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Autore: tre 88    11/01/2014    1 recensioni
Erano passati due anni dalla fine della guerra a Marineford ed Ace era stato salvato dai suoi compagni.
Dopo due anni passati in tranquillità, un'ombra aveva preso di mira la seconda flotta, un'ombra legata al passato di Ace.
***
Ace si fermò di colpo, era scioccato da ciò che stava vedendo.
La vide cadere nella voragine senza fondo, urlando con tutto il fiato che aveva in corpo:
-Te la farò pagare, Ace!-
poi la voragine si richiuse e lei scomparve nel nulla…

***
Buona Lettura ^^
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Portuguese D. Ace, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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2° CAPITOLO:

 
 
Ace tornò di corsa alla “Moby Dick” e prima di poter raggiungere la cabina di Barbabianca fu fermato da Yutaka:

-Si può sapere che ti è preso? Mi hai detto di portare Toshio alla nave e poi sei sparito.-

Ace per un attimo si era dimenticato del compagno ferito, troppo preso dalla misteriosa ombra e del suo biglietto che gli aveva lasciato:

-Come sta Toshio?-

il medico sbuffò rassegnato al fatto che mai il comandante della seconda flotta avrebbe risposto alla sua domanda:

-Era un taglio non profondo, ora sta bene e già rompe che vuole bere del rum.-

Ace rise, sapeva che Yutaka non gli avrebbe permesso di bere alcolici fino a quando non fosse guarito:

-Sono contento che non sia nulla di grave.-

poi senza lasciare il tempo al medico di aggiungere altro sparì sotto coperta.

 
Ace senza bussare entrò nella cabina di Barbabianca interrompendo la conversazione tra lui e Marco:

-Bussare mai!?-

Pugno di Fuoco ignorò il comandante della prima flotta e si rivolse subito al vecchio imperatore:

-Babbo, voglio che mi lasci partire per cercare chi ha attaccato gli altri.-

Barbabianca sospirò, era consapevole che era questione di tempo prima che Ace venisse a chiedergli una cosa del genere:

-E’ meglio se resti qui. Non sappiamo chi sia e cosa voglia, potrebbe essere più pericoloso di Teach.-

Ace si intestardì:

-Quell’ombra è chiaro che ce l’ha con chiunque abbia fatto parte della mia ex ciurma e forse, se parto da solo si farà vivo.-

prima che il vecchio pirata disse qualcosa, Ace aggiunse che nessuno poteva essere più pericoloso di Teach:

-Si, penso che tu abbia ragione a riguardo di Teach ma ciò non toglie che non abbiamo nessuna certezza su chi ce l’ha con la tua vecchia ciurma. Forse il suo obbiettivo sei tu e potrebbe attaccarti se sei da solo ma, non si ha la certezza che le cose stiano così.-

Ace fu sul punto di dirgli che aveva visto una figura incappucciata e che dopo averla persa di vista aveva trovato per terra un biglietto che senza ombra di dubbio era stato lasciato cadere apposta per farglielo leggere, alla fine decise di non dire nulla; era ormai certo sull’identità della misteriosa ombra ed era una questione che doveva risolvere da solo senza coinvolgere nessuno:

-Se non parto non avremo mai la certezza se le cose stiano così.-

Marco decise di intervenire prima che entrambi perdessero la pazienza, Barbabianca era di solito una persona calma ma se si trattava di proteggere i suoi figli era disposto ad andare su tutte le furie anche con loro mentre per quanto riguardava Ace, non era un segreto che non aveva la capacità di stare calmo, gli bastava poco per andare su tutte le furie e non si faceva mai problemi nemmeno a discutere con loro “padre”:

-Ace, nostro “padre” ha ragione. Fino a quando le cose non saranno più chiare, è meglio restare uniti.-

Pugno di Fuoco fissò la fenice poi tornò a fissare il vecchio imperatore, alla fine aveva capito che non serviva a niente insistere e quindi uscì dalla stanza senza dire nulla.

Marco lo fissò uscire poi si girò verso Barbabianca:

-Si è arreso troppo facilmente.-

il vecchio pirata annuì:

-Tienilo d’occhio e assicurati che non si cacci nei guai come suo solito.-

la fenice senza dire nulla uscì, già sapeva che alla fine sarebbe toccato a lui tenere d’occhio quel testone.

 
Ace una volta fuori, se ne andò nella sua cabina sbattendo la porta e buttandosi sul letto, rimase allungo in silenzio a fissare il soffitto.

C’era una sola persona che poteva avercela con lui, era colpa sua se tempo fa, molto prima di incontrare Barbabianca, era capitato quel casino.

Ricordava molto bene la sua insistenza di non fermarsi su quell’isola ma lui non l’aveva ascoltata e alla fine si era pentito, lei aveva sempre ragione ed Ace mai l’ascoltava ma dopo quel giorno, voleva poter tornare indietro ed evitare quella dannata isola ma ormai indietro non si poteva tornare e lei era scomparsa a causa sua giurandogli che si sarebbe vendicata.

Lei era l’unica che poteva ritornare dal suo passato per potersi vendicare, Ace lo sapeva benissimo come sapeva benissimo che non poteva essere lei, era scomparsa quel lontano giorno ed era impossibile che si fosse salvata:

-“Lei è l’unica che ha giurato di vendicarsi ma ora non c’è più. Comunque devo porre fine a questa storia, sia che si tatti di lei o di qualcun altro, devo assolutamente trovarlo e chiarire questa faccenda.”-

ormai aveva deciso, anche se Barbabianca gli aveva detto di non partire lui sarebbe partito comunque, l’ultima volta che aveva fatto di testa sua era scoppiata una guerra ma nonostante questo non aveva intenzione di restarsene tranquillo sulla nave, sarebbe partito e avrebbe trovato quella figura incappucciata e soprattutto non avrebbe coinvolto nessuno dei suoi compagni.

Ace non voleva coinvolgere nessuno, ne il babbo ne i suoi compagni; se la misteriosa ombra era davvero chi pensava allora doveva risolvere la situazione da solo, tutto aveva avuto inizio molto prima di conoscere Barbabianca e gli altri e tutto sarebbe finito senza coinvolgerli.

Si sentiva ancora in colpa per aver causato la guerra, se non fosse partito all’inseguimento di Teach, i compagni caduti in guerra sarebbero ancora con loro ed era per questo che doveva risolvere l’intera faccenda da solo.

Se era lei, Ace voleva rimettere le cose apposto e se non era lei, avrebbe cercato di capire le sue intenzioni cercando di risolvere l’intera faccenda.

 
Era calata la notte, Ace prese il suo zaino e salì sul ponte, non c’era nessuno in giro, i membri della ciurma o stavano dormendo o erano in giro per l’isola ad ubriacarsi e per il comandante della seconda flotta, quella era l’occasione giusta per partire senza che gli altri lo venissero a sapere.

Raggiunse lo striker che era ormeggiato accanto alla “Moby Dick”, era rimasto lì fin dal giorno precedente, quando lo aveva usato per farsi un giro intorno all’isola per scacciare la noia; salito a bordo appoggiò lo zaino e fece per slegare la corda che teneva ancorata la piccola imbarcazione, quando una voce lo fece girare:

-Dove pensi di andare?-

Ace sospirò, se lo doveva aspettare la sua apparizione, sapeva benissimo che ogni volta che tentava di fare qualcosa che non doveva lui appariva sempre dal nulla, come quando aveva deciso di inseguire Teach era stato proprio il comandante della prima flotta ad apparire per primo per tentare di fermarlo:

-Marco, qualunque cosa dirai, non ti ascolto.-

la fenice sbuffò:

-Nostro “padre” ti ha detto di non partire.-

Pugno di Fuoco lo fissò con uno sguardo determinato, sarebbe partito anche a costo di dover affrontare Marco:

-Devo partire.-

Marco notò la sua determinazione e capì che gli stava nascondendo qualcosa:

-Perché insisti così tanto? Nostro “padre” non ha intenzione di chiudere un occhio su questa faccenda ma non sappiamo chi sia ad attaccare i nostri compagni, quindi per il momento è meglio aspettare.-

lo sguardo di Ace era serio, era una cosa rara per lui e Marco capì che per l’amico era davvero importante partire:
-Penso di sapere chi sia, devo trovare quella persona assolutamente.-

abbassò la testa per rialzarla subito:

-E’ importante.-

Marco sospirò rassegnato dalla sua testardaggine, tirò fuori dalla tasca un lumacofano e gli e lo lanciò:

-E va bene, hai vinto. Ma promettimi che non si tratta di chi pensi o che la situazione si fa più pericolosa, tu tornerai indietro.-

Ace si rigirò tra le mani il lumacofano e sorrise:

-Lo prometto.-

Marco sbuffò:

-Vedi di non cacciarti nei guai e se hai bisogno di aiuto, chiama che ti raggiungeremo subito.-

Pugno di Fuoco sorrise e mise nello zaino il lumacofano, lo avrebbe usato solo per sapere dove erano per poterli raggiungere una volta che quella storia fosse conclusa, non avrebbe mai chiesto il loro aiuto e questo Marco lo sapeva.

Ace salpò e Marco rimase ad osservarlo fino a quando non sparì nell’oscurità della notte:

-Alla fine lo hai lasciato andare.-

la fenice si girò sapendo di ritrovarsi davanti Barbabianca, era certo che il capitano era lì fin dal momento in cui aveva iniziato a parlare con Ace:

-Babbo, sai come è fatto. E’ impossibile farlo ragionare.-

il vecchio imperatore scoppiò a ridere:

-Appena si fa giorno, contatta tutti i nostri alleati e di a loro di tenere d’occhio Ace se lo incontrano.-

Fissò il punto dove Ace era sparito e aggiunse:

-Mi chiedo come abbia fatto a ritornare.-

Marco lo fissò senza capire di cosa stia parlando:

-Tu sai chi è la persona che ha preso di mira la seconda flotta?-

 Barbabianca sorrise:

-Ace lo sa benissimo anche se non ne è sicuro.-

si voltò e prima di sparire aggiunse:

-Prima che Ace si unisse a noi, c’era qualcuno con lui che ha creato molti problemi quando era un pirata solitario e che è sparito poco dopo aver incontrato Ace.-

scese sottocoperta e sparì dalla vista di Marco che aveva capito di chi stesse parlando, la fama di quel pirata solitario che aveva dato molti problemi alla marina prima di unirsi ai pirati di “Picche”, la conosceva molto bene come sapeva che era sparito nel nulla poco prima che Ace si unisse alla loro famiglia.

 

 
***
 
 
Ace si stava dirigendo a tutta velocità verso un’isola, quella stessa isola dove lei era scomparsa molto tempo fa e dove tutto era iniziato, lui era certo che la misteriosa ombra era la sua vecchia amica scomparsa tempo addietro anche se aveva ancora qualche dubbio.

Osservò la luna che illuminava il mare:

-“Kita, non se sei davvero tu ma se sei tu, ti ritroverò.”-

 

 
Continua…
 
 


Ciao, eccomi qui.

Spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto. ^O^

Ace alla fine è partito, chissà se la misteriosa ombra è davvero chi pensa lui. =)

Ringrazio chi ha letto e recensito (o letto soltanto) il precedente capitolo.

A presto, ciao.

ps:il prossimo capitolo lo metterò sabato 25 o domenica 26.

 
  
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