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Autore: sakuraelisa    13/01/2014    1 recensioni
Ed eccoci qua con la prima klaine week dell'anno, sette giorni in compagnia dei nostri bambini, spero che vi piaccia :)
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Klaine week 2014: Day 5
Favorite Moment During Their Break Up

 
Era notte fonda quando Blaine aprì gli occhi di colpo dopo aver sognato ancora quella scena, il momento in cui lui e Kurt si erano lasciati anni prima. Ogni anno sempre nello stesso giorno lui sognava quel brutto istante e si svegliava sempre dopo quell’incubo. Succedeva sempre ogni tredici novembre. Aveva provato a cercare su internet il significato di tale sogno ma non aveva trovato nulla e non se la sentiva di andare da un medico per una cosa sciocca come questa, quindi ogni anno sopportava questo incubo e il giorno dopo andava avanti come sempre.
Scostò le coperte, si voltò verso suo marito e si girò mettendosi su un fianco per poterlo osservare meglio mentre stava riposando, aveva un viso così tranquillo e rilassato.
Avvicinò lenta la sua mano e dolcemente gli accarezzò una guancia, ancora dopo anni non si era perdonato quel brutto errore successo tanti anni prima. Si ricordava perfettamente le lacrime sul viso di suo marito. Diventò improvvisamente triste a pensare che lui non sapeva questo e non sapeva nemmeno di questo incubo che faceva ogni anno sempre lo stesso giorno.
Le sue dita iniziarono a sfiorare la sua pelle e in poco tempo la sua mano raggiunse la fronte, fu proprio mentre passava la mano tra i suoi capelli che suo marito socchiuse gli occhi.

“Blaine?” lo chiamò a bassa voce

“Sono qua” rispose cercando di non far trasparire la tristezza dalla sua voce e continuando ad accarezzargli il viso per poi trascinare e posare la sua mano sulla coperta proprio di fronte al polso di suo marito.

“Tutto bene? Che ci fai ancora sveglio?” gli chiese ancora strofinandosi gli occhi con le dita

“Nulla, tranquillo, ho solo fatto un brutto sogno” cercò di dirgli

Kurt si accorse che qualcosa non andava bene, conosceva Blaine, sapeva a memoria ogni espressione del suo viso e quello che stava intravedendo in quel momento non gli piaceva per niente. Guardò la sua mano vicino al suo polso, normalmente suo marito gli avrebbe stretto la mano, se non lo aveva fatto è perchè qualcosa non andava, stava succedendo qualcosa.

“Non mentirmi”

“Ma io-” cerco di spiegargli

“Blaine dimmi che succede” gli sussurrò avvicinandosi a lui e prendendo la sua mano per poterla stringere

“È stato solo un incubo”

“Tu non fai mai brutti sogni, c’è qualcosa che ti preoccupa? Puoi dirmelo”

Blaine abbassò il viso e pensò alle parole da dire, cercando di non far pensare male a Kurt che lo stava guardando aspettandosi una sua risposta.

“Ogni ... ogni anno in questo giorno faccio un incubo”

Kurt annuì facendogli segno di continuare

“Sogno il giorno in cui ci siamo lasciati”

“Blaine è passato cosi tanto, adesso siamo cresciuti, siamo due adulti e siamo sposati”

“Lo so” cercò di dirgli ma non sapeva spiegarsi nemmeno lui perchè si faceva così male sognando ogni anno quel brutto giorno

“Non ti starai ancora colpevolizzando vero?”

Blaine lasciò la sua mano e si girò dall’altra parte.

“Tesoro, ti prego, parlami” gli disse Kurt posando la mano sulla sua spalla.

All’inizio Blaine non si lasciò trascinare ma suo marito insistette forzando la presa e facendolo infine voltare verso di lui.
Kurt fu sorpreso in verità di vedere delle calde lacrime fuoriuscire dai suoi occhi color nocciola adesso così tristi. Non pensava di certo che la situazione fosse così grave.

“Non me lo vuoi dire”

Blaine negò con la testa. Kurt si mise seduto con le ginocchia piegate, gli prese il braccio, lo tirò su e lo prese tra le sue braccia stringendolo forte.

“Sù, sfogati”

Suo marito si fece stringere, portò le mani sulla sua schiena e lo attirò a se, avendo quasi paura di poterlo perdere con le sue parole. Kurt posò un dolce bacio sulla sua fronte e lo fece continuare. Blaine ascoltò in silenzio il suo battito cardiaco prima di iniziare.

“Sogno ... ogni anno in questo giorno sogno il giorno in cui ci siamo lasciati, sogno il tuo viso rigato dalle lacrime e il momento in cui ti allontani da me”

“Sono qua” gli sussurrò Kurt iniziando a cullarlo dolcemente

“E io sono là che ti vedo mentre ti allontani e voglio seguirti ma sono come immobile e proprio quando urlo il tuo nome, mi sveglio”

“E cosa vedi quando ti svegli?” gli disse suo marito alzandogli il viso e guardandolo negli occhi

“Che io sono sempre qua vicino a te e ci sarò ogni giorno della nostra vita”

Blaine quasi si commosse di nuovo ascoltando quelle parole, leggendone la sicurezza nei suoi occhi resi più scuri dal buio, ma non per questo meno luminosi.

“Io-”

“Non dire nulla, lascia che sia io a farti una confessione” gli sussurrò

Blaine annuì e lo vide lasciare il loro letto e alzarsi in piedi. Lo vide indossare la sua vestaglia ma soprattutto vide nitida la sua mano che lo stava invitando a fare lo stesso. E Blaine accettò, lui avrebbe sempre preso la sua mano, una delle cose che rendeva il loro rapporto unico e speciale era la totale fiducia che l’uno aveva nell’altro.
Blaine si alzò e prese dalla poltrona vicino alla finestra la sua maglia e la indossò lasciando per un momento la sua mano che riprese pochi istanti dopo. Insieme lasciarono la stanza e lui si lasciò condurre da suo marito fino alla cucina. Appena arrivarono nella stanza Kurt accese la luce. Lo fece accomodare ad una delle sedie della tavola e lui senza dire nulla attese una sua prossima mossa. Kurt accese il fornetto mettendo a bollire un pentolino d’acqua, in silenzio e continuando ad osservare attese finchè non si accorse che stava bollendo, spense la fiamma e aprì gli sportelli del mobile sopra la sua testa e prese due tazze. Le prese per i manici e le portò alla tavola. Finalmente si voltò verso suo marito che non si era perso nemmeno una sua mossa. Le posò sulla tavola e dal davanzale prese la scatola del the, aprendola e prendendone due bustine che mise opportunamente in ognuna delle tazze, poi si girò, prese il pentolino e verso l’acqua al loro interno e subito dopo lo rimise al suo posto. Infine prese una sedia e si sedette al fianco di suo marito porgendogli la sua tazza.
Blaine poso le mani ai bordi della tazza circondandola e prendendone il giusto calore e si soffermò a guardare quel contenuto scuro. 

“Non mi domandi cosa ti volevo dire?” lo incitò Kurt dandogli un lieve colpetto con il gomito e sorridendogli lievemente

“Non devi dirmi nulla, non sei tenuto, stai tranquillo ... è solo per un giorno ... domani mi passerà”

“Blaine voltati”

Lui insisteva a non farlo ma Kurt, con pazienza, glielo chiese di nuovo

“Ti prego Blaine voltati per me” gli sussurrò ancora questa volta prendendo la sua mano e stringendola.

Blaine a quell’ennesimo richiamo si voltò e si perse in quegli occhi che da sempre lo avevano affascinato e che continuavano dopo anni a fargli venire i brividi lungo la schiena per la loro intensità

“Sai una cosa bella di quando ci eravamo lasciati?”

“C’erano cose belle? Perchè io sono stato male tutto il tempo”

“Non dire così Blaine, c’eravamo sempre l’uno per l’altro nonostante tutto e così che abbiamo capito che non potevamo stare lontani”
gli sussurrò intrecciando le sue dita alle sue.

Blaine sorrise anche se per pochi secondi e suo marito approffittò di questo per poter continuare.

“Ricordo la tua sorpresa di Natale ancora oggi” continuò avvicinandosi un poco

“Ricordo che ero cosi concentrato nell’aspettare mio padre alla pista di pattinaggio che quando ti ho visto è stato come un sogno divenuto realtà”

“Volevo solo passare il Natale assieme a te” ammise Blaine arrossendo

E Kurt sorrise piacevolemente osservando questa sua rara debolezza, che non vedeva quasi mai. Blaine non arrossiva quasi mai, si imbarazzava spesso ma tra i due era lui quello che diventava rosso ogni volta che suo marito lo faceva sentire la persona più importante nella stanza.

“Ed è stato bello averti con me quel Natale”

“Anche per me” gli sussurrò Blaine guardando suo marito arrossire ancora e sorridere di più.

“Chiedimelo di nuovo” gli disse

“Cosa?” gli chiese ingenuamente suo marito

“Quello che mi domandasti allora?”

A Blaine bastò un secondo per capire, un secondo per comprendere cosa Kurt intendesse e bastò un solo istante per ricordarsi le esatte parole che usò quella sera.
Si sporse e lo baciò e in quel lieve ma significativo contatto mise tutto il suo amore per lui.

“Sei felice di vedermi?” gli sospirò tra le labbra

Kurt sorrise non prima di essere arrossito come accadde quella sera d’inverno.

“Sempre”
 

          
Note:

Ed eccoci qua anche con la one shot del giorno cinque, spero che vi piaccia :) Un grazie alla mia beta di oggi Livia.   
  
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