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Autore: Neera6    12/01/2014    12 recensioni
Ora che il tour mondiale è terminato, poche ore separano Harry Styles dalle persone che ama.
Harry si domanda quante cose sono cambiate ad Holmes Chapel da quando è partito: come stanno sua sorella e sua madre? I suoi amici che stanno facendo?
Ma, soprattutto, Nicole che fine ha fatto? Gli rivolgerà ancora la parola, dopo tanti mesi passati senza farsi sentire?
Harry non lo sa e non ha voglia di chiederselo: la sua vita è stata fin troppo piena di programmi ultimamente, ora vuole solo vivere...
*******Dalla storia*******
Nicole è lì, davanti a me. È esattamente come la ricordavo, con i suoi morbidi capelli neri che le incorniciano il viso, gli occhi luminosi che mi fissano con fierezza e le labbra carnose che mostrano un sorriso beffardo e strafottente. Ha le mani in tasca e indossa un cappello di lana che mi aveva rubato tempo fa.
La guardo come se dovesse sparire da un momento all’altro, cerco di memorizzare ogni dettaglio di lei. Dio, se mi è mancata. È qualcosa di straordinario. Non posso evitare di sciogliermi in un sorriso.
“Ciao Nicole”, dico.
Lei non si muove. Mi fissa e dice soltanto: “Ciao Styles. Ti va una passeggiata?”.
Genere: Erotico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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“Harry, sai cosa adoro di casa tua?”, mi chiede Zayn, appena mette piede in salotto.
“Il frigo!”, urla Niall dalla cucina.
“No, non sono mica una patata come te. Io adoro quella foto”, replica Zayn, indicando l’enorme quadro appeso sopra il divano.
“Già, è la mia preferita – rispondo – Ce l’ha fatta Gemma. È la nostra prima vera foto”.
“Sì, mi ricordo – esclama Louis – Ventitré luglio duemiladieci, come dimenticarlo?”
“Esatto. Mia sorella ha fatto bene ad immortalare il momento. Custodisco questo scatto gelosamente, è solo nostro. Non è in giro sul web”
“Sì, tutto molto romantico – riprende Zayn – Ma io la adoro perché qui è palese che io sono il più figo. E, Harry, tu sembri un marmocchio coi denti da latte”.
“Ehi! Avevo sedici anni!”, rispondo, indignato. Marmocchio a me? Ma tu guarda questo! “E tu sembri uno sfollato!”.
Louis sta ridendo: “Harry, devi ammettere che eri davvero un adolescente sfigato”.
Faccio per replicare, ma la voce straziata di Niall mi ferma: “Ragazzi, per l’amor di Dio, venite a tavola o mi mangio Liam!”
È proprio una fogna, la bionda.
 
Era tanto tempo che non avevamo l’occasione di stare insieme in tranquillità. Troppe volte ci siamo ritrovati a mangiare in fretta e furia, rintanati in qualche albergo, quasi sempre troppo stanchi per riuscire a goderci una cena come si deve.
Forse rimandare i miei piani con Nicole non è stata una tragedia così enorme. A proposito, le avevo promesso di chiamarla, ma, tra la sistemazione nelle stanze e l’arrivo degli altri due idioti, mi sono dimenticato. Potrei farlo adesso, ma sarà nel pieno della festa, disturberei.
Spero non si incazzi.
La voce di Louis interrompe i miei pensieri: “Harry, come fai ad avere sempre il frigo pieno al momento giusto?”.
“Sono un mago”
“Sì, è io sono Pamela Anderson”, risponde Zayn.
“Infatti non riesco a smettere di guardarti le tette – dico, riuscendo nell’intento di far strozzare Louis con la birra che stava bevendo – Comunque ho una vicina molto premurosa che si occupa della mia dispensa, quando glielo chiedo. Però questa roba l’ha portata Gemma, pensava che sarei venuto qui appena tornato”
“Preferivo la teoria del mago”, mi dice Liam, tirando delle forti pacche sulla schiena di Louis. Credo si stia divertendo a picchiarlo.
Siamo stati lontani solo pochi giorni, ma devo ammettere che mi sono davvero mancati.
Nella cucina cala il silenzio, interrotto solo dalla tosse di Louis e dal rumore delle mandibole di Niall. Ma quanto mangia? È alla terza pizza di fila.
Zayn mi punta un dito contro: “Hazz, vuoi raccontarci il motivo della tua tentata fuga?”
“Ti fei forfe ftufato di noi?”, chiede la bionda, con un’espressione da cucciolo bastonato.
“Non si parla con la bocca piena, pulcino – rispondo – E sì, in realtà mi sono stufato di voi”. Poi, per dare enfasi alla mia affermazione, apro un’altra lattina di birra e inizio a bere.
Lou, Niall e Zayn mi fissano con gli occhi di fuori.
Non credevo di essere stato così convincente.
Liam, invece, scoppia a ridere: “Dovrei farvi una foto”, esclama.
“Cosa cazzo ti ridi? – gli dice Louis, soffocando l’ennesimo colpo di tosse – Ma non hai sentito che ha detto questo idiota?”
Ora è il mio turno di ridere: “Dai Tommo! Non dirmi che ci hai creduto!”
Un coro di “vaffanculo” mi travolge.
“Sei un cretino!”, mi urla in faccia la bionda, che sembra quasi sull’orlo del pianto. Dio, è emotivo quasi quanto una ragazza.
“Sì, lo so. Nicole me lo ripete di continuo”
Zayn e Louis trattengono il respiro: hanno capito subito cosa significa.
“Chi è Nicole?”, domanda invece, stupidamente, Niall.
Zayn gli tira uno schiaffo dietro la testa: “Parola mia, Horan, se fossi più lento di così andresti all’indietro!”.
“Quindi vi siete visti? – mi chiede Louis – Com’è andata? Che vi siete detti? E soprattutto PERCHÈ NON MI HAI CHIAMATO, RAZZA DI IDIOTA?”
“Ero un po’…preso?”, mi giustifico.
“Sì, ma io ancora non ho capito chi è Nicole. – urla, lamentoso, Niall – Esci con la Scherzinger?”
Liam lo fissa incredulo: “Ma sei serio? Perché se lo sei davvero inizio a preoccuparmi”.
La bionda fa spallucce.
“Nicole. La mia amica Nicole. La mia amica di infanzia”.
“Aaaahhhh, quella Nicole – esclama finalmente Niall – Sì, forse me ne hai parlato una volta o due”
“…fai anche tre”, dice Zayn.
“Trecento, magari”, continua Louis.
“Allora, la smettete o no? – rispondo – Sì, ci siamo visti. Siamo stati insieme tutta la mattina”
Ed ecco che i ragazzi ricominciano a bombardarmi di domande: “Com’è?”, “Ti ha insultato?”, “Ma avete scopato?”, “Quindi state insieme?”…
Non riesco a finire di rispondere ad una domanda, che subito ne arriva un’altra. Mi sembra di avere quattro mamme invadenti ed apprensive.
L’interrogatorio va avanti per quasi un’ora, sembra che non abbiano alcuna intenzione di farmi tenere qualcosa per me.
“Ma perché tutte queste domande?”, sbotto, alla fine.
“Perché, caro il mio latin lover – risponde Louis – vogliamo capire se ti sei innamorato”
“E il vostro verdetto è…?”
“Cotto a puntino!”, mi dice Liam, mettendomi un braccio intorno al collo.
“A proposito di cotto – borbotta Niall – Non è che è avanzata della pizza?”.
 
Il resto della serata prosegue nel migliore dei modi, ci raccontiamo tutto quello che non abbiamo avuto il tempo di dirci durante la frenesia del tour, giochiamo a carte, tiriamo fuori vecchie foto di repertorio… abbiamo persino il tempo di leggere delle fan fiction e alcune ci fanno rabbrividire: in una Zayn è un serial killer che beve il sangue delle sue vittime.
“Ma perché devo sempre essere io il pazzo omicida?”, esclama, alla fine, esasperato.
“Secondo me è il ciuffo tinto che ispira follia – biascica Niall, con uno sbadiglio – Sentite, so di essere un guastafeste, ma è l’una passata e io sono stanco morto. Credo che andrò a dormire”
“Ti seguo a ruota”, risponde Liam.
“Nel senso che vieni a letto con me?”
“Esatto – replica lui – Dopo aver letto tutte le storielle porno gay su di noi ho intenzione di provare nuove esperienze”.
Niall assume la sua espressione più sensuale e inizia a toccarsi i capezzoli, mentre Liam lo guarda leccandosi le labbra.
“Ok, per me è abbastanza – urla Zayn – Vado a dormire. DA SOLO”. La sua voce ha un tono particolarmente acuto e noi non riusciamo ad evitare di ridere.
“Sì, sì, ridete pure! Fate quello che volete tra di voi, ma io stasera chiudo la porta a chiave!”
“E dai, Malik! Perrie non lo saprà mai…”, gli dico, mordendomi il labbro e passandomi una mano tra i capelli.
Zayn sbarra gli occhi, allucinato. “Lei no, ma il mio culo sì. E, credetemi, col mio culo ci convivo. Buonanotte”. E sparisce in corridoio, seguito da Niall e Liam che gli urlano: “Dove scappi, Malik? Vogliamo passare la notte con te!”
Io e Louis rimaniamo sul divano, a ridere.
“Quei due sono più matti di te”, mi dice lui.
“Non sono sicuro di poterlo considerare un complimento”
“Non sono sicuro che dovesse esserlo”
Mi guarda in silenzio, sorridendo. È incredibile quanto Louis riesca a capirmi nel profondo. Siamo legati da un’amicizia fortissima e credo che senza di lui sarei impazzito tempo fa.
“Senti Lou – sussurro – Mi dispiace essere sparito e non averti detto niente di Nicole, davvero...”
“Haz, non devi scusarti di niente. Non devi nemmeno pensarci. Hai fatto bene”.
“Il fatto è che nemmeno io so cosa siamo. Non so se siamo amici o se siamo qualcosa di più. Non abbiamo parlato di noi, non so se vuole stare con me e…”. Mi fermo.
“…e tu non sai se vuoi stare con lei”, conclude lui.
Annuisco.
“Non so se lei è pronta ad affrontare tutta questa storia del successo, del tour, della gelosia… io non credo di esserlo. Non so se lo sarò mai, ad essere sincero. Però non mi sono mai sentito così, mai.”
Continuo a fissarmi i piedi, ho un nodo in gola che non riesco a sciogliere. Sento che potrei scoppiare a piangere da un momento all’altro, ma non voglio. Non perché mi vergogni di Tommo, per carità. È che mi sembra ridicolo. E poi ho pianto troppo ultimamente, credo di averne abbastanza per un anno o due. Nemmeno mi riconosco più, prima non piangevo neanche se mi mettevo le dita negli occhi.
“Senti, Harry – mi dice – Se vuoi sapere una mia opinione, te la dirò. Poi probabilmente farai di testa tua come al solito, ma ora ascoltami: non farti bloccare dalle tue paure. Non dare a questo rapporto il limite di un’etichetta: non è importante. Quello che importa è che tu sia felice con lei e che lei sia felice con te. E, credimi, quando parli di Nicole i tuoi occhi brillano. Non hai avuto mai questa espressione, parlando di una ragazza. Non so se quello che provi è amore, ma sicuramente ci va vicino. Quindi, smettila di preoccuparti del resto del mondo e vivi. Semplicemente vivi”.
Guardo il mio amico a bocca aperta.
Le sue parole sono sincere, sono vere: non c’è niente di cui aver paura nel tentare di amare.
“Hai ragione…”
“…come sempre”, esclama lui, sorridendo ancora di più.
“Come sempre – confermo io – Allora forse è il caso che io le telefoni, no?”
“Mi stai dicendo che da quando sei arrivato qui non ti sei ancora fatto sentire?”
“Ho lasciato il cellulare in camera”, mi giustifico.
“Dio, Haz, sei davvero cretino. Vai subito a telefonare”
“Grazie, Tommo”
“Ma quale grazie, fila a prendere il cellulare – mi ordina, tirandomi su per un braccio – FORZA!”
“Buonanotte Lou”
“Non ti vedo ancora con un telefono in mano. Muovi il culo” e, girando i tacchi, se ne va.
Come farei senza Louis?
Filo in camera e afferro il telefono: una chiamata persa, di Nicole. Sono un cretino.
Provo a richiamarla, ma il cellulare è spento. Beh, sono quasi le due, è normale.
«Ehi, scusa se sono sparito: i ragazzi mi hanno fatto impazzire. Spero che la tua festa sia andata bene. Un bacio dolce. A domani».
Rileggo il messaggio tre volte, prima di premere invio. Credo che domani mi ritroverò un bel “vaffanculo” come risveglio. Mi butto sul letto e guardo fuori: avere un’enorme vetrata al posto della parete di fronte è incredibile, posso godermi il panorama di mezza Londra.
Ma questo non è il momento di farlo. Abbasso le tapparelle e spengo la luce.
 
Il risveglio è brusco: come al solito non ho sentito la sveglia e mi ritrovo a correre per la casa per tentare di prepararmi in tempo. Ho pochi secondi per digitare un veloce: «Buongiorno splendore :)» da mandare alla mia Nicole. Devo farlo, altrimenti mi ammazza sul serio.
Niall, invece, ha fatto molto in fretta: è pronto da mezz’ora ormai e al momento sta dormendo sul divano.
Quando finalmente siamo tutti pronti, saltiamo in macchina e voliamo a tutta velocità verso gli studi della BBC. Fortunatamente la città non si è ancora svegliata – un po’ come noi – e riusciamo ad arrivare puntuali. Davanti al palazzo non c’è nessuno, incredibile. Dopo aver parcheggiato nel cortile interno riusciamo persino a fare una corsa fino alla caffetteria sull’altro lato della strada.
La cameriera quasi sviene mentre Liam fa lo scontrino e trema mentre mi porge il cappuccino.
“S-scusa – dice in un sussurro – Non mi aspettavo di vedervi”.
“Neanche io mi aspettavo di vederti”, rispondo, stupidamente. Ma perché tiro fuori sempre queste frasi da imbecille?
 “Styles, smettila di fare il cascamorto – mi dice Louis – Perdonalo, non riesce a trattenersi”
Lei ride, diventando rossa come un papavero. “Sì, lo so…”
“Lo sai? – esclamo, divertito – Ma possibile che tutti sappiano sempre tutto?”
“È che… uhm… io sono una vostra grande fan, e…”. Non riesce a finire di parlare, perché ora sono arrivati anche Zayn e Niall.
“Dai, non essere timida! – la incoraggio – Guarda che facce abbiamo, siamo umani anche noi!”
Lei continua a ridere nervosamente. Vedo che trema ed è sempre più bordeaux.
“Ti va di fare una foto con noi?”, le chiede Liam, con il tono più premuroso che io abbia mai sentito. Ma come fa?
Gli occhi della ragazza si illuminano. “Certo!”
“Allora vieni qui, Anne – le dice Zayn – E togliti il grembiule, quando sei con noi non sei in servizio”
“Come fai a sapere il mio nome?”. La poverina è sempre più nervosa.
“Hai un cartellino appeso lì, o sbaglio?”
Lei annuisce e ride. “Giusto, giusto. Arrivo”
Riusciamo a farci delle foto con lei, in piccoli gruppetti. Non possiamo evitare di sfoggiare le nostre espressioni più stupide, e finalmente lei sembra essere a suo agio.
“Ora dobbiamo andare, Anne. È stato un piacere”, esclama Niall, baciandole la mano. Anne torna di una intensa sfumatura di rosso.
La salutiamo e ci dirigiamo verso l’uscita, ma lei mi ferma, tirandomi per un braccio. “Harry – sussurra - Scusami”
“Cos…?” e non riesco a finire la frase, perché lei incolla le sue labbra alle mie e mi dà un bacio a stampo. Mi allontano subito: “Ma cosa fai?”
“Scusa, dovevo farlo. Era la mia unica occasione. Io ti adoro, e…scusa” e scappa via.
Mi giro verso gli altri, che sono rimasti pietrificati guardando la scena.
Credo di essere di un colorito cadaverico.
“Ditemi che non ci sono paparazzi in giro, vi prego
 
Il resto della mattinata dura un’eternità: tra trucco, prove e scene tagliate la registrazione sembra non finire più.
Avremo dovuto recitare le nostre battute dieci volte di fila, perché la conduttrice è una svalvolata con la memoria a breve termine. Questa non è un’intervista, è una pantomima.
La donna continua a sbagliare persino i nostri nomi: sono stato chiamato più volte “Herbert” o “Arnold”, Zayn ormai è stato ribattezzato “Zihad”, mentre Louis e Liam hanno una crisi d’identità e si confondono tra di loro.
Vi prego, ponete fine a questa agonia.
Quando finalmente riusciamo a tornare a casa e posso riaccendere il cellulare, trovo un messaggio di Nicole: «Non so se risponderti con uno sdolcinato e falsissimo “Non ti preoccupare, so che sei impegnato” o con un concreto e onesto “vaffanculo”, scegli tu. Comunque buon giorno a te, Styles. Buon lavoro ;) »
È incorreggibile.
 
“Ragazzi, a che ora pensate di partire?”, chiedo, subito dopo pranzo.
Liam alza gli occhi dalla rivista che sta leggendo e me li punta addosso “Harry, non dirmi che ti sei dimenticato della festa”.
“Quale festa?”
“Quella di GQ, testa vuota”
Merda, quella festa. “Era stasera?”
Lee annuisce. “E non possiamo dare buca, lo sai. Ci passano a prendere alle sei, puntuali”
Ma perché non mi decido a comprare un’agenda?
Devo avvertire Nicole, è il momento di chiamarla.
Il telefono squilla per un’eternità, prima che lei risponda.
“Chi non muore si risente”, mi dice, con un tono velenoso, ma divertito.
“Spiritosa come sempre…”
“Vuoi dirmi che non ti senti minimamente in colpa per esserti dimenticato di me?”
“Non solo mi sento in colpa, mi sento proprio un cretino! E non mi sono dimenticato di te! Se vuoi proprio saperlo,ieri ho parlato di te per tutta la sera!”
Lei sembra stupita, resta qualche secondo in silenzio.
Davvero?”
“Davvero. Se vuoi ti passo Liam, confermerà”
“No, ti credo – sussurra, raddolcita – Sei stato carino a dirmelo”
Sorrido, e so che anche lei sta sorridendo. Me la immagino, mentre guarda il pavimento e si arrotola un ciuffo corvino intorno al dito. Deve essere bellissima. Quando sorride io pendo dalle sue labbra, e anche solo immaginarmela mi fa lo stesso effetto.
“Dovevo. Allora, com’è andata la tua festa? Qualcuno è morto avvelenato?”
Nicole ride e incomincia a raccontarmi per filo e per segno tutta la serata: è entusiasta, davvero felice di quanto è riuscita a fare per la vecchia scuola di musica.
“Alla fine, tra biscotti, offerte e lotteria, abbiamo tirato su quasi 5000 sterline!”
“Però, hai fatto un ottimo lavoro!”
“Anche tu, Styles. Peccato che non ci fossi…quando torni?”
Ecco, la domanda fatidica.
“Partirò domani mattina, prestissimo. Il prima possibile”
“Domani? – dice. Finge indifferenza, ma capisco che ci è rimasta male – Pensavo tornassi oggi…”
“Mi ero dimenticato della festa di GQ. Purtroppo non posso mancare, credo che se morissi porterebbero lì il mio cadavere.”
“Quindi venire a Londra ad ammazzarti non mi servirebbe a nulla”
“Esatto – rispondo, sorridendo – Ma ti assicuro che partirò il prima possibile. Non devo nemmeno accompagnare Liam a casa o aspettare che Niall si svegli, i ragazzi non dormiranno qui stasera. Per le undici domani sarò da te. Promesso”
“Me lo auguro – replica lei – Perché domani sera io torno a Manchester”
Merda, l’università.
Dovrò stare a Holmes Chapel senza Nicole per quanto, quattro giorni? Sarà un incubo.
“Sarò da te il prima possibile, Nikki. Lo giuro”                                       
“Lo spero per te…altrimenti la mia vendetta sarà terribile. Ora ti devo lasciare, mio padre mi sta chiamando. Buona festa, Styles”
“Grazie, Nì… Buon qualunque cosa anche a te… ”
Nicole riattacca e io resto lì, come uno scemo, a dire al telefono un “Ti voglio bene” che qualche secondo fa mi si è strozzato in gola.
 
 
http://www.youtube.com/watch?v=uJGZGXFY3aQ
 

***Piccolo angolo dell'autrice***
Ciao a tutti! Ecco qui un altro capitolo della mia storiella sul caro Harry: ci ho messo un po' più del solito, ma ce l'ho fatta!
Questo capitolo sembrerà di passaggio, lo so, ma credo sia importante delineare bene il rapporto che c'è tra i ragazzi e mi è piaciuto immaginare dei momenti che noi non conosciamo. Spero che a voi sia piaciuto leggerli, fatemelo sapere così potrò regolarmi di conseguenza per i prossimi capitoli ;)
Oggi, oltretutto, è il compleanno del nostro caro Zayn, quindi mi sono cimentata in una breve storia di 3 capitoli su di lui, vi lascio il link se vi va di perdere tempo anche su questo esperimento: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2396196&i=1  Vi avverto, è ambientata in un mondo un po' sovrannaturale, quindi potreste rimanere spiazzati! In ogni caso, mi piacerebbe sapere cosa ne pensate: quindi non esitate ad insultarmi, se vorrete!
Di nuovo grazie per essere arrivati fin qui, sono ancora stupita di quando la mia storia vi stia piacendo!
A presto :D
  
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