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Autore: Raynella    13/01/2014    2 recensioni
"-buongiorno principessa!-disse ynhel con un insolita luce negli occhi-scommetto che ha di nuovo avuto quell' incubo....e non sospiri la prego, lo sanno tutti che i sogni delle famiglie regali sono spesso presagi; perché non me ne parla?-aveva uno sguardo quasi triste ma leawyn non rispose, era troppo presa dai suoi pensieri per badare alla cantilena che la dolce elfa le rivolgeva ogni mattina al suo risveglio, ma come poteva pensare che l' immagine di un elfo oscuro del nord e di uno silvano del sud che si tendono la mano per salvarsi dalla caduta di un burrone, nonostante i due popoli fossero rivali da oltre duemila anni, potesse essere veramente un momento del suo futuro mentre compiva non solo il suo destino ma anche quello del regno di serafin"
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L’amore va conquistato
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«Cosa studiate Leawyn?»
«Sono una regina volete chiamarmi con il mio titolo nobiliare?» rispose nervosamente chiudendo di scatto il volume dalla copertina in pelle marrone con una targhetta d’oro.
«Non si è regina finché non ci si sposa»
Leawyn si sentì avvampare
«Comunque ho letto questo libro, è molto bello continuatelo» aveva aggiunto con un sorriso, uno di quelli sinceri che ti sciolgono, e l’elfa aveva cambiato espressione come se quella prima si fosse sciolta ai raggi dei due soli di Farkeld.
Il nord fece per andarsene quando
«Devo ammettere che è una lettura interessante, in effetti al sud veniva narrato che la grande guerra si interruppe improvvisamente mentre qua si dice che la pace tornò perché l’erede della pergamena fu trovato»
Nessuna risposta, Farkeld era uscito lasciando la porta di legno a cigolare rumorosamente.

 

Due smeraldi, due ambra, due smeraldi, due ambra …  ne usciva un'unica collana che si ruppe alla fine della musica, quando Leawyn incrociando leggermente le dita in quelle Farkeld si avvicinò alla sua camicia senza maniche da pizzi azzurri per sussurrarli qualcosa all’orecchio

«Grazie» infilò una mano nella tasta del principe e poi sgattaiolò via dalla sala lasciando l’accompagnatore ad arrossire in mezzo al salone.
Il locale era posto davanti un piccolo giardino dove la giovane si diresse: vi era una fontana in marmo bianco dove si adagiò lentamente e cominciò a giocherellare con l’acqua che mantenendo uno sguardo dolce.
L’acqua e l’aria fredda della sera non le dava fastidio ma soprattutto non la distoglieva dai suoi pensieri: orami tutto le sembrava strano: il Sud, il Nord, Sath, le pergamene, c’era qualcosa di sbagliato in quello che stava accadendo eppure non faceva a meno di pensare a …
«Buona sera»
Una figura sbucò dalla penombra con un ghigno dipinto in volto : Shigo.
«Shigo vero?» rispose seccamente la principessa
«Precisamente – si mise a giocherellare con l’edera attaccata al muro – e volevo solo avvertivi … Farkeld è il mio futuro marito e non voglio che voi me lo rubiate, lui mi è promesso sotto parole del re»
A leawyn si raggelò il sangue nelle vene
«Vi siete baciati?» aggiunse timorosa
«Baciati? Ah quella stupida leggenda, no non ne ho bisogno lui è quello giusto lo so ... quindi, tu piccola marmocchia del sud non rubarmelo» disse voltandosi di scatto fino a ritrovarsi a un nulla dal volto di leawyn, aveva una luce folle negli occhi.
«C-come sarebbe a dire rubarlo? Noi non abbiamo mica futuro! Siamo di popoli diversi!»
Shigo le strinse il collo con una mano
«Non mentire schifosa! Si vede lontano un miglio che lo amate! Ma non lo avrete mai, e se così fosse avreste me contro e non vi piacerebbe … per esempio, cominciamo così!» spinse violentemente la sud indietro che, ancora seduta, perse l’equilibrio e cadde in acqua bagnandosi tutta e si sentì punta da mille aghi, il liquido che prima le appariva morbido e caldo diventò freddo e maligno paralizzandole i muscoli.
Una risata fragorosa rimbombò nella zona poi un bianco improvviso e lo schiaffo arrivò inaspettato disegnando sul volto della nord delle righe rosse; si girò lentamente
«Far …»
«Tacete! Me lo avevate promesso! Che avreste trattenuto l’odio e l’ira! Avevate promesso!»
Leawyn corse via con gli occhi lucidi seguita da numerosi sguardi.
«Ma …»
«Ho detto che dovete tacere! In questo momento non riesco a controllarmi quindi vi prego tornate in camera»
I suoi occhi raccontavano tutto, bianchi come il ghiaccio quando aveva avuto l’incubo al mattino ed ora più calmi verso il giallo percorso da righe azzurre, un misto tra angoscia, tristezza, delusione, affanno e preoccupazione, quello sguardo trasmetteva molto.
«Ora vado a vedere come sta La principessa e comunque sia io non ti sposerò finché non mi avrai baciato, la tradizione va rispettata» e se ne andò di fretta.
 

“Devi calmarti accidenti, non puoi perdere il controllo così facilmente! In fondo è solo lei non dovresti dispiacerti” continuava a dirsi credendo poco a quelle parole.
Arrivò davanti alla stanza della giovane e bussò, la porta si aprì violentemente facendo emergere una Leawyn inaspettata dagli occhi rossi come il fuoco al posto dei soliti verdi.
«Cosa volete?»
«Volevo scusarmi per …»
Uno schiaffo improvviso
«Scusarvi?! – sbottò lei – scusarvi?! Per cosa, perché sono stata buttata in una fontana, per essere stata rapita, per essere trattata orribilmente ed umiliata davanti a tutta la corte, per avermi illusa che voi foste un mio alleato bianco in questo inferno nero?!»
Silenzio.
«Davvero, ma davvero pensavate che sarei stata accettata, che vi avrei dato la mia pergamena per così poco dopo 2000 anni?! Siete un illuso! E con il gesto di sta sera ho davvero capito che razza di popolo siate, insomma ci vuole tempo, tempo per …  insomma l’amore di una persona va conquistato!» la porta si chiuse con un cigolio che risuonò per tutto il corridoio lasciando il giovane elfo da solo.
«perché questo schiaffo è stato il più doloro che abbia mai ricevuto» pensò ad alta voce.
«Io lo so» sopraggiunse Shigo
«E’ perché voi l’amate» disse mentre le sue perle nere si riempivano si un velo di lacrime.
«Amare? Ma state scherzando!? E’ una sud!»
«Basta osservare come la guardate- una pausa – a me non mi guardate mai così»
«Shigo …»
«Basta, basta che lei se ne vada, ora, subito, questa sera prendetela torturatela, fatele di tutto, fatevi dire dove tiene la pergamena e mandatala lontano dai suoi dolci unicorni viola del sud basta che se vada e non torni mai più, quindi …»
«No …»
«No? Allora avevo ragione, l’amate!»
«E se anche fosse!?» rispose tutto d’un fiato senza rendersi conto di quello ch aveva appena pronunciato
Silenzio, altro ostinato silenzio.
«Tradimento, alto tradimento» aggiunse con rabbia e corse via per il corridoio facendo rimbombare i passi per tutto il palazzo.
Allora Farkeld cercò di aprire la porta ella camera della sud.
 

Leawyn non aveva badato al discorso tenuto fuori, era emersa dal cuscino umido di lacrime e si era guardata allo specchio escludendo il mondo dai suoi pensieri; allora aveva preso Narmachil e dall’impugnatura aveva fatto uscire un foglietto di carta che al tocco si era illuminato.
Poi dalla scarpa emerse un altro foglietto e cominciò ad unirli.
“brillano, si lo sapevo! È lui! Lui è il prescelto come me ed ora saprò la frase che ho contemplato per tutti questi anni!”
In quel momento la porta si aprì ed il principe rimase a guardarla senza emozioni.
Un attimo ed improvvisamente la sala si riempì di fumo
«Leawyn!» il nord si buttò sulla ragazza per proteggerla e dopo poco entrambi si immersero in un sonno profondo.
 

Sath si avvicinava velocemente alla sala del sovrintendente con un armatura nuova verde ed oro che tintinnava per gli scalini.
Aprì la porta.
«Mi avete fatto chiamare?»
«Precisamente, ho accettato la tua domanda di guerra contro il Nord»
«Grazie signore, ora mi congedo» fece per andarsene.
«A Sath – continuò dal suo alto trono d’argento rovistando numerosi fogli – Leawyn è come una figlia per me, l’ho cresciuta come fosse mia da quando suo padre è scomparso, tuo padre del resto ed il re erano molto amici, in sostanza, come mentore della ragazza, sarei felice se tu divenissi suo marito»
«Come desiderate» si voltò avviandosi alla porta ed una volta chiusa dipinse un grande ghigno sul volto.

 
AA: cucù! Sono tornata ed è ora di svegliarsi! Mi scuso ma a natale ero in vacanza, poi dovevo fare i compiti, poi il campo scout ed infine tutti i giorni ero indecisa tra efp o Assassin’s creed 4 e ... vinceva Edward ^^” comunque sia ci sn Troppe smancerie che non sono da me, ora vedremo che fine faranno i nostri principini …
ditemi qualsiasi cosa sulla grammatica!!
E se riesco a capire come mettere le immagini le inserisco giuro! il disegno è enorme ma sto trovando il modo di rimpicciorirlo, del resto lho fatto io ^^"
Spero di non avervi annoiato ci vediamo al prossimo capitolo
Raynella^^
 
 
  
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