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Autore: phoede    02/06/2008    0 recensioni
Allora questa mia storia è ambientata al’epoca dei malandrini, inizia alla fine del loro sesto anno e nelle mie intenzioni dovrebbe arrivare alla fine della scuola. Questo è quello che io immagino sia successo in quel periodo, partendo dalle informazioni che tutticonosciamo come la fuga di Sirius e l’inizio della storia tra James e Lilly. Il tutto narrato direttamente in prima persona dai protagonisti.
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Allora, volevo aspettare a mettere il secondo capitolo, ma visto che è pronto…

Allora, volevo aspettare a mettere il secondo capitolo, ma visto che è pronto…

Volevo solo dirvi che sono molto contenta che vi sia piaciuto, sapete è la prima volta che faccio leggere a qualcuno quello che scrivo, quindi quando ho letto le mie prime due recensioni, e ho visto che qualcuno ha messo anche la mia storia tra i preferiti, ho cominciato a saltellare attorno al mio portatile battendo le mani come se fossi impazzita di colpo.

Ora veniamo a noi, questo è il secondo capitolo, si svolge contemporaneamente al primo, solo che qui parlano in due, nella prima parte Codaliscia, nella seconda Remus.

Su su ora leggete!

CAPITOLO 2

Siamo scesi in giardino perché Sirius è in uno dei suoi periodi neri, e quando è così è meglio girargli al largo.

Io poi, per qualche starna ragione, va a finire sempre che ne pago le conseguenze, senza aver fatto nulla. Tanto lo so che se la prendono con me perché sono lo sfigato del gruppo. Quindi è meglio stare lontano.

Certo non è che loro mi lascino indietro volontariamente, ma ho sempre l’impressione che di rincorrerli e di non riuscire mai a raggiungerli.

Non ho mai capito perché sono diventati miei amici, mentre so benissimo perché io sono diventato loro amico. Loro sono tutto quello che io vorrei essere: belli, affascinanti, intelligenti, coraggiosi, intraprendenti, hanno successo con le ragazze, e tutti i ragazzi li invidiano, io invece sono la loro esatta antitesi.

Sembra uno scherzo del destino che io faccia parte di questo gruppo, ma è proprio così.

A volte penso che se non fossimo capitati nella stessa camera, ora loro non sarebbero neanche a conoscenza della mia esistenza, mentre loro, lo so, anche se fossero finiti in case diverse alla fine si sarebbero trovati. Si trovano sempre i tipi come loro. Sembra che abbiano una specie di radar interno che gli indica dove trovare quelli della loro specie, e di solito non stanno con tipi come me.

Però è anche vero che tutte le volte che io sono rimasto indietro, loro mi hanno aspettato, e mi hanno aiutato, proprio come ora.

- Grazie Remus, tutti i giorni perdi il tuo tempo per spiegare tutta questa roba ad un capoccione come me- dico. E gia ho bisogno delle sue spiegazioni tutti i giorni.

- Tranquillo – mi dice lui, -Per me non è certo un problema, e poi serve anche a me per studiare-

Ecco, lo sapevo, c’è sempre un doppio fine.

- Direi quasi- aggiunge subito, - che sei tu a fare un favore a me, e quindi sono io che ti dovrei ringraziare.-

Non si fa in tempo a pensare male, che subito trova il modo di farti ricredere. E anche Sirius e James, quando ho bisogno, non faccio neanche in tempo a rendermene conto, che loro sono già accorsi in mio aiuto.

Loro sì che sono dei veri amici.

xxxxxxxxxxxxxxxxxx

è un po’ che sono qui a studiare, e al contrario di quello che pensano i miei amici, anche io devo staccare la spina qualche volta.

- Allora Peter, tutto chiaro? Hai capito come devi muovere il polso per quest’ultima formula?- domando all’unico del mio gruppo cui sembra interessare lo studio. Forse il suo è un interesse un po’ forzato. A James e Sirius basta vedere una volta un incantesimo, e subito l’hanno imparato. Anche per ma è facile imparare, ma non mi basta ripetere meccanicamente un esercizio, io voglio capire.

Per Peter, invece è diverso. Povero lui, ogni volta fa fatica, deve esercitarsi e ripetere gli esercizi fino alla nausea, per imparare ad eseguire l’incantesimo correttamente.

- Certo Remus, ora è tutto chiaro- è ansioso di compiacere me e gli altri, non vuole restare indietro.

- Senti, Lunastorta, ma che hanno sti due? Li hai visti? Felpato, rinchiuso su in camera che sembra pronto per un funerale, e Ramoso, no dico l’hai visto bene, sembra che si è fumato qualcosa di strano, guarda che faccia!- a volte mi viene da chiedermi se è veramente distratto come sembra o se è solo una posa.

- E dai Codaliscia! Quanto tempo è che ci conosciamo? Cosa vuoi che abbiano?

Sirius pensa che tra poco finirà la scuola, e per quanto lui non sia sicuramente uno studioso gli piace stare qui, almeno quanto odia tornare a casa tutte le estati.

E James, invece pensa a ciò a cui pensa sempre, Lily, mi sembra più che evidente. Guarda come è assorto, sguardo vacuo e sorrisino idiota, manca solo che se lo tatui in fronte.-

Siamo lì che parliamo di questa infatuazione che il nostro amico ha da ben cinque anni, cinque anni in cui ha provati a convincerla in tutti i modi, e forse, solo forse, sembra che qualcosa in lei si stia smuovendo. Ed ecco che passa l’oggetto della nostra discussione.

Ci saluta e si siede poco distante da noi con un libro, non la si vede mai a mani vuote quella ragazza, sembra sempre che abbia qualcosa da fare.

- James, James, hai visto chi è arrivato?- Io e Peter lo chiamiamo e cerchiamo di scuoterlo per farlo tornare da noi, ma lui sembra proprio non sentirci. Deve essere veramente stupenda la fantasia dietro la quale si è perso.

  
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