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Autore: Tellie    15/01/2014    1 recensioni
«Aspetta un secondo» prese fiato Liam «Zayn Jawaad Malik che non ha una ragazza con cui stare? Dai Zayn, non ci credo neanche se ti vedo.» sia Liam sia i ragazzi sembravano sbalorditi.
«Allora rimediamo subito.» si affrettò Harry.
Prese il portatile della Apple e se lo appoggiò sulle ginocchia, mettendosi a sedere in terra accanto a me, poggiato con la schiena al bordo del letto, così da far vedere a tutti lo schermo.
«Allora,vediamo un po'..» Harry smanettava sul computer, era entrato sul suo profilo Facebook e stava andando sull'opzione 'amici'.
«Siccome non ne hai nessuna adesso,» spiegava Harry «troviamo un modo per fartela avere. Io ho molti amici di scuola su Facebook, premi una lettera a caso senza guardare della tastiera, e la prima ragazza che viene diventerà la tua prossima vittima.» concluse Harry,con un sorrisetto in viso.
«Qualsiasi ragazza sia, niente ripensamenti, tanto sono convinto che la farai tua Zayn.» mi appoggiò Louis.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Trotterellare per la scuola non era mai stato così piacevole,soprattutto se non si aveva niente da fare e si poteva uscire fuori a fumare.C'era tranquillità per i corridoi,nessuno fiatava,tutti si facevano gli affari propri -chi c'era- e nessuno rompeva i coglioni.
Tirai fuori una sigaretta dal pacchetto che tenevo nella tasca posteriore dei pantaloni,mentre mi rigiravo l'accendino fra le dita della mano sinistra,aprendo il portone della scuola con il fianco,la accesi,facendo ondeggiare un po' la fiamma,poi aspirai e buttai fuori il fumo subito dopo,appoggiandomi con una spalla alla colonna lì vicino,le braccia conserte al petto e la gamba destra incrociata sulla sinistra.
Osservavo il giardino intorno a me,quasi completamente vuoto,tranne che per Jay e Richard che si baciavano appassionatamente sulla panchina ed altre quattro persone.Sospirai,feci un altro tiro,chiusi gli occhi:perchè?
La domanda più frequente di tutte,l'unica che mi stava opprimendo,preoccupando,distruggendo.Non ero tipa da defiance,ma da adesso sapevo che potevano capitare,all'improvviso,senza avvertire,perchè non sono da pensare,sono da vivere.
Perchè è successo?
Le risposte sono quasi impossibili da dare senza un fondamento alla base,senza un ragionamento,qualcosa che confermi una tesi.Essere insicuri condiziona inevitabilmente la risposta che si darà,perchè tutto dipende da noi,da ciò che si prova,da quello che si sente dentro.
Ed io,che cosa provo?Ma siamo sicuri che riesca a provare qualcosa?A provare qualcosa dopo tutto questo tempo?
«Perchè giochi a nascondino?» la voce affannata di Harry raggiunse le mie orecchie «ti ho rincorso fin'ora»
«Non sapevo volessi stare con me» feci un tiro.
«Io voglio sempre stare con te,gattina» borbottò sorridente,circondandomi i fianchi con le braccia «che ci fai qui tutta sola?»
«Stavo pensando» ammisi,guardando in basso.
«Pensa pensa pensa» ripetè,ridacchiando contro il mio collo «stai studiando troppa filosofia» 
«Stupido riccio» gli schiaffeggiai una mano «lo sai»
«Lo so,facevo per sdrammatizzare» si difese.
«Lo so,ti conosco» voltai il viso per guardarlo negli occhi,baciandolo poi sulle labbra,com'eravamo soliti fare «e so anche che qualcosa sta vibrando,e spero vivamente che sia il tuo telefono»
Il ragazzo si lasciò andare ad una risata,si passò una mano fra i capelli e si staccò da me,prendendo il telefono e andando a rispondere poco più in là.Lo sentivo borbottare alla mia sinistra qualcosa che non capivo -affari suoi,bah- e me lo immaginavo gesticolare mentre i suoi ricci andavano in giro per l'aria.
Una mano mi si posò sul sedere,sulla tasca in cui avevo messo il pacchetto di sigarette -me n'erano rimaste solo tre,porca merda-,e non sapevo se quella mano voleva stare lì per bellezza o se perchè voleva fregarmene una.
«Guarda che ogni cinque secondi mi devi pagare una sterlina» aspirai dalla mia.
«In realtà volevo fregarti una sigaretta senza che tu te ne accorgessi» sentii la sua voce direttamente nell'orecchio sinistro.
Mi spostò i capelli su una spalla,passando le dita alla base del mio collo,come in una carezza leggera.
«Cos'è tutto questo amore fra te ed Harry?» continuò a sussurrarmi nell'orecchio «pensavo che tu e l'amore non andaste d'accordo»
«L'amore non ha mai fatto per me» gettai la sigaretta a terra «e con Harry è sempre stato così.Amore fraterno,da migliori amici» mi voltai «che c'è,sei geloso?»
«La gelosia non ha mai fatto per me» si strinse nelle spalle «solo difendo ciò che è mio»
«E da quando in qua io sarei di tua proprietà?» alzai un sopracciglio.
«Da sempre,solo che tu non lo sapevi» sorrise.
«Lo sai che queste frasettine con me non attaccano,Zayn» incrociai le braccia al petto.
«Con te ci vuole più un approccio pratico» si abbassò in ginocchio prendendomi sulle spalle come un sacco di patate.
Possibile che con quel fisico magrolino avesse tutta quella forza?Da dove la tirava fuori?Non cercai neanche di dimenarmi,sapevo che sarebbe stato tutto inutile contro di lui:non mi avrebbe lasciato andare tanto facilmente,in nessun senso.Potevo immaginarmelo:il sorrisetto soddisfatto stampato in viso,l'espressione serena,la mente piena di pensieri,la camminata molleggiata.
«Smettila di atteggiarti.Mi hai solo presa in braccio» lo brontolai,tirandogli una pacca sul sedere.
«Che bambina cattiva» borbottò,mettendomi giù.
«Al Vuoto?» notai,guardandomi attorno «eddai,Zay!»
Sorrise,traditore,stampando le sue labbra sulle mie,per non farmi più parlare:utilizzava questa scusa molto spesso.Fra i due,ero io quella razionale,o almeno un po' più razionale del moro:lui agiva d'impulso,pensava dopo alle conseguenze.
Mi spinse contro una delle colonne,una mano fra i miei capelli e l'altra sul mio fianco,le labbra sempre premute sulle mie.Mi lasciai andare,abbandonandomi completamente al suo gioco:strinsi i suoi capelli in una mano,portando una mano sotto la maglietta,sapendo che avrebbe apprezzato.
«Adoro queste tue prese di posizione improvvise..» sussurrò,staccandosi per un momento.



«Vado un attimo in bagno» mi sussurrò Sean all'orecchio,al che io annuii.
Mi aveva portata al cinema a vedere American Hustle,consapevole che io lo desiderassi ardentemente in quanto «c'è Jennifer Lawrence!» avevo urlato la prima volta che vidi il trailer,«tu mi ci porti,volente o nolente!»,perciò non aveva via di scampo in nessuno modo.
Continuai a guardare il film indisturbata,finendo l'intera confezione di pop-corn -Sean l'aveva già avviata ed era arrivato solo lui a più di metà,mi sembrava giusto che anche io usufrussi del cibo,dato che l'avevo pagato anche io-,dovendomi alzare per andare a riprenderli.Si accesero le luci segnando l'inizio dell'intervallo a metà film di otto minuti -solitamente,poi in quel cinema facevano un po' come volevano- ed uscii dalla sala,portandomi dietro i soldi -ero senza borsa- in tasca e arrivando fino al banco cibo.
«Guarda chi si vede..» sentii la sua voce direttamente nell'orecchio,le braccia a circondarmi i fianchi,il mento sulla mia spalla.
«Sapevi benissimo che oggi sarei venuta qua,e tu non fai altro che seguirmi e combinare casini» borbottai arrabbiata,prendendo una confezione media di pop-corn e andando verso la cassa.
«Sono assolutamente certo che anche tu sei felice di vedermi» aggiunse,venendomi dietro.
«Non ho mai detto il contrario,ma se ci vedono insieme siamo nella merda Zayn» lo guardai negli occhi,cercando di fargli capire il concetto.
Sapeva sempre dove e quando uscivo con Sean,che avesse ingaggiato un investigatore privato?O che avesse semplicemente fatto una chiaccherata con quel ciarlatano di Harry?Stupido riccio che non si fa gli affari suoi.Era venuto a conoscenza del fatto che io sarei andata al cinema quel sabato,e si era presentato anche lui,stesso film,stessa sala.Ovviamente,io l'avevo già visto dopo aver fatto la fila per il biglietto,ma mi ero limitata ad ignorarlo,perchè forse così non mi avrebbe stalkerato come le altre volte.Mi sbagliavo.
«La tua finezza mi colpisce sempre» ridacchiò «e comunque,se ci vedessero insieme non sarebbe un problema così grande,siamo amici» 
«Certo,così amici che tu mi stai abbracciando come se fossi il mio ragazzo» alzai un sopracciglio,guardandolo negli occhi.
«E chi può saperlo?» si strinse nelle spalle «scusi» si voltò indietro a parlare con una signora «secondo lei,siamo fidanzati?Mi dia un'opinione sincera»
La signora sembrò pensarci un attimo:ci squadrò entrambi,prima me e poi lui,e poi guardò nel complesso il quadretto che formavamo.
«Sembrate fidanzati.Perchè,non lo siete?» ci sorrise.
«Abbiamo una relazione complicata,per così dire.Grazie signora» le sorrise cordialmente «visto?Tanto non ci conosce,che ne può sapere?»
«E se passa qualcuno che ci conosce?Qualcuno che sa che siamo fidanzati con altre due persone?Te lo ricordo in caso te ne sia dimenticato» gli rammentai,voltandomi verso la commessa e pagando i pop-corn.
«Non me ne sono dimenticato» mi affiancò nuovamente «proprio per questo voglio sfruttare il mio tempo,quando è possibile,con te»
«E se io non volessi?» gli chiesi,sapendo già io stessa che avrei mentito.
«Questo non può succedere» affermò sicuro «hai ammesso che sei felice di vedermi,il che mi fa dedurre che tu voglia passare del tempo con me.Perciò risparmiati le battutine con la tua lingua tagliente,e utilizzala per altro»
«Oh,e tutta questa sicurezza da dove viene?Non sei irresistibile,e lo sai che io non cado ai tuoi piedi con queste frasette fatte» replicai,incamminandomi verso la sala.
Ah,ma a chi la davo a bere.Era irresistibile eccome!
Stavo soltanto cercando un modo per resistergli,cosa non molto facile,dato che ci ricascavo sempre,nonostante avessi con chi stare.Perchè ci ricascavo sempre?Mi prese per un polso e per poco non urlai -cazzo,stavo per inciampare e mezzi pop-corn stavano per cadere a terra-,trascinandomi nel bagno dei disabili.Chiuse la porta a chiave,mentre io ne approfittai per appoggiare la confezione sul ripiano rigido,almeno lì sarebbero stati al sicuro.
«Zayn..» borbottai,guardandolo male.
Ma a lui non interessava.Mi aveva portata lì per un motivo.Ed era difficile distogliere Zayn da ciò che voleva fare.Soprattutto se si trattava di sesso.
«Dovresti solamente sentirti onorata che voglia sfruttare gli otto minuti di pausa con te e non con Perrie» si avvicinò,il suo solito sorriso sulle labbra con la lingua fra i denti.
«Fanculo Malik» lo tirai verso di me stringendogli i capelli alla base del collo,premendo le mie labbra sulle sue.
Mi sollevò per il sedere,facendomi stringere le gambe attorno al suo bacino,la schiena contro la parete,il petto contro il suo.Strinsi le mani nei suoi capelli,mentre lui mi reggeva con la sola forza del bacino.
«Ci hai mai pensato?» chiesi,quando ripresi aria.
«In questo momento,in realtà,ho solo un pensiero in testa» mi ansimò nell'orecchio «ad ogni modo,a che cosa?»
«E se ci vedessero?» notai,guardandolo negli occhi,fronte contro fronte.
Il senso di colpa era qualcosa che mano a mano mi stava logorando da dentro.Era giusto o sbagliato ciò che stavamo facendo?Mi ripetevo sempre che era sbagliato,ma poi lo guardavo negli occhi e tutto d'un tratto diventava giusto.Non sapevo più come guardare in faccia Sean.Mi sentivo una merda assoluta.
Non sapevo più niente:se mi avesse visto,cosa gli avrei detto?Se l'avesse scoperto in modo indiretto?Non avrei saputo trovare una scusa plausibile a ciò che io e Zayn eravamo ormai soliti fare.
«Ci sono due cose a cui penso solitamente,ed una di quelle è il fatto che stiamo soltanto rendendo loro pan per focaccia» mi spiegò frettolosamente,prima di mettermi a tacere di nuovo.




sono piuttosto di fretta.
ovviamente mi scuso per il ritardo, come sempre.
devo andare in palestra fra pochissimo, non ho un minimo di connessione espero di riuscire a pubblicare.
questo è un capitolo che mi piace, sono soddisfatta del risultato, una volta tanto.
grazie per le recensioni ,lo sapete che mi fate felice ogni volta.
twitter: @xmarquezsmilee
tumblr: marcmarquezsmilee
   
 
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