Lena spinse la vecchia moto al massimo mentre sfrecciava lungo la strada per La Push. Il vento gelido che le sferzava il viso l'aiutava a rimanere lucida, nonostante mille pensieri l'allontanassero a tratti dalla realtà. In meno di mezz'ora tutti i suoi punti di riferimento erano crollati come un castello di carte. Jacob era tornato. Anche se cercava in tutti i modi di soffocarla, la speranza segreta che questo significasse che aveva scelto lei la rendeva euforica. Maledisse mentalmente Jari per aver interrotto bruscamente il loro incontro, e sé stessa per non aver pensato che buttarsi tra le braccia di un affascinante sconosciuto davanti a lui non fosse propriamente una buona idea. Ma se davvero si era ingelosito, allora significava che... Scosse la testa per liberarsi di quel pensiero e accellerò ulteriormente. Era il momento della verità. In un modo o nell'altro, il tempo dell'attesa sarebbe terminato quella notte stessa.

Quando raggiunse casa di Jacob individuò immediatamente la luce accesa nella sua stanza. Tirò un sospiro di sollievo. Se avesse tirato giù dal letto Leah a quell'ora per farsi aiutare a cercarlo avrebbe dovuto sopportare un terzo grado degno di Veronica Mars! Abbandonò con scarsa delicatezza la moto sul prato e bussò alla porta.

Billy rimase un attimo interdetto nel trovarsela davanti, ma subito dopo si scostò per farla passare, sorridendo. Non la vedeva da quando aveva lasciato La Push, ma stranamente poco prima, vedendo rientrare suo figlio con un'espressione decisamente cupa sul viso, aveva istintivamente pensato a lei. Quando c'era Lena nelle vicinanze, Jacob sembrava sempre un po' più felice.

• Se cerchi Jake è in camera sua. La porta a destra in cima alle scale.

• Come sta? E'... arrabbiato?

Billy rise sotto i baffi mentre si muoveva verso il soggiorno, da cui proveniva l'eco della telecronaca di una partita di baseball.

• Non saprei... perché non glielo chiedi tu?

La ragazza ricambiò il sorriso, anche se l'uomo era già sparito oltre la porta. Poi prese un bel respiro e salì di corsa le scale.

Quando spalancò la porta, la visione che si ritrovò davanti le tolse il fiato. Jacob era sdraiato sul letto ormai troppo corto per lui, le lunghe gambe a penzoloni oltre il bordo. Indossava soltanto un paio di pantaloncini neri, come suo solito, e aveva i capelli bagnati. Quando la vide balzò in piedi, e il guizzo degli addominali perfetti le scatenò una tempesta di farfalle nello stomaco. Si aggrappò con una mano allo stipite, mentre le gambe le si piegavano impercettibilmente. Cercò di staccare gli occhi dalle sue spalle nude, inutilmente. Dio, come poteva esistere qualcosa di così meraviglioso al mondo?

• Lena, che diavolo...

• E' mio fratello...

Jacob la fissò per un attimo, confuso e vagamente preoccupato. Non l'aveva mai vista così pallida. E non riusciva assolutamente a capire di cosa stesse parlando.

• Che cosa...

Lena lo interruppe, avvicinandosi velocemente a lui. I suoi occhi verdi erano quasi spiritati.

• Jari è mio fratello, Jacob. Nel caso tu sia scappato via perché gli sono praticamente saltata addosso – Assunse un'aria guardinga – In caso contrario, immagino che il nostro grado di parentela ti sia abbastanza indifferente in effetti...

Jacob le appoggiò le mani sulle spalle. Un tocco leggero, quasi esitante. Lena lo fissò negli occhi color cioccolato, stranamente torbidi, e si sentì percorrere da un lungo brivido. Quando si decise a parlare, non poté impedire alla propria voce di tremare un po'.

• Perché sei venuto da me, stasera?

Jacob rafforzò la presa sulle sue spalle, strappandole un gemito di sorpresa. La guardò dall'alto in basso, un fuoco che ardeva in fondo alle pupille nere.

• Perché tu sei venuta qui?

Non le lasciò il tempo di rispondere. Non ne aveva bisogno, aveva letto la risposta negli occhi verdi della ragazza. Si chinò su di lei, e non ci fu più nulla da dire.

Calore. Se avesse dovuto scegliere una sola parola per descrivere quella notte, non gliene sarebbe venuta in mente nessun'altra.

Il calore delle mani tremanti che dalle spalle erano scivolate sui suoi fianchi quando si era avvicinata al suo corpo, coprendo in un istante la distanza impercettibile che li separava. Le sembrava che anche quei pochi centimetri fossero una tortura inutile, che si era inflitta per troppo tempo. Gli aveva gettato le braccia al collo e l'aveva stretto a sé, bruscamente, incapace di dominare per un altro secondo il desiderio bruciante che da settimane attanagliava la sua anima.

Il calore delle sue labbra, dapprima tenere ed incerte, poi via via più violente e passionali, che avevano catturato le sue in un bacio profondo e stupefacente, che aveva annullato ogni sua residua remora. Si erano assaggiati, morsi, respirati per un'istante infinito prima di separarsi di pochi millimetri, guardandosi negli occhi. Avevano cercato in quelli dell'altro un motivo per andarsene, ora, prima che tutto diventasse ancora più difficile. E non l'avevano trovato.

Il calore del sorriso, sincero e scanzonato, che gli aveva illuminato il viso come un'esplosione nell'attimo in cui aveva realizzato che non l'avrebbe allontanato di nuovo. Mai più. Aveva ripreso a baciarla, lasciando una scia di brividi bollenti sul viso, lungo il collo, sulla spalla nuda. Sentiva ognuno di quei baci pulsare come se glielo avessero marchiato a fuoco su ogni singolo centimetro di pelle.

Il calore del suo corpo quando l'aveva stretta forte tra le braccia e si era lasciato cadere sul letto, trascinandola con sé, troppo ubriachi l'una del respiro dell'altro per staccarsi anche solo per un istante. Si erano rotolati come cuccioli tra le lenzuola fresche di bucato, spogliandosi a vicenda ad occhi chiusi, con gesti resi quasi rudi dall'urgenza che li divorava.

Il calore che si era propagato da un unico punto, in larghe ondate di lava lungo il suo corpo addormentato da troppo tempo, insieme ad un piacere furioso che, più tardi, a mente lucida, si sarebbe resa conto non aver mai provato prima di allora.

Ma più di tutti il calore che aveva sentito dentro di sé quando si era abbandonata, esausta, sul suo petto. Mentre le braccia del licantropo la stringevano più dolcemente e le sue mani bollenti le accarezzavano la schiena nuda, quel calore era cresciuto sempre di più, fino a sciogliere il lago ghiacciato che si era formato lentamente, e aveva imprigionato la sua anima, dal giorno in cui aveva deciso di rinunciare per sempre a Jacob Black.

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Angolino dell'autrice:

Capitolo clou per molti motivi. Non solo Lena e Jacob finalmente riescono a mettere la parola fine al loro lunghissimo tira e molla, ma lo fanno col botto! Scherzi a parte, come ho avuto modo di dire in altre storie io non sono molto brava a scrivere le scene hard. E' un mio limite, forse perché preferisco concentrarmi sui sentimenti e sulle sensazioni piuttosto che sui particolari fisici e/o anatomici. Com'è stata la prima volta dei miei personaggi non riguarda nessuno a parte loro, ma quello che hanno provato nell'essere finalmente insieme, quello eccome se riguarda sia me sia voi, mie adorate lettrici. E' una scelta stilistica che forse alcuni non condividono, ma per me abbastanza necessitata. Fatemi sapere cosa ne pensate ok? Ah, spazio promozionale: ho iniziato a postare una nuova storia, la trovate nella categoria Sovrannaturale per ovvi motivi (il titolo dovrebbe dirvi qualcosa), ma in realtà è soprattutto la storia di una ragazzina innamorata e delle persone con cui si troverà a dividere la sua vita. Una storia molto romantica in fondo, io proprio non ce la faccio a non scrivere storie d'amore!Il prologo è un po' diverso dal resto della storia, quindi fatemi un favore: se ne avete voglia, leggete il primo capitolo prima di decidere che non vi piace ok? Non mi dispiacerebbe continuare a leggere le recensioni di alcune di voi anche una volta terminata questa storia...

E ora le risposte alle vostre recensioni:

_sefiri_: ahimè, il problema è che i ragazzi belli difficilmente restano soli a lungo, dopotutto siamo già in sette per ognuno di loro, se poi togli i preti e i gay (io aggiungerei anche gli stronzi, ma questa è un opinione personale) non rimangono molte possibilità! Però prendi esempio da Lena, lei ha saputo aspettare e i risultati si sono visti... un bacio al prossimo chap!

Sammy Cullen: non me li ricordo ma stanno spuntando da tutte le parti, anche la sorellina del mio moroso quest'anno è in terza media e sta studiando come una matta! Jari in questo caso non svolge il ruolo del classico fratello maggiore protettivo (anche se non può fare del tutto a meno di preoccuparsi per Lena) ma più quella di un amico che lei sa non la tradirà mai, e questo è altrettanto importante secondo me. Piaciuto l'epilogo della 'conversazione' tra Lena e Jacob? Fin dall'inizio me lo ero immaginato esattamente così, quindi sono davvero soddisfatta di come è venuto... fammi sapere che ne pensi! Un bacione!

Lupacchiotta89: sono molto felice che la quello che scrivo abbia il potere di farti ritrovare il buonumore, non sai che meraviglioso complimento sia per me! Sono stata brava, non ti ho fatto aspettare poi tanto per il chap successivo no? Jari ha avuto recensioni splendide da parte di tutte voi, quindi credo di essere riuscita a trasmettere anche a chi legge quanto io adori questo ragazzo. Purtroppo è arrivato solo ora che la storia si avvicina al suo epilogo, ma chissà, non ho del tutto abbandonato l'idea di un seguito, nel qual caso di sicuro si ritaglierà un po' più di spazio... Al prossimo chap, baciotti!

AliceCullen93: ok, il lupo ha definitivamente smesso di bollire nel suo brodo, ora è il momento che se la faccia Lena una bella sauna! E non solo in senso metaforico, dato che il nostro licantropo continua ad avere una temperatura corporea intorno ai 43 gradi... e se il gelo che trasmettono le braccia di Edward si può mitigare con una coperta, dormire abbracciata ad una stufetta può avere anche i suoi lati negativi! Quattro cugini maggiori eh? Io ne ho tre, ma sfortunatamente quando sono diventata adolescente ci siamo totalmente allontanati, evidentemente andavo bene solo finché ero una bamboccia che non dava problemi! Comunque... purtroppo questa storia è quasi finita, il prima possibile pubblicherò l'ultimo chap e poi la one-shot su Leah. Spero che continuerai a seguire anche le mie prossime storie, le tue recensioni sono una vera iniezione di gratificazione! Un bacio bella!

Sunsunset: tu ti accontenti del cane, io del gatto e del moroso... ma non è la stessa cosa! Vuoi mettere un fratello grande che ti porta gli amici a casa, ti rompe le palle e magari è anche protettivo nei tuoi confronti? Uffi cosa mi sono persa... vabbè che con la fortuna che ho mi sarei probabilmente ritrovata un fratello antipatico e totalmente disinteressato della sua sorellina! Allora, come vedi la conversazione non è continuata molto, non a parole almeno, ma direi che il risultato l'abbiamo raggiunto comunque no? Un bacione e al prossimo capitolo, che sarà anche l'ultimo... sigh...

Saphira87: beata teeeee... due fratelli più grandi... hai tutta la mia (affettuosa) invidia! Sul migliore amico gay sono d'accordo con te ovviamente, anche io ho sempre pensato che sarebbe molto interessante! Lena ha un anno più di Jake e uno meno di Bella, quindi 18 tondi tondi, ma grazie ad una figura materna parecchio alternativa è cresciuta molto più velocemente delle sue coetanee, quindi risulta più matura! Quello che è successo in questo chap compensa un po' la mancanza di azione del precedente? Spero proprio di sì... un bacione bella!