POV Misty (Pokemon)
Sento le lacrime scendermi sulle guance. Non sono abituata a farlo, sono sempre stata un maschiaccio e non un ragazzina piagnucolosa. Ma non riesco a smettere e dato che non voglio essere vista da nessuno preferisco farlo qui dove di solito non viene nessuno. Salvo qualche coppietta di innamorati… No. Non devo pensare ad Ash. Sono stata io a decidere di non viaggiare più insieme, non ho avuto altra scelta.
-Perché piangi? – Dice una voce cristallina.
-Non sto piangendo! – Gridò. Ma mi fermo quando vedo il mio interlocutore. Si tratta di una donna fatta interamente d’acqua che mi guarda incuriosita.
 –D’accordo non stai piangendo. Sei tu Misty Williams capopalestra di Celestopoli? –
Resto immobile per alcuni secondi e poi rispondo. –Si sono io. Posso sapere chi sei e cosa vuoi da me. –
-Certo. Io sono la ninfa dei laghi. Sono cui per comunicarti che sei stata scelta per partecipare al Torneo dei Sedici. Se sarai la vincitrice potrai esprimere un desiderio, senza alcuna condizione. –
Questo sì che sarebbe bello. Con quel desiderio potrei realizzare il mio sogno di diventare la più grande allenatrice di pokemon acqua o magari far sparire in una nuvola di fumo le mie sorella. Ma la cosa che vorrei di più è continuare il mio viaggio con Ash.
-Accetto. – Dico mentre il volto della ninfa si illumina di gioia. Sembra quasi che credesse che avrei rifiutato.
-Perfetto il trasporto avverrà a mezzanotte. Potrai portare con te solo i tuoi pokemon. Mi raccomando scegli con cura. – Dice svanendo nel nulla lasciandomi sola con i miei pensieri.
POV Cersei (Game of thrones)
Probabilmente nessuno mi crederebbe se dicessi che in realtà questa guerra non mi piace per niente. In questo periodo sono successo troppe cose e sono davvero stanca. La novità del giorno è stato l’esito del matrimonio tra Edmund Tully e Roslin Frey. Un massacro in cui ha perso la vita Robb Stark, re del nord, uno dei nostri nemici. Sospiro pensando a quanto mi manca Jamie, quando improvvisamente tutti i membri del concilio ristretto ammutolire. Alzo lo sguardo e vedo una donna volteggiare luminosa volteggiare sul tavolo.
-Sei tu Cersei Lannister? Io sono la ninfa dell’oro e sono qui per comunicarti che sei una dei sedici prescelti per il grande torneo che avverrà nel limbo. Il vincitore avrà diritto a farsi esaudire un desiderio senza alcuna limitazione. –
Nessuno riesce a parlare. Ma è mio padre a rompere il silenzio. –Si, accetta di partecipare. –
-Dovrebbe essere lei a parlare. - Dice la ninfa in tono severo.
-Certo che lo voglio. –
-Molto bene verrai prelevata stasera a mezzanotte. Buonagiornata. –
La vedo sparire dal nulla nello stesso modo in cui è apparsa e inizio a chiedermi cosa potrei desiderare.
-Ovviamente userai il tuo desiderio per aiutare la famiglia. –Ordina mio padre.
-Ovvio. – Mento, logicamente lo userò per aiutare me stessa.
-E mi raccomando Cersei, tu devi vincere. Solamente così avremmo il dominio incontrastato –
-Io non voglio essere un guastafeste, ma di questo torneo non sappiamo nulla e non abbiamo la certezza che la regina possa vincere. – Dice Ditocorto.
Non ci avevo proprio pensato ma ormai quello che è fatto è fatto, non devo pensarci, tanto scoprirò tutto molto presto.
POV Katniss (Hunger Games)
Dopo la ribellione ho bisogno di cacciare, solo così riesco a distrarmi dal mio dolore. Oggi sono stata fortunata, sono riuscita a vedere un cervo. Non ne vedevo una da quando sono stata mietuta la prima volta. Quante cose sono cambiate da allora. Prendo la mira è sto per scoccare la freccia quando sento una voce che non conosco, provenire da dietro di me.
-Sapevo che ti avrei trovata qui. –
Mi giro di scatto e vedo una donna bellissima, con la pelle verde e un vestito di fiori. –Ciao, tu sei Katniss Everdeen giusto? –
Incocco una freccia e prendo la mira. – Non so cosa tu sia, ti do due secondi per scappare, altrimenti ti ammazzo. –
-Sono la ninfa delle foreste!  Che domanda sciocca. Sono qui per farti una proposta. – Dice lei ridacchiando.
-Che proposta? – Le chiedo senza abbassare l’arco.
-Di partecipare al torneo dei sedici prescelti. Se vinc… - Inizia a dire lei.
-No! Mi rifiuto categoricamente. –
Non posso credermi che abbia avuto il coraggio di propormi una cosa del genere.
-Scusami, immagino che per te sembri orribile. Ma stai tranquilla in questo torneo non devi uccidere nessuno e se vincerai potrai esprimere un desiderio a tua scelta, che verrà esaudito. –
-Posso chiedere qualunque cosa? Anche di riportare in vita qualcuno? – Chiedo incredula.
-Certamente tutti quelli che vuoi. Non dovrei dirtelo ma basta che metti tutto nello stesso desiderio. – Dice lei sorridendo.
-Allora accetto. – Dico. Pensando a Prim, a mio padre, a Rue, a Finnick, a Cinna, al distretto dodici e a tutte le persone che ho perso a causa di Capitol City.
-Perfetto allora verrai prelevata a mezzanotte. –
-Prelevata per venire portata dove? – Chiedo, ma ormai la ninfa è scomparsa e io penso di essere definitivamente impazzito.
POV Percy (Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo)
Quando sono in acqua mi sento realmente vivo, probabilmente perché mio padre è Poseidone, il dio del mare, ma personalmente la ragione non mi importa. Intanto, sento Annabeth dalla riva che mi chiama per dirmi che è arrivato un messaggio iride da Talia. Allora mi immergo un’ultima volta e faccio per uscire quando davanti a me compare una ninfa.
-Salve, sei tu Percy Jackson? – mi chiede.
-Si sono io e tu invece chi sei? –
-Una ninfa del mare, ma questo non è importante. Sono qui per informati della tua selezione per il Torneo dei sedici. Se vincerai avrai diritto a chiedere qualunque cosa tu vorrai. –
- Accetto sicuramente, ho qualche desiderio da esprimere. – Dico spavaldamente.
-Ottimo, verrà prelevato stasera a mezzanotte. Arrivederci. – Sorrise lei prima di dissolversi nelle correnti.
Quando esco dall’acqua, Annabeth mi chiede. – Chi era quella? –
-Una ninfa che mi ha chiesto di partecipare ad un torneo, in cui se vinco potrò esaudire un desiderio. -
-Sul serio? E che cosa chiederai? – Dice lei sorpresa.
-Ci penserò quando vincerò. Tu invece cosa chiederesti? –
Sul suo volto compare un’ombra. Sono stato stupido. So bene cosa chiederebbe lei.
-Scusa, non ci pensiamo più. –
-Va bene testa d’alghe. A proposito mi sono dimenticati di dirti il messaggio di Talia.

Prima di tutto saluto e ringrazio tutti quelli che hanno letto questa storia. Non so se lo sapete ma io scrivo già una storia simile si chiama Death Games, una sorta di Hunger Games tra personaggi morti di varie serie per potere tornare in vita. Stavolta invece tutti i miei personaggi saranno vivi e non moriranno al seguito della loro eliminazione. Detto questo nei prossimi capitoli compariranno gli altri dodici concorrenti, per i quali sono aperto a suggerimenti. Detto questo spero che recensiate in tanti!
A presto,
Dragone97