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Autore: RaggioDiLuna    31/05/2008    0 recensioni
la luce bianca, fredda e accecante delle luci al neon che si riflette nelle vetrine della città alle mie spalle si amalgama ai raggi di sole che giocano tra i rami degli alberi formando un intricato mosaico, un labirinto di luce ed ombra dove i pensieri si rincorrono inciampando nell’emozione del momento.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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filo_arianna salveeee...eccomi qua, stranamente non alle prese con i personaggi della Rowling, ma con una storiella...descrzione...chiamatela come volete, comunque originale.
la storia nasce per un concorso in cui si richiedeva di ispirarsi ad un quadro e di inserire determinate parole.
mi fate sapere qualcosina?????

Un Filo Di Arianna
OPERA SCELTA: G.Lacombe, Le Età Della Vita, 1894

Mi inoltro nel bosco camminando piano mentre la luce bianca, fredda e accecante delle luci al neon che si riflette nelle vetrine della città alle mie spalle si amalgama ai raggi di sole che giocano tra i rami degli alberi formando un intricato mosaico, un labirinto di luce ed ombra dove i pensieri si rincorrono inciampando nell’emozione del momento.
Lacrime calde bagnano il viso di una ragazza seduta vicino a me, un  misto di dolore e felicità, pioggia e rugiada che accarezza il profilo del viso scendendo giù, obbediente al richiamo della gravità.
Un bambino e sua madre camminano tenendosi per mano e ridono, una risata che sgorga improvvisa e porta con sé il sapore dei “ti voglio bene” sussurrati a mezza voce, dei baci della buona notte.
Continuo a camminare e mi ritrovo sola, lontana dai muri grigi dei condomini, lontana dai rumori, in pace con me stessa.
È così che ci si sente nel bosco, lo dicono tutti.
Ma non è così, è pura illusione.
Mentre la notte lotta per scacciare il sole, le tenebre prendono il sopravvento sui fasci di luce e le strade di questo labirinto si riducono a stretti vicoli dove il vento sibila come il respiro di un nemico invisibile, simile alla solitudine, da cui devo assolutamente fuggire.
Comincio a correre. Davanti a me, nascosta nella nebbia che si sta alzando, vedo un emozione che brilla per la violenza col quale saprebbe squarciare il velo di questa pace, troppa pace, pace troppo vuota.
Vorrei raggiungerla ma so che potrei perdere il senso della realtà, la strada di casa. Avrei bisogno di un gomitolo da svolgere per lasciare un segno nel mio passato, un filo di Arianna che finalmente trovo in tutte quelle persone a cui voglio bene, che mi permettono di assaporare quell’emozione senza perdermi… e finalmente un sorriso si affaccia  timoroso sul mio volto…


  
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