Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: StarFighter    15/01/2014    9 recensioni
Tutto sembra procedere per il meglio ad Arendelle: Elsa ed Anna cercano di recuperare il tempo perso, ed intanto la principessa cerca di chiarire il suo rapporto con il suo-più-che-amico, Kristoff. Ma, durante il suo primo viaggio fuori dal regno, Anna è vittima di un incidente. Questo potrebbe mettere in pericolo il fragile equilibrio creatosi dopo il Grande Inverno? R&R!
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anna, Elsa, Kristoff, Un po' tutti
Note: Movieverse, OOC | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 7: IN VIAGGIO

 

Con il poco preavviso che aveva ricevuto, il sarto di corte dovette mettere all’opera tutta la sua boutique per confezionare gli abiti della principessa e del suo accompagnatore, facendo lavorare le sue stiliste fino a notte fonda per disegnare i modelli dei vestiti; ma tutta l’ansia e tutto il duro lavoro, vennero ben ripagati il giorno prima del fatidico viaggio, quando portò gli abiti al castello. Anna lo accolse con un sorriso raggiante e un eccitato battere di mani, mentre Elsa, che era giunta in quel momento, gli rivolse un cenno del capo e un lieve sorriso, in segno di riconoscenza.

-“Vostra Altezza, gli abiti che mi aveva commissionato sono qui.”- mostrò ad Anna i fagotti che i paggi tenevano tra le braccia-“Spero che il mio lavoro vi soddisfi.”- le fece un lieve inchino.

-“Oh Fredrik, sono sicura che hai fatto un ottimo lavoro…posso vederli?”- Anna saltellava da un piede all’altro, impaziente di vedere i suoi nuovi abiti.

I paggi poggiarono i fagotti sulle poltrone di broccato, e li aprirono, lasciando intravedere delle stoffe colorate e preziose: Anna si illuminò mandando un gridolino di felicità.

Fredrik la osservò orgoglioso: la sua arte e la sua maestria, sarebbero state conosciute anche oltre i confini di Arendelle!

Prese uno degli abiti e lo mostrò alla principessa: “Questo è l’abito che mi avete chiesto per la cerimonia di nozze…è del colore che desideravate?”

Anna lo guardò, stupita da tanta bellezza: non aveva mai indossato un abito come quello. In realtà avrebbe potuto averlo se avesse voluto, ma per farne cosa poi?! Non aveva mai avuto occasioni adatte per indossare un tale capolavoro di sartoria!

Lo afferrò dalle mani del sarto e lo misurò ad occhio, volteggiando per la stanza, dimentica degli sguardi dei paggi e del sarto puntati su di lei; si fermò dinanzi allo specchio, osservando la sua figura: “Devo assolutamente misurarlo! Fredrik puoi chiamare Grace?”

Il sarto indicò l’uscita ai paggi e fece come Anna gli aveva chiesto, chiudendosi la porta alle spalle. Un minuto dopo Grace entrò nella stanza, trovando Anna che si guardava con occhi sognanti allo specchio: “Vostra Altezza, mi ha fatta chiamare?”

Anna si riprese dal suo stato di trance: “Oh Grace, si grazie. Potresti aiutarmi ad infilare questo?”

-“Ma certo.”- Grace le si avvicinò e l’aiuto a togliersi l’abito che aveva indosso e ad infilarsi quello nuovo.

Quando ebbe finito, Anna cominciò a piroettare per la stanza, e come qualche minuto prima, si fermò allo specchio: “Oddio sembro una principessa!”- un sorriso le si allargò pian piano sulla bocca.

-“Maestà, lei è una principessa…”- Grace non capiva.

-“Oh si, si. Ma io intendo una vera principessa!”- Anna tentò di spiegarsi meglio, ma confuse ancora di più la povera donna, che la guardava in modo strano.

-“Maestà credo di non capire.”-

-“Grace, intendo che ora ho l’aspetto di una principessa. Con questo indosso, è come se mi fossi infilata un pizzico di regalità in più. Di solito non porto abiti di questo genere, e lo sai…e poi non sono proprio il modello adatto di principessa: sono chiassosa e parlo di continuo e chissà cos’altro, ma grazie a questo vestito, tutte le mie pecche non saranno notate affatto. Sarò la degna principessa che Arendelle si merita!”-

-“Capisco…”- Grace le sorrise, pensando tra sé che la principessa era davvero un po’ strana.

-“Dobbiamo misurare anche gli altri!”-

Così Anna trascorse metà mattinata a provare vestiti, aiutata da Grace.

Quando la pendola nel corridoio scoccò mezzogiorno, Anna fece rientrare il sarto e si congratulò con lui per il magnifico lavoro svolto.

-“Vostra Altezza è sempre un onore. Ma ditemi, anche gli abiti del suo accompagnatore le sono graditi?”-

-“Oh-oh…me ne ero completamente dimenticata!”- il sarto la guardò sconsolato e lei cercò di rimediare-“ Ma sono certa che dato l’egregio…splendido, stupefacente lavoro che hai fatto per me, gli abiti di Kristoff saranno perfetti!”-

Il sarto sembrò contento di come le cose fossero andate a finire alla fin fine, e congedandosi dalla principessa si allontanò contento.

Poco dopo, nella stanza dove Anna aveva provato gli abiti, giunse Elsa: “Allora, sei soddisfatta?”

Anna, che era intenta a sbriciare tra i fagotti che contenevano gli abiti di Kristoff, le rivolse un sorriso splendente: “Soddisfatta è dir poco! Io adoro questi nuovi abiti.”

-“E Kristoff ha visto i suoi?”- Elsa non riusciva proprio ad immaginarsi il ragazzo ad un ricevimento con indosso abiti eleganti.

-“No.”- Anna non le prestava molta attenzione e non sembrava preoccupata per quella faccenda.

-“E se non gli piacessero?”- Elsa incrociò le braccia al petto.

-“È proprio per questo che non deve vederli! Li vedrà solo al nostro arrivo a Corona. Gli farò recapitare solo quelli per il viaggio, che non sono poi così diversi da quelli che usa di solito, così non si insospettirà.”-

-“Perché mai dovrebbe insospettirsi!?”- Elsa alzò un sopracciglio chiaro.

Anna le fece segno di avvicinarsi ad uno dei fagotti e aprì leggermente per mostrarne il contenuto.

La principessa ridacchiava in silenzio, scossa dalle troppe risate che tratteneva. Quando la regina vide il contenuto del pacco, non poté fare a meno di ridere a sua volta: si sarebbe persa un bello spettacolo a Corona.

 

All’alba del mattino seguente, la nave che avrebbe dovuto portare Anna e Kristoff a Corona, attraccò, pronta per il viaggio, al molo privato del castello.

Elsa e Anna aspettavano sulla banchina l’arrivo del ragazzo, nella bruma mattutina, strette nei loro mantelli.

-“Elsa potevi tranquillamente startene a letto. Non c’era affatto bisogno che venissi a salutarmi!”- Anna tremava nell’aria fredda delle prime luci dell’alba e spostava lo sguardo, tesa, tra la sorella e la nave alla sua destra.

-“Anna non essere sciocca. Non potevo lasciarti andare senza nemmeno salutarti. Insomma, non ti avrò in giro per il castello per almeno quattro giorni. Non credi che mi mancherai?”- Elsa era seria, anche se nascondeva la preoccupazione per il viaggio dietro un sorriso tirato ed un’aria tranquilla.

-“Anche tu mi mancherai. E non essere preoccupata, sono in buone mani!”- le fece l’occhiolino e la regina sbuffò.

-“Come no! Nelle mani di uno che non si è ancora fatto vedere, sei sicura che verrà?”- Elsa cercava un pretesto per trattenere Anna ad Arendelle.

-“Certo. Me l’ha promesso!”- Anna si voltò verso il varco dal quale erano arrivate lei e la sorella, e dal quale doveva giungere anche Kristoff.

-“Promettimi che non farai sciocchezze e che non ti metterai in pericolo, ti prego.”-

-“Sta tranquilla, è tutto sotto controllo…oh eccolo. Che ti dicevo, è venuto!”-

Elsa si voltò nella direzione in cui guardava Anna e scorse, tra la nebbia che andava a diradarsi, due figure: Kristoff seguiva Alec, uno dei maggiordomi che l’aveva condotto fino a loro.

-“Pensavo avessi deciso di non venire più…”- Anna lo salutò con un bacio sulla guancia, facendolo arrossire, senza preoccuparsi della presenza di Elsa.

-“Beh, in realtà avrei voluto, ma i troll mi hanno insegnato che ogni promessa è debito e quindi…”- si voltò verso Elsa, intimorito come ogni volta, inchinandosi -“Mia regina.”

-“Kristoff.”- fece un cenno del capo- “Spero di potermi fidare di te. Ti affido Anna, fa in modo che non le accada nulla, altrimenti…”

-“Elsa!”- Anna la richiamò, prima che potesse concludere la frase, ma sapeva che il ragazzo aveva capito, avevano già fatto quella chiacchierata.

-“La nave è pronta a salpare, mia regina.”- uno degli uomini dell’equipaggio si avvicinò al piccolo gruppetto e poi tornò indietro, cominciando a sciogliere i nodi che tenevano l’imbarcazione ferma al molo.

-“Credo sia ora di salutarci.”- Elsa strinse in un abbraccio Anna che la ricambiò e nello stesso momento rivolse uno sguardo fulminante a Kristoff, mentre la sorella non poteva vedere; quello sguardo diceva più di quanto avrebbero potuto dire le parole: ‘stai in riga, altrimenti ti faccio diventare un ghiacciolo!’.

Le sorelle si sciolsero dall’abbraccio e Kristoff chinò il capo verso la regina, prendendo Anna sottobraccio.

-“Ci vediamo tra quattro giorni.”- Anna si voltò l’ultima volta verso la sorella, prima di salire sulla passerella della nave.

Una volta a bordo Kristoff tirò un sospiro di sollievo, vedendo la regina sul molo, farsi sempre più lontana.

Poi rivolse uno sguardo a Anna che era ancora stretta al suo braccio e non sembrava volesse staccarsi: “Cosa c’è?”

-“Ho paura…”- sussurrò tra i denti, mentre con la mano salutava ancora la sorella, affacciata al parapetto della nave- “Non sono mai stata su una nave…e se dovesse affondare? Sono troppo giovane per morire!”- disse con tono drammatico.

-“Beh allora siamo in due!”- Kristoff le rivolse un sorriso tirato, ma agli occhi di Anna sembrò più una smorfia di puro panico.

-“Davvero? Ma io avevo assicurato ad Elsa che ero in buone mani!”- piagnucolò.

-“Ehi, sono il tuo accompagnatore, non la tua scialuppa di salvataggio!”- protestò il ragazzo.

Intanto la nave si era allontanata dal fiordo e il castello di Arendelle era solo una macchia di colore tra la nebbia lattiginosa.

Anna lo guardò a bocca aperta, stupefatta da quella risposta.

Kristoff se ne rese conto: “Scusa, non volevo. È solo che sono agitato!”- si scusò.

-“Per il viaggio o per il resto?”-

-“Per tutto…insomma sono solo un “montanaro”, non sono sicuro che sarò all’altezza della situazione, e poi non vorrei farti sfigurare.”- glielo aveva detto alla fine; lì, sulla nave, in mezzo al mare, dove non sarebbe potuto scappare.

Anna lo guardò con dolcezza: “Oh non preoccuparti, a quello ci penserò io!”-sdrammatizzò.

Kristoff aveva lo sguardo fisso sull’acqua che scorreva via sotto la chiglia della nave: “Mmh che ne dici se per ora ci allontaniamo da qui e ci accomodiamo dove non possiamo vedere il mare?”

-“Concordo!”-

Mentre si avvicinavano alla scala per scendere in coperta, Anno lo scrutò furtivamente: gli abiti che gli aveva mandato si intravedevano appena sotto il mantello scuro che gli copriva le spalle, ma immaginò il risultato del completo indosso a Kristoff, arrossendo.

-“Perché sei arrossita?”-

Anna sobbalzò colta sul misfatto: “Ehm io…io, beh niente. Cioè mi chiedevo, è tutta lì la tua roba?”- gli indicò la sacca da viaggio che aveva appesa ad una spalla, cambiando discorso.

Kristoff alzò un sopracciglio, sicuro che Anna gli nascondesse qualcosa: “Beh io almeno ho portato qualcosa. Invece dove sono i tuoi bagagli?”

-“Oh beh non preoccuparti per me, i miei bauli sono nella stiva!”-

-“B-bauli!?”-

Anna gli sorrise per confermare: “Ben tre.”

-“Ma quanta roba ti sei portata dietro? Ti ricordo che staremo via solo per pochi giorni!”-

-“Io ho bisogno delle mie cose, devo essere pronta per ogni evenienza.”- cominciò a scendere la scala di coperta -“E poi non dimenticarti che in uno di quei bauli ci sono le tue, di cose.”

-“Un baule intero per me?”- chiese stupito.

-“Certo. Altrimenti come avrei portato tutti gli abiti che ti ha confezionato il sarto?”- Anna rideva tra sé, immaginando già la faccia di Kristoff alla vista della seta, del lino e del velluto, con cui si sarebbe dovuto coprire.

-“Tremo già al solo pensiero. Dimmi una cosa, sarò ridicolo?”- aveva davvero paura di scoprire cosa quell’omuncolo del sarto avesse preparato per lui.

-“Non dire sciocchezze, sarai vicino alla sottoscritta, quindi non sembrerai in alcun modo ridicolo.”- Anna gli lasciò il braccio e si avvicinò ad una porta, aprendola.

-“Questa è la tua cabina.”- disse lasciandogli guardare dentro –“Qui c’è la mia e lì c’è il salotto.”- aggiunse indicandogli altre due porte in quel corridoio angusto –“Spero vada bene.”

-“Anna, dormo in una baita in montagna, sono abituato alle cose spartane…questa cabina sembra una stanza reale per quanto mi riguarda.”-

La principessa scrollò le spalle; poi si diresse verso il salottino della nave. Si accomodò su uno dei divanetti, slacciandosi il mantello. Kristoff la seguì, sedendosi sulla poltrona difronte alla principessa, imitandola.

Il silenzio cominciava già a pesare, ma la situazione era abbastanza imbarazzante: “Allora…che si fa adesso?”

 

Dopo tre partite a scacchi e due a dama, i due ragazzi avevano esaurito le idee per passare il tempo, e si erano ridotti a parlare per domande e monosillabi. Anche Anna che di solito non teneva mai la bocca chiusa, era stranamente silenziosa: poggiata comodamente allo schienale del divano, guardava scorrere il paesaggio, ormai monotono, attraverso una piccola finestra.

-“Ti andrebbe di salire sul ponte?”- la buttò li, tanto non avevano altro da fare.

-“Mm,mm.”- Kristoff le rispose con un verso: aveva il volto pallido come uno straccio.

Salirono le scale di coperta con gambe traballanti, e uscirono sul ponte soleggiato.

Anna tirò un sospiro di sollievo: non c’erano nuvole all’orizzonte per cui non avrebbe dovuto temere una tempesta. Kristoff al suo fianco respirava appena e teneva gli occhi chiusi.

-“Sicuro di stare bene, Kristoff?”- la principessa gli poggiò una mano sul braccio.

Il ragazzo fece un verso per tranquillizzarla. Anna lo fissò per alcuni secondi e poi lo condusse per mano verso la postazione del capitano.

L’uomo, vedendo arrivare la principessa, lasciò per un attimo il timone e le andò incontro, facendole un inchino: “Vostra Altezza. Sono il capitano Erik Reider, è un piacere averla a bordo.”

-“Grazie capitano. Lui è il mio accompagnatore, Kristoff Bjorgman, il mastro consegnatore del ghiaccio di Arendelle.”- Anna lo presentò con il suo titolo onorario; il ragazzo porse la mano all’uomo difronte e gliela strinse senza aggiungere altro.

-“Mi sembra che il mare non ti faccia molto bene…”- osservò divertito il capitano.

-“No. Sono abituato all’aria di montagna.”-

-“Allora capitano, come procede il viaggio?”- Anna cercava di tenere occupata la mente, cercando di non prestare attenzione all’enorme distesa d’acqua salata che li circondava: ormai erano ore che non vedeva terra all’orizzonte e questo la terrorizzava.

-“Per ora bene, abbiamo il vento a nostro favore e la nave fila liscia tra le onde.”- il capitano Reider le sorrise rassicurante.

 Anna tremò a quelle parole: “Come per ora?”- squittì terrorizzata.

In quel momento la nave rollò sul lato destro, spinta da un’onda improvvisa, facendo traballare i due ragazzi, mentre il capitano rimase fermo al suo posto dietro il timone.

Anna si aggrappò al braccio di Kristoff, colta di sorpresa, e tornando dritta guardò il ragazzo: “T-tutto bene?”

Kristoff scosse il capo: “Credo che darò di stomaco…”- e all’improvviso scappò via, lontano dalla vista della principessa e del capitano.

-“Sarà una serata movimentata!”-esclamò il capitano.

-“Che significa?”-

-“Che ci sarà da ballare.”- rise il capitano.

-“Oh credo di non aver capito. Ci sarà una festa?”- chiese Anna scettica.

-“Oh no, Vostra Altezza. Intendo che il mare si sta ingrossando e che la nave sarà in balia delle onde; ma non si preoccupi, è una cosa che capita spesso.”

Anna lo fissò con gli occhi chiari sgranati per la paura: “Credo che raggiungerò Kristoff…”

 

 

 

AngoloAutrice: buonasera gente! Sono passati un po’ di giorni dall’ultimo aggiornamento, e ho notato che è passato un po’ inosservato lo scorso capitolo…spero che non vi stia annoiando! Cooooomunque che ne pensate di questo nuovo? Non dice granchè però non mi dispiace e devo confessarvi che mentre scrivevo, più di una volta sono scoppiata a ridere. Spero diverta anche voi!

Ok allora passiamo ai ringraziamenti: siete aumentati ancora e questo non può che rendermi iperfelice! XD

Grazie a*rullo di tamburi*:

 -Bane 
- 
bioshock1988 

- chiarotti2000 
- 
cigliegioinfiore 
- 
DoubleLife 
- 
gwinny 
- 
Kerolo 
- 
Kiaretta _Kudo

- leti_pitch_perfect  (alias la mia cara principessa Anna, con cui chiacchiero molto volentieri e con cui scambio pareri e consigli…ciao cara!)
-LoveCrazyCarrot 
-Romantic_Dreamer      

per aver inserito la storia tra le preferite ;)

Poi, poi Special Thanks to:

- AngelVidel14 
- 
Bane 
- 
bioshock1988 
- 
Brittalvi

- ChrisAndreini 
- 
Dark_Chocolate 
- 
IreTomlinson 
- 
luuuuchi_ 
- 
marta_uzumaki86 
- 
mintheart 
- 
misshorseslife 
- 
Niksss 
- 
Sakyo91 
- 
Silver Loreley 
- 
_Lethe 
- 
_Spark_
     

che hanno inserito la storia tra le seguite ;)

Grazie anche a Kaninchen e Reira_Hachi che hanno letto e recensito! E a tutti quelli che leggono soltanto.

Grazie mille a tutte voi…(do per scontato che siete tutte ragazze, ma se ci sono ragazzi tra di voi, non posso che esserne felice! Ragazzi se ci siete battete un colpo!! :D)

Ok scleri a parte vi lascio…al prossimo capitolo ^.^

Ps: ho cercato di fare un capitolo un po’ più lungo, per la felicità di gwinny che qualche recensione fa mi ha pregata di allungarmi…spero di averti accontentata!

   
 
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