo tutti allerta, davanti all'ingresso da cui siamo entrati.
All'improvviso entra un ibrido, alto 2 metri, con delle ali da drago, sembra una lucertola umana, un drago, visto che
sputa fuoco. E' giallo e ha gli artigli neri. Katniss tenta di colpirlo con le frecce, ma lui si scaglia su di lei.
-Katniss! Attenta!- gli lancio un coltello dietro la schiena, e lui, infastidito, cambia preda, e si lancia su di me. 
E' enorme, ed è anche molto forte, ma non sembra che abbia un volto umano. Cerco di mandarlo via e di alzarmi,
ma è più forte. Gli do un calcio sulla pancia, e lui si alza in volo. Adesso cel'ha con me. Apre la bocca e lancia un 
getto di fuoco verso di me, lungo circa 3 metri. Mentre mi viene addosso, Gale si mette davanti a me, con la spada verso il 
drago e lo infilza come uno spiedino. La spada gli entra in bocca per poi uscire dalla schiena.
Gale cade con la spada e il drago. Tenta di torglierla, ma è difficile, come se fosse incastrata a qualcosa.
Riesce finalmente a sfilarla, e insieme a quella, c'è una specie di pezzo di pietra, come un pezzo di un puzzle.
Non ha rotto il pezzo, si è solo impigliato tra le interiora del drago, ed è venuto via.
-Dove deve andare secondo voi?- chiede Johanna. Guardo vicino al portone, e abbassando lo sguardo, vedo
un buco della stessa forma. Forse quella è una chiave. Prendo il pezzo, mi abbasso vicino al buco, insercisco la chiave,
vado indietro ed aspetto. Mentre il portone si apre, la stanza trema. -Complimenti Peeta.- dice Katniss, guardandomi nel 
modo più dolce che abbia mai visto. -Grazie- le rispondo, ed entriamo nel portone. Entriamo nella stanza, una stanza ben'
addobbata, grande, con una piccola piscina al centro. Infondo alla parte difronte, tre sedie.
Una a sinistra, una centrale, la più grande, e una a destra. Sembra il trono dei re egiziani.
Rimaniamo sempre allerta.

La sedia centrale si gira verso di noi, e quello che vediamo ci sembra incredibile, è lui. Vestito da re egiziona, con oro
e seta. Ci guarda, con fare quasi minaccioso, e i suoi occhi rossi cambiano la sua figura. Finnick non è più lui.
  
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