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Autore: lidy88    11/01/2014    9 recensioni
"Siamo ossessionati dall’idea di fare la cosa giusta.
Dobbiamo fare la cosa giusta altrimenti finiamo per ritrovarci nei casini.
Eppure quando penso a questa maledetta cosa giusta finisco puntualmente per chiedermi cosa diavolo sia.A volte a sentirne parlare sembra quasi che si tratti di un’entità, qualcosa che abbia a che fare con il soprannaturale, qualcosa che sicuramente non esiste sulla Terra."
Il cambiamento non ci piace, ma o ci adattiamo al cambiamento o restiamo indietro...
A volte il cambiamento è tutto.
Tratto dal cap. 18 (l'ultimo aggiornato)
Tutto è accaduto in un attimo. Precipito a terra a faccia in giù e nonostante abbia tentato di attutire il colpo parando le braccia in avanti, non riesco ad evitare che il mio addome colpisca il pavimento. Dopo qualche attimo di stordimento mi porto le mani alla pancia e lì inorridisco alla vista del sangue che scorre lungo le mie cosce …
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akito Hayama/Heric, Altro Personaggio, Naozumi Kamura/Charles Lones, Sana Kurata/Rossana Smith
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Certi amori non finiscono
fanno dei giri immensi e poi ritornano
amori indivisibili, indissolubili, inseparabili…



 

 

 

24 dicembre: Mattina

Allora: carpaccio di polpo in salsa agrodolce su letto di rucola e radicchio.

Sogghigno soddisfatta per la ricetta scelta in occasione della cena della vigilia; apro il frigorifero e prendo il polpo con tutto l’occorrente per poi svuotarlo sul tavolo pronta, anzi prontissima, ad affrontare il compito culinario da me prescelto.

Bene! Innanzitutto apro la busta della pescheria e l’ odore pressoché  nauseabondo che si spande immediatamente  in cucina, mi fa tappare il naso e mi provoca un conato di vomito che soffoco a fatica. Che schifo!

-Polpo a me!- esclamo in tono convinto.

Sollevo il ricettario per esaminare bene tutti i passaggi e mi dico (potere dell’autoconvincimento vieni a me!) che non deve essere poi tanto difficile cucinare questa bestia coi tentacoli, dal momento che la ricetta promette di essere semplice e alla portata dei principianti...

 Pomeriggio

Un disastro!Io sono un disastro, la cucina è un disastro e la mia “gustosa” pietanza somiglia a tutto tranne che a un carpaccio di polpo…

Disperata e tremendamente in ritardo sulla tabella di marcia, decido di cambiare ricetta e di scegliere qualcosa di più semplice. Così opto per una omelette che da bambina ho visto preparare centinaia di volte alla signora Patricia e che per forza dovrà riuscirmi alla perfezione!

In fondo ho ancora quattro ore di tempo prima dell’arrivo dei miei ospiti, per cui ho tutto il tempo di rimediare al danno e di preparare una cenetta deliziosa, da leccarsi i baffi…

-Farò rimpinzare anche te dannata Barbie!-grido con tutto il fiato che ho in gola, sollevando il mestolo che ho in mano come fosse uno scettro.

Il pianto di Lexie, però, mi fa capire che ho urlato troppo. -Sto arrivando piccola!- ma ancora una volta mi agito più del necessario e maldestra come sono, faccio rotolare una serie di ingredienti.

-Oh no!Non posso crederci!-esclamo tristemente guardando l’ennesimo disastro che ho combinato. Tra le altre cose anche le uova che avevo intenzione di cucinare sono precipitate sul pavimento e si sono trasformate in omelette prima del tempo…

-Stupida, stupida, stupida!- possibile che non sia in grado di fare nulla senza scatenare la terza guerra mondiale?

Affranta mi reco da Lexie che fortunatamente aveva solo perso il ciuccio, così dopo pochi minuti e qualche coccola si è calmata e riaddormentata.

Ora basta!Non ho intenzione di causare altri problemi e per evitare di mandare a fuoco la cucina o di far esplodere la casa, decido di ordinare la cena alla tavola calda qui di fronte…

Se esistono i cuochi ci sarà un motivo!Inoltre spacciando la cena acquistata per mia non dovrò neanche subire i commenti insopportabili e seccanti di Heric e degli altri. Sono un genio!

Gongolante per la mia decisione comincio a correre per e di lì a poco mi rendo conto che è la cosa più stupida che potessi fare, dato che il pavimento della cucina era scivoloso a causa delle uova cadute.

Tutto è accaduto in attimo. Precipito a terra a faccia in giù e nonostante abbia tentato di attutire il colpo parando le braccia in avanti, non riesco ad evitare che il mio addome colpisca il pavimento. Dopo qualche attimo di stordimento mi porto le mani alla pancia e lì inorridisco alla vista del sangue che scorre lungo le mie cosce …

Sono completamente in preda al panico e non so che fare!Mi rendo conto di non poter guidare in quello stato fino all’ospedale e, soprattutto, di non poter chiamare Charles che sarebbe rientrato a Tokyo solo l’indomani a causa delle riprese di un film…

Sospiro e, dopo aver asciugato delle lacrime che non sono riuscita ad impedire di cadere, estraggo il cellulare dalla tasca e compongo il suo numero.

-Heric ho bisogno di te.

Sera

Sbatto le palpebre e sento un gran cerchio alla testa. Provo a mettermi a sedere ma sento che qualcosa me lo impedisce: un’infinità di tubi e tubicini con i rispettivi aghi infilati nella mia pelle.

-Rimani sdraiata.

-Heric…- biascico il suo nome in maniera stentata e mi accorgo anche di avere la bocca impastata.

-Il tuo bambino sta bene.

Mi fa strano sentire queste parole pronunciate da lui. Scoppio in un pianto liberatorio.

-Hai avuto un’emorragia.-mi dice anticipando le mille domande che affollano la mia mente.-Sei stata sotto i ferri per quasi due ore, ma alla fine il medico ha detto che è andata bene.-una pausa, poi si alza in piedi e si avvicina al letto in cui sono distesa per guardarmi negli occhi. –Dì un po’, hai tentato di ammazzarti?- oltre  al suo tono brusco percepisco anche preoccupazione, rabbia e… tristezza?Mah, chi può dirlo…

-Certo che no!Stavo provando a cucinare, ma a quanto pare non è andata molto bene…

-Quando imparerai a tenerti lontana almeno un migliaio di chilometri dai fornelli?-mi dice spazientito.

-Hai ragione.

Lui sembra sorpreso e rimane in silenzio senza replicare. Non si aspettava certo un’arrendevolezza simile da parte mia…

-Perché non me l’hai detto?-mi chiede a bruciapelo distogliendo lo sguardo.

Eh già, perché non gliel’ho detto?Proprio non ci arriva?-Perché avrei dovuto farlo?-gli chiedo con gli occhi ancora lucidi.

-E perché me l’hai tenuto nascosto?- ecco ora si sta per infuriare.

-Non ne vedevo la ragione!

-E quindi hai aspettato di essere dissanguata per mettermi al corrente della lieta notizia!- mi correggo ora è proprio incazzato.

-Hai già tante cose per la testa ed io…

-Di quanti mesi sei?

-Cosa?

-Rispondi e non dirmi cazzate perché vado a chiedere la verità al dottore.

-Il bambino è di Charles se è questo che ti stai domandando.-dico risentita.-Stai tranquillo.

Lo sguardo che ora mi rivolge sembra carico di un istinto omicida, ma prima che lui possa replicare entra il ginecologo e guarda entrambi con aria stranita.

-Signori posso chiedervi di abbassare il tono della voce?Sua moglie non deve stressarsi, ha appena subìto un intervento.- dice rivolgendosi ad Heric.-Non deve farla stancare.

-Ma guardi che…-provo a ribattere.

-Sì, dottore.- dice lui sorprendendomi incredibilmente per la naturalezza con la quale ha espresso quelle parole. Quanto vorrei che fosse davvero così…. e mio malgrado non riesco ad evitare che mi invada una piacevole sensazione di calore e di benessere.

-Per stanotte dovrà rimanere in ospedale. A domani.-dice il dottore congedandosi da noi e chiudendo la porta dietro di sé.

-Bene, adesso posso incazzarmi con te senza che nessuno ci disturbi.

-Ora basta Heric, sono stanca e devo riposare, hai sentito il dottore?- spero che mi lasci in pace una volta per tutte, o forse no…o forse spero che non mi lasci affatto in pace…

Lui  non mi risponde ma viene a sedersi  sul mio letto. –Okay, riposati. Aspetterò il tuo risveglio.

- E la cena della vigilia?Non dovresti tornare a casa tua?Non dovresti tornare da lei.- e dicendo quelle parole non riesco ad impedire alla mia voce di diventare stridula.

-Sto bene dove sto.-mi dice incrociando le braccia al petto e guardandomi con aria beffarda.

Non so se vorrei prenderlo a schiaffi per tutta la notte o farci l’amore per tutta la notte…

 

Mai mai il tempo passerà
Mai mai il tempo vincerà
Il nostro non conoscersi
per poi riprendersi
e' una tortura da vivere…

 

 

*Amici mai di Antonello Venditti.

 

 

Salve gente!!!!!!!!!!!!!!!!!!Lo so che non riuscite a crederci, in effetti non ci credo nemmeno io: un aggiornamento dopo due anni mi sembra un tempo accettabile, non credete?Continuando di questo passo prevedo di terminare la storia nel 2020 XD

Scherzo, scherzo!!!!Mi sono accorta che sarebbe veramente ingiusto lasciare questa storia incompiuta, proprio nei confronti di chi aspettava di leggerne la conclusione e nei confronti di chi mi ha sostenuta commentando. Ergo ho deciso di terminarla in tempi possibilmente NON BIBLICI, lo prometto!Intanto volevo chiedervi che ne pensate di questo colpaccio di scena?Cosa pensate che accadrà?Se vi va fatemelo sapere nei commenti perché sarei molto curiosa di sapere cosa state immaginando nelle vostre testoline.

Grazie anticipatamente a chi leggerà e commenterà, a presto (lo prometto!)

 

Ps. Sono riuscita a farmi perdonare anche solo un pochettino?

 



 

 

 

 

  
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