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Autore: Barbara_Leto    30/05/2008    0 recensioni
Benvenuti nella selva della Mythra, luogo in cui tutti gli Echelon e gli aspiranti vanno per pregare e lodare i loro Dei: i 30 Seconds To Mars. La persona che ha scritto questa storia racconta tutto ciò che succedeva al Palazzo Reale, ma non dovrebbe! Perciò… non rivelate la fonte!
Genere: Parodia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Arrivati al salone principale, il Re sedette sul trono, mentre i principi Shannon e Tomo si posizionarono ai lati della stanza, uno di fronte all’altro. Barbara si mise alla destra di Jared, Carla alla destra di Tomo e Giulia a quella di Shan. Quest’ultimo fissava Milicevic con aria minacciosa, e lui faceva finta di non vederlo, ma quando il ‘rivale’ voltava lo sguardo altrove, lui cercava di comunicare con Giulia. Quando non guardava Tomo, Shannon fissava Carla. Le aveva sempre fatto capire il suo interesse, e ormai sapeva anche che lei lo aveva notato, perché una volta aveva letto una conversazione via SMS con Barbara in cui diceva di amarlo… forse. I suoi pensieri furono interrotti dall’arrivo della prima persona. Si chiamava Valeria Laudani, una ragazza che ai tempi delle medie era un’accanita fangirl di Jared. Infatti si dirisse proprio verso di lui. Un’espressione di sorpresa si fece luogo nella sua faccia quando vide Barbara, che all’inizio aveva pensato “ma che ha da guardare quella?!”, ma poi aveva ricordato che Valeria la conosceva alla scuola media. Dopo aver lanciato un’occhiata fulminante alla segretaria, che però la sfidava con lo sguardo, guardò il Re: “Jaaaared, amoooore!! Io sono Valeria Leto, la tua futura moglie!” da quanto aveva sentito, Jay l’avrebbe già buttata fuori, ma lei quando cominciava a parlare, era difficile farla smettere. “Non sono venuta qui per confessarmi, ma per spiegarti come sarà il nostro futuro! Allora… tu sposerai ME, avremo tanti figli, ma il primo maschio lo chiameremo Antonio e…”. Sua Maestà proprio non ce la faceva più, e la interruppe fregandosene di tutto. “Ho capito… AL ROGO!!!” e la prima fu mandata a bruciare, mentre Barbara le fece un salutino da ‘alla faccia tua!’ prima che andasse via. Ed ecco il secondo: toccava ad Andrea, il fratello di Barbara, che rimase praticamente scioccata nel vederlo. Lui arrivò da Shannon, che finalmente non avrebbe più ucciso Tomo con lo sguardo. “Ciao Shannon! Sono venuto per farti i complimenti, sei bravissimo!”. Shan sorrise per i complimenti e si rimise in ascolto per sentirne altri. “Gli altri non valgono niente, sei solo tu l’unico bravo del gruppo!”. Ecco, Andrea si era fregato da solo. Beh, Milicevic poteva insultarlo quanto voleva, ma il suo fratellino non avrebbe dovuto toccarlo. Stava per mandare pure lui al rogo, ma vide gli occhietti pieni di lacrime di Barbara e pensò che comunque Andrea gli aveva fatto dei complimenti, quindi decise la penitenza: “Allora, Andrea… Siccome devi imparare ad apprezzare non solo me… Dovrai servire Sua Bellezza Re Jared per una settimana!”. A sentire questo, Barbara che prima era presa di collera per la morte di suo fratello, ora cominciò a piangere come una fontana perché sarebbe stato a Palazzo e non sarebbe potuta fuggire più con Jared durante il giorno, ma si consolò poco dopo pensando che avrebbe compensato di notte. Il nuovo servo settimanale si diresse verso il guardaroba accompagnato da una delle guardie, mentre arrivava la persona che si sarebbe confessata con Tomo: un orsetto di peluche, della grandezza di un portachiavi. Fu trasportato verso il confessatore con una macchinina telecomandata; le tre ragazze si guardarono mentre Tomo osservava Shannon per capire se fosse stato un suo scherzo, ma a quanto pare no, perché quello era stranito quanto lui. Solo Re Jared sorrideva soddisfatto, ma era certo che non fosse stato lui. Stava solo pensando a quando una notte lui e Barbara avevano fatto “fiki fiki” e lui era vestito da orsetto azzurro; mentre il Re pensava a dove potesse essere finito quel costume, per tirarlo fuori quella notte, Sir Tomislav parlò intimidito all’orsacchiotto: “Allora… come ti chiami?”. Ovviamente il peluche non rispose, ma una guardia li raggiunse e consegnò un palmare con scritte le informazioni dell’orsacchiotto, che Tomo cominciò a leggere:
“Allora… Nome: ‘Mr. Apertaquadrainserirenomequichiusaquadra’… che nome strano! Poi… Misure: 10cmx4,5cm. Presentazione…” si schiarì la voce e proseguì. “Salve, sono un orsetto che non ha nome…” interruppe la lettura, stupito: “Come non ha nome?! Lui è Mr. Apertaquadrainserirenomequichiusaquadra! Mah! Comunque… Sono venuto qui a chiedere una casa perché il mio padrone non poteva più tenermi, motivi molto personali. Amo stare nella tasca del mio padroncino e prendere il tè con lui. Sono molto silenzioso e ascolto le persone senza mai interromperle…”. Ormai gli altri membri della corte stavano per scoppiare dalle risate: era ovvio che non interrompesse, era un peluche! Nel frattempo il principe gettò il palmare a terra e andò verso l’orso stringendolo e dandogli baci: “Da oggi mi prenderò io cura di te, piccolino!” e se ne andò all’interno del castello per fargli fare il giro del Palazzo. Gli altri continuarono con la cerimonia… si risparmiano i particolari di alcune confessioni, come l’arrivo di Paris Hilton che per vendetta si presentò con Benji Madden e lo baciò davanti a Jared, che però se ne fregava altamente, facendo andare via la Hilton con il muso più lungo di come lo abbia già.
  
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