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Autore: Elizabeth9    30/05/2008    3 recensioni
“Non pensavo che non ti avrei più rivisto amore mio” Ambientato dopo il settimo libro,sapranno vincere insieme anche questa difficoltà?(vi prego lasciate commenti!!!!!)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 5

“TU SEI LA COSA PIU’ IMPORTANTE DELLA MIA VITA NON VIVREI SENZA DI TE!DOVE E’ FINITO IL TUO CORAGGIO, LA TUA VOGLIA DI COMBATTERE E DI VIVERE?DOVE?”

 

Hermione non gli rispose. Le sue lacrime continuavano a scendere, incredula del fatto che Ron l’avesse colpita. Forse, era più spaventata da se stessa che da lui.

“Lasciami!...Ho detto che devi LASCIARMI!”

Hermione urlò con una tale potenza da far retrocedere Ron,ancora scosso e sconvolto dal suo comportamento e da quel gesto che non avrebbe mai dovuto fare.

“Perdonami, non lo farò mai più. Te lo giuro.”

Ron scansò la sua mano da lei, poi si diresse a passi lenti in lacrime verso la cucina della casa.

Hermione era rimasta lì, immobile,sola. Ora la paura si faceva più sentire in quel luogo.Ora che Ron si era allontanato. Quel senso di terrore e di inquietudine le entrava dentro, la soffocava, la alienava da tutti e da tutto, perfino dal suo unico grande amore per cui lei avrebbe donato tutta se stessa.

La cosa più terribile che in quel momento le rimbombava nelle orecchie, era il ticchettio dell’orologio, posizionato sulla parete bianca della sala.

TIC….TAC

TIC…TAC

TIC…TAC

 Non faceva altro che ricordarle lo scorrere di quel poco tempo che rimaneva a sua disposizione per recuperare la vista. Quei secondi che inesorabili passavano, erano la trasposizione delle sue paure, delle sue ansie. Ad ogni rintocco, Hermione veniva privata di uno strascico di luce, di un barlume di speranza.

Le ore passarono. La notte era ormai inoltrata, ma per Hermione non c’era alcuna percettibile differenza dalle ore precedenti:ogni cosa era in penombra,offuscata come il suo animo e il suo coraggio.

Il freddo le congelava i piedi. Le mani erano intorpidite dalle lunghe ore in cui Hermione era rimasta sdraiata sulla poltrona. Cercava disperatamente un appiglio per alzarsi, tastando con il palmo delle mani la federa della poltrona, fin quando poi riuscì a fare leva sull’angolo del divano e a tirarsi in posizione eretta.

“Non aver paura, non aver paura Hermione!Ce la puoi fare!”

La ragazza si ripeteva dentro di sé queste parole, mentre spostava qualche passo, in quello che per lei era solo vuoto. Una sensazione di caos e di disorientamento la rabbrividiva nel fare qualche minuto passo in avanti. Improvvisamente la ragazza perse l’equilibrio e si ritrovò faccia a terra in preda al panico.

Sentì accorrere da lontano qualcuno, che la alzò di scatto.

Hermione,d-dove vuoi andare?”

Ron accese la luce, poi la aiutò delicatamente ad alzarsi. Il viso di Hermione era rivolto verso il basso, non riusciva a comprendere di preciso da dove provenisse la sua voce.

“Basta! Ho deciso!Ho già perso troppo tempo devo ritrovare ciò di cui sono stata privata!Io devo rivedere, Ron! Costi quel che costi!”

Ron accennò ad un sorriso. Finalmente poteva riconoscerla, poteva percepire la sua sicurezza e fermezza.

“Lo so amore!Ti aiuterò non dubitare. Domani cercheremo subito qualche luogo che ti ha colpito particolarmente per recuperare la vista e vedrai che andrà tutto bene!

“No!”

“NO?”

“Io voglio andare ORA!”

“Ora?Ma dove credi di andare nel pieno della notte?Non c’è niente da vedere è tutto buio, non c’è niente di illuminato!”

“Non è vero!”

Hermione le stringeva le braccia come se volesse costringerlo a camminare verso l’uscita della casa.

“Senti Hermione, sarò stupido qualche volta, ma so ancora distinguere la luce dal giorno!”

, IO NO!”

Ron rivolse il volto verso la finestra che dava fuori del giardino, sperando che le prime ore del giorno fossero arrivate per uscire e non perdere altro tempo.

“ Ron fuori c’è la luna!potrebbe essere questo uno dei colori che più mi ha colpito!Il chiarore della luna!”

Ron non ci pensò su due volte. Si rese conto che l’idea di Hermione era stata geniale come sempre, così la rivesti e a passo d’uomo si avviarono verso l’uscita.

“Eccoci Hermione!Osserva!Osserva quanto è bella la luna questa sera!E’ di un giallo intenso, lo vedi?”

Ron le stava dietro alle sue spalle. La abbracciava delicatamente, mentre le toccava i profumati capelli. I raggi della luna continuavano ad illuminare il viso di Hermione, ma lei non percepiva nulla.

Hermione si voltò di scatto verso Ron in lacrime.

RON….Non vedo ancora niente!!!!!”

Hermione cadde in ginocchio e cominciò a piangere.

 

  
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