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Autore: Keyra96    16/01/2014    4 recensioni
- Stai bene? – mi chiese lei. Annuii con vemenza, abbassando poi il capo poiché la vista mi si era offuscata.
- Oh Amy vieni qui – mi strinse di nuovo a se.
- Piccola, non ne vale la pena, lui non ti merita, non sa nemmeno cosa si sta perdendo – mi disse Ivan carezzandomi la schiena.
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- Da quando Ivan si divide in cinque persone? – chiese Giorgia impaurita. Cercai di capire chi erano quei cinque che stavano vicino alla finestra della casa. Poi li riconobbi.
- Non può essere – sussurrai
- Che diavolo ci fate voi qui? – alzai il tono di voce attirando l’attenzione dei ragazzi.
- Amy – disse lui abbozzando un sorriso.
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- Va tutto bene? – sussurrò. Annuii solamente, spostando lo sguardo dai suoi occhi alle sue labbra. Deglutii cercando di reprimere la voglia di baciarlo.
- Amy – mi chiamò. Rialzai lo sguardo puntandolo sui suoi occhi. Mi guardò un attimo prendendomi il mento fra le mani. Si avvicinò ancora un po’.
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Bene sono tornata e vi posso assicurare che questa storia la completerò, è sicuro al 200% =) Spero vi piaccia grazie ad una ragazza sono riuscita ad avere anche il trailer http://www.youtube.com/watch?v=fds_3cYFSjg&feature=youtu.be spero leggerete e guarderete il trailer =)
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Liam Payne, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Amy
 

- E così andrai in Italia, lasciandomi qui solo soletto – mise un finto broncio Lucas, facendomi ridere.
- Dai scemo, sono venuta qui, per chiederti di venire con me – gli sorrisi.
- Davvero? – chiese con la luce negli occhi. Annuii, mentre lui mi abbracciava e baciava.
- Quando si parte? – domandò
- Domani mattina, ho già parlato con John e ha detto che per lui va bene, ci potranno sostituire Jo e Stephan  - risposi. Il suo sorriso si allargò di più. Poi si rabbuiò.
- Che c’è che non va? – domandai.
- Beh vedi il fatto è che non posso stare più di quattro giorni. Il 24 mia madre si ricovera per un intervento e quindi devo tornare a casa –
- Oh capisco, beh se non vuoi venire… -
- No vengo, ma poi devo ripartire subito – disse
- D’accordo – gli sorrisi per poi baciarlo. Passammo la mattinata assieme, mentre Giorgia, Ivan ed El erano andati a fare shopping. Ci prendemmo un gelato al parco e poi passeggiamo lungo il Tamigi. Con  Lucas ero felice, ma non provavo tutte l’emozioni che sentivo con Liam. E la cosa era sbagliata, perché Liam era fidanzato, ed io non volevo che succedesse la stessa cosa che era successa fra Marco e Ornella. Sia Danielle che Lucas ne avrebbero sofferto troppo.
- Amore va tutto bene? – domandò Lucas, distraendomi dai miei pensieri.
- Eh, uh si si ero solo sovrappensiero – sorrisi nervosa.
- Che ore sono? – chiesi.
- Le 13.50 perché –
- Devo tornare a casa per pranzo e per preparare le valige. Ti va di venire da me? Così mangiamo insieme –
- Va bene – sorrise tendendomi la mano. Scesi dal muretto sul quale ero seduta e ci avviammo a casa con la sua moto.
- C’è nessuno? – urlai entrando in casa.
- Siamo in cucina – urlò in risposta Ivan. Entrai in cucina seguita da Lucas dove trovai Giorgia e Ivan che stavano apparecchiando, ed El che cucinava.
- Ciao – salutò cordiale Lucas, venendo ricambiato da tutti.
- Pranzi con noi? – domandò El. Lui annuì sorridente.
- Okay quindi apparecchio per dieci – disse Giorgia.
- Dieci? – chiesi curiosa.
- Sì, i ragazzi tornano per pranzo a quanto pare hanno una notizia da darci e quindi hanno staccato prima – rispose El.
- Ah ok – risposi avvicinandomi a lei, per vedere cosa cucinava. Sentimmo la porta aprirsi e degli schiamazzi provenire dal corridoio.
- Ciao a tutti.. oh ciao Lucas – disse Niall entrando.
- Ehi amico – salutò Zayn, seguito da Louis ed Harry. Liam appena vide Lucas, s’immobilizzò un istante.
- Va tutto bene? – domandò Giorgia, passandogli una mano d’avanti al volto.
- Si si. Ciao Lucas come mai qui? –
- Pranza con noi – risposi io. Liam annuì distrattamente, per poi andarsi a sedere accanto a Zayn.
- Allora cosa dovete dirci? – domandò El, mentre serviva la pasta.
- Abbiamo parlato con i manager e la casa discografica – iniziò il discorso Harry.
- Eh? – chiedemmo in coro noi ragazze, speranzose.
- Verremo in Italia con voi – urlò Louis alzando le braccia al cielo. Anche noi facemmo degli urletti di gioia.
- A patto che – bloccò il nostro entusiasmo Liam
- Che? – chiesi
- A patto che per la fine della settimana, gli portiamo un nuovo brano per l’album –
- Ah capito – sorrisi.
- Anche io devo dirvi una cosa – dissi. Attirando l’attenzione dei ragazzi.
- Lucas verrà con noi in vacanza – sorrisi. Quasi tutti furono entusiasti, tranne Giorgia che mi guardò truce e Liam, che si alzò ed uscì dalla stanza. Tornando dopo una diecina di minuti.
- Viene anche Danielle – disse sedendosi tranquillamente al suo posto. Tutti lo guardammo con gli occhi fuori dalle orbite.
- Ragazzi, vedete che casa di mio cugino non è mica una reggia eh – Giorgia fu l’unica a parlare, facendo ridere tutti. Io fissai di sottecchi Liam, che rideva assieme agli altri. Chissà perché l’idea che ci fosse pure la sua ragazza, non mi piaceva per niente. Lucas mi sfiorò la mano riportandomi alla realtà. Gli sorrisi per poi tornare a mangiare.
- Hai avvertito i tuoi? – mi chiese Giò. Annuii.
- Tu? –
- No, lo faccio dopo. Tu Ivan? –
- Si, ma i miei non ci sono. Stanno a Napoli da mio fratello. Sai com’è mamma, tutta ansiosa. Poi Chiara fra poco partorisce, per cui.. – spiegò
- Capito – annuii sorridendo.
- Oh ma tu ce lo vedi zio? – mi chiese Giò, indicandolo con la testa. Ci pensai un po’ su e poi annuii con veemenza, mentre trattenevo le risate per la faccia dei ragazzi. Come al solito non stavano capendo niente.
- Ahahaah povero bambino – scoppiò a ridere Giorgia.
- Perché? – fece il finto offeso lui.
- Che se sei un cavolo lesso scusa. Preghiamo a Gesù di farci una grazia e che il bambino non prenda nulla da te. Se no poveri a noi. Figlio mio, un altro soggetto come a te no. Basti tu – disse tutto in dialetto tarantino, facendomi scoppiare a ridere, sotto lo sguardo esterrefatto di tutti.
- Na è arrivata la scienziata. Perché tu sei meglio di me no!? Ma va va – rispose lui, parlando poi in Napoletano stretto.
- Che hai detto? – domandai con le lacrime agli occhi. Lui ripetè la parola.
- Significa stupida - 
- Aaaaah e non lo dici prima – scoppiai di nuovo a ridere, iniziando a parlare anch’io come loro. Era da un po’ che non lo facevo.
- Voi mi dovete far morire – dissi
- E devi vedere mo’ che andiamo in Italia, con quegli altri geni incompresi – fece Giorgia, tornando a mangiare. Buttai uno sguardo agli altri, trovandoli a fissarci spaventati. Scoppiai a ridere di nuovo, non riuscendo a trattenermi, erano troppo buffi.
- Che succede ora? – domandò Niall.
- Le vostre facce. Oh mio Dio sono epiche ahahahahah – risi tenendomi la pancia.
- Se fanno così adesso, non oso immaginare domani quando arriviamo – rise con me Giorgia, seguita da Ivan.
Finimmo di mangiare un po’ più con calma, parlando del viaggio ma soprattutto del concerto di Tiziano Ferro che si sarebbe tenuto nella sera. Io e Giorgia non eravamo più nella pelle, andavamo su e giù per la casa emozionatissime, non solo per via del concerto ma anche perché avremmo conosciuto Tiziano, ci avremmo parlato e ci saremmo fatte le foto. Solo a pensarci mi sentivo svenire, erano anni che desideravo andare ad un suo concerto e adesso non solo ci andavo, per di più ci parlavo anche. A volte fa comodo avere un cugino famoso. Pensai scoppiando a ridere subito dopo.
- Perché ridi? – mi chiese Giorgia, mentre finiva di sistemarsi i capelli.
- Niente, pensavo – feci spallucce. Le mi guardò corrucciando la fronte per poi continuare a sistemarsi. Mi guardai allo specchio, osservando la mia figura, indossavo un paio di jeans blu scuro, schiariti sulle cosce. Una canotta stile impero in pizzo, avana e le mie amate converse bianche ai piedi. Sorrisi soddisfatta guardando Giorgia, indossava un paio di pantaloncini di jeans e una maglietta a maniche corte nera con la scritta Nirvana, gialla e ai piedi un paio di superga gialle.
- Pronta? – chiesi con voce eccitata.
- Mi tremano le mani – fece mostrandomene una. Scoppiai a ridere e poi recuperai la tracolla e il cellulare. Scendemmo di sotto, dove trovammo i ragazzi a parlare fra di loro.
- Siete pronte? – domandò Louis. Annuimmo sorridenti. Sentii il telefono vibrarmi in mano. Aprii il messaggio che era da parte di Lucas.
“ Spero tu ti diverta al concerto. Un bacio <3 ” Sorrisi rispondendogli con un grazie. Quel ragazzo era fantastico, iniziavo a sospettare che fosse finto.
- Su andiamo che si fa tardi – disse Harry, prendendo le chiavi della macchina. Salimmo sulla sua auto, io, Giò, Ivan e Niall, mentre gli altri andarono con quella di Lou. Quando arrivammo alla Arena O2 di Londra, rimanemmo stupite dalle centinaia di fa che c’erano.
- Cavolo sarà difficile riuscire ad entrare – disse Giò.
- Non direi visto che noi entriamo prima, Louis ha preso i pacchetti – sorrise Niall.
- Amo tuo cugino – disse Giorgia, voltandosi in mia direzione. Le sorrisi, consapevole del fatto che avevo appena finito di pensare la stessa cosa. Scendemmo dall’auto e ci avvicinammo assieme agli altri al cancello d’entrata, mostrammo i biglietti e i bodyguard ci fecero passare assieme ad altre persone, che come noi avevamo il pacchetto. Una volta dentro l’arena rimasi stupefatta dalla grandezza. Era enorme! Io e Giorgia non perdemmo tempo e subito iniziammo a farci le foto. Non stavamo più nella pelle, i minuti passavano lentamente ed iniziavamo ad esaurire la pazienza.
- Cavolo diventano così le fan quando ci facciamo attendere?! – fece Zayn.
- Direi proprio di si – risposi scrocchiandomi le nocche delle mani. Dopo un quarto d’ora l’arena iniziò a riempiersi  segno che mancava poco all’inizio. Per far passare il tempo continuai a farmi foto assieme a Ivan, facendo le facce più buffe. Quando le luci si spensero e un grido si levò dall’arena tutta la mi attenzione si riversò sul palco. Le prime note di “ l’amore è una cosa semplice “ iniziarono a riempire l’aria e subito un altro urlo sovrastò la musica. Le luci e il ghiaccio secco lasciarono posto alla figura di Tiziano che subito iniziò a cantare e noi con lui. Tutti cantavano in inglese, tranne io, Giò e Ivan che urlavamo le parole della canzone in italiano. Tiziano ci guardò per un attimo e ci sorrise e sentii il cuore scoppiarmi in petto. Era una vita che sognavo di andare ad un suo concerto e ancora non mi sembrava vero che finalmente ero lì fra il pubblico con i miei migliori amici a cantare a squarcia gola le sue canzoni. Mancava solo Alex e poi tutto sarebbe stato perfetto.
- Ciao Londra!urlò non appena la canzone finì. Tutti urlammo al suono della sua voce. Iniziò un po’ a parlare con i fan prima di ricominciare a cantare. Era divertente vedere gli altri cantare in inglese, mentre io, Giò ed Ivan cantavamo rigorosamente in italiano, sgolandoci a più non posso. Cantò anche le canzoni degli album precedenti come Sere nere, Il regalo più grande, Ti scatterò un foto e Salutandoti affogo. Ma la canzone che più mi fece emozionare, quella che mi fece piangere lacrime amare sia a me che a Giorgia fu. Per dirti ciao. La mente fu invasa dai ricordi di me ed Alex da piccoli, lui e Giò felici insieme, il nostro gruppo di amici e l’estati passate insieme, con gli amici, seduti sulla spiaggia la sera a scherzare, ridere e cantare come stupidi. Con  le lacrime che sgorgavano senza ritegno cantai la parte che più faceva male.
-  E senza pace dentro al petto, so che non posso fare tutto.. ma se tornassi farei tutto e basta. E guardo fisso quella porta, perchè se entrassi un'altra volta vorrebbe dire che anche io son morto già e tornerei da te, per dirti ciao, ciao! Mio piccolo miracolo sceso dal cielo per amare me. Ciao... e cadono i ricordi e cade tutto l'universo e tu stai lì. La vita come tu te la ricordi, un giorno se ne andò con te. – sorrisi proiettando nella mia mente l’immagine di Alex che sorrideva felice. Ivan mi strinse a se, mentre io strinsi più forte che potevo la mano di Giorgia, che come me era diventata un fiume in piena. 

Angolo autrice

Buonaseraaaaaaaaaaaaa.... chiedo scusa per il ritardo di 14 giorni T.T scusate ero impegnata con la scuola e con mia sorella che non fa altro che vomitare... inoltre mi sono anche beccata l'influenza e sto cominciando ad odiare il mio letto >.< comunque in questo capitolo non parlo molto del rapporto tra Amy e Liam, ma più che altro tra Amy, Giorgia e Ivan... se non conoscete la canzone di Tiziano (cosa che dubito molto) andate ad ascoltarla perchè è favolosa... spero che vi sia piaciuta la parte dedicata ad Alex... sarà presente in molti capitoli, soprattutto adesso che si partirà per l'italia.. spero anche che la parte dove Giò e Ivan litigano in dialetto vi piaccia e che ci sia qualche lettrice tarantina che si possa immaginare per bene la scena, ho voluto comunque scrivere in italiano perchè non volevo complicare la lettura a nessuno... Ora devo scappare, vi avviso solo che nel prossimo capitolo o forse nell'altro ancora sarà una mezza bomba per quanto riguarda il rapporto fra i due protagonisti e vedremo anche un avvicinamento tra la coppia Giorgia-Zayn (spero ci sia qualche sostenitore ahahah) ora devo andare vi lascio con una foto mia e di Giò :D ciaoooo...
  
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