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Autore: KcherryB    13/01/2014    3 recensioni
Questa ff è il seguito di "Noi siamo per sempre..." .
Non ho idea di come proseguirà, di quanti capitoli avrà... so solo che dovevo scriverla...
E poi... Kate it's ready ....
Genere: Comico, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Quasi tutti | Coppie: Kate Beckett/Richard Castel
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
Capitoli:
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Rating arancione!

Ascoltate "Wedding Bell Blues", nella versione di Laura Nyro!! E' la canzone di questo capitolo ed è STUPENDA!

I love you so, I always will

Faceva caldo. C’erano almeno 35 gradi.
Era il cinque agosto, Kate stava trascinando i piedi sull’asfalto rovente delle vie affollate di New York, con una borsa della spesa trasbordante per mano.
Castle si era portato la piccola Jasmine alla Black Pown per lasciarle un paio ore di libertà.
Beckett avrebbe dovuto incontrarsi con Lanie per la colazione, ma l’anatomopatologa era stata chiamata nel bel mezzo del loro appuntamento perché era stato trovato un cadavere ed era dovuta scappare.
Così Kate ne aveva approfittato per fare la spesa e coraggiosamente si era avventurata a piedi verso casa.
Ora se ne stava pentendo amaramente: con un taxi sarebbe ormai arrivata al loft da un bel pezzo.
Sbuffò, spostando la borsa che portava a destra sull’altra mano in modo da asciugarsi il sudore che le colava dalla fronte e spostarsi il lunghi capelli di lato.
Svoltò l’angolo e tirò un sospiro di sollievo: casa! Affrettò il passo e finalmente arrivò alla porta del palazzo, salutò gentilmente il portiere e prese l’ascensore.
Una volta aperta finalmente la porta di casa mollò le borse all’entrata e si lanciò sul divano, distrutta.
“Oddio! Mai più!!” gridò al soffitto facendosi aria con la maglietta.
Quando finalmente riuscì a rimettersi in piedi senza avere le vertigini, andò ad accendere il condizionatore ed iniziò a svuotare le buste della spesa.
Dopo aver riposto due barattoli di nutella nella dispensa decise che non sarebbe riuscita a muovere più un dito se prima non si fosse cambiata e raccolta i capelli: faceva troppo caldo!
Corse in camera da letto e si infilò un paio di pantaloncini corti attillati che usava per andare a correre ed una canottiera che le lasciava la pancia scoperta.
Poi afferrò un elastico e si fece uno chignon sopra la testa. Si diede una rapida occhiata allo specchio e sorrise. Si spostò di profilo e non potè far altro se non sorridere di più.
La pancia iniziava a comparire!  Probabilmente chiunque l’avesse vista avrebbe pensato che fosse un po’ ingrassata, ma lei sapeva cosa nascondeva quel piccolo rigonfiamento.
Lo accarezzò dolcemente.
Lei e Rick erano stati dal ginecologo pochi giorni dopo aver scoperto della gravidanza e lui gli aveva confermato che era incinta e che tutto era apposto.
Gli aveva dato appuntamento per metà agosto, quando Kate sarebbe stata di tre mesi in modo da fare l’ecografia. Non vedeva l’ora!
Tornando in cucina accese la radio ed alzò il volume al massimo. Castle non lo sapeva e non sarebbe mai dovuto venirne a conoscenza, ma quando era a casa da sola lei amava ballare scatenata.

Bill
I love you so
I always will
I look at you and see
the passion eyes of May
Oh but am I ever gonna see
my wedding day?


Scoppiò a ridere: adorava questa canzone, tanto che spesso si ritrovava a canticchiarla quando era felice. Un pomeriggio mentre cullava Jasmine, Rick era entrato nella stanza e sentendo il nome Bill gli era preso un colpo: aveva capito Will ed aveva subito pensato che la moglie avesse re-incontrato la sua vecchia fiamma, l’agente Sorenson dell’FBI e si fosse resa conto di amarlo ancora. Tutta colpa della sua immaginazione da scrittore di gialli.
Quando l’aveva detto a Kate, dopo che lei l’aveva obbligato a parlare, notando la faccia addolorata che aveva quando si era voltata verso di lui, lei era scoppiata a ridere e non era riuscita a smettere finchè la piccola Jasmine si era messa a fare i suoi gorgheggi.
L’aveva preso in giro per giorni con quella storia, canticchiando la canzone di continuo.
Lui aveva provato a convincerla a cambiare “Bill” in “Rick” ma lei aveva decretato che  non suonava bene allo stesso modo. Per fargli passare il broncio, però, si era impegnata parecchio: quella notte rientrava sicuramente nelle loro migliori dieci.
Sentì il cellulare vibrare ed andò ad aprire il messaggio che le era arrivato.
Notò che c’erano altri due messaggi, oltre l’ultimo, tutti di Castle.
“Ciao! Come va la tua mattinata di libertà?”
“Babe, ti hanno rapita gli alieni?” Rise: suo marito era sempre il solito! “Maledetti! Proprio lei dovevate prendere? Lasciatela, prendete me: il mondo ha bisogno di lei quanto ha bisogno del sole che lo riscalda! Ma soprattutto io ho bisogno di lei, che è il mio sole, la mia gravità: che è la brezza del vento che mi accarezza nei giorni più caldi e la calda coperta che mi scalda e protegge nei giorni più freddi ed aspri…” . Kate sentì un groppo alla gola: riusciva a farla sentire importante e bellissima solo con un sms. Cosa aveva fatto per meritarlo?
Aprì l’ultimo messaggio.
“Se dovete prendere qualcuno cercate di limitare i danni: prendete me, perché se il suo sorriso smetterà di riscaldarmi, io mi spegnerò con lei!”.
Maledettamente dolce. Kate si asciugò le lacrime che le scivolavano sulla guance. Amava quell’uomo, con tutta l’anima.
“Bzz bzz se vuoi Ms. Castle indietro dovrai pagare un riscatto: 20 tonnellate di cioccolato al latte e 20 di cioccolato bianco! Lo vogliamo entro un’ora al loft!! Bzz bzz” scrisse velocemente la risposta ed inviò. Bzz bzz??! Sospirò: era diventata una Castle a tutti gli effetti ormai!
Posò il cellulare sul ripiano della cucina e riprese a ballare.

Oh I was on your side Bill
when you were losin'
I'd never scheme or lie Bill
There's been no foolin'
but kisses and love won't carry me
till you marry me Bill


Kate alzò le braccia sopra la testa, muovendo poi il bacino sensualmente.
Fece una piroetta, canticchiando la canzone e chiuse con il piede l’anta della dispensa.

Bill
I love you so
I always will
and in your voice I hear
a choir of carousels
Oh but am I ever gonna hear
my wedding bells?
I was the one came runnin'
when you were lonely
I haven't lived one day
not loving you only
but kisses and love won't carry me
till you marry me Bill


Afferrò un cucchiaio di legno e saltellando arrivò in soggiorno. Buttò la testa all’ingiù e scosse i capelli: l’elastico volò via liberando una cascata di capelli color cioccolato al latte.
Chi era quella donna? Quella donna bellissima che ballava al centro del salotto con un mestolo in mano?
Non poteva essere la stessa di pochi anni prima.. Era l’opposto?
Dov’era la muraglia cinese che circondava il suo cuore?
Probabilmente non rimanevano nemmeno più i detriti.. L’uragano Castle l’aveva completamente polverizzata.
Aprendo il suo cuore alla gioia della vita. Kate non avrebbe mai potuto ripagarlo per questo. Per tutto l’amore che le aveva donato e le donava ogni giorno della loro vita.

Bill
I love you so
I always will
and though devotion rules my heart
I take no bows

Salì sul divano e si voltò verso le finestre. Che caldo!
Kate si sfilò la canottiera e la gettò dietro di sé, per poi riprendere a ballare, agitando sensualmente il bacino.
Oh but Bill you know
I wanna take my wedding vows
Come on Bill
Come on Bill
I got the wedding bell blues ..


“Ghshis hgidjai” i gorgeggi di Jasmine la fecero immobilizzare immediatamente.
Shit! Pensò.
Si voltò lentamente e trovò chi pensava.
Castle la fissava con un sorrisetto malizioso sulle labbra, mentre teneva tra le braccia Jasmine.
“Ehm… Ciao..” balbettò imbarazzata Kate, scendendo dal divano.
“Mattinata interessante?” chiese lui, cercando di non ridere.
“Nulla di che.. e voi? Vi siete divertiti?” rispose, cercando di sviare l’attenzione su qualcos’altro. Non che fosse umanamente possibile, anche perché Kate indossava solamente dei pantaloncini minuscoli, che mettevano indubbiamente in mostra le sue gambe chilometriche ed il reggiseno di pizzo rosso.
Impossibile che l’attenzione di Castle si focalizzasse su qualcos’altro.
“Mm mm.. Jasmine è stata bravissima, vero piccola?” rispose lui, andando a mettere la piccolina nella piccola culla che c’era in salotto.
Poi si voltò verso la moglie che era dietro di lui e le circondò la vita con le braccia.
“Mi piace questa nuova tenuta da casa” sussurrò a pochi centimetri dalle sue labbra.
“Ecco io.. avevo caldo… e..” rispose arrossendo Beckett.
Castle la zitti baciandola appassionatamente.
Kate gemette: “Sai da caffè!” esclamò, staccandosi. Da quando aveva scoperto di essere incinta non l’aveva più toccato, ma le mancava terribilmente.
Prima che lui potesse dire niente, incollò di nuovo le loro labbra, togliendo il fiato ad entrambi.
“Ho trovato la mia riserva personale di caffeina per i prossimi 6 mesi” gli disse all’orecchio.
“Felice di poter esserti utile, babe” rispose lui, baciandole il collo.
La sua mente era offuscata. Vedeva solo lei sul loro divano, che muoveva il bacino in quel modo così sexy e con indosso solo quei pantaloncini e quel reggiseno.
Staccò leggermente il suo bacino da quello della moglie, in modo che non si accorgesse di quanto quella visione gli piacesse.
La scrutò attentamente e poi fece la faccia da cucciolo bastonato.
Lei inarcò una sopracciglia. “Che c’è?”.
“Bzz bzz? Cioè io mi impegno a scriverti qualcosa di romantico e tutto quello che ottengo è un bzz bzz?”.
Kate restò un attimo basita, poi scoppiò a ridere.
“Babe, devi capire che gli alieni che mi hanno rapita non sanno cosa vuol dire essere romantici!!”.
“Mm” borbottò lui “E come mai ti hanno liberata senza riscatto?” .
Lei lo guardò maliziosamente. Si morse il labbro e gli sussurrò ad un soffio dalle sue labbra “Conosco qualche trucco per far fare agli uomini quello che voglio …”.
Castle deglutì vistosamente.
“Ho notato.. la tua mossa del bacino, indossando questo meraviglioso reggiseno rosso potrebbe far fare qualsiasi cosa a chiunque..”.
“Ti è piaciuta?” gli chiese Kate, allontanandosi di due passi da lui.
“Tantissimo..” riuscì a biascicare lui, troppo impegnato ad ammirare il corpo statuario della sua musa.
“Bene.. però… ho qualche altro trucchetto da mostrarti…” rispose lei, portando le mani dietro la schiena, ed aprendo il gancetto del reggiseno.
Castle sentì i pantaloni diventare decisamente troppo stretti.
“Che ne dici di questo trucco?”. Castle non riuscì a dire nulla: apriva la bocca come un pesce alla ricerca disperata d’aria.
“Mmm.. forse non è abbastanza…” sussurrò maliziosamente Beckett.
Camminando sensualmente rimise la canzone di prima e si avvicinò al marito, che non riusciva a far altro se non fissarla estasiato.
“Babe, non hai caldo?” gli chiese innocentemente lei, assicurandosi di strofinare la coscia scoperta sul cavallo dei pantaloni del marito.
“U- ah – un po’ ‘’.
Kate sbottonò la camicia con una lentezza che stava uccidendo Castle.
Fece scorrere le dita sul petto del marito e gliela tolse, gettandola sul pavimento.
Poi scese fino alla cintura. Castle sentiva la sua erezione pulsare, stretta nei boxer.
Beckett fece scendere i pantaloni, insieme ai boxer e gettò anche quelli lontano.
Fece sedere Castle sul tappeto e si sfilò i pantaloncini e le mutandine, facendoli scorrere con una lentezza esasperante sulle lunghe gambe. La canzone sembrava suonare lontana mille miglia…
“Sei bellissima” sussurrò lo scrittore, osservando il perfetto corpo nudo della moglie.
Per tutta risposta lei gli si avvicinò a gattoni e lo obbligò a stendersi.
Questa donna mi ucciderà! Pensò Castle, sentendo il centro umido di Kate sulla sua coscia.
Beckett si sedette a cavalcioni sul marito e lo fece sprofondare in sé.
Quello era il paradiso.
“Rick, I love you so, I always will…” gli sussurrò, baciandolo.
 
Angolo dell’autrice:
Scusate scusate scusate scusate!!
Lo so che è un'eternità che non pubblico!! Ma giuro che sono stata stra impegnata!!
Abbiamo ospitato una ragazza neozelandese per tre mesi da settembre, poi ho scoperto che ho vinto una borsa di studio ed andrò un anno negli Stati Uniti (I can't wait!!), poi la scuola, kick boxing ecc. ecc. Non ho avuto un secondo libero!
Oggi la mia scuola era chiusa quindi ho potuto scrivere! 
Adoro scrivere questa storia, anche perchè adoro le storie dolciose e zuccherose, quindi spero di pubblicare il prossimo presto! Se vi può consolare tutte le storie che ho incomplete le completerò sicuramente entro Agosto, prima di partire per l'America.
Vi prego recensite!! Datemi consigli, critiche, cosa vorreste accadesse nella storia, cosa vorreste non accadesse, qualsiasi cosa, ma recensite!! Ci tengo davvero tanto!
Seriamente recensite: volete che continui con la dolciosità o volete un po' (ok nella mia idea ce n'è davvero TANTO) di angst? Let me know!! 
Come al solito un grazie ad Ange!!
Ed un bacione a tutte voi!! Grazie per leggere le mie storie e supportarmi!
Spero a presto!

PS: i messaggi che Castle manda a Beckett non sono di mia invenzione, qualcuno che resterà innominato me li ha mandati, anche se io non amo particolarmente le cose sdolcinate nella vita reale..

   
  
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